Lista SiAmo Falconara Sinistra in Comune: Comunicato stampa 01.03.2023 del referente, Mattia Sangiuliano

SiAmo Falconara – Sinistra in Comune è stato un progetto civico nato tra il 2017 e il 2018 con l’idea di un’alleanza con Cittadini in ComuneFalconara Bene Comune.

Nonostante il risultato ottenuto nel 2018 la lista non superò la soglia di sbarramento. La lista CiC-FBC invece riuscì a riconfermare un consigliere, forte delle sue 1200 preferenze. Da giugno 2018 abbiamo lavorato sostenendo il consigliere eletto.

Nel 2018 pesò una persistente divisione nel panorama della sinistra: una seconda lista di sinistra presentò un proprio candidato sindaco. Non si riuscì a creare una lista unitaria, facendo pesare differenze che avremmo dovuto accantonare.

In un’ottica di razionalizzazione delle risorse e delle energie, per non creare doppioni di un’esperienza così simile alla precedente e al fine di non creare divisioni e rischi di erronee attribuzioni dei voti abbiamo deciso di non presentare il nostro simbolo per questa tornata elettorale. Una decisione sofferta ma necessaria. Alcuni candidati del 2018 riproporranno la propria candidatura per queste elezioni all’interno della lista CiCFBC, nell’ottica del rafforzamento e non della scissione. Insieme siamo più forti e a maggio lo dimostreremo.

L’apporto che SiAmo Falconara – Sinistra in Comune sta dando all’interno del nuovo scenario elettorale è concreto. Stiamo lavorando a un programma congiunto, per una Falconara migliore.

La nostra priorità sono i servizi sociali. Due anni di pandemia e una guerra ai confini dell’Europa hanno accelerato un processo disgregativo tremendo per la nostra comunità. Dobbiamo assolutamente ripartire da un nuovo concetto di integrazione: dobbiamo superare l’attuale emergenza sociale rendendo possibile una re-integrazione di tutte le persone che sono state escluse. Dobbiamo sovvertire le priorità: le persone sono il cuore della nostra agenda politica.

Ci sono molti problemi che un’amministrazione comunale deve riportare al centro di una imprescindibile giustizia sociale: anziani soli e senza supporto di familiari, la disoccupazione frutto della feroce crisi che sta colpendo il nostro paese, le molte ragazze e ragazzi NEET (la popolazione tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione) che nella provincia di Ancona – nel 2021 – sono il 20,10% dei giovani, per non parlare delle ragazze e dei ragazzi falconaresi che non hanno un ritrovo fisico in cui poter esprimere il proprio potenziale; e infine i residenti stranieri che superano il 10% della popolazione, tra cui vi sono anche rifugiati dall’Afghanistan e dalla Somalia, per non parlare degli altri immigrati e delle relative famiglie.

Queste sono alcune delle priorità che devono essere messe di nuovo al centro di una politica sociale attiva.

All’interno di questo perimetro ci stiamo già impegnando direttamente nella redazione del programma della nuova amministrazione sul tema dei servizi sociali.

Non cederemo di un millimetro di fronte a questi problemi. Questo è il nostro impegno.

Mattia Sangiuliano

Altro che “malfunzionamento” dell’impianto Topping dell’API! Il 2 febbraio si è verificata “la trafilatura di prodotto dall’impianto Topping” della raffineria, ma i cittadini lo apprendono dai quotidiani e non dal Sindaco come prevede il Piano di Emergenza Esterno per la raffineria elaborato dalla Prefettura! Il Sindaco Signorini si è dimostrata inadeguata al compito informativo assegnatole!

doppio-simbolo.JPG Il 2 febbraio scorso, secondo quanto è stato riportato sulla homepage del Comune, si è verificato un “malfunzionamento dell’impianto Topping” in raffineria API. I cittadini lo hanno avvertito dai copiosi sfiaccolamenti della torcia.

La Prefettura ed il Comune sono stati posti in stato di ATTENZIONE rispetto al fatto e questo, Piano di Emergenza Esterno alla mano, significa che si è verificata una situazione “conseguente ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all’esterno dell’attività produttiva, per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione, per cui si rende necessario attivare una procedura informativa da parte dell’Amministrazione comunale“.

Primo aspetto: parlare di malfunzionamento è un eufemismo e sarebbe ora che Prefettura e Sindaco chiamassero i fatti con i termini usati nel PEE! Quando si parla di un guasto della lavatrice di casa propria si parla di malfunzionamento, quando si tratta di un’azienda a rischio di incidente rilevante i termini sono scritti nel PEE.

Il Comune ha svolto in maniera inadeguata il compito assegnatole dal PEE in questo caso, ovvero “informare la popolazione sull’evento incidentale”. A meno che non si vogliano considerare informazione le quattro righe apparse sulla homepage ed inviate tramite social che usano lo stesso termine dell’API: “malfunzionamento”.

Già, perché il Sindaco, se vuole, interloquisce stabilmente con la Prefettura, i VVF e l’Arpam e deve PRETENDERE di sapere l’esatto livello di gravità dell’evento occorso e saperlo comunicare alla popolazione con parole che non siano allarmistiche ma neanche aria fritta.

Diciamo questo poiché tutto si è consumato il 2 febbraio in maniera così precipitosa da lasciare sbalorditi: prima il Comune riferisce che l’API stava riavviando gli impianti e l’operazione si sarebbe conclusa il 5 febbraio con probabile maggiore visibilità della torcia; poi è accaduto un “evento” con un “livello di gravità” tale da consigliare l’API di mettere in stato di ATTENZIONE Prefettura e Comune. Immaginiamo che l’API abbia avvisato anche VVF e ARPAM, i quali sono stati quelli che hanno seguito da vicino la situazione e le cause dell’accaduto.

Possibile che il Sindaco non si sia fatto nessuna domanda su quella escalation e non l’abbia rivolta agli Enti tecnici e alla Prefettura? Perché il Sindaco non ha sentito il dovere di approfondire ed informare adeguatamente la popolazione che ha assistito agli sfiaccolamenti della torcia di raffineria?

Ed infatti i cittadini hanno appreso dai quotidiani – E NON DAL SINDACO – che si è verificata “la trafilatura di prodotto dall’impianto Topping” della raffineria ovvero, attenendoci al vocabolario, del liquido dovrebbe essere fuoriuscito attraverso una sottile fessura dell’impianto.

È stato il trafilamento del prodotto l’elemento di rischio che ha determinato il livello di ATTENZIONE del PEE e, oltretutto, nessuno ha fatto sapere ai cittadini CHE TIPO DI PRODOTTO SIA TRAFILATO, altro aspetto che riguarda il livello del rischio occorso (benzina? Gasolio? Virgin Nafta? Bitume?).

Siamo alle solite, Sindaco Signorini. Rispetto a tutte queste informazioni di cui Lei doveva essere un terminale istituzionale per poi comunicarle adeguatamente ai cittadini, per l’ennesima volta si è comportata con SUPERFICIALITA’, in modo INADEGUATO AL RUOLO, con un PRESSAPOCHISMO deleterio soprattutto quando si ha a che fare con rischi industriali che potrebbero coinvolgere Falconara intera.

Staff comunicazione CiC/FBC/SAF

L’Assessore regionale Goffredo Brandoni e il singolare criterio di valutazione del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

doppio-simbolo.JPG Immaginiamo che la valorizzazione dell’ex sindaco di Falconara – Goffredo Brandoni – da parte del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sia stata preceduta da un sistema di valutazione dei meriti e dei demeriti dell’ex sindaco.

È noto che la politica e i politici scadenti sono molto attenti alle convenienze e, per questo, usano la furbizia di mascherare i demeriti.

Acquaroli sembra aver fatto proprio così riguardo alla nomina di Brandoni ad Assessore al Bilancio e al Personale della Regione Marche.

Infatti per il Governatore sembra non esistere la sentenza del Garante per la Protezione dei Dati Personali che ha sanzionato l’ex Comandante della Polizia Municipale di Falconara – uomo scelto da Brandoni nel 2016 – per aver illecitamente divulgato i dati personali di un suo dipendente. La vicenda risale al 2017 quando Brandoni, in qualità di Sindaco ed a conoscenza della denuncia dell’illecito, sarebbe potuto intervenire per spostare ad altro incarico il Comandante della PM.

Non lo fece convinto che il suo Comandante avesse agito correttamente.

Convinzione sbagliata che ha fatto arrivare l’illecito sul tavolo del Garante il quale lo ha riconosciuto come tale ed ha condannato l’Amministrazione comunale alla sanzione di 10.000 euro in quanto legale rappresentante pro-tempore (Ordinanza 9543161 GPDP 14 gennaio 2021).

Addirittura Goffredo Brandoni continuò a difendere l’operato del suo Comandante in Consiglio comunale confermandone la fiducia (unitamente al Sindaco Signorini) anche dopo la prima sentenza del Garante.

Una vicenda che tiene insieme le sue competenze sul Personale e sul Bilancio di una amministrazione pubblica!

Non solo: per il Governatore Acquaroli è risultato normale che Goffredo Brandoni, nel 2018 in qualità di Sindaco di Falconara, abbia rivelato nel corso di una conversazione telefonica i nomi e l’appartenenza politica di due cittadini (dati sensibili!) ad una terza persona (l’Amministratore Delegato di API raffineria) senza il consenso degli interessati.

Il Governatore marchigiano ha ritenuto altrettanto normale che Goffredo Brandoni, sempre come Sindaco e nella stessa conversazione telefonica del 2018, abbia rivelato all’AD di API raffineria i nomi delle persone che si lamentavano per le esalazioni dell’azienda stessa.

Come normale ha considerato che l’ex Sindaco abbia rivelato – sempre allo stesso AD – come il Comune da lui amministrato gestiva le segnalazioni dei cittadini che riguardavano anche quella azienda.

Liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune

Giancarlo Carletti: il Sindaco che pensava a Falconara e alla salute dei suoi abitanti.

doppio-simbolo.JPG Dopo la notizia della scomparsa dell’ex sindaco Giancarlo Carletti, sono apparsi tanti post di positivi ricordi e qualcuno (pochissimi) di puro sciacallaggio. Di seguito, quello che secondo me riassume la figura di un uomo che pensava a Falconara e alla salute dei suoi abitanti. L’episodio non è l’incendio alla raffineria API del 25 agosto 1999 (due lavoratori morti), ma l’incendio al carico bitumi della raffineria del 8 settembre 2004 (un morto e tre feriti). Un anno prima, giugno 2003, la Regione Marche aveva rinnovato all’API la concessione alla raffinazione.

https://www.senigallianotizie.it/1094715657/revoca-immediata-e-dovuta-della-concessione-allapi

carletti.JPG  “Revoca immediata e dovuta della concessione all’Api” La lettera di protesta del sindaco di Falconara

Dopo l’incendio scoppiato ieri alla raffineria API di Falconara Marittima che ha provocato tre feriti ed una vittima, il sindaco Giancarlo Carletti chiede formalmente al Procuratore della Repubblica Dott. Vincenzo Luzi la revoca della concessione:

“Mai come in questo momento si rafforza la nostra avversione al provvedimento che ha rinnovato la concessione per la Raffineria API, di cui si fa drammatico appello per la sua immediata revoca Un provvedimento inspiegabile, intempestivo, non approfondito, contrario alle scelte fondamentali attuate per il territorio di Falconara attraverso i piani di sviluppo di cui il Comune si è dotato. Provvedimento disinvolto, sprezzante delle prerogative dell’Ente locale, delle esigenze della popolazione, salute, sicurezza, sviluppo, obbediente ad una logica che ci sfugge. Ci corre il dovere chiedere con la massima intensità l’intervento più deciso della magistratura affinché, una volta per sempre, indaghi e si pronunci sulla legittimità dei provvedimenti autorizzativi adottati dalla Regione Marche per la prosecuzione dell’attività della Raffineria e, quindi, della sua compatibilità con la sicurezza, la vivibilità e l’ambiente di un centro fortemente antropizzato. In particolare l’autorità inquirente dovrà indagare perché il rinnovo della concessione sia stato rilasciato con tanto anticipo rispetto alla scadenza contrattuale del 2008. Ciò non solo considerando la complessa situazione di degrado e di minaccia alla salute dei cittadini, degrado e minaccia che permanentemente incombono sulla città, ma anche per la sicurezza di tutti i cittadini italiani che nelle deprecate circostanze si trovano a transitare su questo territorio e, addirittura, nella immediata prossimità della Raffineria. Minaccia che si riversa su un centro di snodo viario e di traffico internazionale caratterizzato dalla presenza dell’aeroporto, scali e linee ferroviarie, autostrade, strade statali e impressionante prossimità del centro abitato.
Falconara M.ma , 8 Settembre 2004
IL SINDACO
Prof. Giancarlo Carletti”

Lara Polita – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Chiusura indagini “ORO NERO”: DALLA SINDACA SIGNORINI MI ASPETTEREI ALMENO DELLE SCUSE.

doppio-simbolo.JPG Alcune considerazioni a caldo.
1. Le indagini sulla raffineria non sarebbero state fatte senza quei cittadini che già nel 2015 presentarono un esposto per le esalazioni, poi nel 2018 tornarono dai Carabinieri ed hanno sempre continuato a segnalare miasmi, a studiare documenti, ad informare concittadini ed Enti.
2. Il Sindaco Brandoni e l’allora vicesindaco Signorini, nell’aprile 2018, ad incidente al Tk61 in corso, ignorarono la mia richiesta di chiusura temporanea delle scuole e delle attività sportive all’aperto, finalizzate alla tutela di TUTTI e soprattutto dei più piccoli. Al contrario Brandoni, le cui competenze scientifiche in materia di inquinamento ambientale non sono note, ostentava sicurezze e “tranquillizzava” la popolazione impaurita ed appestata dalle esalazioni, suggerendo di “arieggiare”.

Vero che quella era l’indicazione anche degli organi tecnici, ma a Falconara solo i cittadini avevano chiara la gravità di ciò che stava accadendo?
Quando, nel 2020, si svolse un incontro al Ministero dell’Ambiente, per celebrare il primo anniversario della App OdorNET, TUTTI, Sindaca Stefania Signorini in testa, direttore Arpam Marchetti, assessore regionale Sciapichetti e altri rappresentanti delle istituzioni, erano compiaciuti.

Ma c’ero anche io quel giorno, in rappresentanza dei cittadini, ad illustrare problemi, criticità e vari conflitti d’interesse all’interno dello stesso ministero.
Mi aspetto, come minimo, le scuse della sindaca Stefania Signorini!
Siamo passati dall’amministrazione Brandoni, che negava i risultati degli studi epidemiologici, a Signorini che non ha mai preso le distanze da assessore prima e da sindaca poi, e che ha voluto e si è vantata di OdorNET, uno strumento di cui ancora oggi non comprendo l’efficacia, in termini di risoluzione del problema delle esalazioni, visto che era anche finito da un pezzo il tempo di monitorare!
P.s. Non sappiamo se anche nella proposta di odornet, pagato dalla raffineria, ci siano rilevanze penali. Sappiamo pero’ che c’e’ una responsabilita’ politica a cui il sindaco non puo’ sottrarsi: invece di chiedere con forza di adeguare le centraline esistenti (che non campionano le stesse sostanze pur se collocate in zone differenti della citta’) e di installarne una fissa a Castelferretti, ha seguito il consiglio tecnico di Marchetti.
Un’amministrazione subordinata è sempre una sconfitta.

Lara Polita – Capogruppo consiliare Cittadini in ComuneFalconara Bene Comune e SiAmo Falconara

Lara Polita è la nuova Consigliera comunale di CiC/FBC/SAF. Il suo intervento di insediamento

doppio-simbolo.JPG Avvicinatami alla politica 9 anni fa e dopo l’esperienza durante la scorsa legislatura, eccomi di nuovo in Consiglio comunale.
Ringrazio il gruppo civico a cui appartengo, coloro che mi hanno preceduto e i tanti cittadini che mi hanno votato.
Ad essi e alla città tutta rivolgo il mio impegno, in particolar modo sul tema che da sempre ha caratterizzato le liste che rappresento: il diritto di ognuno di vivere in un ambiente pulito e sano.
Voglio citare un documento dell’organizzazione delle Nazioni Unite: “la perdurante esistenza di zone di sacrificio, spesso create dalla collusione di governi e imprese, è l’opposto diametrale dello sviluppo sostenibile, danneggiando gli interessi delle generazioni presenti e future. Le persone che abitano le zone di sacrificio sono sfruttate, traumatizzate e stigmatizzate, sono trattate come usa e getta, le loro voci ignorate, la loro presenza esclusa dai processi decisionali e la loro dignità e diritti umani calpestati. Le zone di sacrificio esistono negli Stati Ricchi e poveri nel nord e nel sud (…)
Per l’Italia è stato scelto il caso emblematico di Taranto, definita “una macchia sulla coscienza collettiva dell’umanità“.
Ora pongo l’attenzione sulle gravissime, a mio parere, prospettive per Falconara e le sue immediate vicinanze, che vado a elencare:
1. L’impianto di ricerca e sperimentazione per il trattamento dei rifiuti dei terreni contaminati dell’area ex Montedison
2. Le modifiche sostanziali della installazione di gestione dei rifiuti e la contestuale realizzazione dell’impianto a biomasse della società Sea di Camerata Picena
3. L’impianto di recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi della società Termopetroli presso il Comune di Montemarciano
E il rigassificatore Api-IP davanti alla costa di Falconara si farà?
Tali pianificazioni stanno già avanzando, sono concrete, senza che ci sia opportuna informazione alla città, forse perché alcune di queste realtà le si reputa relative ad altri Comuni.
Si tratta invece di impianti al confine che impatteranno molto più su Falconara di quanto non potrebbe accadere ad esempio al Comune di Ancona.
Tutto ciò in un Sito di Interesse Nazionale, ove già insistono una raffineria di petrolio e aziende trattanti rifiuti pericolosi e non.
La situazione falconarese chiede una presa di coscienza e di posizione da parte della politica, una posizione coraggiosa che abbia l’obiettivo della tutela della salute, dell’ambiente e del paesaggio.
Auspico che tutti noi, amministratori ad ogni livello, ricordiamo di essere al servizio della comunità.
Auguro a tutti e tutte buon lavoro.

Lara Polita – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e Siamo Falconara Sinistra in Comune

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