Area ferroviaria ex Officina rialzo di Falconara Marittima: estratto un grosso serbatoio dal sottosuolo. Le foto delle operazioni
Per tutta la giornata odierna all’interno dell’area della ex Officina squadra rialzo di Falconara Marittima di proprietà RFI si sono svolte le operazioni per la rimozione dal sottosuolo di un serbatoio probabilmente adibito al contenimento di idrocarburi o lubrificanti a servizio delle officine che furono in attività fino agli anni ‘90.
Si ricorda che tutta l’area e gli stessi locali interni sono oggetto di caratterizzazione, messa in sicurezza e futura bonifica seguite all’interno delle Conferenze dei Servizi convocate periodicamente da Ministero dell’Ambiente e a cui prende parte d’autorità anche il Comune di Falconara Marittima insieme a Regione Marche, ARPAM, ISPRA, Provincia di Ancona.
Nella Conferenza dei servizi del 24 giugno 2016 (peraltro l’ultima in cui è presente la problematica del sito consultabile nel sito ministeriale) l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) aveva indicato “la necessità di integrare il monitoraggio ed eventualmente le misure di prevenzione da integrare con almeno altri due pozzi idrogeologicamente a valle delle officine” in quanto andava “valutato il potenziale contributo dato dalle officine ivi presenti che possono fungere da centro di pericolo”. Continua a leggere…
Delusione per l’esito della capi gruppo: il Presidente del Consiglio non inserisce all’OdG del prossimo Consiglio Comunale la nostra interrogazione relativa al rischio di esondazione rappresentato dalla presenza di due strade di cantiere documentate ad inizio novembre.
Martedì 7 dicembre si è svolta la riunione dei capigruppo che viene convocata per comunicare e cercare di concordare i punti all’ordine del Giorno del prossimo Consiglio comunale. Esprimo delusione per la decisione del Presidente del Consiglio di non aver voluto inserire fra questi la nostra interrogazione presentata per quanto riguarda il concreto rischio di esondazione dei fossi S.Sebastiano e Nuovo Fosso della Liscia a seguito della realizzazione di due strade di cantiere, rischio ampiamente documentato e sfiorato alcune settimane fa. La nostra interrogazione sulla situazione dei fossi dell’area industriale di Castelferretti non verrà inserita nel prossimo consiglio comunale del 13/12, nonostante il rischio concreto di esondazione che si potrebbe ripresentare a fronte di abbondanti piogge. Riteniamo questo trattamento una mancanza di rispetto e di sensibilità politica nei confronti del nostro gruppo consiliare, in quanto abbiamo presentato una sola interrogazione nel corso degli ultimi due mesi e non ci si può imputare, come invece pronunciato dal Presidente del Consiglio durante la capi gruppo, di scombinare il lavoro degli uffici e del consiglio comunale per questo unico punto. Non è inoltre accettabile che lo stesso abbia considerato come non urgente questo argomento, la situazione odierna di forte criticità in zona ex Avion Hotel (stamane il fosso è esondato) e non solo dimostra ancora una volta anche quanta sufficienza ci sia da parte dell’assessore all’ambiente V. Barchiesi che nelle settimane scorse avrebbe dovuto raccogliere immediatamente l’opportunità rappresentata dalla nostra segnalazione anziché derubricarla come non urgente. Martedì durante la capi gruppo consigliare il consigliere Baldassini, che ringrazio, si era reso disponibile a che una sua interrogazione non venisse discussa pur di concedere spazio a quella del nostro gruppo, più urgente, ma il Presidente del Consiglio Luca Cappanera non è stato comunque disponile. La strada di cantiere a valle della piscina però nel frattempo è stata rimossa, come dimostra la foto qui allegata scattata stamane, opportunamente rimossa. Questo dimostra quanto fosse adeguata quella nostra segnalazione, forse recepita anche se mediaticamente derubricata dall’amministrazione come non opportuna o non urgente, dato che il lavoro è stato fatto. Oggi se quella strada provvisoria fosse rimasta com’era cosa sarebbe accaduto?
n.2 foto per mettere a raffronto la situazione di mese fa e quella di oggi: Continua a leggere…
Via del Consorzio, sfiorato l’allargamento. L’Assessore Barchiesi nei giorni scorsi aveva fatto bene a minimizzare la nostra segnalazione?
Nei giorni scorsi il nostro gruppo consiliare aveva richiamato l’attenzione dell’Assessore Valentina Barchiesi e del Sindaco Stefania Signorini sul potenziale rischio esondazione rappresentato dalla realizzazione di due strade di cantiere che di fatto, con blocchi di cemento inseriti nel letto dei fossi interessati (S. Sebastiano e Nuovo fosso della Liscia), si sarebbero prestate a diventare degli sbarramenti al verificarsi di abbondanti piogge.
L’Assessore Barchiesi a mezzo stampa si era affrettata a rassicurare, dichiarando che il pericolo non c’era e che in stratto raccordo con il Consorzio di Bonifica si sarebbe fatta nel caso intervenire prontamente l’impresa appaltatrice per la rimozione dei blocchi di cemento.
Come si può vedere da queste foto ieri sera/notte l’impresa appaltatrice forse non ha fatto in tempo a rimuove i manufatti di cemento. Le foto che alleghiamo mostrano come l’acqua nella serata del 16 novembre c.a. sia arrivata fino quasi alla sommità del ponte della ferrovia (a valle della piscina comunale), lo si può vedere dai residui di terra ancora presenti e un grosso albero ed altri pezzi di legno sono ammassati all’ingresso dei tubi. Non sappiamo se i blocchi sovrastanti siano stati rimossi dalla forza dell’acqua o da mezzi meccanici. Continua a leggere…
Zona industriale di Castelferretti, realizzazione di strade di cantiere in prossimità della confluenza del fosso S. Sebastiano con il fosso che costeggia l’aeroporto (Cannetacci) e del fosso Nuovo della Liscia con il Rigatta: al verificarsi di piogge abbondanti queste opere di cantiere potrebbero costituire un pericoloso sbarramento rispetto al regolare deflusso delle acque? L’ipotesi che vorremmo scongiurare è quella di un’esondazione con possibili conseguenti danneggiamenti di parte della zona industriale di via Consorzio (campi sportivi Amadio, piscina comunale e capannoni industriali).
Sul territorio del Comune di Falconara M, sono in corso numerosi cantieri per la realizzazione di progetti di regimazione idraulica finalizzati a ridurre il rischio di esondazioni dei fossi in caso di abbondanti piogge. Durante questi lavori le imprese appaltanti hanno evidentemente avuto necessità di realizzare una viabilità di cantiere per transitare da una parte all’altra degli argini. A riguardo il nostro gruppo consiliare intende portare all’attenzione la modalità in cui due di esse sono state realizzate, perché potrebbero formare una barriera rispetto al regolare deflusso dell’acqua.
La prima: siamo in prossimità della confluenza del fosso S. Sebastiano con il fosso che costeggia l’aeroporto (Cannetacci), nel punto subito a valle del ponte della linea ferroviaria Falconara-Orte presente a valle della piscina comunale. A seguito di un sopralluogo, sotto detta strada, nel letto del fosso, risultano inserite due sezioni di tubo, una approssimativamente di circa 1 metro e l’altra di 0,50 metri di diametro circa, le cui dimensioni sembrano aver ridotto notevolmente la portata originaria del corso d’acqua, anche in considerazione dei blocchi di cemento posizionati nelle adiacenze e sopra di essi che, così come appaiono (anche da foto pubblicate sui social che qui per completezza alleghiamo), oltre a dare una comprensibile struttura di sostegno all’opera, a fronte di eventuali abbondanti piogge potrebbero costituire nello stato attuale uno sbarramento del fosso S. Sebastiano. L’ipotesi che vorremmo scongiurare è quella di un’esondazione con possibili conseguenti danneggiamenti di parte della zona industriale di via Consorzio, dei campi sportivi Amadio e della piscina comunale. Nella giornata del 04 novembre, attraverso la presentazione di un’interrogazione, il nostro gruppo ha segnalato all’Assessore ai Lavori Pubblici Valentina Barchiesi e al Sindaco Stefania Signorini questa situazione, chiedendo:
- quali autorizzazioni siano state richieste da parte del soggetto responsabile della costruzione di detta strada di cantiere; Continua a leggere…
Via di esodo del Piano di Emergenza Esterno a Fiumesino (via del Conventino) chiusa per altri 3 mesi! La Prefettura aveva raccomandato ad RFI – ITALFERR di “velocizzare e concludere al più presto i lavori che interessano la via del Conventino per garantire la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante” alla raffineria API. Il Sindaco di Falconara tace e acconsente come a febbraio scorso quando non si era accorto che il cantiere del bypass avrebbe chiuso la via di esodo. CiC/FBC/SAF scrivono nuovamente al Prefetto e al Sindaco: non è accettabile che la sicurezza del piano di esodo dei cittadini di Fiumesino sia subordinata al cantiere di RFI che non ha previsto l’interferenza con la via di esodo del PEE. CiC/FBC/SAF ribadiscono la richiesta già inoltrata il 10 agosto scorso: RFI realizzi un corridoio di sicurezza provvisorio su via del Conventino che aggiri il cantiere del bypass ferroviario attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente. La via di esodo provvisoria indicata dalla Prefettura (finché sarà attivo il cantiere di RFI) non rispetta il criterio della Procedura di evacuazione generica del vigente PEE di far allontanare i residenti su “percorsi schermati rispetto alla raffineria”.
Siamo preoccupati e costernati dall’aver appreso a mezzo stampa che via del Conventino - via di esodo del Piano di Emergenza Esterna (PEE) riferito alla raffineria API - rimarrà chiusa per altri 3 mesi, fino al 30 novembre. È chiusa da febbraio (Ordinanza Dirigenziale del Comune di Falconara n° 39 del 16/2/2021).
Preoccupati perché, come evidenziato nella nostra nota del 10 agosto 2021, l’individuazione delle provvisorie vie di esodo alternative in via Fiumesino e via Caserme, non appare rispettosa del criterio di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», criterio che impronta la Procedura di evacuazione generica del vigente PEE.
Preoccupati per il prolungamento di altri 3 mesi di una situazione obiettivamente più rischiosa nella organizzazione del percorso di fuga per una parte dei residenti di Fiumesino ai quali non è garantita “la massima sicurezza del piano di esodo nell’area interessata, in caso di incidente rilevante” (cit. del concetto espresso da codesta Prefettura nella nota inviataci il 23/7/2021). Continua a leggere…
Piano di Emergenza Esterno a Fiumesino: la Prefettura comunica la soluzione provvisoria e d’urgenza alla via di esodo dei residenti a CiC/FBC/SAF che aveva sollevato con urgenza il problema. CiC/FBC/SAF raccoglie i timori ed il malcontento dei residenti e formula alcune osservazioni e una proposta alla Prefettura. Per rispettare il giusto criterio del PEE di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», CiC/FBC/SAF suggeriscono di realizzare un corridoio di sicurezza su via del Conventino che aggiri il cantiere del bypass ferroviario attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente. Il corridoio, con precise disposizioni che la Prefettura dovrebbe impartire ad RFI – ITALFERR, sarebbe attivato immediatamente ma solo in caso di incidente rilevante in raffineria API. Costi del corridoio a carico di RFI – ITALFERR che, tra l’altro, sembra che non abbiano previsto la chiusura della via di fuga di via Conventino nella pianificazione dei cantieri per il bypass ferroviario.
Il 21 Luglio scorso il tavolo tecnico sul Piano di Emergenza Esterno della raffineria API
convocato dalla Prefettura di Ancona, ha individuato una soluzione provvisoria e d’urgenza alla via di esodo dei residenti di Fiumesino che si sono visti chiudere via del Conventino dal cantiere del bypass ferroviario. La soluzione concertata anche con il Comune di Falconara Marittima ha disposto che i residenti di Fiumesino debbano defluire percorrendo via Fiumesino o in direzione di via Fiume o in direzione di via Caserme.
Il Prefetto ha anche disposto che il Sindaco di Falconara, entro il 10 agosto, inviasse una propria relazione di monitoraggio sulla soluzione concertata.
Non sappiamo quali valutazioni abbia relazionato il Sindaco di Falconara dato che - a differenza del Prefetto - non ci ha mai inviato una riga scritta riguardo alla problematica che abbiamo sollevato e che è stato il motore del summit in Prefettura. Continua a leggere…