Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.

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riduzione.JPG Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.

Abbiamo avuto conferma che l’area è privata da informazioni chieste e ottenute a settembre 2019 dal 3° Settore dell’Amministrazione comunale (Gestione, Governo, Valorizzazione del Territorio e delle Infrastrutture) il quale ci ha informato che attualmente l’area sarebbe stata ereditata da alcuni ex soci della ex Nord Legno di Ferrara trasformatasi nella società immobiliare NL PROPERTIES (sempre di Ferrara).

L’Amministrazione comunale ci ha informato che l’arearisulta di fatto utilizzata a verde pubblico da circa 30 anni ma, al momento, non risulta l’esistenza di atti che abbiano determinato il passaggio di proprietà del bene in capo all’Ente ovvero di accordi scritti che abbiano disciplinato i rapporti tra Comune e proprietari per il suo utilizzo, ovvero atti amministrativi dell’Ente che ne abbiano disposto l’utilizzo in favore della collettività“.

Il diritto prevede che dopo 20 anni di uso pacifico, continuo, ininterrotto nel tempo e caratterizzato da opere di valorizzazione e mantenimento si può avviare la procedura per usucapire che inizia con un’istanza presso l’organismo di mediazione accreditato al Ministero di Giustizia.

<<Se valorizzata con progetti mirati, l’area in questione può rappresentare un elemento di valorizzazione ludico sportiva utile al quartiere e alle società sportive cittadine>>, ha affermato il Consigliere Calcina.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

CAMBIARE IL NOME A VIA ARTURO DONAGGIO NON COMPORTERA’ ALCUN DISAGIO E COSTO A CITTADINI, IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI residenti. Pubblichiamo un documento della Regione Emilia Romagna, uno dei tanti degli Enti pubblici, che dimostra la disinformazione e l’impreparazione con la quale i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti Grilli e De Luca cercano di influenzare negativamente i residenti e gli imprenditori falconaresi. Calcina: “E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito. E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento. Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative”.

doppio-simbolo.JPG NON È ASSOLUTAMENTE VERO CHE MODIFICARE IL NOME DI VIA ARTURO DONAGGIO COMPORTEREBBE ENORMI DISAGI PER I RESIDENTI. I Presidenti delle Commissioni Grilli e De Luca sono disinformati e con le loro lacune spaventano i residenti della attuale via Arturo Donaggio. Una scorrettezza inaudita che poteva essere evitata semplicemente consultando ciò che fanno altri Enti e i Comuni italiani.

x-sito.jpg Uno su tutti è il Vademecum degli adempimenti fondamentali di un comune nato da fusione in Emilia-Romagna (leggi pp.gg 20 21 ) che alle pagine 20 e 21 affronta lo speculare problema che si verificherebbe a Falconara qualora si cambiasse il nome a via Artuto Donaggio: gli eventuali oneri per il cittadino derivante da un cambiamento di toponomastica decisa dall’Amministrazione.

A pag. 20 del Vademecum al paragrafo Conseguenze per i cittadini e le imprese è scritto:

Dunque, l’Amministrazione comunale di Falconara fa allarmismo, spaventa i cittadini residenti e chiede di decidere a cittadini spaventati.

E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito.

E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento.

Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Ora basta! E’ intollerabile che due cittadine falconaresi debbano vivere senza acqua in un immobile di proprietà dell’Amministrazione comunale di Falconara M. la quale aveva consegnato loro le chiavi nel 2017 dopo che lo avevano occupato in stato di necessità! Il Sindaco Signorini ristabilisca almeno l’aspetto umanitario permettendo a VIVAservizi di allacciare la fornitura dell’acqua intestando l’utenza al Comune. Il Consigliere Calcina: “Se nel 2017 l’Amministrazione comunale ha dato le chiavi dell’immobile e se il Sindaco Signorini non ha mai fatto eseguire la sua Ordinanza di sgombero dell’ottobre 2018 per la palese inabitabilità dell’immobile, ora non è nella condizione di poter fare la “faccia feroce” ed impedire di far allacciare l’acqua! Intanto faccia immediatamente quello che a livello umanitario va assolutamente fatto! Poi si attrezzi a risolvere la situazione una volta per tutte perché il Sindaco sta permettendo a delle persone di vivere in un immobile che non ha neanche l’agibilità e l’abitabilità esponendole a rischi di incolumità e malattie per le quali l’Amministrazione comunale potrebbe venir chiamata a rispondere in sede penale e civile”. Pubblichiamo la lettera delle due cittadine inviata al Sindaco, all’ex Vicesindaco e Assessore ai Servizi sociali e a tutti i Consiglieri comunali.

doppio-simbolo.JPG x-sito-lettera.JPG Il 12 dicembre ci è stata consegnata questa lettera scritta ed inviata sia al Sindaco di Falconara, sia all’ex Vicesindaco ed ex Assessore ai Servizi sociali e sia ai Consiglieri comunali da parte delle signore C.S. e DG.G. le quali, come occupanti di un immobile di proprietà del Comune di Falconara, stanno affrontando anche l’arrivo dell’inverno senza acqua poiché da VIVAservizi SpA – che correttamente fa riferimento all’art. 5 della L. 80/2014 – “non viene stipulato un contratto di fornitura se il richiedente (ndr: nel caso specifico le due occupanti dell’immobile) non dispone del titolo che garantisca tale diritto (contratto di locazione, comodato d’uso, atto di proprietà, ecc.)” (VIVAservizi SpA prot. 29657 del 28/11/2019).

C.S. e DG.G. ribadiscono nella lettera anche quanto affermato nel corso della seduta della Commissione consiliare VI^ del 14/11/2019: le chiavi di questo appartamento ce le ha consegnate il Comune nel 2017, ben 3 anni fa“!

Questo fatto ribadito non è stato mai smentito da nessuno dell’Amministrazione comunale (Sindaco, Assessore o Dirigente) la quale, dunque, dopo l’occupazione dell’appartamento da parte di C.S. e DG.G. piuttosto che sgomberarle e individuare una soluzione abitativa di emergenza, consegnò loro le chiavi della serratura del portone di ingresso che le maestranze del Comune avevano avuto la disposizione di cambiare.

Questa situazione è stata consolidata dal Sindaco Signorini che, pur firmando l’Ordinanza di sgombero n° 56 dell’8 ottobre 2018 a causa della “condizione di inagibilità” dell’immobile, non l’ha mai messa in pratica.

Le responsabilità della passata Amministrazione Brandoni e della odierna Signorini sono evidenti e pertanto, oggi, il Sindaco Signorini non è nelle condizioni di fare la “faccia feroce” nei confronti delle due donne delle quali una è portatrice di invalidità oltre il 70%.

Oggi il Sindaco Signorini ha il solo dovere umanitario di permettere a VIVAservizi di allacciare l’acqua con un contratto di fornitura intestato al Comune che è il proprietario dell’immobile.

Ovviamente la situazione non finisce dopo il doveroso ed eventuale atto umanitario: infatti il Sindaco Signorini sta permettendo a delle persone di vivere in un immobile che non ha neanche l’agibilità e l’abitabilità esponendo l’Amministrazione comunale a contenziosi penali e civili in caso di incidenti che coinvolgano gli occupanti o in caso di malattie contratte per la situazione degli spazi in cui vivono.

Questa è una situazione intollerabile sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista politico/ amministrativo.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

SIN di Falconara Marittima: ecco la prova della PROPAGANDA DEL SINDACO SIGNORINI! Il Consigliere Calcina: “Non è vero che gli Enti non hanno fatto nulla per le bonifiche. La denuncia del Sindaco è farsesca perché sa che ARPAM, Regione Marche e Provincia di Ancona hanno lavorato fino ad agosto 2018 per la bonifica dell’area dove dovrà essere realizzato il BYPASS FERROVIARIO! Il Sindaco era informato di tutto, tanto che ora l’Analisi di Rischio di RFI dovrà essere riportata nel Piano Regolatore di Falconara M.ma. Altro che area pubblica comunale di Villanova: per tutti è stato più importante il BYPASS FERROVIARIO” Pubblichiamo il link del Ministero dell’Ambiente dove poter leggere il Decreto a cui si riferisce il Consigliere Calcina.

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sin-corte-conti.JPGPerché il Sindaco di Falconara M.ma, la Regione Marche, l’ARPAM e la Provincia di Ancona oltre ad essersi destati da un lungo sonno sulla bonifica delle aree pubbliche del SIN di Falconara solo dopo che ne hanno parlato la stampa ed i TG nazionali, scelgono di continuare a disinformare?

Di sicuro, proprio a partire dalla sciatteria palesata nel comunicato dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima è possibile fare luce sulle INFORMAZIONI OMESSE.  

Innanzitutto le date che il Sindaco Signorini continua a manipolare:

NON E’ VERO che lo stanziamento del Ministero dell’Ambiente (3.260.000 Euro) è fermo da 13 anni! L’Accordo di Programma tra Ministero, Regione, Provincia di Ancona, Comune di Falconara M. e Autorità Portuale è stato sottoscritto il 20 luglio 2010 e registrato alla Corte dei Conti il 4 agosto 2010.

NON E’ VERO che l’ultima Conferenza dei Servizi sul S.I.N. di Falconara si è svolta 4 anni fa: c’è stata quella del 24 giugno 2016 (gli anni sono 3).

Ma risale al 2018 un risultato raggiunto per il SIN di Falconara che svela QUELLO CHE INTERESSA REALMENTE A REGIONE, COMUNE, PROVINCIA e MINISTERO – e cioè il BYPASS FERROVIARIO API!

Il 21 settembre 2018 il Ministero dell’Ambiente (Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque) ha emanato il Decreto nr. 440 che sancisce la “conclusione positiva della conferenza dei servizi decisoria relativa al SIN di Falconara M.ma, indetta con nota del 23 aprile 2018 relativa all’Analisi di Rischio e al progetto di bonifica connesso alla realizzazione dell’opera ferroviaria di RFI SpA“! In tanti recentemente hanno lavorato per questa bonifica: ARPAM che il 17 aprile 2018 ha trasmesso il suo parere sia sull’Analisi di Rischio che sul Progetto di Bonifica, la stessa Regione Marche che ha inviato il suo parere il 31 maggio 2018 e la Provincia di Ancona che lo ha inviato il 6 giugno 2018; ancora la Regione il 2 agosto 2018 che ha escluso l’assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale.

E il Comune di Falconara Marittima? È stato messo puntualmente a conoscenza di questo lavoro dal Ministero stesso, poiché l’elaborato di Analisi di Rischio di RFI dovrà essere riportato nel Piano Regolatore di Falconara M.ma! Leggete tutto su

https://www.minambiente.it/bonifiche/conferenze-dei-serviz-contenuti/10165

Ecco perché la presunta inerzia che il Sindaco Signorini ha inteso denunciare è TUTTA PROPAGANDA: Lei sapeva perfettamente che Regione, ARPAM, Provincia e Ministero (tramite ISPRA) stavano alacremente lavorando per far marciare il progetto del BYPASS FERROVIARIO! è quello che interessa, non l’area pubblica di Villanova!

Quindi quando Regione e ARPA Marche hanno seraficamente garantito la ripresa delle attività di loro competenza al Sindaco in realtà Le hanno detto che prima hanno dovuto pensare al BYPASS ferroviario.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SAF

Bonifica delle aree pubbliche a Falconara M.: lo schiamazzo condito di omissioni del Sindaco Signorini è PROPAGANDA dalle gambe corte ed è servito solo per recuperare visibilità locale su un argomento che ha sempre trascurato e che ha visto finire sulle pagine de LA STAMPA per merito dei falconaresi che si ostina ad ignorare. Pubblichiamo il Verbale dell’ultima Conferenza dei Servizi sul Sito di Interesse Nazionale di Falconara (SIN) in cui si palesa la DISINFORMAZIONE e l’OCCULTAMENTO DI INFORMAZIONE da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente. Per esempio: come risponderanno alle contestazioni dei Carabinieri del NOE per aver fatto utilizzare l’area pubblica di Villanova alle maestranze per deporvi una grande quantità e cumuli di rifiuti di vario genere contravvenendo alla richiesta del Ministero dell’Ambiente di interdire l’area inquinata? Ancora: come spiega il Sindaco l’essersi tanto impegnata per la bonifica dalle scorie Enichem del campo di calcio di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve (al confine con Montemarciano) mentre non ha messo lo stesso impegno per la propria area nel quartiere Villanova? Come mai la GIUSTA sollecitudine nell’indagare le aree esterne al SIN di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve e dell’Azienda Agricola del Poggio non è stata usata anche per indagare le aree esterne all’area pubblica di Villanova dopo che l’acqua di un pozzo privato distante 20 metri dal confine del SIN è stata trovata contaminata da MANGANESE, lo stesso metallo pesante trovato nell’acqua di falda interna al SIN e all’area pubblica? Come mai il Comune di Falconara non ha mai alzato un dito contro i ritardi delle bonifiche nel “Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell’Accordo” di Programma per la Bonifica di cui fa parte dal 2010?

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Il comunicato del Sindaco Stefania Signorini del 13 settembre scorso contro l’immobilismo degli Enti competenti per il mancato utilizzo dei fondi per le bonifiche che riguardano il SIN di Falconara Marittima è stato un tuono oppure si è trattato di un improvvisato schiamazzo condito di bugie? Il Consigliere comunale Loris Calcina lo analizza confrontandolo con il Verbale della Conferenza dei Servizi sul SIN di Falconara M.ma e valutando la tempistica di quel comunicato rispetto all’inchiesta sulle bonifiche dei SIN da parte del quotidiano LA STAMPA. (leggi l’articolo QUI’)

IL DOCUMENTO ( VERBALE CONFERENZA SERVIZI SIN FALCONARA 24/6/2016 )

SULL’IMMOBILISMO DEGLI ENTI COMPETENTI

Il ricordato Accordo di Programma del 2010 che mise a disposizione 3 milioni e 272mila euro per caratterizzare e bonificare le aree inquinate pubbliche del SIN di Falconara è stato firmato anche dal Comune di Falconara Marittima di cui l’attuale Sindaco Signorini è stato sempre Assessore e se è vero che i SOGGETTI ATTUATORI sono l’ISPRA, la Regione Marche e l’ARPA Marche, l’art. 10 istituì il “Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell’Accordo” di cui fa parte – dal 2010 – anche il Comune di Falconara.

Vediamo che cosa poteva fare e NON HA MAI FATTO il Comune in quel Comitato!

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LA PROPAGANDA

Sindaco e Assessore all’Ambiente, “tuonando” all’unisono, hanno detto che “Nel 2016 il Comune ha chiesto ulteriori indagini e ad aprile dello stesso anno è stato predisposto il Piano di indagini integrative, che a giugno ha ottenuto il parere favorevole del Ministero, ma da allora tutto si è bloccato“.

I FATTI

Il 24 giugno 2016 si è svolta l’ultima Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente sul SIN di Falconara e, a proposito dell’area pubblica contaminata di Villanova, dal dettagliato verbale apprendiamo a pag. 7 che è stata ARPA Marche a proporre nuove e corpose INDAGINI INTEGRATIVE:

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Il Comune di Falconara, dopo tutte le indagini di caratterizzazione svolte dall’ARPAM, ebbe un ripensamento sulla utilizzabilità della vecchia palazzina centrale dell’area che, per la finalità pubblico/espositivo ipotizzata, chiese di elaborare l’analisi del rischio anche per la palazzina, come si legge nel verbale:

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Il Ministero dell’Ambiente e l’ARPAM fecero alcune precisazioni sul ripensamento del Comune:

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… ma alla fine il Dirigente del Ministero acconsentì alla richiesta del Comune

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Se questa è la giusta portata dell’azione del Comune di Falconara, la domanda rispetto alla lamentela del Sindaco che “da allora tutto si è bloccato” è la seguente: MA CHE CI STATE A FARE NEL COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO PER LA GESTIONE DELL’ACCORDO?

Più si scava nel Verbale di quella Conferenza dei Servizi, più emergono altre cose: per esempio la GRAVE INADEMPIENZA SULLA SICUREZZA proprio da parte del Sindaco Signorini e della sua Giunta. Infatti il Ministero dell’Ambiente chiese al Comune:

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… e ribadì:

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Invece accadde che il 16 novembre 2018 i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Ancona accertarono che l’Amministrazione Signorini/Barchiesi aveva fatto utilizzare quell’area pubblica alle maestranze della ditta affidataria del servizio di manutenzione del verde pubblico comunale e ad altri per deporvi una grande quantità e cumuli di rifiuti di vario genere. Il NOE procedette al sequestro ed è tutt’ora pendente un procedimento giudiziario. (leggi a tale proposito

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

Ma c’è dell’altro: il Sindaco Signorini che si è svegliata sul ritardo della bonifica dell’area pubblica di Villanova solo dopo che ha visto finire sui quotidiani nazionali (LA STAMPA) l’ennesima protesta dei falconaresi che continua ad ignorare, deve spiegare come mai la Giunta Brandoni di cui era Assessore è riuscita a spendersi tanto (di concerto con agli Enti del Comitato di Indirizzo e Controllo per la gestione dell’Accordo) per la bonifica dalle scorie Enichem del campo di calcio di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve (al confine con Montemarciano) mentre non ha messo lo stesso impegno per la propria area nel quartiere Villanova!

Non inventiamo nulla, è tutto scritto nel verbale della Conferenza dei Servizi del 24 giugno 2016 che ci dice anche che

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Allora la domanda che facciamo al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di Falconara Marittima è la seguente: come mai la GIUSTA sollecitudine nell’indagare le aree esterne al SIN di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve e dell’Azienda Agricola del Poggio non è stata usata anche per indagare le aree esterne all’area pubblica di Villanova dopo che l’acqua di un pozzo privato distante 20 metri dal confine del SIN è stata trovata contaminata da MANGANESE, lo stesso metallo pesante trovato nell’acqua di falda interna al SIN e all’area pubblica?

TEMPISTICA E TEMPISMO DEL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO E DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE

Il comunicato stampa del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente del 13 settembre è stato diffuso dopo che il 12 settembre il quotidiano nazionale LA STAMPA aveva rilanciato il problema delle mancate bonifiche nei SIN con annessa intervista di una attivista di Ondaverde Onlus e Comitato Mal’Aria Falconara. Lo stesso articolo de LA STAMPA aveva anche annunciato il flash mob nazionale delle magliette bianche del 14 settembre (3 ORE PER LA VITA) promosso dai cittadini di Falconara M.ma, Augusta, Gela, Livorno, Taranto e Manfredonia. Ciò che il Sindaco e la sua Giunta avevano ignorato nonostante una settimana di pubblicità sui siti social, si stava fragorosamente materializzando mentre il Sindaco aveva scelto di aderire alla inaugurazione della Corporate Academy del Gruppo petrolifero API. Così, il Sindaco ha tentato di “mettere una pezza” alla sua scelta palesemente sbilanciata verso il Gruppo API e, dato che il pomeriggio del 12 settembre doveva incontrare il Direttore dell’ARPAM Marchetti per altri argomenti, ha preso la palla al balzo per DENUNCIARE che «È il momento che gli enti competenti escano dall’immobilismo e utilizzino i fondi già stanziati per bonificare il nostro territorio, che attende da troppo tempo” e ANNUNCIARE “un incontro con i tecnici di Arpam che si occupano di bonifiche e i tecnici della Regione Marche” che un minuto prima aveva attaccato!

È istituzionalmente molto singolare che un Sindaco CHE HA GIÀ CONVOCATO Regione ed ARPAM sulla questione bonifiche, li attacchi pubblicamente accusandoli di annoso immobilismo prima di confrontarsi e, soprattutto, sapendo di sedere insieme nel COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO PER LA GESTIONE DELL’ACCORDO! Ovviamente la necessità del Sindaco Signorini di recuperare credibilità sul tema delle bonifiche mancate sulle quali i cittadini sono due passi avanti a lei, l’ha portata a quell’improvvisato schiamazzo … Comunque, con la Regione si saranno sicuramente capiti e chiariti al light lunch del Gruppo API!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF

Asfaltatura delle vie centrali di Falconara Marittima: pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale di 130.000 €, l’Amministrazione Signorini non interviene anche per la riduzione del rumore programmando un’asfaltatura anche fonoassorbente! Respinta la proposta del Consigliere di CiC/FBC/SAF Calcina il quale ha sottolineato che è il Piano di Risanamento Acustico Comunale approvato nel 2009 che indica espressamente il Comune quale soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico!

doppio-simbolo.JPG cattura.JPGL’Amministrazione comunale di Falconara Marittima ha deciso di utilizzare il finanziamento di 130.000 € proveniente dal Decreto Legge 34 del 30 aprile 2019 per la “bonifica del sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino“. Dato che il Governo centrale aveva assegnato quel fondo per “la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dello sviluppo territoriale sostenibile“, se avessimo potuto amministrare Falconara avremmo preso due piccioni con una fava: avremmo sistemato le vie cittadine con asfalto fonoassorbente in modo da unire la sicurezza di strade senza buche con l’abbattimento del rumore prodotto dai pneumatici degli autoveicoli.

Soprattutto la diminuzione dell’inquinamento acustico, oltremodo dannoso per la salute dei cittadini, avrebbe centrato l’obiettivo dello sviluppo sostenibile indicato dal DL governativo e, contemporaneamente, avrebbe realizzato anche uno degli obiettivi che l’Amministrazione comunale si è data con il Piano di Risanamento Acustico Comunale (PRAC).

Il PRAC tuttora vigente e approvato nel 2009 dal Consiglio comunale (Amministrazione Brandoni con la Prof.ssa Signorini Assessore) indica espressamente il Comune come soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico in via Mauri e via G. Bruno (Castelferretti), in via Marconi (Stadio), a Falconara Alta e in zona Centro (via Flaminia, Bottego, F.lli Rosselli e Leopardi).

Nella seduta del Consiglio comunale del 29 luglio il Consigliere di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha chiesto proprio di stendere asfalto fonoassorbente motivando la richiesta proprio con l’esistenza del PRAC … Ma la proposta è caduta nel vuoto.

Silenzio dell’Assessore ai Lavori Pubblici – Valentina Barchiesi – e silenzio del Sindaco Signorini.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha dichiarato: “Non mi impressiona che le nostre proposte siano viste con pregiudizio e osteggiate a prescindere. Ciò che mi lascia sbigottito è l’ostentata indifferenza dell’Amministrazione comunale che, pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale, non interviene anche per la riduzione del rumore optando per una asfaltatura anche acustica! Intervento che, tra l’altro, l’Amministrazione comunale si è autoimposto con il proprio Piano di Risanamento Acustico“.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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