Bypass ferroviario: Giunta comunale DOPPIOGIOCHISTA! Oggi dichiara che “la sfida più grande è far sì che l’opera sia resa meno impattante, ottenendo da Rfi opere compensative che permettano di mitigare l’impatto del nuovo tracciato”. Due mesi fa si è impegnata in Consiglio comunale a bloccare l’opera! E’ politicamente e amministrativamente insopportabile sentire la BARZELLETTA della maggioranza riguardo al fatto che l’attuale opera del bypass possa essere complementare ad un futuro arretramento della linea ferroviaria dalla costa.

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DOPPIOGIOCHISTI!

In quale altro modo si può qualificare una maggioranza e una Giunta comunale che vota e si impegna in Consiglio (29 ottobre 2018) a consegnare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la richiesta di immediata sospensione della procedura di approvazione del progetto esecutivo” nonché chiederela valutazione della possibilità di perseguire il progetto alternativo di arretramento del tracciato ferroviario mentre dopo appena 2 mesi dichiara che la sfida più grande è far sì che l’opera sia resa meno impattante, ottenendo da Rfi opere compensative che permettano di mitigare l’impatto del nuovo tracciato“? (Assessore Rossi in conferenza stampa il 28 dicembre).

Il DOPPIOGIOCHISMO sul bypass ferroviario della Giunta Signorini ci è apparso con tutta evidenza proprio durante il Consiglio comunale del 29 ottobre nel quale ci siamo rifiutati di votare quella mozione di pura facciata, di maquillage politico dopo che gli stessi Consiglieri e Assessori – con il Sindaco Brandoni – avevano dato l’OK al progetto definitivo (marzo 2009) e non avevano fatto seguire alcuna azione concreta all’impegno di bloccare l’opera assunto nel 2015 proprio in Consiglio comunale grazie ad una mozione di Riccardo Borini (CiC/FBC) proposta dal M5S Falconara.

Va ricordato che nel 2015 non c’era il progetto esecutivo e l’appalto non era stato assegnato.

Al contrario, oggi l’appalto è stato assegnato, c’è il progetto esecutivo, si sono conclusi gli espropri e sono iniziate le opere di demolizione.

Questi sono i motivi per i quali – il 29 ottobre scorso – come Consigliere di CiC/FBC e SAF sono uscito dall’aula del Consiglio comunale al momento del voto per la mozione dei DOPPIOGIOCHISTI (Lega e M5S esclusi).

E’ politicamente e amministrativamente insopportabile sentire la BARZELLETTA della maggioranza riguardo alla fatto che l’attuale opera del bypass possa essere complementare ad un futuro arretramento della linea ferroviaria dalla costa.

Ci sono cittadini che, INASCOLTATI, dicono dal 2002 (Comitati Fiumesino e Villanova e Ondaverde) che questo progetto del bypass è e sarà la NEGAZIONE DEFINITIVA DELL’ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA; lo abbiamo ribadito nel 2008 come Cittadini in Comune in Consiglio di fronte all’AD di Trenitalia Mauro Moretti e al Viceministro Mario Baldassarri; lo abbiamo riaffermato a gennaio 2015 alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati (Comitati – Ondaverde e M5S).

C’è stata l’idea progetto dell’arretramento e di una vera metropolitana di superficie fatta elaborare della Provincia di Ancona nel 2004 …

NULLA: l’Amministrazione Brandoni e i suoi Assessori (tra i quali Signorini, Rossi, Mondaini, Giacanella) si sono impegnati solo per la realizzazione dell’attuale progetto del bypass ferroviario.  

Questa è la vera faccia amministrativa e politica della Giunta Signorini.

Il resto sono “chiacchiere e distintivo”!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SAF

Il 9 ottobre scorso il committente RFI e la ditta Ricciardello (esecutrice) hanno iniziato le demolizioni per il bypass ferroviario nel cantiere della ex caserma Saracini di Falconara M. senza l’esposizione della cartellonistica richiesta dal Regolamento Edilizio e dalla Legge antimafia 55/1990. Dopo 2 ore dalla segnalazione del Consigliere Calcina, è intervenuta la Polizia Municipale la quale ha trovato esposti 2 fogli A3 e 1 foglio A4 al posto della segnaletica regolamentare. Per il COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI FALCONARA M. è risultato TUTTO IN REGOLA! Ci risulta OSCURO il criterio con il quale il COMANDANTE DELLA PM valuta il rispetto delle norme. Che cosa accadrebbe a un qualsiasi cittadino falconarese, committente dei lavori di demolizione e ristrutturazione della propria casa (e alla ditta esecutrice) se la cartellonistica di cantiere non fosse esposta? Ecco la “fotostoria” di quanto accaduto il 9 e il 10 ottobre 2018 (oggetto di interrogazione al Consiglio comunale del 19 dicembre scorso)

Per inquadrare tutta la vicenda si deve tenere conto della seguente esigenza fondamentale: lo scopo della pubblicità dei cantieri a mezzo cartellonistica di dimensioni standard, è di far conoscere ai cittadini che cosa si sta costruendo, con quali e quanti soldi, a chi sono affidati gli appalti e i subappalti, ecc. E’ una fonte importantissima di informazioni per il pubblico che ne ha diritto per poter capire – e quindi poi criticare, confrontare, approvare o meno – cosa sta capitando sul territorio in cui vive. Nascondere questi dati o, nel nostro caso della ex caserma Saracini, esporli in una zona di “non facile consultazione” determinando, di fatto, difficoltà di conoscenza, equivale a violare platealmente i diritti della popolazione di conoscere e criticare in base a quanto dettato rispettivamente:

1)      dalla Legge n. 55 del 19/03/1990 (art. 18 commi 6 e 12) recante “Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di pericolosità sociale” (necessaria per prevenire le infiltrazioni mafiose negli appalti);

2)      dal Regolamento Edilizio del Comune di Falconara M. (art. 40) il quale prescrive che “in tutti i cantieri di lavoro deve essere affissa in vista al pubblico una tabella chiaramente leggibilecon tutti i dati necessari.

9-ottobre-cantiere-da-via-conventino.JPGLa fotostoria

9 ottobre 2018: alle ore 10, avvertito dal Presidente del Comitato Fiumesino, ho verificato da via del Conventino l’inizio dei lavori di demolizione della ex caserma Saracini interessata dall’opera del bypass ferroviario. Alla presenza del Presidente stesso e di un cronista di un quotidiano locale, ho scattato le seguenti foto e ho informato telefonicamente sia l’Assessore all’Urbanistica che il Dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Falconara.

ricostruzione-1.JPGAlle ore 11 ci siamo spostati prima all’ingresso principale della ex caserma e poi a quello secondario accessibile da via Caserme/via Conventino con una stradina sterrata (lunga 130 metri): in ambedue le entrate non era stato affisso alcun cartello previsto per i cantieri (come da foto).

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Alle ore 12,45 invio una p.e.c. di segnalazione ( leggi e guarda foto quì ) al Sindaco, agli Assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici e al Comandante della Polizia Municipale.

9-ottobre-ore-1445-pm.JPGAlle 14,45 la PM esegue il sopralluogo ( QUI’ leggi il Verbale), constatando e fotografando la seguente situazione: sull’ingresso secondario, appiccicato con nastro adesivo, ci sono un foglio A4 con i dati richiesti dalla normativa e due fogli A3 di pericolo (vedi foto seguenti). Il verbale della PM riporta anche che avendo l’opera uno sviluppo complessivo di circa 5,6 Km i cartelli di cantiere non sono posti in ogni singolo tratto di intervento, ma alla sede del cantiere“.

PRIME CONSIDERAZIONI: La situazione trovata dalla Polizia Municipale alle 14,45 del 9 ottobre VIOLAVA ciò che dispone la normativa per i cantieri. I cartelli devono rispettare forme e indicazioni minime che non sono fogli di carta A3 o A4. Al momento del sopralluogo della PM il 9 ottobre, non c’erano quei cartelli regolari! Come si apprenderà dal prosieguo della “fotostoria”, i cartelli regolari all’ingresso secondario della ex caserma sono comparsi il 10 ottobre, ciò che fa risaltare ancora di più il precipitoso intervento riparatore da parte della ditta Ricciardello Costruzioni eseguito nella stessa mattinata del 9 ottobre, DOPO LE NOSTRE TELEFONATE! Infatti …

10-ottobre-si-cartellonistica-regolare-ingresso-secondario.JPG10 ottobre 2018: alle 10,30 eseguo un altro sopralluogo e scatto foto insieme al Presidente del Comitato Fiumesino, una residente di Villanova e una giornalista di un quotidiano locale. All’ingresso secondario della ex caserma è comparso il cartello regolamentare del cantiere assieme all’A4 con i dati richiesti dalla Legge antimafia (55/1990), ma un cittadino che passa per via delle Caserme/via Conventino non se ne accorgerebbe mai, posti come sono a 130 metri di distanza dalle due vie principali!

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10-ottobre-tabellone-sede-cantiere.JPGMa c’è di più: sempre la mattina del 10 ottobre nel sopralluogo nei pressi della sede del cantiere posta in via Flaminia (quartiere Villanova) rinveniamo l’esistenza di un regolamentare cartellone di cantiere … ma privo delle indicazioni chieste dalla normativa! (guarda la differenza tra lo stesso cartellone fotografato il 10 ottobre e rifotografato alcune settimane dopo).

Se il 10 ottobre il cartellone era privo di indicazioni, significa che anche il 9 ottobre era nelle stesse condizioni, per cui quanto verbalizzato dalla Polizia Municipale non sollevava RFI e la ditta Ricciardello dalla 17-dicembre-cartellone-villanova.JPGresponsabilità di non aver esposto alla ex caserma le informazioni richieste, semplicemente perché non le aveva esposte neanche alla sede del cantiere. Inoltre sorge il dubbio se la Polizia Municipale si sia recata alla sede del cantiere di Villanova e che cosa abbia constatato! Se avesse riscontrato il cartellone completo dei dati richiesti dalla normativa, avrebbe dovuto fotografarlo e tutto si sarebbe chiarito. MA QUEL CARTELLO ERA VUOTO ANCHE ALLA SEDE DI VILLANOVA!

CONSIDERAZIONI FINALI: nel corso del sopralluogo del 9 ottobre 2018, la PM si è trovata di fronte ad una SITUAZIONE TOTALMENTE ILLEGALE, equiparabile all’assenza di qualsiasi cartellonistica, SIA ALLA EX CASERMA SIA ALLA SEDE DEL CANTIERE!

Perché il Comandante della PM non ha fatto elevare la sanzione quando si è trovato di fronte ad un foglio formato A4 e due fogli formato A3 al posto della cartellonistica?

Come mai il Comandante della PM non ha valutato che quei fogli di carta A3 e A4 posti all’ingresso secondario della ex caserma equivalevano al NULLA rispetto alle disposizioni vigenti?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Barriere fonoassorbenti RFI: il problema si è posto già dal 2009. Mentre il Comune di Falconara dormiva (nonostante la sollecitazione di Cittadini in Comune) Senigallia costrinse RFI alla trattativa e nel 2017 è partito soltanto un limitato progetto sperimentale. Il Consigliere Calcina: “In questo momento, la prima ed urgente mossa dell’Amministrazione comunale di Falconara M. è quella di aprire una trattativa con il Responsabile decisore di RFI senza attendere la Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture che sarà l’atto finale, forse irrimediabilmente tardivo. Un tavolo che preveda la partecipazione e condivisione con i cittadini di Falconara M. Tecnicamente, considerata la differente collocazione delle abitazioni interessate di Falconara e Senigallia rispetto al BENE MARE, a Falconara punterei tutto a spostare l’investimento di RFI dalle barriere alla riqualificazione acustica degli edifici!

doppio-simbolo.JPG Quando il 13 ottobre 2009 il Piano di Risanamento Acustico Comunale ( PRAC consultalo) fu adottato all’unanimità dal Consiglio comunale, al suo interno c’era anche ciò che RFI progettava di fare per ridurre l’impatto acustico: le barriere acustiche. Sul PRAC è scritto: quelle barriere hanno “caratteristiche di forte impatto visivo sull’area interessata. Per ovviare a tale problema si consiglia invece di modificare la soluzione proposta da RFI con l’installazione di barriere acustiche con tratti trasparenti e comunque di minor impatto visivo ed ambientale.

A dire il vero, nella Commissione consiliare Ambiente del 12 ottobre 2009 che precedette il Consiglio ( leggi QUI’ ), sulla questione delle barriere, come Cittadini in Comune suggerii di seguire l’esempio dei Comuni di Senigallia e S. Benedetto del Tronto che avevano aperto un tavolo tecnico in Regione al fine di contenerne l’uso a limitati progetti pilota e al fine di spostare gli investimenti di RFI nel risanamento acustico degli edifici.

Il 15 ottobre 2009, anche l’allora Assessore all’Ambiente – Ing. Matteo Astolfi – riprese la proposta in un’intervista al Resto del Carlino. (leggi )

Non abbiamo mai saputo che cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale falconarese dopo quella dichiarazione dell’Assessore Astolfi.

Nel 2009 c’era sicuramente tempo e spazio per intervenire sulla problematica, forti dell’Intesa che la Regione Marche aveva stretto con RFI nel 2003 in base alla quale sarebbero stati realizzati e verificati limitati progetti pilota con barriere per capire se quell’esperienza fosse stata estendibile entro il 2020. ( leggi l’articolo )

Sappiamo quello che ha fatto Senigallia.

Nel 2011 il Comune di Senigallia – dopo una trattativa con RFI – deliberò la realizzazione di un solo primo pezzo di barriere a carattere sperimentale dell’intero progetto di RFI, con la condivisione integrale di criteri qualificanti proprio a partire dalla necessità di tutelare la città, i beni paesaggistici e la loro fruizione. Inoltre, Senigallia concordò che RFI si facesse carico di adottare una progettazione partecipata e condivisa definendo, sostanzialmente, con la comunità locale, le modalità, le tipologie e i materiali più appropriati.

Nel 2016 RFI consegnò il progetto pilota al Comune il quale è partito nel 2017 per la realizzazione di un tratto di barriera di 600 metri (vedi foto sotto) con le seguenti caratteristiche (citiamo la delibera): “superfici delle barriere interamente vetrate a partire da 2,00 metri sopra quota rotaia (anziché la tipologica struttura RFI con scatolari metallici), con mantenimento della struttura con pannelli in conglomerato cementizio fino a quota rotaia/sentiero per non derogabili motivi di sicurezza ferroviaria addotti da RFI. Le richieste di modifica erano generate da imprescindibili valutazioni di carattere ambientale del contesto territoriale in cui venivano inserite le barriere e di cui il comune chiedeva ad RFI di tenere conto (litorale marino di località ad alta vocazione turistica e prossimità con il centro storico della stessa)“.

Non sappiamo se quella di Senigallia sia stata la soluzione giusta ma, lì, l’Amministrazione comunale non ha lasciato passare il tempo invano: ha fatto una mossa, ha posto condizioni ad RFI.

Tecnicamente, considerata la differente collocazione delle abitazioni di Falconara e Senigallia rispetto al BENE MARE (vedi foto sotto), la nostra proposta per Falconara è di puntare tutto sulla pluriennale e progressiva riqualificazione acustica degli edifici ad opera di RFI, chiedendo con forza di spostare le risorse previste per le barriere.

Però, in questo momento, la prima ed urgente mossa dell’Amministrazione comunale di Falconara M. è quella di aprire una trattativa con il Responsabile decisore di RFI senza attendere la Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture che sarà l’atto finale, forse irrimediabilmente tardivo.

Un tavolo che preveda la progettazione partecipata e condivisa con i cittadini di Falconara M.

Leggi anche articolo di Cittadini in Comune del 15 ottobre 2009

https://www.cittadiniincomune.net/2009/10/15/piano-di-risanamento-acustico-comunale-di-falconara-grosso-lavoro-di-cic-in-commissione-e-in-consiglio-comunale/

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Loris Calcina – Capogruppo consilare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara

L’allarme del Presidente del Comitato quartiere Fiumesino: “sono iniziati i lavori del bypass ferroviario con l’abbattimento di alcuni edifici della ex caserma Saracini”. Sopralluogo del Consigliere CiC/FBC/SAF Calcina che richiede un urgente accertamento da parte dell’Amministrazione comunale sul giallo del progetto esecutivo dell’opera: “Dato che sul sito di RFI non risulta ancora approvato a che titolo è stato dato il via alla demolizione? Nessuna cartellonistica indica il nome dell’impresa ed il responsabile del cantiere! E’ far west”!

doppio-simbolo.JPG Nella mattinata odierna, a seguito della segnalazione del Presidente del Comitato Fiumesino, accompagnato dal caserma-lavori-def.JPGPresidente stesso, ho effettuato un sopralluogo all’esterno e lungo il perimetro della ex caserma Saracini riscontrando che nella zona che sarà interessata dall’opera del bypass ferroviario è stato aperto il cantiere e sono iniziati i lavori di demolizione delle palazzine interessate con l’utilizzazione di mezzi meccanici e personale di cantiere. Nel percorso di ricognizione ho rilevato che non esiste cartellonistica indicante l’attività del cantiere, né all’entrata principale della ex caserma né all’entrata secondaria verso il depuratore.
La documentazione fotografica allegata testimonia quanto affermato.
Ho anche verificato nel sito di RFI SpA http://silos.infrastrutturestrategiche.it/admin/scheda.aspx?id=897 caserma-lavori-5.JPGche il progetto esecutivo non pare essere stato ancora validato dal RFI SpA stressa.
In considerazione di quanto sopra ho CHIESTO CON URGENZA al Sindaco, all’Assessore ai LL.PP. e al Comandante della Polizia Municipale Amministrazione l’accertamento riguardo a:
1) Titolo di abilitazione per l’attività di demolizione in atto;
2) Motivo per cui non esiste cartellonistica che segnala l’avvio e la presenza del cantiere;
3) Correttezza dell’attività di demolizione in relazione al PROGETTO caserma-lavori-3.JPGcaserma-lavori1.JPGESECUTIVO dell’opera.

Loris Calcina – Consigliere comunale liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Il Consigliere comunale Calcina sul bypass ferroviario: Il Sindaco Signorini deve far convocare al più presto un Consiglio comunale straordinario chiedendo la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture, della Regione Marche, dei Parlamentari e Senatori marchigiani, di RFI/ITALFERR. Non c’è più tempo per preparare mozioni, votarle e attendere che arrivino sul tavolo del Ministero. LEGA e M5Stelle portino a Falconara il Governo. Il 12 settembre scorso l’Assessore Rossi ha risposto ad una nostra interrogazione consiliare riferendo che RFI e ITALFERR hanno comunicato che “Il progetto esecutivo dell’opera è in fase di validazione”.

doppio-simbolo.JPG Se l’incontro svoltosi tra il Sindaco di Falconara M. e la LEGA il martedì 2 ottobre significa un interessamento del Governo centrale e del Ministero delle Infrastrutture allo sciagurato progetto del bypass ferroviario, riteniamo che aspettare i tempi di elaborazione e approvazione di una mozione del Consiglio comunale, il suo invio e il recepimento da parte lucky-luke-ferrovia1.jpgministeriale non sia sicuramente l’azione più tempestiva per provare a contrastare l’imminente avvio dei lavori.

Infatti nella risposta alla nostra interrogazione consiliare del 12 settembre scorso, l’Amministrazione comunale ci ha informato che “Da quanto comunicato dai rappresentanti di RFI e di ITALFERR nella riunione tenutasi in data 2 agosto 2018 presso la sede comunale di p.zza Carducci il progetto esecutivo dell’opera in questione è in fase di validazione ed una volta validato verrà trasmesso all’Ente negli elaborati essenziali e si procederà con la consegna dei lavori“.

Dunque i tempi per agire efficacemente sono strettissimi.

Pertanto riteniamo che – se realmente si è determinati a bloccare il progetto del bypass ferroviario – è INDISPENSABILE che il Sindaco di Falconara M. chieda l’urgente convocazione del Consiglio comunale al Presidente Brandoni (art. 2 commi 2 – 3 e 4 del Regolamento del Consiglio) invitando il Ministero delle Infrastrutture, i Parlamentari e Senatori marchigiani, la Regione Marche, RFI e ITALFERR.

Riteniamo che entro venerdì 12 o, al massimo sabato mattina 13 ottobre, deve essere convocato il Consiglio comunale e deve essere chiaro che cosa si può o non si può fare per dare modo al Ministero delle Infrastrutture di poter intervenire tempestivamente.

La convocazione del Consiglio comunale straordinario sarebbe una Atto speculare a quello del 2008 dell’Amministrazione Brandoni, quando il 25 luglio fu convocato e partecipato dall’AD delle Ferrovie dello Stato Ing. Mauro Moretti, dal Sen. Mario Baldassarri (Presidente della VI^ Commissione permanente del Senato Finanza e Tesoro), dalla Regione e dai Consiglieri. In quell’occasione l’oggetto era la giustificazione del bypass il cui progetto definitivo fu approvato ad aprile 2009 con l’OK del Sindaco Brandoni in Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture.

Oggi, lo scopo sarebbe quello di capire se quel progetto può essere ancora bloccato e come fare a bloccarlo.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene ComuneSiAMO Falconara Sinistra in Comune

La variante urbanistica Montedomini/Castelferretti sarà annullata! CiC/FBC SAF – gli unici che ne avevano stabilito la cancellazione nel programma elettorale annunciato pubblicamente a maggio – hanno votano a favore della mozione della maggioranza del Sindaco. Il Consigliere Calcina: “Se non avessimo resistito per 10 anni con il ricorso al TAR delle Marche che firmai per Ondaverde Onlus e tirato per le lunghe il ricorso al Consiglio di Stato, oggi l’area agricola di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia e sotto la collina di Montedomini sarebbe stata deturpata da decine di condomini. Ringraziamo tutti i Castelfrettesi che ci hanno aiutato e tutti i Consiglieri comunali di CiC e FBC che si sono dati il cambio nei Consigli comunali degli ultimi 10 anni e con caparbietà e trasparenza hanno difeso quella scelta: Carlo Brunelli, Fabio Talevi, Dante De Fanis, Riccardo Borini e Lara Polita”.

doppio-simbolo.JPG Le motivazioni che i Consiglieri di maggioranza hanno scritto nella mozione (leggi QUI’ ) che ieri sera ha dato il via alla cancellazione della Variante Montedomini, sono le stesse che sostenemmo nel 2008 nella battaglia consiliare di opposizione con la neonata lista civica CiC e che scrivemmo nel ricorso al TAR Marche presentato da Ondaverde Onlus: evitare il consumo di suolo e l’inesistenza della necessità di nuove abitazioni.

2018-montedomini-variante.jpgNel 2008 – 2009, Ondaverde Onlus e Cittadini in Comune sostenevano l’opposizione alla Variante anche con altre importanti motivazioni:

1)      Deturpamento di un territorio che la nostra comunità ha giudicato di grande valore paesaggistico apponendo un vincolo di inedificabilità;

2)      Mancanza di garanzie di risoluzione del problema idraulico della zona, che anzi si aggravava;

3)      Costi di gestione aggiuntivi per la collettività determinati dalla massa di nuove residenze;

4)      Progetto che derivava da una trattativa tutta privata, senza riferirsi ad un progetto di città condiviso dai cittadini.

Ci sono voluti 10 anni affinché queste ragioni prevalessero sulla miopia urbanistico/politica di un’Amministrazione comunale ininterrottamente al governo della città dal 2008.

10 anni fa Ondaverde Onlus e Cittadini in Comune (e, oggi, FBC e SAF) dovettero contrastare e contrastarono con ogni mezzo legittimo e lecito lo scempio di Montedomini anche per due ulteriori ragioni fondamentali:

A)     Perché avevamo colto l’IDENTITA’ DI QUEL LUOGO che è nell’anima dei Castelfrettesi: il mondo di Villa Montedomini e la Chiesa dei Ferretti rappresentano gli ingressi alla campagna. Essere indifferenti a quel contesto significava uccidere l’anima del Castelfrettesi!

B)      Se avessimo evitato di usare anche lo strumento LEGALE E DI DIRITTO del ricorso al TAR Marche per contrastare quella nefandezza, saremmo stati OMERTOSI e COMPLICI di quell’operazione. Saremmo stati come quei politicanti che non danno seguito alle parole.

E’ per questa coerenza e fermezza che fummo attaccati con veemenza dall’Amministrazione comunale del Popolo delle Libertà (e soprattutto dal Sindaco Brandoni): la Giunta Brandoni non si aspettava di trovare di fronte chi fa seguire i fatti alle parole!

Il Consigliere CiC/FBC/SAF Loris Calcina ha dichiarato: “Per porre fine a questo incubo ci sono voluti 9.916,43 euro messi di tasca propria dai cittadini e dalla piccola associazione Ondaverde Onlus che ancora rappresento. Ma soprattutto c’è voluta l’unità, la caparbietà e la trasparenza di tutti i Consiglieri comunali di CiC e FBC che si sono dati il cambio nei Consigli comunali degli ultimi 10 anni: Carlo Brunelli, Fabio Talevi, Dante De Fanis, Riccardo Borini e Lara Polita. Grazie a tutti loro“.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

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