AMMORBATI DALLA RAFFINERIA API!

2018-nuovo.jpg siamo-falconara.jpgGiovedì 12 Aprile 2018, dalle ore 17:30 alle 19:00 circa, diverse zone del Comune di Falconara sono state nuovamente ammorbate da esalazioni industriali molto intense e pungenti. Per tutto il tardo pomeriggio in numerosi quartieri di Falconara l’aria era realmente irrespirabile, pregna di odore descritto in alcuni casi come di gas/GPL e idrocarburi.
I cittadini hanno sommerso di chiamate il numero verde del comune, 800.122.212, che è risultato a molti occupato.
La mancanza di informazione e di comunicazioni ufficiali ha aumentato il disagio nei cittadini.
L’Amministrazione comunale, certamente dopo le ore 20:10, decide di postare sul sito del Comune, un comunicato di API raffineria Spa sgangherato, impreciso, costellato di errori di datazione e farcito di frettolose sottovalutazioni del fenomeno. Alleghiamo la lettera di Api raffineria.

Ma cosa dirà domani il Sindaco Brandoni (o la vice Sindaco candidata Signorini), convocato in Prefettura, a seguito dell’iniziativa condotta dai volontari del comitato Mal’Aria e dell’associazione Ondaverde Onlus?
Le due associazioni si stanno battendo da tempo allo scopo di ottenere un tavolo tecnico che riunisca il Ministero della Salute e dell’Ambiente, la Regione Marche, l’ASUR, l’ARPAM e l’ARS.

L’Amministrazione Brandoni ha deluso ogni ragionevole aspettativa, rendendosi protagonista di azioni di facciata atte solo a mascherare una inconsistenza sfiancante su questa problematica di vitale importanza.

QUESTO E’ UN APPELLO FORTE, CHIARO, DISPERATO…DATECI FIDUCIA!

Su questi temi CI SIAMO STATI, CI SIAMO E CI SAREMO!!!
#CAMBIAMOLA INSIEME
viva, PULITA a misura d’uomo.

Liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara – Sinistra in Comune

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Incendio Casali 2015: LA CONSIGLIERA LARA POLITA (CIVICHE FBC/CIC) HA CHIESTO AL PREFETTO DI INTERVENIRE! Dopo oltre 2 anni non sono ancora note le cause dell’incendio e l’Amministrazione comunale di Falconara non ha mai incontrato l’Azienda, né i VV.F. né il Prefetto per conoscerne le cause e che cosa ha fatto la Casali per evitare il ripetersi dell’evento. L’annuncio dell’Assessore Rossi il 18 luglio 2015 fu solo un bluff per rabbonire i falconaresi, fumo negli occhi!

simboliSono trascorsi 2 anni e 4 mesi dall’incendio sviluppatosi all’azienda Casali il 17 luglio 2015 e risulta ⓪ [ZERO] l’attenzione che l’Amministrazione comunale ha dedicato a quel grave incidente che ha ammorbato di esalazioni l’intera città di Falconara Marittima.

casali-rossi-def.jpgL’ultima conferma è arrivata dall’Assessore Clemente Rossi che, rispondendo all’interrogazione della Consigliera di FBC/CiC Lara Polita, ha confermato che la Giunta Brandoni NON HA MAI CHIESTO UN INCONTRO agli amministratori e ai tecnici dell’azienda Casali per chiedere conto di quanto accaduto! Sulle cause e il ripristino delle migliori condizioni di sicurezza non ha mai promosso un tavolo di verifica con la Prefettura di Ancona e il Comando dei VV.F. Dunque, il “faccia a faccia con l’azienda” annunciato dallo stesso Assessore Rossi il giorno dopo dell’incendio (18 luglio 2015) NON E’ STATO MAI RICHIESTO. Nel rispondere alla Consigliera di FBC/CiC, Lara Polita, l’Assessore ha addirittura tentato di giustificare l’inerzia dell’Amministrazione comunale con il grande impegno profuso – proprio nel 2015 – nell’elaborazione della Micro Zonazione Sismica di 1° livello! L’Assessore Rossi vuole far credere che il Sindaco non trovò un momento per inviare una richiesta di incontro al Prefetto, al Comandante dei VV.F. e ai vertici della ditta Casali?

Per FBC/CiC è intollerabile il comportamento da incoscienti e servile dell’Amministrazione Brandoni nei confronti della Casali Srl e, per questo, la Consigliera Lara Polita ha inviato una nota al Prefetto di Ancona con la quale ha chiesto di intervenire per dirimere la situazione di grave incertezza soprattutto sulle cause dell’incendio, sulle misure di sicurezza per prevenirne il ripetersi e sul rispetto delle stesse da parte dell’azienda coinvolta.

FBC/CiC credono che di fronte ad eventi come quello verificatosi alla Casali, un buon governo della città che abbia a cuore la sicurezza e la salute dei cittadini che la abitano incalza i responsabili dell’azienda, i Vigili del Fuoco e la Prefettura per sapere se hanno individuato le cause di quell’incendio e per chiedere documenti che accertino la messa a punto di misure per evitarle nuovamente.

E’ utile ricordare che la Relazione dell’intervento dei VV.F. di Ancona è stata chiesta ed ottenuta dal Comando stesso solo da FBC/CIC con un semplice accesso agli atti e che, una volta ricevuta, la Consigliera Lara Polita l’ha inviata all’inerte Sindaco di Falconara!

(Vedi https://www.cittadiniincomune.net/2016/09/17/incendio-ditta-casali-srl-del-1772015-la-consigliera-comunale-di-fbccic-%e2%80%93-lara-polita-%e2%80%93-ha-chiesto-ed-ha-ricevuto-dai-vigili-del-fuoco-di-ancona-la-loro-relazione-di-intervento-la/ )

Staff comunicazione Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Più parcheggi con la raccolta dei rifiuti porta a porta: l’Assessore Rossi scopre l’acqua calda ma non dice ai falconaresi che con i suoi sodali Signorini, Astolfi, Brandoni, Mondaini e Fiorentini da quasi 7 anni osteggia l’estensione a tutta Falconara del sistema porta a porta! 7 anni di cassonetti in strada, di meno parcheggi auto e di 800.000 Euro di sovrattassa scaricata sulla TARSU per la scarsa raccolta differenziata!

simboliE’ un ragazzo che ha tante possibilità, ma è disattento e non si applica!

rossi-def.JPGE’ una frase che a scuola abbiamo sentito dire ai professori durante i colloqui con i genitori degli studenti. Ecco, quando l’Assessore all’Urbanistica Clemente Rossi afferma – giustamente – che raccogliendo i rifiuti con il sistema del porta a porta si libererebbero spazi parcheggio grazie alla soppressione dei cassonetti, è come lo studente disattento e che non si applica.

Disattento perché avrebbe potuto realizzare l’idea già nel 2013 (quando era Vicesindaco) se solo non avesse ignorato la stessa proposta che le liste civiche FBC/CiC avevano perorato con una petizione popolare a febbraio 2013 (vedi http://goo.gl/hH3TF  ) e park-programma.jpgnel loro programma per amministrare Falconara M. !

Non si applica perché con i suoi sodali Signorini, Astolfi, Brandoni, Fiorentini e Mondaini, in 9 anni di governo di Falconara NON HA VOLUTO ADOTTARE IL SISTEMA DEL PORTA A PORTA per raccogliere i rifiuti!

Per cui, mancando la volontà politica di adottare la raccolta dei rifiuti porta a porta, l’affermazione dell’Assessore Rossi è pura propaganda, aria fritta!

Una volontà politico/amministrativa che ha relegato il Comune di Falconara agli ultimi posti nella Provincia di Ancona per la differenziazione dei rifiuti (solo il 55%) ed ha causato, dal 2011 al 2016, il pagamento di quasi 800.000 Euro di SOVRATTASSA per il conferimento dei rifiuti in discarica.

Denaro dei cittadini falconaresi!

Per la memoria storica e capire chi sono gli attuali amministratori comunali, rileggete l’articolo del 2013

Maxipark stazione ferroviaria di Falconara Marittima: ecco le bugie del Vicesindaco Rossi! Firma la petizione online a sostegno di soluzioni differenti per parcheggi e mobilità!

https://www.cittadiniincomune.net/2013/02/02/maxipark-stazione-ferroviaria-di-falconara-marittima-ecco-le-bugie-del-vicesindaco-rossi-firma-la-petizione-online-a-sostegno-di-soluzioni-differenti-per-parcheggi-e-mobilita/

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Falconara M.: l’ARPAM conferma la contaminazione da Idrocarburi Totali dell’acqua del pozzo privato a monte della ex caserma … Ma c’è anche il TETRACLOROETILENE! Ordinanza del Comune che vieta l’utilizzo dell’acqua del pozzo. Il puzzle della contaminazione delle acque di falda si complica sempre di più e Lara Polita denuncia l’inadeguatezza del Comune, della Provincia e della Regione! Chiesta, per l’ennesima volta, la convocazione della Commissione Ambiente!

senza-ric-sindaco.jpgIl Comune di Falconara Marittima ha emesso l’Ordinanza ( leggi quì ) di divieto di utilizzo dell’acqua del pozzo privato ubicato a monte della ex caserma Saracini. Secondo quanto si apprende dal provvedimento datato 11 agosto 2017, l’ARPA Marche ha tramesso gli esiti delle analisi eseguite sull’acqua del pozzo in cui ha trovato Idrocarburi totali e Tetracloroetilene che superano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) stabiliti dal D.Lgs 152/2006.

Ricordiamo che il Tetracloroetilene è un solvente organico clorurato che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato come probabile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A).

L’ASUR che cosa dice? Non si sa!

La Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita, ha chiesto al Comune la relazione inviata dall’ARPAM e, per l’ennesima volta, ha chiesto l’urgente convocazione della Commissione Ambiente affinché sia fatta chiarezza sulle due criticità e sugli eventuali rischi che riguardano i cittadini dopo che l’acqua di falda di due pozzi privati a Fiumesino e Villanova sono stati contaminati da sostanze pericolose.

A tutt’oggi nessuno ha ancora stabilito da dove provengano quelle sostanze nocive.

Sulla situazione l’Amministrazione comunale sembra approssimativa e disattenta, come ha dimostrato più volte per problematiche sanitarie e ambientali.

Approssimazione di fronte ad un puzzle di contaminazione sempre più complicato.

Per esempio, dal dicembre 2015 il Comune era a conoscenza della contaminazione da Idrocarburi e Metalli dell’acqua di falda della ex caserma, ma non si è mai sognato di verificare se quella contaminazione fosse migrata all’esterno verso obiettivi residenziali.

Di più: dalle analisi fatte eseguire risulta che non ha fatto cercare se nell’acqua di falda della ex caserma vi fosse anche TETRACLOROETILENE.

Oggi, 2017, risulta che le indagini su terreno e acqua di falda della ex caserma sono in mano a Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato che opera per conto di RFI ma – secondo quanto risposto all’interrogazione di FBC/CiC il 5 aprile 2017 – non si sa nulla dei risultati delle indagini e, soprattutto, non si sa se è stato cercato anche il TETRACLOROETILENE nelle acque di falda.

Infine la Consigliera Lara Polita denuncia l’inadeguatezza di Comune, Provincia e Regione che si sono interessate alla migrazione dei contaminanti verso le residenze dei cittadini solo dopo che l’Ondaverde Onlus ha fatto le analisi in proprio risultate – purtroppo – confermate.  

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Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Comune di Falconara Marittima: la “TASSA DI DAMOCLE” dei rifiuti scarsamente differenziati continuerà ad abbattersi sulle tasche dei cittadini! L’Assessore Astolfi annuncia attivazioni del porta a porta con il contagocce per non ammettere il fallimento della prossimità che inchioda il Comune a solo il 55% di raccolta differenziata!

senza-ric-sindaco.jpg Il 16 giugno scorso è uscito un comunicato dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara M. nel quale si annuncia una “mini rivoluzione nella raccolta dei rifiuti a Villanova” dove si introdurrà il metodo porta a porta (pap) in sostituzione del metodo di prossimità.

mappa-pap-definitiva.JPG Quando il comunicato recita che “la differenziata di prossimità ha consentito all’amministrazione di incrementare gradualmente il quantitativo di raccolta fino a raggiungere il 55 percento in tutta la città“, di fatto la realtà viene mistificata poiché i cittadini falconaresi stanno pagando dal 2010 salate sanzioni a causa del solo 55% di differenziazione dei rifiuti dovuto proprio al metodo della prossimità voluto e adottato dall’Amministrazione comunale in accordo con Marche Multiservizi/HERA.

Così oggi l’Assessore Astolfi e i suoi sodali – Sindaco Brandoni e Assessori Signorini, Rossi, Fiorentini, Mondaini e Marche Multiservizi – pur di non ammettere il fallimento della prossimità introducono con il contagocce il sistema di raccolta pap nel tentativo di raggiungere quel 65% di differenziazione dei rifiuti che metterebbe fine al fendente annuale della “TASSA DI DAMOCLE” sulle tasche dei falconaresi.

L’attivazione del pap a Villanova si aggiungerà a quello storico di Palombina Vecchia e a quelli del cosiddetto “contagocce” degli ultimi anni: via Barcaglione e Castello di Barcaglione, Fiumesino, zona CIAF (via del Consorzio).

Ma non basterà!

I nostri calcoli che da anni diffondiamo non sono mai stati smentiti dall’Amministrazione comunale: dal 2011 al 2015 circa 645.000 Euro è la cifra AGGIUNTIVA che la Giunta Brandoni ha fatto pagare ai falconaresi per il conferimento in discarica dei rifiuti!

Nel marzo scorso l’Assessore al Bilancio Mondaini ha indirettamente confermato quanto sosteniamo da tempo: i Falconaresi pagano un costo aggiuntivo di “150/200 Mila Euro all’anno di quota variabile di tassa rifiuti”!

Ma nulla cambia. Non paga Pantalone, pagano i falconaresi!

p.s.: purtroppo i Falconaresi non sono fortunati come il principe Damocle al quale la spada sospesa e trattenuta da un crine di cavallo non cadde mai addosso, ma funzionò da ammonimento! Per i Falconaresi il crine di cavallo si spezza ogni anno! 

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

IL SINDACO BRANDONI, I SUOI ASSESSORI E I CONSIGLIERI COMUNALI TENGONO NASCOSTO CHE E’ STATA RIANIMATA (o resuscitata) MARCHE MULTISERVIZI FALCONARA srl CHE, DAL 1 GENNAIO, GESTISCE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI A FALCONARA M. Hanno ottenuto il primo risultato: sono a rischio occupazione i lavoratori del settore amministrativo!

senza-ric-sindaco.jpgDispiace che ieri sera, in Consiglio comunale, si sia verificata un’incomprensione tra un gruppo di lavoratori di Marche Multiservizi Falconara srl preoccupati per la futura situazione occupazionale e la Consigliera di FBC/CiC Lara Polita.

Eppure l’intervento della Consigliera, scritto a più mani dal gruppo di lavoro delle liste civiche, era molto chiaro sia nel voler difendere il futuro occupazionale dei dipendenti di Marche Multiservizi Falconara srl sia nel voler capire perché, in fretta e furia, Marche Multiservizi Pesaro SpA – di cui il Comune di Falconara detiene uno 0,3% di azioni dopo la cessione del CAM – ha rianimato (o resuscitato) Marche Multiservizi Falconara srl.

Su questa seconda richiesta, la maggioranza del Sindaco e il Consigliere Giacanella hanno fatto muro e sono riusciti ad ingannare i lavoratori facendo credere loro che FBC/CiC non fossero interessati al loro futuro occupazionale.

E’ solo dalla mozione di UpF che si è appreso che dall’1 gennaio 2017 c’è nuovamente Marche Multiservizi Falconara srl che gestisce il servizio dei rifiuti a Falconara M.

Non è stata data alcuna informazione e spiegazione né ai Consiglieri comunali né ai cittadini sul perché sia stata costituita/resuscitata/rianimata, con quali capitali, se, nell’operazione, il valore delle quote azionarie di proprietà dei cittadini falconaresi abbiano subito variazioni, e quali condizioni siano toccate ai lavoratori!

Non era dovere di Marche Multiservizi Pesaro/HERA informarci dell’operazione societaria che, probabilmente ha trasferito il ramo di azienda in MMS Falconara srl.

Era dovere istituzionale del Sindaco e della Giunta Brandoni che in MMS SpA detiene una partecipazione azionaria che non è personale del Sindaco o di qualche componente della sua Giunta, ma dei cittadini falconaresi.

FBC/CiC hanno timore per la sorte dei lavoratori amministrativi che dal 1 gennaio 2017 Marche Multiservizi Pesaro/HERA ha riassegnato alla nuova Marche Multiservizi Falconara srl dopo che nel 2011, per razionalizzare i costi, li aveva incorporati nella società pesarese con annesso trasferimento giornaliero in pulmino da Falconara a Pesaro.

E’ evidente l’uso da “carne da macello” che si sta facendo di questi lavoratori: oggi il loro trasferimento da MMS Pesaro/HERA a MMS Falconara srl significa un alleggerimento del costo del lavoro per la prima e un appesantimento per la seconda.

Con l’arrivo del gestore unico del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti che l’Assemblea Territoriale d’Ambito individuerà in house, questa non è una buona notizia poiché dovrà essere soddisfatta “l’esigenza di razionalizzare le forme di gestione e i relativi costi, evitando le inevitabili duplicazioni connesse alla moltiplicazione dei soggetti gestori (…) perseguendo EFFICIENZA ed  ECONOMICITA‘”.

Ed è risaputo che nella riorganizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti chi rischia la mannaia dell’economicità non è il settore operativo, bensì quello amministrativo!

Allora, ritornando al Consiglio comunale di ieri e alla mozione del Consigliere Giacanella, a FBC/CiC sembra che i lavoratori siano stati confusi proprio dal loro carnefice se è vero, come è vero, che il Consigliere Giacanella – il 29 Marzo 2011 alle ore 19:50 – scrisse sul sito web di Cittadini in Comune che “L’operazione di fusione tra Cam e Marche Multiservizi è la soluzione che garantisce maggiormente i lavoratori e la Città“!

La preoccupazione dei lavoratori e quella di FBC/CiC ha un unico responsabile: il Sindaco, la Giunta e la maggioranza che l’ha sostenuto.

E’ veramente paradossale e vergognoso che Giacanella & soci lancino un grido di allarme per coloro che, a causa delle scelte politiche della maggioranza che ha sostenuto e sostiene, oggi vengono di nuovo esposti all’incertezza del posto di lavoro.

FBC/CiC vogliono tutelare tutti i lavoratori dell’ex CAM ed ora MMS Falconara srl, ma la partita della tutela dei lavoratori necessita di armi molto più pesanti di una presa di posizione di facciata per appuntarsi una medaglia da esibire nella prossima campagna elettorale.

Vogliamo innanzitutto trasparenza su ciò che questa Amministrazione comunale ha avvallato in questi ultimi mesi con la creazione di MMS Falconara srl e da lì costruire la difesa dei lavoratori.

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

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