Altro che “malfunzionamento” dell’impianto Topping dell’API! Il 2 febbraio si è verificata “la trafilatura di prodotto dall’impianto Topping” della raffineria, ma i cittadini lo apprendono dai quotidiani e non dal Sindaco come prevede il Piano di Emergenza Esterno per la raffineria elaborato dalla Prefettura! Il Sindaco Signorini si è dimostrata inadeguata al compito informativo assegnatole!

doppio-simbolo.JPG Il 2 febbraio scorso, secondo quanto è stato riportato sulla homepage del Comune, si è verificato un “malfunzionamento dell’impianto Topping” in raffineria API. I cittadini lo hanno avvertito dai copiosi sfiaccolamenti della torcia.

La Prefettura ed il Comune sono stati posti in stato di ATTENZIONE rispetto al fatto e questo, Piano di Emergenza Esterno alla mano, significa che si è verificata una situazione “conseguente ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all’esterno dell’attività produttiva, per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione, per cui si rende necessario attivare una procedura informativa da parte dell’Amministrazione comunale“.

Primo aspetto: parlare di malfunzionamento è un eufemismo e sarebbe ora che Prefettura e Sindaco chiamassero i fatti con i termini usati nel PEE! Quando si parla di un guasto della lavatrice di casa propria si parla di malfunzionamento, quando si tratta di un’azienda a rischio di incidente rilevante i termini sono scritti nel PEE.

Il Comune ha svolto in maniera inadeguata il compito assegnatole dal PEE in questo caso, ovvero “informare la popolazione sull’evento incidentale”. A meno che non si vogliano considerare informazione le quattro righe apparse sulla homepage ed inviate tramite social che usano lo stesso termine dell’API: “malfunzionamento”.

Già, perché il Sindaco, se vuole, interloquisce stabilmente con la Prefettura, i VVF e l’Arpam e deve PRETENDERE di sapere l’esatto livello di gravità dell’evento occorso e saperlo comunicare alla popolazione con parole che non siano allarmistiche ma neanche aria fritta.

Diciamo questo poiché tutto si è consumato il 2 febbraio in maniera così precipitosa da lasciare sbalorditi: prima il Comune riferisce che l’API stava riavviando gli impianti e l’operazione si sarebbe conclusa il 5 febbraio con probabile maggiore visibilità della torcia; poi è accaduto un “evento” con un “livello di gravità” tale da consigliare l’API di mettere in stato di ATTENZIONE Prefettura e Comune. Immaginiamo che l’API abbia avvisato anche VVF e ARPAM, i quali sono stati quelli che hanno seguito da vicino la situazione e le cause dell’accaduto.

Possibile che il Sindaco non si sia fatto nessuna domanda su quella escalation e non l’abbia rivolta agli Enti tecnici e alla Prefettura? Perché il Sindaco non ha sentito il dovere di approfondire ed informare adeguatamente la popolazione che ha assistito agli sfiaccolamenti della torcia di raffineria?

Ed infatti i cittadini hanno appreso dai quotidiani – E NON DAL SINDACO – che si è verificata “la trafilatura di prodotto dall’impianto Topping” della raffineria ovvero, attenendoci al vocabolario, del liquido dovrebbe essere fuoriuscito attraverso una sottile fessura dell’impianto.

È stato il trafilamento del prodotto l’elemento di rischio che ha determinato il livello di ATTENZIONE del PEE e, oltretutto, nessuno ha fatto sapere ai cittadini CHE TIPO DI PRODOTTO SIA TRAFILATO, altro aspetto che riguarda il livello del rischio occorso (benzina? Gasolio? Virgin Nafta? Bitume?).

Siamo alle solite, Sindaco Signorini. Rispetto a tutte queste informazioni di cui Lei doveva essere un terminale istituzionale per poi comunicarle adeguatamente ai cittadini, per l’ennesima volta si è comportata con SUPERFICIALITA’, in modo INADEGUATO AL RUOLO, con un PRESSAPOCHISMO deleterio soprattutto quando si ha a che fare con rischi industriali che potrebbero coinvolgere Falconara intera.

Staff comunicazione CiC/FBC/SAF