Sabato 4 luglio le ESALAZIONI SOLFOROSE dalla raffineria che “se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, non potrebbe essere localizzata dove si trova” hanno assediato Falconara Marittima. Le segnalazioni e le proteste dei cittadini esasperati e costretti a tenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni trovano anche la conferma della centralina di rilevamento di Falconara Scuola che, rispetto alle concentrazioni consuete, ha registrato un raddoppio della media giornaliera della concentrazione sia di Idrogeno solforato (H2S) sia di Biossido di Zolfo (SO2) con punte orarie di concentrazione quadruplicata. A Falconara Alta punte orarie con concentrazione triplicata di SO2. FALLISCE alla prima prova concreta il Progetto di sistema di monitoraggio integrato di ARPAM e Comune di Falconara pagato anche dall’API: l’unico campionatore attivabile dei 6 installati e connessi con la APP, NON SI È ATTIVATO nonostante decine di segnalazioni APP e telefoniche. Inoltre tutti NON SONO DOTATI di analizzatori per H2S e SO2, quindi sarebbero stati comunque INUTILI. Ricordiamo che livelli di concentrazione di SO2 compresi tra 2 e 28 µg/mc hanno effetti sull’apparato respiratorio e possono causare danni e determinano un “aumento dei ricoveri per asma e malattie respiratorie in genere, peggiora il quadro clinico di chi è affetto da patologia respiratoria”!

doppio-simbolo.JPG Sabato 4 luglio molti falconaresi residenti in zona Centro, via Castellaraccia, via Puglie, via Buozzi, via Leopardi, via Milano a Falconara Alta, via Foscolo quartiere Stadio, Villanova, sono stati costretti a tenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni per proteggersi dalle esalazioni solforose che hanno assediato Falconara Marittima. Con il sole di luglio che ha portato il termometro a 28 °C di temperatura i falconaresi sono stati privati del più elementare dei diritti. Le esalazioni solforose provenivano dalla raffineria API sospinte dal vento Maestrale. Nessun incidente e nessuna anomalia negli impianti petroliferi bensì normale ciclo di raffinazione che si svolge – INDECENTEMENTE – in una “raffineria in centro (21/7/2017 On. Alessandro Bratti – Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti), in un impianto che “se fosse progettato oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, non potrebbe essere localizzato dove si trova (26/8/1999 Corrado Clini – Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente).

so2-villa-giorno.jpg I dati delle concentrazioni che pubblichiamo sono quelli rilevati dalla centralina Falconara Scuola (Villanova), una delle 3 centraline storiche della Rete Regionale della Qualità dell’Aria, posizionata sottovento alla raffineria quando c’è vento Maestrale, da Nord Ovest. Rispetto alle concentrazioni consuete, ha registrato un raddoppio della media giornaliera della concentrazione sia di Idrogeno solforato (H2S) sia di Biossido so2-villa-orario.jpgdi    Zolfo (SO2) con punte orarie di concentrazione quadruplicata. A Falconara Alta punte orarie con concentrazione triplicata di SO2.

Ricordiamo che livelli di concentrazione di SO2 compresi tra 2 e 28 µg/mc hanno effetti sull’apparato respiratorio e possono causare danni e determinano un “aumento dei ricoveri per asma e malattie respiratorie in genere, peggiora il quadro clinico di chi è affetto da patologia  so2-salute.jpgrespiratoria (Battistini A. Inquinamento extradomiciliar. In Ronchetti R. La flogosi polmonare cronica. Ed. MES 1999; 185-198).

Infine va sottolineato il FALLIMENTO, alla prima prova concreta, del Progetto di sistema di monitoraggio integrato di ARPAM e Comune di Falconara pagato anche dall’API. I CAMPIONATORI NON SI SONO ATTIVATI!

Secondo quanto affermato dal Sindaco Stefania Signorini il 26 maggio scorso, il Progetto strettamente correlato alla APP avrebbe determinato “un intervento molto più veloce. E soprattutto molto più efficace” perché “i dispositivi campioneranno l’aria subito dopo le segnalazioni per identificare i principali composti organici volatili (Cov), che finora non sono stati mai monitorati” (Comunicato Stampa del Comune 10/1/2020).

E l’ARPAM aveva annunciato il 20/6/2019: 5/8 box campionatori finalizzati al prelievo tempestivo non presidiato di aria ambiente ad attivazione remota da operatore preposto (personale ARPAM) al superamento di un determinato numero di segnalazioni pervenute (la soglia di attivazione verrà impostata e calibrata nella fase iniziale del progetto)“.

Risultato: l’unico campionatore attivabile (collocato a Palazzo Bianchi) dei 6 installati e connessi con la APP, NON SI È ATTIVATO nonostante decine di segnalazioni APP e telefoniche. Inoltre TUTTI E 6 NON SONO DOTATI di analizzatori per H2S e SO2, quindi sarebbero stati comunque INUTILI!

Un successone del Sindaco Signorini e del Direttore Generale ARPAM, Marchetti!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

“Droga e degrado a Villanova? La verità è un’altra” s’indigna il Consigliere comunale Calcina: “L’area dove sono state arrestate tre persone senza tetto e pregiudicate è di proprietà di API raffineria di Ancona SpA e comprende anche l’ex Officina squadra di rialzo. Come mai API raffineria che controlla severamente con video sorveglianza tutto il perimetro che la riguarda non è altrettanto attenta a questa sua proprietà che è sottoposta al vincolo di interesse culturale come prescrive il D.lgs 42/2004? Come cittadino falconarese e come Consigliere comunale mi sento offeso e danneggiato da questa situazione di degrado privato”. Il 5 settembre 2007, l’Arch. Pierluigi Salvati della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche fu costretto a ribadire con una nota inviata proprio ad Aldo Brachetti Peretti, quello che il Presidente dell’API non aveva ben capito all’atto dell’acquisto: per l’ex Officina Rialzo di Falconara “la forma di tutela messa in atto è finalizzata alla conservazione sia dei materiali rotabili che dell’edificio che li contiene, determinando un contesto culturale omogeneo, congruente ed inscindibile”. Di fronte all’immobilismo dell’Amministrazione comunale nella tutela di un bene dove ha dichiarato di voler realizzare il Museo del Trasporto, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha inviato una nota alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche: “ho chiesto un intervento immediato per verificare se API raffineria SpA ha curato ed è in grado o meno di curare e conservare l’ex Officina quale bene di interesse culturale vincolato”!

sqrialzo03.jpg sqrialzo06.jpg Di seguito pubblichiamo quanto accaduto in questi anni all’edificio della ex Officina Squadra di Rialzo delle ferrovie che, dal 2000 al 2006, aveva brillato come spazio culturale, musicale e teatrale fino a che, nel 2007, la Regione Marche e il Comune di Falconara Marittima la lasciarono acquistare ad API raffineria SpA nonostante l’appello sottoscritto da decine e decine di Associazioni culturali e teatrali nonché singoli artisti affinché gli Enti pubblici esercitassero il diritto di prelazione http://web.mclink.it/MF8408/SqRialzo/Appello%20sottoscritto.htm

QUI puoi leggere la nota del Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche inviata ad Aldo Brachetti Peretti nel 2007.

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Staff comunicazione Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

UN ALTRO ESEMPIO DI ASSENZA AMBIENTALE E SANITARIA DEL COMUNE DI FALCONARA. Il 25 ottobre 2019 mentre i Vigili del Fuoco accertavano la “presenza di una consistente concentrazione di Idrogeno Solforato” in via Saline presidiata da residenti esasperati, né l’Assessore Barchiesi, né il Sindaco né la Polizia Locale hanno ritenuto importante fare un sopralluogo. L’Assessore ha scelto di continuare a presiedere l’assemblea sulla viabilità allo Stadio insieme all’Assessore Rossi e al vice Comandante della PL. Mentre a 400 metri da via Saline i Castelfrettesi respiravano puzza di uova marce dentro e fuori le abitazioni, l’Assessore all’Ambiente si è limitata ad accertare tramite i Carabinieri se erano stati allertati i Vigili del Fuoco e l’ARPAM per un sopralluogo. Il Consigliere Calcina: “Abbiamo verificato che non c’è un dato sulla concentrazione dell’Idrogeno solforato intorno alle abitazioni dei Castelfrettesi perché il Sindaco e l’Assessore NON HANNO MAI CHIESTO AD ARPAM di collocare un campionatore specifico nonostante le annose segnalazioni. Non c’è un dato sulla concentrazione dell’Idrogeno solforato allo scarico fognario in via Saline perché il Comune o non sapeva della centralina di Viva Servizi o se ne è disinteressato. Nel corso del Consiglio comunale del 22 maggio scorso abbiamo chiesto all’Assessore Barchiesi di farsi consegnare subito quei dati da Viva Servizi”!

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barchiesi-signorini-h2s.jpg Quando alle 20,30 del 25 ottobre 2019 i Castelfrettesi che risiedono a 400 metri da via Saline si sono mobilitati perché le esalazioni di Idrogeno Solforato (H2S) avevano ammorbato l’aria fuori e dentro le loro abitazioni, l’Assessore all’Ambiente – Ing. Valentina Barchiesi – dice che alle 20,45 presiedeva l’assemblea sulla viabilità nel quartiere Stadio insieme all’Assessore Rossi e al Vice comandante della Polizia Locale.

A parte che le segnalazioni dei cittadini erano partite pochi minuti dopo le 20 mentre l’assemblea allo Stadio era convocata per le ore 21, l’Assessore ha scritto: “nella zona nella quale ci trovavamo, non sono stati avvertiti fenomeni di esalazioni, tuttavia siamo stati allertati da alcune segnalazioni da parte dei cittadini, tramite App. Abbiamo nell’immediato verificato se ci fossero state telefonate al numero verde del Comune per le emergenze ambientali, ed informato il Sindaco. (…) Ci siamo accertati tramite i Carabinieri che erano state allertate le altre autorità competenti (Vigili del Fuoco ed ARPAM) per un sopralluogo in loco, e siamo rimasti in costante contatto telefonico per successivi aggiornamenti o necessità“.

Insomma, mentre i Vigili del Fuoco accertavano strumentalmente la “presenza di una consistente concentrazione di Idrogeno Solforato” in via Saline presidiata da residenti esasperati, l’Assessore Barchiesi non ha ritenuto importante fare un sopralluogo e far continuare la gestione dell’assemblea allo Stadio all’Assessore Rossi, ma neanche il Sindaco avvertito dall’Assessore si è mosso né il Vice comandante della Polizia Locale ha ritenuto di dover inviare una pattuglia in via Saline.

Se ci sono già gli altri, che ci andiamo a fare? sembrano aver pensato i vertici dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima!

La risposta alla nostra interrogazione su quelle esalazioni arrivata dopo 6 mesi, dice molte cose sull’atteggiamento parolaio dell’Amministrazione Signorini riguardo alla tutela della salute e dell’ambiente.

La sua autorevolezza in proposito è tale che, a tutt’oggi, l’ARPA Marche non le ha neanche risposto alla richiesta dei dati delle analisi effettuate la sera del 25/10/2019.

Il suo interesse è tale che nonostante i residenti di Castelferretti segnalino da anni periodiche esalazioni di idrogeno solforato ancora la zona è sprovvista di una campionatore di aria a diffusione passiva (radiello) che rilevi l’H2S.

La sua attenzione è tale che a tutt’oggi non ha chiesto a Viva Servizi la concentrazione di H2S esalata dall’acqua rilevata quel 25/10/2019 dalla Centralina di monitoraggio delle acque di scarico in pubblica fognatura di via Saline.

Cosa poteva fare l’Assessore Barchiesi?

Per esempio: chiedere seduta stante al tecnico di Viva Servizi intervenuto di adoperarsi dal giorno dopo per avere i dati forniti dalla loro centralina.

Seguire i tecnici dell’ARPAM e quelli dei VVF nelle loro ricerche e verifiche. Ai cittadini, quella sera, non era permesso seguire le operazioni da vicino. Un Assessore può farlo e può interloquire sui tanti aspetti che si potevano presentare al momento. E’ un ingegnere, non è una sprovveduta!  

Far fare alla Polizia Locale un sopralluogo presso le abitazioni dei residenti e verbalizzare la percezione o meno di miasmi di uova marce/idrogeno solforato. Conseguentemente chiedere anche ai VVF di fare un rilevamento nelle residenze. 

Fiato sprecato: il ‘presenzialismo‘ e l’apparire valgono più del prendere iniziative politiche, da Assessore o Sindaco, consone alla situazione.

Staff comunicazione Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

In 70 giorni l’Amministrazione Signorini aveva deciso di tagliare Pini di 70 anni di età! “I falconaresi devono conoscere le 7 mosse con le quali l’AC aveva deciso di tagliare 27 Pini domestici in via Gobetti” ha dichiarato il Consigliere Calcina che pubblica i documenti. Alla fine delle Commissioni congiunte Urbanistica ed Ambiente riunite su richiesta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, il Sindaco si è allineato alla proposta di rinvio ed ulteriore approfondimento formulata da Calcina. “Questo rinvio non ci mette al riparo dal pericolo del taglio dei pini. Non mi fido di un Sindaco che ha cominciato a valutarne l’aspetto storico solo dopo le proteste dei cittadini, solo dopo che gli uffici diretti dal suo Assessore all’Ambiente avevano deciso i tagli e dopo aver tenuto per 6 mesi i Consiglieri di opposizione all’oscuro del progetto di abbattimento. Il forte legame con gli alberi che i cittadini stanno mostrando non è solo per le loro funzioni ecosistemiche, ma è anche per il piacere estetico di un paesaggio che è il nostro, quello degli abitanti di Falconara Marittima che in quei Pini domestici riconoscono il patrimonio cittadino, storico, che riconoscono Falconara dallo scorcio inconfondibile che quei Pini offrono ancora oggi, dopo 70 anni e possono offrirlo per altri 30 anni”.

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cantiere.jpg 1^ MOSSA: La Delibera di Giunta  280 del 15 luglio 2019 parlava genericamente soltanto della “Bonifica sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino, di importo complessivo lordo pari ad € 130.000,00“.

2^ MOSSA: Il 29 luglio 2019 la stessa proposta venne sottoposta al Consiglio Comunale , senza aver preventivamente presentato e valutato l’Atto nella competente Commissione consiliare (almeno la II^ presieduta dall’Ing. Luca Grilli). Gli assi stradali del centro cittadino non erano specificati e neanche nelle risposte dell’Assessore Barchiesi nel corso del dibattito in Consiglio nulla venne detto degli alberi e di via Gobetti nonostante l’intervento critico del Consigliere Calcina che aveva appuntato l’attenzione sull’utilizzare quei fondi governativi almeno per stendere l’asfalto fonoassorbente e attutire l’impatto acustico per i cittadini. Sarà un caso che ancora non è stato pubblicato il Verbale di quel Consiglio comunale?

3^ MOSSA: Il 27 agosto 2019 il Dirigente ai LL.PP dell’Assessore Barchiesi chiede il preventivo ad un solo professionista qualificato e con esperienza nel settore, cioè un Agronomo perché la bonifica del sottofondo e la ripavimentazione assi stradali del centro cittadino necessita della valutazione di stabilità visiva del patrimonio arboreo comunale presente lungo via Gobetti e parte di via Cairoli. E’ la prima volta in cui si parla del vero problema, ma se ne parla solo all’interno degli Uffici comunali che, un mese prima, avevano taciuto quelle problematiche!

4^ MOSSA: Il 17 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP  – con Determina Dirigenziale Nr. 991conferisce l’incarico all’unico Agronomo a cui aveva chiesto il preventivo motivando: “L’intervento riguarda tra l’altro la sistemazione del piano viabile di via Gobetti e parte di via Cairoli, tratto di strada particolarmente sconnesso a causa degli apparati radicali delle alberature presenti ai lati della strada che creano pericolo per la pubblica incolumità degli utenti della strada, nonché difficoltà di accesso con i mezzi alle proprietà private“. Quindi chiede all’Agronomo  “La verifica visiva dei sintomi e dei danni esterni dell’alberatura, mediante lo studio del livello di pericolosità dell’albero, lo studio della vulnerabilità del sito e la definizione del livello di rischio dell’alberatura, è inclusa la valutazione degli interventi di prescrizione per la pericolosità e quelli di mitigazione della vulnerabilità del sito, comprensiva di documentazione tecnica con apposite schede firmate da un tecnico abilitato (sono escluse le verifiche strumentali);

–       Redazione di una proposta di riqualificazione delle alberature da mantenere e da ripiantumare nel caso da valutazioni tecnico-economiche sia opportuno procedere ad abbattimenti;

–       Assistenza durante lo svolgimento dei lavori”.

L’Agronomo dovrà consegnare il lavoro entro 7 giorni dal ricevimento della lettera commerciale d’incarico.

5^ MOSSA: Il 18 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP. del Comune di Falconara invia la lettera commerciale d’incarico all’Agronomo.

6^ MOSSA: L’Agronomo consegna la sua Relazione con data 20 settembre 2019

7^ MOSSA: Il 25 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP. dell’Assessore Barchiesi produce la RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA in cui scrive:Dalla valutazione di stabilità visiva e dalle relative verifiche effettuate dall’agronomo Dott. Riccardo Frontini si evince la condizione di rischio non accettabile o non tollerabile della maggioranza delle alberature presenti e quindi la necessità di procedere ai relativi abbattimenti. Entrando nello specifico è stata effettuata anche un’analisi costi/benefici le cui conclusioni propendono per la convenienza ed opportunità di procedere all’abbattimento di tutte le alberature presenti sostituendole con specie più appropriate, realizzando quindi una riqualificazione dell’intera via. In particolare si è considerato che, con la necessaria rimozione di svariate alberature, oltre alla perdita dell’omogeneità del filare alberato, per gli alberi rimanenti sarebbe indispensabile, al fine di certificarne la stabilità, oltre all’esecuzione di interventi per la riduzione del livello di rischio e pericolo (prescrizioni della indagine gestionale degli alberi), procedere ad una valutazione di stabilità approfondita eseguendo indagini strumentali (abbastanza onerose) per verificare la resistenza radicale. Resta il fatto che non è assolutamente garantito che dopo l’intervento di sistemazione della sede stradale le neoformazioni radicali dei pini rimasti non causino nuovamente, anche nel breve periodo, danneggiamenti alle infrastrutture adiacenti. Pertanto si è valutato di procedere nel modo seguente. Data l’entità del danneggiamento della sede stradale ad opera della massiccia presenza di un fitto apparato radicale delle alberature presenti, per procedere ad un intervento di ripristino funzionale della sede stradale di tipo risolutivo e duraturo è necessario procedere ad una fresatura relativamente profonda del piano viabile con taglio di molte radici. Pertanto per il tratto di strada maggiormente danneggiato, ossia quello compreso tra via Matteotti e via de Bosis, è stato previsto il taglio completo delle alberature presenti e la rimozione delle relative ceppaie con contestuale ripiantumazione di alberature più adatte all’ambiente urbano, in particolare è stata scelta la specie Acero campestre, al fine della ricostituzione del viale alberato. L’intervento prevede in sintesi le seguenti lavorazioni:

TRATTO COMPRESO TRA INCROCIO CON VIA MATTEOTTI FINO ALL’INCROCIO CON VIA DE BOSIS

– Taglio delle alberature (in totale 27) ed estirpazione delle ceppaie;

– fresatura /scavo del manto esistente;

– verifica ed eventuale ricarica con materiale idoneo degli scavi dei sottoservizi;

– rifacimento del sottofondo stradale mediante ricarica con materiale stabilizzato;

– fornitura e posa in opera di nuove caditoie stradali;

– preparazione e ripiantumazione delle nuove alberature;

– realizzazione di nuovo pacchetto stradale costituito da base, binder e tappetino d’usura;

– rifacimento della segnaletica orizzontale nei tratti interessati dai lavori.

Ovviamente, i Consiglieri comunali dell’opposizione sono stati tenuti all’oscuro del progetto e né la Presidente della Commissione Ambiente – Avv. Giorgia Fiorentini – né il Presidente della Commissione Urbanistica – Ing. Luca Grilli – hanno mai ritenuto importante convocare le Commissioni per esporre la problematica.

Sono stati i cittadini ad accorgersi dell’avvio dei lavori perché hanno visto l’apposizione della segnaletica di avvio dei lavori ed hanno organizzato una protesta spontanea.

Noi di CiC/FBC/SAF, e solo perché l’abbiamo chiesta, abbiamo ricevuto la Relazione dell’Agronomo 6 mesi dopo la consegna all’Amministrazione comunale.

La Commissione del 18 maggio è stata convocata su richiesta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, non per iniziativa dei Presidenti Fiorentini e Grilli e nonostante il 24 aprile (in Commissione Urbanistica) avessimo chiesto la Relazione integrativa dell’Agronomo già in possesso dell’Amministrazione comunale dal 3 aprile, non ci è stata consegnata prima delle Commissioni congiunte del 18 maggio, ma due giorni dopo!

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

EX SCUOLA LORENZINI DI VILLANOVA: UN ESEMPIO DI CATTIVA GESTIONE DEL DENARO PUBBLICO! L’ex Sindaco Brandoni e il suo Vice Signorini nel 2014 ignorarono l’offerta della BLU Pubblica Assistenza la quale si sarebbe accollata l’intero costo della ristrutturazione, il trasferimento della propria sede alle Lorenzini e la creazione di spazi sociali per il quartiere. Con il progetto odierno, il Comune dovrà investire OBBLIGATORIAMENTE 340.000 Euro dei falconaresi se vorrà che arrivino i 2.100.000 del Ministero delle Infrastrutture. Se il Sindaco Signorini non avesse ignorato il progetto della BLU, oggi la struttura sarebbe già riqualificata e funzionante mentre le sue scelte hanno determinato un’agonia dell’edificio di 6 anni ai quali assommare quelli che serviranno per abbattere e ricostruire. Infine un’osservazione sul progetto MAI CONDIVISO con i residenti: quali motivazioni alimentano la sicumera che il quartiere quasi privo di servizi sia la scelta migliore per alloggi dedicati a donne vittime di violenza e per minori vittime di disagio?

doppio-simbolo.JPG Da poche settimane l’Amministrazione Comunale di Falconara è faticosamente rientrata nel finanziamento ministeriale per abbattere la ex scuola e ricostruire un “Polo per servizi socio-culturali e spazi esterni con funzione aggregativa”, progetto MAI CONDIVISO né esposto ai residenti mentre l’Assessore Rossi vanta continuamente la messa in campo di innovativi strumenti di partecipazione per la variante urbanistica che riguarda il Centro Storico di Falconara.

Il progetto per le ex Lorenzini prevede 2.100.000 Euro di finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e 340.000 Euro del Comune, OBBLIGATORI SE SI VOGLIONO QUELLI MINISTERIALI!

Intanto sono passati 7 anni dalla chiusura dell’edificio e 5 anni dal Bando ministeriale a cui ha partecipato l’Amministrazione comunale.

Ne passeranno almeno altri 3 prima di vedere qualcosa.

SAREBBE POTUTO ANDARE MOLTO MEGLIO, sia come tempi sia come risparmio per le casse del Comune, perché già dal 2016 la ex scuola poteva essere stata riqualificata, attiva e senza un soldo speso dal Comune!

Ecco che cosa dichiarò l’Assessore al Patrimonio e ai LLPP Astolfi nel corso delle Commissioni consiliari II^ e III^ del 27 marzo 2014:

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Il 3 ottobre 2014 sembrava fatta. L’ex Presidente della BLU, il compianto Gilberto Principi, rilasciò la seguente intervista:

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Che cosa sarebbe avvenuto: la BLU si sarebbe accollata i lavori necessari alla ristrutturazione e avrebbe aperto un Polo utile per le sue attività di Pubblica Assistenza e per l’aggregazione del quartiere. Poi, una volta recuperati i soldi investiti, avrebbe pagato un canone di concessione al Comune.

Quindi: edificio restituito alla comunità già da almeno 4 anni – niente costi per il Comune – canone di concessione da incassare in futuro!

La Giunta Brandoni con l’allora Assessore Signorini, buttarono tutto all’aria.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Esalazioni di idrocarburi nel quartiere Fiumesino. Il Consigliere Calcina ha inviato una segnalazione al Comando NOE dei Carabinieri di Ancona.

doppio-simbolo.JPG Mi sono fatto portavoce presso il Comando Carabinieri NOE di Ancona delle numerose segnalazioni dei residenti del quartiere Fiumesino che stamane hanno avuto le proprie abitazioni invase da nauseabonde esalazioni di idrocarburi che hanno provocato bruciori agli occhi e alla gola.

Le esalazioni sono state precedute da un forte rumore durato circa 10 minuti.

Il tutto, sospinto da vento da nord-est, sembrava riconducibile agli impianti o agli stoccaggi della raffineria API.
Ho chiesto ai  Vigili del Fuoco di Ancona che ho contattato alle 10,04, di effettuare un sopralluogo anche presso le abitazioni dei residenti di Fiumesino per verificare la concentrazione delle esalzioni.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara

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