Palasport Badiali: la Consigliera FBC/CiC Lara Polita aggira l’inerzia del Presidente della Commissione consiliare Sport (Luca Cappanera) e, di sua iniziativa, ha fatto un sopralluogo. Constatati 10 anni di abbandono che hanno fatto deteriorare spogliatoi, infissi, parquet. Smascherata la negligenza dell’Amministrazione Brandoni/Signorini/Astolfi/Rossi/Mondaini che ora causerà una spesa maggiore che sarebbe stata più contenuta se ci fosse stata una costante manutenzione!

2018-nuovo.jpgIl 4 di marzo, a seguito dell’Ordinanza sindacale di non agibilità del Palasport Badiali per infiltrazioni d’acqua, ho palasport.JPGchiesto la convocazione della Commissione consiliare III^ (Sport) con sopralluogo sul posto. Non avendo ricevuto alcuna risposta, ho sollecitato face-to-face il Presidente della Commissione Luca Cappanera (Uniti per Falconara), il quale ha tergiversato chiedendomi di rinnovare la richiesta assieme ad altri 2 Consiglieri comunali di opposizione (cosicché, da Regolamento del Consiglio comunale, la convocazione sarebbe divenuta obbligatoria).

Contrariata da questo lassismo mascherato con il Regolamento, ho effettuato il sopralluogo da me! Accompagnata dagli attuali gestori del Palasport (il club Città di Falconara), ho verificato come 10 anni di Amministrazione Brandoni abbia ridotto in stato di abbandono e degrado spogliatoi, docce, porte, finestroni, gran parte del parquet e seminterrato. Un vero peccato, considerando anche che vengono squadre da fuori che accogliamo con tale biglietto da visita! Ritengo che la manutenzione degli impianti sportivi debba essere una priorità, per farli diventare un fiore all’occhiello sia in chiave di utilizzo sportivo sia per occasioni/eventi di grande richiamo, e non un tallone d’Achille come li ha fatti diventare l’attuale maggioranza.

Entrando nella tempistica dei lavori programmati, rifare il parquet prima di aver rifatto il tetto è sbagliato. Riguardo il nuovo bando per la gestione, mi sento solidale con gli attuali gestori (presenti da soli 2 anni): sono state inserite condizioni di manutenzione vessatorie e per niente condivisibili.

Una domanda che i cittadini debbono porsi: come può il Consigliere comunale nonché Presidente della Commissione consiliare SPORT Luca Cappanera affermare candidamente di aver ricevuto, lui personalmente, una manifestazione di interesse per la gestione del Palazzetto da parte di un’altra società, quando la competenza è dell’Assessore allo Sport (Rossi) e dell’intera Giunta comunale?

Concludo con la convinzione che la Commissione consiliare che si è tenuta il 21 marzo si è svolta SOLTANTO PERCHÉ era urgente licenziare il nuovo Regolamento della Commissione mensa che sarà presto votato in Consiglio comunale. La questione PALASPORT BADIALI c’è entrata per caso e grazie al clamore mediatico suscitato dalle condizioni pietose della struttura. Il Presidente Cappanera e la Giunta Brandoni/Signorini/Astolfi/Rossi/Mondaini avrebbero preferito glissare l’argomento!

Lara Polita (Capogruppo consiliare liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune)

Staff comunicazione lista civica Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune

Bypass ferroviario Falconara M.: misterioso sopralluogo dei tecnici di ITALFERR SpA sul fosso Rigatta che sarà incrociato dai binari ferroviari. L’Amministrazione comunale ne sa qualcosa? Interrogazione di CiC/FBC. Se nel progetto definitivo RFI Spa assicurò il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) che “le interferenze con la rete idrografica di superficie erano risolte senza alterare in alcun modo la situazione ante-operam”, quali problemi idraulici sono sorti?

2018-nuovo.jpgIl 7 marzo scorso personale tecnico di ITALFERR SpA ha effettuato un sopralluogo in prossimità del fosso Rigatta. Interpellati da un cittadino sulla natura del loro lavoro, gli stessi hanno dichiarato di “eseguire dei rilievi idraulici per conto di ITALFERR per il progetto di spostamento della ferrovia“.

Il fosso Rigatta (e il reticolo di fossi minori) sarà attraversato dai binari del bypass ferroviario che devierà la linea ferroviaria adriatica dalla costa verso l’interno a partire dalla ex Montedison e, dopo essersi collegata con un unico binario alla linea per Roma, devierà verso la stazione di Falconara.

alluvione-2011.JPGProprio la problematica dell’attraversamento di una vasta zona al MASSIMO RISCHIO IDROGEOLOGICO (classificazione R4 del Piano Assetto Idrogeologico) è stata una delle criticità più pericolose sempre evidenziata in tutte le sedi dai Comitati Fiumesino, Villanova e da Ondaverde Onlus che, con un loro documento, lo sottolinearono anche in sede di audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati il 27 gennaio 2015.

Già nella situazione attuale si sono verificate tre alluvioni catastrofiche (1991 – 2006 – 2011) che hanno causato ingentissimi danni, paura e insicurezza soprattutto a Fiumesino e parzialmente a Villanova. E’ ovvio che ci sia molta preoccupazione per la sovrapposizione di un’opera infrastrutturale pesante, com’è quella del bypass ferroviario, ad un reticolo idrografico molto critico.

Da qui, la acuta vigilanza dei cittadini.

Per questa preoccupazione sempre condivisa, le liste civiche CiC/FBC hanno depositato un’interrogazione consiliare per sapere dall’Amministrazione comunale se sia a conoscenza dei rilievi di ITALFERR e sulla finalità degli stessi.

Infatti, c’è da capire con urgenza se sia cambiata la valutazione dell’impatto idrogeologico del progetto del bypass ferroviario dato che nel progetto definitivo RFI Spa assicurò il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) che “le interferenze con la rete idrografica di superficie erano risolte senza alterare in alcun modo la situazione ante-operam“! (vedi box sottostante)

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Staff comunicazione lista civica Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune

PALASPORT BADIALI: non c’è un problema di manutenzione del tetto, è LA NATURA CHE E’ TROPPO CRUDELE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE!

2018-nuovo.jpgMentre la Consigliera comunale di CiC/FBC – Lara Polita – è ancora in attesa della convocazione della Commissione consiliare III^ presieduta da Luca Cappanera (Falconara in Movimento) Commissione RICHIESTA il 4 marzo scorso per effettuare un sopralluogo e constatare la situazione del Palasport Badiali, vale la pena evidenziare la grande abilità raggiunta nell‘arte del CAMUFFAMENTO della realtà dal Vicesindaco Stefania Signorini e dal Sindaco Goffredo Brandoni.
Riproduciamo, evidenziandoli, i due passi delle Ordinanze n°21 e n°22 rispettivamente firmate dal Vicesindaco e dal Sindaco in cui si dichiara che le infiltrazioni di acqua piovana nel tetto del Palasport Badiali NON SONO ATTRIBUITE AL PESSIMO STATO MANUTENTIVO DEL TETTO ma
alle abbondanti piogge e copiose nevicate” (Ordinanza Signorini del 3 marzo)!
Al discioglimento del manto nevoso” (Ordinanza Brandoni del 5 marzo)!

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Già, perché piove? Perché nevica? Perché c’è il sole?
PERCHE’ LA NATURA E’ COSI’ CRUDELE con il Vicesindaco Signorini e il Sindaco Brandoni (ma anche con l’Assessore ai LL.PP. Astolfi)?
Questi amministratori sono degli abili CAMUFFATORI DELLA REALTA’.
La realtà è che in 10 anni non hanno trovato il modo per aggiustare il tetto del Palasport Badiali e che, in questo modo, scaricano i costi della impraticabilità sulle società sportive falconaresi.
Noi riteniamo che la manutenzione degli impianti sportivi debba essere una priorità, per farli diventare un fiore all’occhiello sia in chiave di utilizzo sportivo sia per occasioni/eventi particolari di grande richiamo, e non un tallone d’Achille come li ha fatti diventare l’attuale Amministrazione comunale.

Staff comunicazione lista civica Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune

Ex Montedison/Consiglio comunale: la Consigliera CIC/FBC PROTESTA e abbandona l’aula al momento del voto per l’adozione della Variante al Piano Regolatore. “Con il centro commerciale che vogliono realizzare distruggeranno il commercio locale ed il centro storico di Falconara” ha detto Lara Polita che, con i documenti alla mano della Commissione Bicamerale sui Siti inquinati di Interesse Nazionale, ha dimostrato che il progetto di bonifica è difficoltoso e ancora in alto mare! Amministrazione Brandoni/Signorini/Astolfi negazionista di fronte alla Commissione: “… quel sito crea problemi di occupazione abusiva e non c’è un problema vero e proprio di natura ambientale”. Scandaloso il Partito Democratico che dichiarando: “Per ottenere la bonifica era indispensabile l’approvazione della Variante” ribadisce la logica premiale/risarcitoria dell’operazione immobiliare in TOTALE CONTRASTO con la legislazione italiana che obbliga i proprietari a bonificare senza alcun risarcimento ed in CONTRASTO con il principio UE “chi inquina, paga”!

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INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE DI LARA POLITA 

4-cattura.jpgDalla delibera di questo consiglio comunale del 18 maggio 2016 – protocollo d’Intesa tra il Comune di Falconara e quello di Montemarciano – è soltanto cambiato che la società immobiliare del Poggio srl abbia recentemente rescisso il rapporto contrattuale con la società genera Consulting e, conseguentemente, ricoprirà il ruolo di promotore e sviluppatore dell’iniziativa immobiliare in progetto. Di questa rottura ho appreso ufficialmente da una nota della stessa società datata 4 luglio 2017; presumo che la giunta ne fosse a conoscenza prima e sarebbe stato molto istruttivo conoscere i motivi di questa rottura, dopo che per 5 anni la genera Consulting è stata l’animatrice del progetto.

Qualcosa di importante si è però saputo dalla relazione che Arpam ha consegnato alla Commissione Bicamerale Sin a giugno 2017. Leggiamo da quella relazione:

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Qui va ricordato che la società si è rifiutata di realizzare il marginamento fisico ed è ricorsa anche al TAR pur di non farlo!

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E il Tetracloroetilene è sicuramente cancerogeno per l’uomo mentre il dicloropropano è sospetto di cancerogenicità.

Riguardo al terreno e al sottosuolo il Geologo dell’ARPAM ha riferito al Presidente della Commissione:

Ultimamente, hanno presentato l’analisi di rischio, ma c’è stato poi il discorso del materiale di riporto: il ministero ha richiesto alla ditta di verificare, alla presenza di ARPAM, se il materiale di riporto presente nel primo metro di gran parte dell’area fosse di origine naturale, quindi ascrivibile ancora a suolo e sottosuolo, dunque farlo rientrare nella parte delle bonifiche, o se invece dovesse rientrare, perché magari costituito anche da rifiuti non pericolosi o pericolosi, nel regime dei rifiuti. (…) è emerso dal piano campagna fino a un 1,20-1,30 metri – è da lì che comincia la falda – si ha presenza di materiale costituito da rifiuti, e quindi si esula dal campo delle bonifiche. Dovrà essere gestito come rifiuto, e quindi caratterizzato, poi eventualmente smaltito o non so che cosa prevedrà di fare la ditta. che, su tre quarti dell’area“.

Il punto sottolineato da Presidente della Commissione e ARPAM è se quel materiale sarà considerato rifiuto e trattato come tale oppure se sarà oggetto di bonifica in loco.

Stiamo parlando di Pirite, Arsenico e molti altri metalli pesanti nocivi!

Alla domanda della componente della Commissione, On. Giovanna Palma “non sarebbe stato più opportuno chiedere prima la bonifica e dopo mettere in atto tutto l’iter per l’autorizzazione cioè al PRG?quello che ho compreso è che questo sia stato soltanto un modo per soddisfare un esigenza da parte del proponente, il Responsabile settore rifiuti della Provincia di Ancona Sergio Bugatti risponde, tra l’altro; che “c’era la necessità di non creare una qualche aspettativa vincolante ai fini della trasformazione dicendo costruiamo e mandiamo avanti la variante però c’è la bonifica da fare” e continua dicendo “siamo ancora molto lontani dalla approvazione del progetto di bonifica, si devono affrontare problematiche serie che potrebbero portare anche a un intervento piuttosto oneroso oltre che difficoltoso“.

Alla domanda al nostro Sindaco, invece, se con il rischio che si elevino di tanto i costi di bonifica avesse un piano B egli risponde che è, cito testualmente, “….quel sito crea problemi di occupazione abusiva e non c’è un problema vero e proprio di natura ambientale“.

Ci troviamo di fronte a questa situazione: da quando nel 2001 ha acquistato l’area ad un prezzo stracciato sapendo cosa ci potesse essere sotto (dato le lavorazioni svolte) la società immobiliare del Poggio non ha effettuato ciò che la legge imponeva e le impone. Anzi, ha imposto le sue condizioni per bonificare imponendo il proprio progetto commerciale al Comune.

Infine, nelle premesse della delibera si dice “al fine di partecipare all’iniziativa anche alla cittadinanza obiettivo ritenuto fortemente importante per le amministrazioni sono state indette a maggio due assemblee pubbliche aperte a tutti i cittadini una Falconara e una Montemarciano. Un ulteriore confronto sui contenuti dell’iniziativa per il recupero dell’ex sito industriale dismesso e sulla riqualificazione delle aree di margine con il comune di Montemarciano è avvenuto nel marzo 2014 con le associazioni di categoria“.

Ma proprio in occasione dell’incontro con le associazioni di categoria Confartigianato e Confesercenti affermarono che ci fosseuna sottovalutazione delle ripercussioni sulla situazione commerciale del territorio sulla salvaguardia delle imprese e dell’occupazione esistente, una sottovalutazione della necessità di tutelare i centri storici che stanno subendo da anni i contraccolpi determinati dai grossi centri commerciali già esistenti i quali tendono a vanificare la fatica dei piccoli esercizi commerciali che tentano di conservarne la vitalità sociale e culturale” (Rif. Marco Pierpaoli responsabile Confartigianato imprese Ancona Nord)

Mi sento di dire che un nuovo centro commerciale come quello proposto rischia di sferrare un colpo mortale al piccolo commercio e ai centri commerciali naturali. Il progetto commerciale distruggerà il commercio locale e di prossimità di Falconara e Montemarciano.

Perché allora dovrei accettare questa soluzione?

Il male minore non ci piace poiché il nostro territorio è stato massacrato con la logica del male minore!

Lara Polita (Capogruppo consiliare CiC/FBC) – Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune

DOG BEACH: LETTERA APERTA AI PROPRIETARI DEI CANI E AI FRUITORI DELLA SPIAGGIA DI FALCONARA M.

senza-ric-sindaco.jpgStimati proprietari di cani e stimati fruitori della spiaggia di Falconara M.,
finalmente la spiaggia di Falconara si doterà di un servizio di Dog Beach.

Il merito va attribuito alla buona idea dell’imprenditore di Base Mare al quale va ascritto un altro merito: la sua apprezzabile iniziativa fungerà da motore per cambiare il Piano di Utilizzazione del litorale sud che, per responsabilità dell’Amministrazione comunale, dal 2010 non ha mai dato la possibilità (e non l’avrebbe mai data!) di realizzare tale servizio.
Lo stesso Assessore ai Lavori Pubblici – Ing. Matteo Astolfi – ha confermato quanto sopra con la seguente dichiarazione del 9 febbraio scorso: “
Il progetto dovrà essere inserito nella variante al Piano spiaggia e potrà vedere la luce nell’estate 2019 (…)“.

Parole che attestano anche i tempi lunghi (un altro anno e mezzo) per la realizzazione della Dog Beach, lungaggini che sarebbero state evitate se nel Piano del 2010 fosse stato accolto un emendamento delle scriventi liste civiche Falconara Bene Comune/Cittadini in Comune.
Infatti, come potete vedere dai dettagli del Piano spiaggia che pubblichiamo, nel 2010 l’Amministrazione comunale Astolfi/Signorini/Brandoni, aveva individuato 2 aree con accesso per cani: in zona spiaggia libera di Palombina Vecchia (confine con Ancona) e tra Villanova e via Roma (1° cavalcavia).
Base Mare che propone il progetto odierno è in tutt’altra zona, destinata a club e associazioni e NON PREVISTA per realizzare la Dog Beach!


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Cittadini in Comune, in fase di adozione del Piano, aveva proposto un emendamento in Consiglio comunale (10 marzo 2010), con il quale, in sostanza, si dava la possibilità a tutti gli operatori balneari di realizzare le aree attrezzate per i cani, evitando di impegnare spiaggia libera.
emendamento-ult.jpgL’emendamento di CiC, bocciato dai Consiglieri TUTTI, avrebbe permesso a Base Mare di realizzare la Dog Beach entro l’estate prossima!
Concludendo, se la Variante al Piano spiaggia per permettere la realizzazione del progetto di Base Mare verrà proposto prima delle elezioni comunali del prossimo maggio, FBC/CiC voteranno sicuramente a favore in Consiglio comunale poiché, a differenza di questa Amministrazione comunale, non siamo faziosi e riconosciamo dove sta la buona proposta. Se, al contrario, non saranno capaci di portare la Variante all’approvazione del Consiglio, qualora i Falconaresi ci affidassero l’amministrazione della città con le elezioni del prossimo maggio, assicuriamo fin da ora che la Variante per realizzare il Dog Beach sarà realizzata.

Cordiali saluti


Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

APPARIZIONI ELETTORALI: dal 7 ottobre 2016 i residenti di Villanova hanno atteso invano la sistemazione del sottopasso per il mare che si allaga ad ogni pioggia. Il 29 gennaio 2018 FBC/CiC depositano l’interrogazione per sapere come mai non sia stato fatto alcun intervento risolutore. Ieri, 6 febbraio 2018, il primo sopralluogo dell’Amministrazione comunale per verificare il da farsi!

senza-ric-sindaco.jpgleggi QUI’ l’interrogazione di FBC/CiC

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Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

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