Versamenti fognari in mare: il Sindaco di Falconara sta rigirando la frittata! Prof.ssa Signorini, Lei è scorretta!

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2021-muds-replica-signorini.jpg 1)      Noi di CiC/FBC/SAF non indichiamo i nomi di nessuna azienda sul sistema di bio – depurazione! Convocare ed interloquire con i Tecnici della nota Azienda di bio – depurazione nelle Commissioni consiliari congiunte, è stata una DECISIONE CONCORDATA TRA CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA E MINORANZA. Ricordo al Sindaco che le Commissioni sono nelle sue mani, i Presidenti di Commissione sono i suoi e – da sempre! – fanno e disfano come vogliono. Quindi non attribuisca false sponsorizzazioni a CiC/FBC/SAF. Sappiamo quanto Lei che DEVONO essere fatte gare pubbliche per individuare le Aziende.

2)      A proposito delle “sensazioni o ipotesi fantasiose” a cui allude riguardo alla bio – depurazione, per CiC/FBC/SAF la qualità del mare e della balneazione NON E’ UNA SENSAZIONE MA UNA PRIORITA’ e per questo vogliamo verificare attentamente la possibilità di inserire un sistema di bio – depurazione alla fine delle 2 condotte previste dal progetto preliminare per Falconara Marittima. Altrimenti – poco FANTASIOSAMENTE! – l’acqua di fogna scaricata in emergenza finirà in mare “tal quale” attraverso le 2 condotte e, prima o poi e molto CONCRETAMENTE, correnti e movimentazione dei sedimenti contaminati ce la restituirà sulla battigia!

3)      I “costi elevati” che Lei imputa ad un sistema di bio – depurazione, fa trasparire la sua PREGIUDIZIALE CONTRARIETÀ AL SISTEMA perché, nella fase attuale, non è stato elaborato nessuno scenario tecnico ed economico da Lei evocato. Né ci sono scenari che hanno verificato se l’uso di sistemi di bio – depurazione determinino una riduzione del volume delle vasche di prima pioggia e, dunque, un risparmio tale di risorse da poter essere veicolate per la realizzazione dei bio – depuratori.

4)      Sindaco, Lei sa che dal 24/11/2020 i suoi Tecnici comunali si sono incontrati con quelli di Viva Servizi e quelli del progetto preliminare della gronda a mezza costa e che quell’incontro è servito per assumere proprio le prime indicazioni dei Tecnici comunali. Quindi quando pontifica sulconfronto costruttivo e partecipatosta solo concorrendo a preparare tecnicamente una soluzione blindata che impedirà quelle modifiche progettuali che l’Ing. De Angelis, con assoluta onestà, aveva prospettato essere possibili.  

Sindaco, Lei ci prende in giro e prende in giro i cittadini di Falconara Marittima e gli operatori balneari!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Versamenti fognari in mare e rimedi: “Il progetto preliminare delle soluzioni può essere modificato e qualsiasi passaggio facciamo verrà concordato con l’Amministrazione comunale e verbalizzato”. Questo è quanto scaturito dalle Commissioni consiliari congiunte del 24 Novembre 2020. Parola dell’Ing. De Angelis di Viva Servizi. Ma da allora, nonostante le nostre richieste, Sindaco e Presidenti delle Commissioni ci impediscono il confronto e la possibilità di dare suggerimenti sulle eventuali modifiche che si possono apportare al progetto preliminare riguardante le vasche di prima pioggia, il collettore di gronda, le condotte a mare! Perché si impedisce di verificare e di dare un parere definitivo sulla complementarietà, utilità e fattibilità economica dei bio – depuratori applicati alle condotte a mare? L’Amministrazione Signorini ha bloccato e secretato il proficuo confronto tra i tecnici di Viva Servizi e quelli del bio – depuratore?

doppio-simbolo.JPG Dopo le Commissioni consiliari congiunte riunitesi il 24 Novembre 2020 tutto tace nonostante la necessità di aggiornamento e la nostra richiesta di riconvocazione delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Speciale inoltrata il 13 Gennaio 2021.

balneazione.JPG Eppure il 24 Novembre 2020 il Sindaco stesso aveva garantito ai componenti delle Commissioni che “ci confronteremo ancora e approfondiremo queste tematiche dal punto di vista tecnico perché è la base fondamentale per esprimere altre valutazioni” (come da video/verbale). Quell’impegno, per il quale esprimemmo apertamente consenso, scaturiva dal fruttuoso confronto tecnico tra l’Ing. De Angelis di Viva Servizi e l’Ing. Cantini del progetto di bio – depurazione MUDS i quali, sappiamo con assoluta certezza, hanno proseguito lo scambio dei dati propedeutico alla verifica se la complementarietà della bio – depurazione possa giovare ad una riduzione dell’impatto del collettore di gronda e delle vasche di prima pioggia.

I Consiglieri comunali, gli operatori balneari e i cittadini che hanno costituito anche un Comitato, hanno diritto di sapere e di valutare.

Ma ci sono altri argomenti che necessitano l’aggiornamento e il confronto immediato nelle Commissioni e alla luce del sole.

Quali indicazioni hanno dato i Tecnici del Comune ai Tecnici incaricati di progettare il collettore di gronda?

Visto che, come ci disse l’Ing. De Angelis, “nel documento preliminare di progettazione ci sono soluzioni che possono essere modificate“, l’Amministrazione Signorini ha dato indicazioni? Quali?

Come mai non ci è data la possibilità di partecipare alle eventuali modifiche dato che, sempre l’Ing. De Angelis, confermò che “qualsiasi passaggio facciamo verrà concordato con l’Amministrazione comunale e verbalizzato in modo da lasciare traccia di tutte le decisioni e le scelte“?

Soprattutto, dato che il confronto e le valutazioni sull’eventuale inserimento del sistema di bio – depurazione erano state avviate proprio il 24 Novembre scorso, può quel sistema ridurre tecnicamente l’invasività delle vasche di prima pioggia e, con il risparmio ottenuto, essere realizzato senza sforamento del budget?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune

Sindaco, Consiglieri di maggioranza e ARPA Marche bocciano la mozione consiliare di CiC/FBC/SAF per installare una centralina fissa di monitoraggio a Castelferretti e dotare le centraline di rilevamento esistenti degli stessi campionatori di inquinanti in modo che le ricadute siano monitorate anche al variare dei venti. Confuse ed inconcludenti il Sindaco Signorini e l’Assessore Barchiesi per le quali la mozione è stata bocciata perché non deve essere il Consiglio a decidere quali sostanze monitorare. Fatalista il Dott. Marchetti, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale: “se la Regione intende investire dal punto di vista politico su un’altra centralina, ben venga, noi non ci tiriamo indietro”! C’è un dubbio che riguarda tutti: hanno mai letto le Autorizzazioni Integrate Ambientali delle industrie insalubri a Falconara e le sostanze inquinanti che sono emesse dalle ciminiere? Sono consapevoli che a Falconara, associato alle PM2.5, c’è il tasso più alto di abortività spontanea di tutte le Marche nelle donne fertili? Sono consapevoli che a Falconara c’è un eccesso di malformazioni congenite e che queste sono scientificamente associate alla presenza di determinati metalli pesanti?

Ascolta anche l’intervento in Consiglio comunale del Capogruppo di CiC/FBC/SAF https://www.youtube.com/watch?v=1f5Z1kBIc28

“Credo che non debba essere un Consigliere o il Consiglio stesso a decidere che cosa monitorare ma ci sono dei tecnici esperti che indicano alla Regione, al Ministero, sulla base delle normative europee che cosa monitorare”.

Questa considerazione dell’Assessore all’Ambiente di Falconara – Ing. Valentina Barchiesi – ci dà la misura della nullità a cui le piacerebbe ridurre il compito sia del Consiglio comunale sia suo da Assessore. Certamente è ciò che ha fatto la sua Amministrazione comunale (spalleggiata in Consiglio comunale dall’ARPA Marche in un ruolo inedito) bocciando la mozione di CiC/FBC/SAF che impegnava il Sindaco a chiedere all’ARPAM il potenziamento delle 3 centraline fisse esistenti e l’installazione di una fissa a Castelferretti che misurasse in continuo Idrocarburi Policiclici Aromatici, Ammoniaca, Benzene e Idrogeno Solforato. 

La Giunta Signorini, in Consiglio, ha chiamato in suo soccorso ARPA Marche con l’intento di contrapporre il tecnico ed il politico, come se tecnico significasse NEUTRALE e politico diventasse sinonimo di pretestuoso!

Senonché risulta MOLTO politico il Tecnico che decide di imitare Pilato ed afferma – come ha affermato il Direttore dell’ARPAM, Dott. Marchetti, che “se la Regione intende investire dal punto di vista politico su un’altra centralina, ben venga, noi non ci tiriamo indietro“.

Questa affermazione è tutt’altro che NEUTRALE.

CiC/FBC/SAF dicono che è vero che i soldi per le centraline di rilevamento li mette la Regione, ma è anche vero che nel posizionamento o nel potenziamento la Regione deve per forza interloquire con l’ARPAM in quanto organo tecnico. Negarsi a questo compito di fronte al Consiglio comunale del 30 marzo scorso e di fronte ai cittadini falconaresi da parte dell’ARPAM è stato sconcertante!

Così Sindaco, Assessore Barchiesi e Consiglieri di maggioranza non vedevano l’ora di accodarsi al Dott. Marchetti per fare finta di non comprendere l’obiettivo della mozione.

Il Sindaco e l’Assessore Barchiesi, sentendosi in dovere di motivare la contrarietà anche con parole proprie, hanno affermato che gli interventi proposti dalla mozione “non sono risolutivi e chenon è con questa mozione dicendo di inserire queste sostanze piuttosto che un’altra che risolviamo il problema“.

Sia chiaro: non siamo talmente sprovveduti da credere di risolvere i problemi sanitari ed ambientali di Falconara con una mozione consiliare ma eravamo fiduciosi nell’accoglimento delle proposte finalizzate ad avere CONOSCENZE CERTE che sono la base per la risoluzione dei problemi!

Invece, riguardo alla situazione sanitaria ed ambientale di Falconara, l’Amministrazione Signorini E’ FERMA PERCHE’ SI MUOVE SENZA FAR PROGRESSI, una sorta di “falso movimento” sulla scia del Direttore dell’ARPAM ancora (ahinoi!) protesoa capire se c’è un processo produttivo specifico che è legato alla tipologia di risultati rinvenuti(sua dichiarazione nel Consiglio comunale del 30/3)

È anche su questo punto che divergono le valutazioni di CiC/FBC/SAF: i processi produttivi delle aziende insalubri a Falconara sono notissimi ad ARPAM, Sindaco e Consiglieri di maggioranza: basta leggere le Autorizzazioni Integrate Ambientali (documenti pubblici!) e si scoprono tutti gli inquinanti immessi in atmosfera e in acqua. Quando sono noti gli inquinanti emessi, la loro ricaduta va calcolata e valutata tutti i giorni e tutte le ore del giorno! La nostra mozione puntava a questo partendo proprio da basi di conoscenza che riteniamo debbano essere patrimonio di chi amministra.

Non sembra proprio che a Falconara Marittima sia così e ciò determina l’inconcludenza del Sindaco e del Direttore Generale Marchetti.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Nuovamente deserta l’asta indetta dall’Amministrazione comunale di Falconara per vendere 4.300 metri quadri edificabili in via Friuli. SIAMO SODDISFATTI perché quell’area è circondata da aree franose. Lo dice l’ISPRA, lo dice l’Indagine geologica del 2005 commissionata dal Comune. Da anni CiC/FBC/SAF ammoniscono le Amministrazioni Brandoni/Signorini che far edificare lì significa mettere a rischio l’incolumità dei cittadini e il loro stesso patrimonio. Non si persegue la difesa della salubrità e della sicurezza dell’ambiente sostenendo il bypass ferroviario, le edificazioni di fronte alla ex Montedison, in alcune zone circondate da frane a Falconara Alta e, da ultimo, in via Friuli. Quella è un’imprenditoria che avverseremo sempre, perché PREDA suolo e non cura e rende vivibile Falconara.

doppio-simbolo.JPG Recentemente abbiamo votato favorevolmente al progetto dei campi da padel in via della Repubblica https://www.cittadiniincomune.net/2021/02/10/perche-il-progetto-del-padel-ci-piace/

motivando che quella è un’imprenditoria che ci piace perché NON PREDA suolo, salute e ambiente che non sporca la nostra città, ma la cura e la rende vivibile.

Per queste stesse motivazioni che guidano la nostra azione politica a Falconara Marittima, oggi siamo soddisfatti che sia nuovamente andata deserta l’asta indetta dall’Amministrazione comunale per vendere 4.300 metri quadri edificabili in via Friuli.

Siamo soddisfatti perché quell’area è circondata da aree franose e far edificare lì significa mettere a rischio l’incolumità dei cittadini e il loro stesso patrimonio.

Significa gravare ulteriormente il suolo, l’ambiente, la sicurezza e la vivibilità.

La situazione della zona è certificata dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che nel suo CATASTO NAZIONALE DELLE FRANE descrive che di fianco all’area di via Friuli, lato via Campania, c’è una frana di tipo rotazionale/traslativo.

Sotto l’area di via Friuli, dopo via Basilicata, c’è un’altra frana di tipo rotazionale/traslativo.

Sopra l’area di via Friuli, in zona via Alto Adige e via Sardegna, è presente una frana di tipo rotazionale/traslativo.

E tralasciamo quella al di sopra di via Panoramica (che non è molto distante) che è una frana di tipo complesso.

È una situazione conosciuta dal 1990, verificata sperimentalmente con misure inclinometriche nel 1997; messa nero su bianco dall’Indagine geologica commissionata dal Comune di Falconara e realizzata negli anni 2004-2005 dal Prof. Torquato Nanni (Ordinario di Geologia Applicata dell’Università Politecnica delle Marche).

La differenza tra CiC/FBC/SAF e l’Amministrazione Signorini sta nel fatto che noi crediamo che perseguire la tutela delle risorse ambientali e naturali di Falconara con riguardo soprattutto alla difesa della salubrità e della sicurezza dell’ambiente come scritto nell’art. 9 dello Statuto Comunale necessiti di azioni concrete CHE NON SONO QUELLE sostenute fino ad oggi, in continuità, da Brandoni e Signorini: il bypass ferroviario, le edificazioni di fronte alla ex Montedison, in alcune zone circondate da frane a Falconara Alta e, da ultimo, in via Friuli.

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

L’Amministrazione Signorini si è completamente DISINTERESSATA dei motivi della deflagrazione dell’autocisterna vuota adibita al trasporto di petrolio greggio parcheggiata nel piazzale della CAF a confine con le abitazioni di Fiumesino (14/11/2019). NONCURANZA per problematiche connesse alla sicurezza dei cittadini residenti tanto che si è ricordata di scrivere ai Vigili del Fuoco solo il 10 Dicembre 2020, dopo oltre un anno dall’incidente e solo perché sollecitata dall’interrogazione di CiC/FBC/SAF! È allarmante che una cisterna vuota esploda e per evitare che l’evento si ripeta, le cause devono essere conosciute perché soltanto così se ne può evitare il ripetersi e si proteggono i cittadini residenti. Per un’Amministrazione comunale seria È DOVEROSO CONOSCERE LA CAUSA dell’incidente perché soltanto così può pretendere dalla Prefettura e dai Vigili del Fuoco eventuali prescrizioni di sicurezza più stringenti nei confronti di chi gestisce il piazzale di parcheggio delle autocisterne.

doppio-simbolo.JPG L’esplosione che il 14 novembre 2019 si generò da un’autobotte in sosta presso il piazzale della Cooperativa Autotrasportatori Falconara in via Fiumesino ustionò l’autista, impaurì i residenti del quartiere Fiumesino in cui è ubicato il piazzale del CAF ed allarmò i falconaresi.

cattura.JPG Intervennero i Vigili del Fuoco di Ancona, i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, l’ASUR e una o più pattuglie della Polizia Locale.

Nell’interrogazione consiliare presentata il 5 Giugno 2020, a cui ha risposto l’Amministrazione comunale nel corso del Consiglio comunale del 9 Febbraio scorso, avevamo chiesto:

Ø  Se l’Amministrazione Comunale avesse acquisito la Relazione dei Vigili del Fuoco e dell’ASUR riguardo alla dinamica e alle cause che hanno provocato l’esplosione.

Ø  Se, a seguito dell’incidente, siano state impartite disposizioni da parte dei Vigili del Fuoco e da parte dell’ASUR riguardo alle misure di sicurezza da implementare nell’area.

Ø  Se l’Amministrazione comunale ha chiesto di accertare quali operazioni possono essere svolte sui mezzi in sosta nel piazzale della CAF e se quella effettuata nel pomeriggio del 14 novembre 2019 rientrasse tra quelle ammesse.

Insomma, l’ABC di che cosa deve fare un’Amministrazione attenta alla sicurezza delle attività che ospita sul proprio territorio e attenta alla sicurezza e all’incolumità dei suoi cittadini.

Dalla risposta letta dall’Assessore Barchiesi abbiamo appreso che l’Amministrazione Signorini si è completamente disinteressata della causa di quanto accaduto e delle problematiche connesse alla sicurezza tanto che ha scritto ai Vigili del Fuoco solo il 10 Dicembre 2020, dopo oltre un anno dall’incidente e solo perché sollecitata dalla nostra interrogazione!

Tanto è vero che con la propria nota del 10 Dicembre ha chiesto ai Vigili del Fuoco di conoscere quanto sollevato da CiC/FBC/SAF soltanto per “dare riscontro ad interrogazione consiliare“.

E dire che il 15 Novembre 2019 l’Amministrazione Signorini aveva ricevuto dai Vigili del Fuoco il loro Rapporto di fine intervento dal quale si apprendeva che l’intervento per l’incidente era stato valutato RILEVANTE e che la deflagrazione era avvenuta su una autocisterna vuota adibita al trasporto di petrolio greggio.

Dato che quel piazzale con camion che trasportano sostanze infiammabili si trova a confine con le abitazioni, una Amministrazione comunale seria non può cavarsela rispondendo chel’area del piazzale CAF è privata ed è parte integrante dell’azienda” che “Non esistono autorizzazioni attinenti rilasciate dal Comune” e che “Eventuali limitazioni sono da ricercare tra le prescrizioni dei VVFF e nel DVR aziendale. Nel verbale di fine intervento dei VVFF non sono state richiamate violazioni, né sono state successivamente comunicate”.

Non è infatti normale che una cisterna vuota esploda!

È allarmante che una cisterna vuota esploda in un piazzale che ospita decine di autocisterne a ridosso delle abitazioni di Fiumesino!

Se è esplosa ci sono delle cause … Per evitare che l’evento si ripeta, le cause devono essere conosciute perché soltanto così se ne può evitare il ripetersi e perché soltanto così si proteggono i cittadini residenti.

E se la causa è conosciuta, allora un’Amministrazione comunale seria pretende da Prefettura e Vigili del Fuoco eventuali prescrizioni di sicurezza più stringenti nei confronti di chi gestisce il piazzale di parcheggio delle autocisterne.

Per noi di CiC/FBC/SAF tutto questo è compito anche del Comune di Falconara!

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

L’ANAS deve realizzare le barriere acustiche sulla SS76 a protezione della Scuola per l’Infanzia Aquilone di Castelferretti. La proposta di CiC/FBC/SAF sarà discussa nel Consiglio comunale del 18 dicembre. L’Università Politecnica delle Marche e il Piano di Risanamento Acustico del Comune valutarono che: “L’edificio scolastico si trova in un’area fortemente compromessa dal punto di vista dell’inquinamento acustico a causa delle elevate emissioni sonore dovute all’intenso traffico presente sulla SS76”. Ma l’ANAS risulta inadempiente dal 2013. Rebus anche sull’asfalto fonoassorbente nel tratto della SS76 che costeggia l’abitato di Castelferretti: è stato utilizzato per ridurre l’impatto del rumore?

doppio-simbolo.JPG Venerdì 19 dicembre, in Consiglio comunale, sarà discussa la proposta di CiC/FBC/SAF di convocare nel più breve tempo possibile l’ANAS in sede di Commissioni congiunte Urbanistica e Ambiente.

Va chiesta la rapida attuazione del Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore nel tratto della SS76 prospiciente la Scuola dell’infanzia Aquilone e l’abitato di Castelferretti, nonché chiedere spiegazioni sul ritardo nell’attuazione.

Fin dal 2009 il Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche verificò che la pressione acustica sulla scuola determinata dalla SS76 era tra i 60 e i 65 dB(A) determinando la valutazione che l’edificio scolastico si trova in un’area fortemente compromessa dal punto di vista dell’inquinamento acustico a causa delle elevate emissioni sonore dovute all’intenso traffico presente sulla SS76!

Pe questo il Piano di Risanamento Acustico del Comune di Falconara (che approvammo anche noi di CiC) fece propria l’indicazione della Politecnica che gli interventi dovessero prevedere barriere acustiche e asfalto fonoassorbente per tutta la lunghezza della SS76 che costeggia Castelferretti.

L’ANAS, obbligata per Legge a redigere il Piano di risanamento acustico volontario, nel 2013 aveva pubblicato il suo Piano di Azione ma non previde le barriere fonoassorbenti lungo il tratto della SS76 che affianca Castelferretti ad eccezione della zona prospiciente la Scuola Aquilone.

Di fatto, dopo 7 anni, ancora non ha realizzato neanche il pezzo a protezione della Scuola.­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­

Ecco il motivo della proposta di CiC/FBC/SAF di chiedere conto all’ANAS del mancato intervento che continua ad esporre soprattutto i bambini ad un tasso di inquinamento acustico che tutta la letteratura scientifica concorda nel ritenere interferente con l’apprendimento ed il comportamento.

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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