I Presidenti delle Commissioni Urbanistica e Ambiente sono stati costretti a convocarle dopo 8 mesi dalla richiesta di CiC/FBC/SAF grazie alla sottoscrizione della richiesta anche delle opposizioni consiliari che hanno fanno valere il Regolamento del Consiglio comunale sull’ostruzionismo della maggioranza. L’ordine del giorno che sarà discusso domani 9 settembre riguarda il Piano di Emergenza Esterno in caso di incidente alla ditta Bufarini che tratta i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. A che punto è l’istruttoria sul Rapporto di Sicurezza che il Comitato Tecnico Regionale prevenzione incendi deve svolgere dopo che aveva diffidato l’azienda a giugno 2020? La Prefettura ha avviato o no l’iter per la redazione del PEE? Cosa può e deve fare l’Amministrazione comunale per tutelare i cittadini di Castelferretti e dei quartieri limitrofi?

doppio-simbolo.JPG Giovedì 9/9, finalmente, si riuniranno le Commissioni congiunte urbanistica e ambiente per discutere dell’assoggettabilità alla normativa Seveso dell’impianto di trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi della ditta Eredi Raimondo Bufarini e sul relativo Piano di Emergenza Esterno (PEE) che potrebbe riguardare i residenti di Castelferretti e quartieri limitrofi.

cattura.JPG Finalmente perché CiC/FBC/SAF avevano chiesto la riunione delle Commissioni il 5 gennaio scorso e soltanto grazie alla sottoscrizione della richiesta anche da parte dei colleghi Consiglieri di opposizione (10 gg fa), i Presidenti della maggioranza sono stati costretti – da Regolamento – a convocarla … 8 mesi dopo!

Il punto all’ordine del giorno nasce da una relazione della Dott.ssa Daniela Spera – Chimica ed esperta di VIA – AIA e normativa Seveso – commissionata e autofinanziata dal gruppo consiliare CiC/FBC/SAF da cui sono scaturite due richieste di informazione inviate il 27/8/2019 al Prefetto, al Comitato Tecnico Regionale prevenzioni incendi (CTR Marche), al Sindaco di Falconara, alla Provincia di Ancona, alla Protezione civile della Regione Marche:

1)      se per l’impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti della Ditta Eredi Raimondo Bufarini era stata o meno eseguita la procedura di verifica di assoggettabilità alla normativa Seveso III.

2)      se la Ditta Bufarini aveva trasmesso al Prefetto le informazioni necessarie ai fini della redazione del PEE.

A queste domande sono seguite un sollecito della Prefettura (nel 2020) rivolto agli Enti competenti per fornire risposte ai quesiti posti e una diffida del CTR Marche (5/6/2020) nei confronti della Ditta Bufarini a “presentare entro n.60 giorni dal recepimento del presente verbale, la Notifica prevista dall’art.13 del D.lgs. 105/15 e il Rapporto di Sicurezza di cui all’art.15 del D.lgs. 105/15, fatto salvo per quest’ultimo adempimento che il gestore non dimostri il contrario“.

Ad oggi i nodi che le Commissioni dovranno affrontare sono i seguenti:

A)    il CTR Marche ha avviato l’istruttoria per la valutazione del Rapporto di Sicurezza che la ditta dovrebbe aver trasmesso in base alla diffida del 2020?

B)    Dato che risulterebbe che la Ditta Bufarini ha inviato alla Prefettura le informazioni necessarie ai fini della redazione del PEE, la Prefettura ha dato corso o intende dare corso alla redazione del relativo PEE?

Perché tutto questo riguarda anche l’Amministrazione comunale?

Perché nel caso del Piano di Emergenza Esterna il Comune è una parte importante del Piano per informare la popolazione sia preventivamente sia nella fase concreta dell’evento incidentale e, comunque, collabora con la Prefettura e tutti gli Enti coinvolti per pianificare la protezione della sicurezza, della salute umana e dell’ambiente dalle conseguenze degli incidenti rilevanti delle aziende che sono sul proprio territorio.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune

Via di esodo del Piano di Emergenza Esterno a Fiumesino (via del Conventino) chiusa per altri 3 mesi! La Prefettura aveva raccomandato ad RFI – ITALFERR di “velocizzare e concludere al più presto i lavori che interessano la via del Conventino per garantire la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante” alla raffineria API. Il Sindaco di Falconara tace e acconsente come a febbraio scorso quando non si era accorto che il cantiere del bypass avrebbe chiuso la via di esodo. CiC/FBC/SAF scrivono nuovamente al Prefetto e al Sindaco: non è accettabile che la sicurezza del piano di esodo dei cittadini di Fiumesino sia subordinata al cantiere di RFI che non ha previsto l’interferenza con la via di esodo del PEE. CiC/FBC/SAF ribadiscono la richiesta già inoltrata il 10 agosto scorso: RFI realizzi un corridoio di sicurezza provvisorio su via del Conventino che aggiri il cantiere del bypass ferroviario attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente. La via di esodo provvisoria indicata dalla Prefettura (finché sarà attivo il cantiere di RFI) non rispetta il criterio della Procedura di evacuazione generica del vigente PEE di far allontanare i residenti su “percorsi schermati rispetto alla raffineria”.

doppio-simbolo.JPG Siamo preoccupati e costernati dall’aver appreso a mezzo stampa che via del Conventino – via di esodo del Piano di Emergenza Esterna (PEE) riferito alla raffineria API – rimarrà chiusa per altri 3 mesi, fino al 30 novembre. È chiusa da febbraio (Ordinanza Dirigenziale del Comune di Falconara n° 39 del 16/2/2021).

Preoccupati perché, come evidenziato nella nostra nota del 10 agosto 2021, l’individuazione delle provvisorie vie di esodo alternative in via Fiumesino e via Caserme, non appare rispettosa del criterio di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», criterio che impronta la Procedura di evacuazione generica del vigente PEE.

Preoccupati per il prolungamento di altri 3 mesi di una situazione obiettivamente più rischiosa nella organizzazione del percorso di fuga per una parte dei residenti di Fiumesino ai quali non è garantita “la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante” (cit. del concetto espresso da codesta Prefettura nella nota inviataci il 23/7/2021).

Rammentando che il PEE vigente recita:

– che esso «è stato costruito con i dati forniti dalla Regione e dagli altri enti interessati»;

– che «L’attuazione del presente PEE è coordinata dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Ancona, con la collaborazione tecnico-operativa dei seguenti Enti/Comandi, denominati nel prosieguo del piano Enti Interessati» tra i quali RFI SpA,siamo sconcertati di fronte alla assenza di collaborazione tecnico-operativa di RFI – ITALFERR che a fronte della raccomandazione (con sottolineatura) della Prefettura di «porre in essere ogni utile strategia per velocizzare e concludere al più presto i lavori che interessano la via del Conventino, per poter rispettare la tempistica prevista nell’ultima versione del Piano di Emergenza Esterna dell’API Raffineria SpA e garantire la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante», ha prolungato i lavori e la chiusura di via del Conventino per altri 3 mesi.

Siamo sconcertati dalle ripetute leggerezze a cui stiamo assistendo a partire dalla inidonea comunicazione da parte di RFI – ITALFERR riguardo all’avanzamento delle varie fasi di lavoro del bypass ferroviario, in quanto l’organizzazione del cantiere in via del Conventino non risulta aver tenuto in conto le conseguenze e i tempi della chiusura di una importantissima via di fuga del PEE riguardante la raffineria API.

Sconcertati che per i residenti di Fiumesino “la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante” sia subordinata ad un cantiere la cui interferenza non è stata adeguatamente prevista e, a causa di questo, non sia garantita.

Sconcertati che la ditta a cui RFI – ITALFERR hanno affidato l’appalto del cantiere, soltanto il 6/8/2021 ha richiesto la proroga della chiusura fino al 30/11/2021, come se, di fronte ad un cantiere di tale rilevanza, RFI – ITALFERR e la ditta appaltatrice riescano a stabilire la necessità di altri 90 giorni di lavoro solo 10 giorni prima della scadenza della precedente Ordinanza Dirigenziale del Comune di Falconara M.

In tutto questo, assistiamo all’indecoroso comportamento istituzionale del Sindaco di Falconara M. che non si degna di informare il Consiglio comunale sulla situazione né si è confrontata con cittadini e Consiglieri comunali prima di inviare (il 10/8/2021) le proprie, sconosciute osservazioni alla Prefettura.

Una totale e disdicevole ottusità nei confronti del Consiglio comunale nonostante che l’anomala e rischiosa problematica di via del Conventino sia stata sollevata da nostro Gruppo consiliare a dispetto di un’Ordinanza Dirigenziale (la n° 39 del 16/2/2021) che, prima di essere emanata per “dirigere il traffico”, avrebbe dovuto essere preceduta dalla preminente richiesta di garantire ai cittadini di Fiumesino “la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante”.  

Pertanto, abbiamo avanzato nuovamente la proposta che RFI realizzi un corridoio di sicurezza provvisorio su via del Conventino che aggiri il cantiere del bypass ferroviario attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente, come da nostra precedente nota del 10/8/202.

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Piano di Emergenza Esterno a Fiumesino: la Prefettura comunica la soluzione provvisoria e d’urgenza alla via di esodo dei residenti a CiC/FBC/SAF che aveva sollevato con urgenza il problema. CiC/FBC/SAF raccoglie i timori ed il malcontento dei residenti e formula alcune osservazioni e una proposta alla Prefettura. Per rispettare il giusto criterio del PEE di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», CiC/FBC/SAF suggeriscono di realizzare un corridoio di sicurezza su via del Conventino che aggiri il cantiere del bypass ferroviario attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente. Il corridoio, con precise disposizioni che la Prefettura dovrebbe impartire ad RFI – ITALFERR, sarebbe attivato immediatamente ma solo in caso di incidente rilevante in raffineria API. Costi del corridoio a carico di RFI – ITALFERR che, tra l’altro, sembra che non abbiano previsto la chiusura della via di fuga di via Conventino nella pianificazione dei cantieri per il bypass ferroviario.

doppio-simbolo.JPG Il 21 Luglio scorso il tavolo tecnico sul Piano di Emergenza Esterno della raffineria API img-20210806-wa0005.jpgconvocato dalla Prefettura di Ancona, ha individuato una soluzione provvisoria e d’urgenza alla via di esodo dei residenti di Fiumesino che si sono visti chiudere via del Conventino dal cantiere del bypass ferroviario. La soluzione concertata anche con il Comune di Falconara Marittima ha disposto che i residenti di Fiumesino debbano defluire percorrendo via Fiumesino o in direzione di via Fiume o in direzione di via Caserme.

Il Prefetto ha anche disposto che il Sindaco di Falconara, entro il 10 agosto, inviasse una propria relazione di monitoraggio sulla soluzione concertata.

Non sappiamo quali valutazioni abbia relazionato il Sindaco di Falconara dato che – a differenza del Prefetto – non ci ha mai inviato una riga scritta riguardo alla problematica che abbiamo sollevato e che è stato il motore del summit in Prefettura.

Così CiC/FBC/SAF, interpretando il malcontento dei residenti con cui ci siamo tenuti in contatto, ha inviato una pec con proprie osservazioni al Prefetto e anche al Sindaco.  

Innanzitutto c’è perplessità sull’indicazione di via Caserme quale via di esodo poiché, considerando che uno dei criteri che impronta la Procedura di  evacuazione generica del PEE è quello di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», indicando via Caserme i residenti sarebbero indirizzati ad imboccare via Caserme nel punto meno schermato rispetto alla raffineria (di fronte alla ex caserma dell’E.I. Saracini) e, oggettivamente, più vicino rispetto ad un eventuale incendio in quella zona della raffineria.

La seconda osservazione riguarda la risalita di via Fiumesino verso via Fiume come direzione di esodo.

Considerato che l’indicazione di via Conventino come via di fuga nel PEE vigente risponde alla corretta valutazione delle Autorità che, per qualsiasi tipo di incidente rilevante e con qualsiasi situazione meteorologica, via Conventino garantisce sempre l’allontanamento dalla raffineria e, dunque, risulta il percorso più schermato in assoluto, oggi, seppur provvisoriamente, indirizzando i residenti a risalire via Fiumesino verso via Fiume come strada di esodo significa percorrere un tragitto di centinaia di metri parallelo alla raffineria piuttosto che in allontanamento.

Pertanto, ritenendo sia che il criterio del PEE del “percorso schermato rispetto alla raffineria” non può essere derogato e sia che dall’incertezza dei tempi di realizzazione dell’opera di RFI – ITALFERR su via del Conventino non può dipendere la sicurezza che il PEE deve garantire ai residenti di Fiumesino, CiC/FBC/SAF hanno avanzato la proposta alla Prefettura di far realizzare ad RFI – ITALFERR un corridoio di sicurezza su via del Conventino che aggiri il cantiere attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente.

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Il corridoio, con precise disposizioni che la Prefettura dovrebbe impartire ad RFI – ITALFERR, sarebbe attivato immediatamente ma solo in caso di incidente rilevante in raffineria API.

Costi del corridoio a carico di RFI – ITALFERR che, tra l’altro, sembra che non abbiano previsto la chiusura della via di fuga di via Conventino nella pianificazione dei cantieri per il bypass ferroviario.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Da settimane il cantiere del bypass ferroviario ha chiuso via del Conventino, percorso di fuga rapido per evacuare in sicurezza i residenti di Fiumesino qualora si verificasse un incidente rilevante presso la raffineria API. Con una p.e.c. al Prefetto di Ancona e al Sindaco di Falconara, CiC/FBC/SAF hanno chiesto che sia tempestivamente individuata e comunicata ai residenti di Fiumesino una via di fuga che rispetti i criteri enunciati nel Piano di Emergenza Esterna, ovvero una via di fuga schermata rispetto ad un eventuale incendio in raffineria. Inoltre, CiC/FBC/SAF hanno chiesto al Prefetto di valutare se nel comportamento di RFI – ITALFERR sia riscontrabile una inidonea comunicazione dell’avanzamento delle varie fasi di lavoro del bypass in quanto quella attualmente in essere in via del Conventino non sembra essere stata adeguatamente organizzata dal punto di vista logistico, ovvero dal punto di vista delle conseguenze a seguito della chiusura di una importantissima via di fuga del PEE.

doppio-simbolo.JPG Da settimane, l’attuale chiusura di via del Conventino, determinata dal cantiere di RFI – ITALFERR per la realizzazione del bypass ferroviario, impedisce alla popolazione residente a Fiumesino di intraprendere il percorso di fuga indicato dal Piano di Emergenza Esterna per evacuare in sicurezza la zona interessata da un eventuale incidente rilevante presso la raffineria API e raggiungere in sicurezza i punti di raccolta individuati dal PEE.

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Da quanto risulta dall’Allegato 3.1 Piano operativo di viabilità del PEE, al paragrafo CANTIERE RFI-ITALFERR PER LA REALIZZAZIONE DEL BYPASS FERROVIARIO DELLA LINEA ADRIATICA, tra le quattro fasi di lavorazione previste da RFI – ITALFERR che comporteranno modifiche all’assetto viario della zona, non è stata considerata quella che sta interessando via Conventino.

Non risulta neanche che da parte del Prefetto e del Sindaco di Falconara siano state inviate ai residenti di Fiumesino disposizioni alternative per evacuare in sicurezza la zona interessata da un eventuale incidente rilevante presso la raffineria API.

Non è pensabile che per i 6 mesi necessari indicati da RFI per la fase di lavoro che riguarda via del Conventino i residenti di Fiumesino debbano convivere con il rischio di rimanere intrappolati in caso di necessità di evacuazione della zona.

cattura.JPG Era stata prevista questa situazione?

Come mai i residenti di Fiumesino non sono ancora informati riguardo ad una adeguata via di fuga?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

Castelferretti: barriere architettoniche nel marciapiede in via Giordano Bruno a Castelferretti. Inadeguatezza del marciapiede in via S. Maria. Inviata documentazione fotografica all’Assessore alla viabilità comunale e alla Commissione consiliare competente. CiC/FBC/SAF: «Chiediamo di affrontare il problema in Commissione e individuare una soluzione».

doppio-simbolo.JPG In via Giordano Bruno – dal civico 88 al 116 – chi ha problemi sanitari o ridotte capacità motorie che lo/la costringono ad usare una carrozzella incontra grosse difficoltà lungo il marciapiede. Su segnalazione di alcuni cittadini di cui riproduciamo le foto, abbiamo verificato (metro alla mano) che ci sono dei punti in cui il marciapiede accessibile si restringe anche fino a 80 – 60 cm.

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Chi deve ricorrere all’ausilio di una sedia a rotelle con la dimensione della seduta di 43 cm ed un ingombro totale di poco più di 60 cm. riesce a fruire, con difficoltà, del marciapiede. Ma qualora una persona di corporatura robusta fosse costretto ad usare una carrozzella con una larghezza complessiva di 78 cm (misure desunte dalle migliori progettazioni oggi sul mercato) non riuscirebbe a superare i restringimenti che si incontrano sul marciapiede.

Tra l’altro c’è da risolvere anche la disconnessione obliqua della pavimentazione in corrispondenza dei platani che, oggettivamente, aumenta le difficoltà di movimento con la carrozzella.

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Per quanto riguarda via S. Maria l’inadeguatezza del marciapiede agli standard minimi è evidente: l’ampiezza della carrozzella raffigurata è di poco più di 60 cm e transita quasi al limite del marciapiede che ha un’ampiezza di molto inferiore a 1,5 m prescritto per Legge e che, in caso di carrozzella larga 78 cm, ne impedirebbe il transito.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

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Sarà “Pantalone” a pagare la deviazione del fosso Rigatta perchè disfunzionale al deflusso dell’acqua verso il mare e a rischio esondazione? EPPURE I RESPONSABILI E LE CAUSE SONO NOTI A TUTTI: le “sezioni non adeguate e le intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api”! Hanno pagato i cittadini falconaresi e marchigiani un’opera che “porta benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica”? La Commissione Urbanistica del 12/2/2019 aveva espresso alla Giunta Signorini il parere di “aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese”! Come e quando ha agito il Sindaco Signorini nei confronti della Regione Marche? Che cosa ha risposto e fatto la Regione Marche per non caricare sui cittadini marchigiani i costi degli errori dell’API e dell’ANAS? CiC/FBC/SAF lo hanno chiesto con una pec al Presidente della Regione e al Sindaco di Falconara M.

doppio-simbolo.JPG Invece di esaltare «l’impegno per cercare di risolvere in modo definitivo la questione del pericolo di esondazione nella zona raffineria», il Sindaco Signorini e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi (difesa del suolo), dovrebbero anche dire ai cittadini marchigiani chi paga i costi della deviazione del Fosso Rigatta progettata e in fase di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica.

I responsabili dei precedenti, pessimi interventi sul Rigatta saranno chiamati a contribuire ai costi?

Perchè sia chiaro, quei RESPONSABILI SONO NOTI A TUTTI! 

Eccoli!

Prendendo a prestito le parole di valutazione dell’Autorità di Bacino regionale a marzo 2016 (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) la difficoltà a smaltire le situazioni di eccessiva portata da parte del fosso Rigatta era direttamente connessa «con gli attraversamenti stradali presenti nell’ultimo tratto e la parte tombata che attraversa la raffineria API di Falconara Marittima».

A quella valutazione fece eco RFI nel 2017 quando nel Progetto Esecutivo del bypass ferroviario scrisse (pag. 44) che «I problemi del Riqatta nascono dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api».

Questa situazione era ed è talmente chiara e condivisa che nel corso della Commissione consiliare Urbanistica del 12/2/2019 il Presidente del Consorzio – Avv. Claudio Netti – disse a proposito del progetto di deviazione del Rigatta: «Il progetto redatto porterebbe benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica, pertanto sarebbe opportuno che tutte queste parti venissero interessate e contribuissero al finanziamento dell’opera».

In quella stessa Commissione CiC/FBC/SAF non solo si trovò d’accordo con quanto suggerito dal Presidente Netti, ma indicammo quella contribuzione come discriminante alla realizzazione dell’opera e al nostro parere positivo!

Anche il Consigliere del PD ribadì «che Multiservizi, RFI, API e ANAS devono collaborare contribuendo economicamente per la realizzazione di tutto il progetto».

rendering-3.JPG A sua volta il Presidente di Commissione Grilli espresse «parere favorevole al progetto del Consorzio ma ritiene opportuno aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese».

Dunque, con il Presidente di Commissione e due esponenti di opposizione favorevoli, il parere della Commissione fu quello che la Giunta doveva chiedere ai soggetti beneficiari dell’opera la contribuzione all’opera!

Domande:

la Giunta Signorini – per altro presente in quella occasione con l’Assessore all’Urbanistica Rossi e l’Assessore all’Ambiente Barchiesi – diede seguito al quel parere di Commissione?

Il Sindaco Signorini si è mossa nei confronti della Regione Marche?

È stato mai aperto il confronto con i soggetti responsabili e quelli beneficiari dell’opera affinché contribuissero proporzionalmente alle proprie responsabilità ed ai benefici che ne avrebbero tratto?

Nell’ipotesi che il Sindaco fosse intervenuta presso la Regione Marche – MA VOGLIAMO VEDERE LE CARTE – che cosa ha fatto la Regione Marche a tale proposito?

Ed anche qui vogliamo vedere le carte, perché è forte il dubbio che per l’ennesima volta abbia pagato Pantalone!

Abbiamo scritto una pec a Sindaco e Presidente della Regione Marche ed abbiamo depositato una interpellanza.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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