BYPASS FERROVIARIO: con sfrontatezza, la Giunta Signorini continua a ripetere la stessa bugia nella speranza che la ripetizione la trasformi in verità! La verità è nei Verbali del Consiglio comunale del 27 luglio 2008 sul bypass (che pubblichiamo). Signorini non proferì parola contro il bypass; Rossi si accontentò della barzelletta del Viceministro Mario Baldassarri che il bypass sarebbe stato il primo passo verso l’arretramento, con la ferrovia che sarebbe passata sotto la collina di Falconara Alta! Così a marzo 2009 sostennero il Sindaco Brandoni che diede parere favorevole al progetto definitivo in Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture.

doppio-simbolo.JPG  Le affermazioni del Sindaco di Falconara Marittima che continuano a collegare il bypass ferroviario con un possibile arretramento della linea ferroviaria sono PURA PROPAGANDA, ARGOMENTO DI DISTRAZIONE DI MASSA. Solo una gigantesca sfrontatezza può sostenere una gigantesca operazione di riscrittura di un pezzo di storia amministrativa di Falconara Marittima che, per fortuna, non può essere cancellata dai Verbali del Consiglio comunale.

Allora vediamo come andò realmente il Consiglio comunale del 25 luglio 2008 evocato dal Sindaco Signorini. Vediamole le dichiarazioni dell’allora Capogruppo consiliare del PdL Clemente Rossi ed oggi Assessore all’Urbanistica. Rossi dichiarò a pag. 28 del Verbale 2 (leggi verbale CC luglio 2008 1^parte e parte 2^):

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Quelle affermazioni, nel loro insieme, furono un capolavoro di fuffa perché Clemente Rossi:

1)      Sapeva perfettamente che nel progetto preliminare non c’era scritto da nessuna parte che il bypass ferroviario era coerente o anticipatore di un futuro arretramento.

2)      Sapeva perfettamente (in quanto ribadito in quel Consiglio anche dal Consigliere di CiC) dell’esistenza di un progetto di fattibilità di vero arretramento della ferrovia fatto elaborare dalla Provincia di Ancona nel 2004, progetto che era ALTERNATIVO al bypass ferroviario. Ma Clemente Rossi neppure lo citò nel suo intervento del 27 luglio 2008 e, anzi, alimentò la BARZELLETTA che il “bypass può essere fatto in accordo con l’arretramento“, barzelletta propagandata dal Viceministro Mario Baldassarri (nel suo intervento pochi minuti prima di Rossi) che lo illuse che la linea ferroviaria potesse essere indirizzata sotto la collina di Falconara Alta.

3)      NON PRESENTO’ ALCUNA MOZIONE “per ulteriori approfondimenti e confronti al fine di fugare dubbi e recepire le legittime istanze delle popolazioni interessate” né in quel Consiglio del 27 luglio 2008 né MAI. Ciò è provato dal verbale di quel Consiglio che pubblichiamo il quale si conclude senza nessuna votazione di documenti proposti!

4)      Non ha fatto nulla di nulla per bloccare a marzo 2009 la Delibera di Giunta e il Sindaco stesso nell’esprimerne PARERE FAVOREVOLE al progetto esecutivo del bypass durante la Conferenza dei Servizi presso il Ministero delle Infrastrutture.

E come Rossi, lo stesso Sindaco Signorini non ha mai pronunciato un dubbio sul bypass ferroviario pur sedendo in Giunta con Brandoni per 10 anni e, come gli Assessori Mondaini, Astolfi, Baldassari, votò il parere favorevole di Giunta che il Sindaco Brandoni portò al Ministero delle Infrastrutture a marzo 2009.

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Questi sono i fatti documentati! Il resto sono bugie!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

SICUREZZA ALLO SBANDO! Continua il disinteresse e la sciatteria dell’Amministrazione comunale nei confronti dell’area pubblica inquinata (SIN – Sito di Interesse Nazionale) di Villanova. Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF, trova uno dei cancelli di ingresso aperto mentre l’Ordinanza Sindacale Nr. 6 del 1 febbraio 2016 prescrive alla stessa Amministrazione di predisporre quanto necessario all’interdizione dell’area mediante la chiusura degli ingressi ai fini della tutela della salute pubblica! CHI DEVE CONTROLLARE?

 doppio-simbolo.JPG Il cancello dell’area pubblica di Villanova (entrata di via Monti e Tognetti) è aperto, privo di lucchetti e/o catene che lo serrino e, pertanto, pericolosamente accessibile nonostante l’Ordinanza Sindacale Nr. 6 del 1 febbraio 2016 a tutela della salute pubblica!

2019-loris-22-febb.jpgL’Ordinanza Sindacale Nr 6 del 1 febbraio 2016 prescrive l’interdizione dell’area verde pubblica (…) a scopo precauzionale e a tutela della salute pubblica perché suolo, sottosuolo e falda acquifera sono stati trovati inquinati da idrocarburi leggeri e pesanti, da metalli pesanti e da tetracloroetilene. Per capire il rischio, calpestarne il suolo significa portare altrove (appiccicata alle suole delle scarpe) la contaminazione da idrocaruri; sollevare polvere con qualsiasi mezzo significa richiare di inalare idrocarburi (vedi quanto occorso con l’autorizzazione concessa da ignoti ai plurimi scarichi degli sfalci e delle potature nell’area con l’ingresso di autocarri e lavoratori).

Il Consigliere comunale Calcina ha dichiarato:L’area pubblica contaminata è in attesa di bonifica come Sito di Interesse Nazionale (SIN) con denaro stanziato dal Ministero dell’Ambiente nel 2010, ma nel frattempo che tutto è 2.JPGinspiegabilmente bloccato, la sicurezza e la tutela della salute dei cittadini impone che l’Amministrazione comunale controlli che nessuno acceda all’area. Chi è il responsabile dei controlli? La Polizia Municipale? Nell’Ordinanza del 2016 si prescrive “al Dirigente del 3° Settore – UOC Tutela Ambientale, in collaborazione con il Comando della Polizia Municipale, di predisporre quanto necessario all’interdizione dell’area, mediante apposizione di avviso, segnaletica e mediante la chiusura degli ingressi. Il Comune ha messo l’avviso e la segnaletica, ma non fa nulla per controllare e garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini. Mi pare di capire che tra l’inchiesta dei Carabinieri del NOE e queste sciatterie, per l’Amministrazione Signorini risulti più conveniente continuare a non rispondere alla nostra interrogazione che giace in Consiglio comunale dal 11 novembre 2018″.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha segnalato quanto accertato sia telefonicamente che con una p.e.c. l’Amministrazione comunale, il Comandante delle Tenenza dei Carabinieri di Falconara Marittima e il Comandante dei Carabinieri del NOE di Ancona.

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Grazie alla responsabilità istituzionale e verso i cittadini falconaresi dei Consiglieri di opposizione che hanno garantito con la loro presenza il numero legale, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la Delibera che nega la conformità urbanistica al progetto di RFI delle BARRIERE ACUSTICHE. Approvato l’emendamento di CiC/FBC/SAF che ha semplificato e reso più incisive le richieste prioritarie di intervento di risanamento acustico alternative alle barriere. Calcina: “Ho motivato l’emendamento sostenendo che per l’efficacia e la chiarezza della richiesta di un intervento alternativo alle barriere, la delibera doveva attenersi a ciò che è già previsto nel DM Ambiente 29/11/2000 poiché quella, e non altra, è la cornice entro cui RFI deve espletare in modo realmente sostenibile l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto, in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”. Attenti alla Regione Marche, la sua mediazione potrebbe attestarsi su barriere acustiche più basse!

doppio-simbolo.JPG Per l’ennesima volta dall’inizio dell’Amministrazione Signorini, anche nel Consiglio comunale di ieri, 15 zzzzz.JPGfebbraio, abbiamo assistito alle defezioni dei Consiglieri di maggioranza. L’opposizione (CiC/FBC/SAF – PD – LEGA e M5S) ha garantito il numero legale in aula con responsabilità istituzionale e grande rispetto verso i cittadini di Falconara che attendevano una decisione importante che hanno chiesto in quasi 7.000: la Delibera di Consiglio che NEGA LA CONFORMITA’ URBANISTICA al progetto di RFI per l’installazione delle barriere acustiche. La Delibera è stata approvata e CiC/FBC/SAF esprimono soddisfazione per l’approvazione di un loro emendamento le cui motivazioni erano state illustrate lunedì 11 febbraio ai Portavoce del Comitato “NO AL MURO, SI AL MARE”.

( leggilo QUI’ )

Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato in proposito: L’esigenza era quella di conferire la massima efficacia e chiarezza alla Delibera e quindi essere netti nei confronti di RFI e del Ministero delle Infrastrutture nella richiesta di un intervento alternativo all’attuale progetto. Le modalità sostenibili ed alternative per abbattere l’inquinamento acustico sono già indicate nel DM Ambiente 29/11/2000 e, dunque, quella e non altra è la cornice entro cui costringere RFI ad espletare l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”.

Infatti il testo originario del deliberato, la parte più importante dell’Atto, era stato infarcito dalla Giunta con richieste non pertinenti che tra l’altro, come quella dell’arretramento della linea ferroviaria adriatica e dell’interramento, sarebbe andata incontro agli sberleffi del Ministero delle Infrastrutture e di RFI dato che proprio a loro l’ex Sindaco Brandoni (capo della Giunta con Signorini, Rossi e Mondaini) nel 2009 aveva dato parere favorevole al progetto definitivo del famigerato bypass ferroviario che ha seppellito qualsiasi ipotesi di arretramento dalla costa della linea ferroviaria.

Ma CiC/FBC/SAF hanno anche sottolineato la necessità che la Regione Marche esca dall’ambiguità su questo argomento.

Il Consigliere Calcina: Non ci possiamo accontentare della annunciata mozione del Presidente del Consiglio Regionale che, da quanto abbiamo appreso dai quotidiani, al contrario, ci preoccupa. Infatti se chiederà una soluzione condivisa a basso impatto ambientale, paesaggistico ed economico è probabile che la mediazione della Regione potrebbe attestarsi per le barriere un po’ più basse! La nostra è una deduzione logica dato che l’unica soluzione delle tre previste DM Ambiente 20/11/2000 che ha un impatto ambientale è quella delle barriere … e se Mastrovincenzo parla di basso impatto ambientale, il pensiero va a barriere più basse! Ipotesi da RIGETTARE CON DECISIONE”.

Dunque attenti anche alla Regione Marche! La partita è tutt’altro che vinta!

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ABBANDONO DI RIFIUTI nell’area pubblica di Villanova! C’è qualche indagato nell’ambito dell’Amministrazione comunale di Falconara? Il reato per cui sono intervenuti i Carabinieri del NOE prevede l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro!

doppio-simbolo.JPG L’inchiesta dei Carabinieri del NOE su quanto accaduto nell’area pubblica di Villanova, potrebbe essere molto pesante per la credibilità della Giunta Signorini. Infatti dalla Delibera di Giunta n° 406 del 22 novembre 2018 sembrerebbe che qualcuno 2.JPGdell’Amministrazione è indagato per “abbandono di rifiuti effettuato da titolare d’impresa o responsabile di ente” (art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/06), reato che prevede l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi.

Il presunto responsabile o i presunti responsabili, quindi, potrebbero essere stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Il fatto che con la Delibera n° 406 (leggi QUI’ ) si è conferito il mandato al Sindaco di presentare scritti difensivi e comunque di proporre opposizione al verbale di accertamenti, rilievi e contestuale sequestro da parte del Comando C.C. del NOE, significa che la Giunta è sulla difensiva.

Ciò ci induce a pensare che gli indagati potrebbero appartenere ai livelli apicali dell’Amministrazione comunale.

Anche se alla nostra interrogazione non sarà data mai alcuna risposta, non ci stancheremo di chiedere al Sindaco Signorini e all’Assessore all’Ambiente: “Qual è la logica ambientale e amministrativa per cui è stato concesso di usare come una discarica l’area verde pubblica in attesa della bonifica?“.

leggi anche

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

“È in corso un accertamento da parte dei Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico di Ancona)” riguardo all’ingresso di lavoratori e autocarri di una ditta di manutenzione del verde nell’area pubblica comunale di Villanova (ex Antonelli) nonostante l’area sia interdetta da un’Ordinanza sindacale in quanto contaminata da idrocarburi nel suolo, sottosuolo e falda acquifera.

doppio-simbolo.JPG Il Consigliere Loris Calcina ha ufficialmente appreso dell’accertamento in corso dei Carabinieri del NOE dal Presidente del Consiglio comunale di Falconara che, in questo modo, ha giustificato il rinvio della risposta all’interrogazione consiliare proprio del Consigliere di CiC/FBC/SAF che, l’11 novembre 2018, aveva chiesto al Sindaco di conoscere come mai nell’area comunale di Villanova interdetta per l’inquinamento da idrocarburi di suolo, sottosuolo e falda acquifera, le maestranze del Comune (che nell’area avevano il magazzino e la base logistica) erano state allontanate a titolo precauzionale per tutelarne la salute, mentre i lavoratori di una ditta di manutenzione del verde erano entrati più volte per scaricare a terra le potature.

1.JPG Il Consigliere Calcina, che aveva allegato all’interrogazione foto di quanto constatato personalmente e una mappa della contaminazione redatta dall’ARPA Marche, ha dichiarato:E’ molto grave aver consentito l’ingresso a lavoratori che durante le operazioni di scarico possono essere venuti in contatto con il suolo contaminato da idrocarburi pesanti sotto forma di polveri sollevate dalle manovre dell’autocarro e dalle operazioni stesse. Perché le maestranze del Comune giustamente sono state precauzionalmente allontanate mentre altri lavoratori sono stati fatti entrare?”.

2.JPGE inoltre: Qual è la logica per cui è stato concesso di usare come una discarica l’area verde pubblica in attesa della bonifica?.

leggi anche

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

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Le giustificazioni del Consigliere comunale Baia sono peggiori del suo comportamento ostruzionistico e scorretto! Dovrebbe fare altro nella vita.

doppio-simbolo.JPG Le parole del Consigliere comunale Raimondo Baia evidenziano alcuni sorprendenti motivi del congelamento della Commissione consiliare II^ da cui – con grande sollievo – si è dimesso dopo mesi di assenza e di mancate risposte alle sollecitazioni scritte.

alluvione.JPG“Le Commissioni hanno un costo per la comunità” ha dichiarato Baia.

Certo che il sistema democratico ha un costo di funzionamento, ma va fatto funzionare lo stesso se lo si ritiene indispensabile alla convivenza civile e al buon funzionamento della città. Se Baia considera solo un costo da evitare il lavoro di controllo, valutazione e proposta dei Consiglieri comunali nelle Commissioni, crediamo che abbia sbagliato consesso in cui si è fatto eleggere. Anche perché se i Consiglieri di minoranza chiedono di valutare e discutere un argomento in Commissione, un Presidente di Commissione non può ignorare la richiesta perchè Lui solo – di fronte ad altri 6 Consiglieri – ritiene indifferente la proposta !  

Risparmiare sui costi, si giustifica Baia!

Certo, ma questa è la foglia di fico dietro cui tenta di nascondersi Baia! Infatti l’ex Presidente di Commissione deve spiegare ai cittadini perché a gennaio ha preferito continuare a non convocare la Commissione II^ di cui era Presidente nonostante avesse ben due argomenti all’ordine del giorno chiesti dalla minoranza: via Arturo Donaggio e la sicurezza dei fossi a Castelferretti!

cq5damthumbnailcropped1000563.jpegPer quanto riguarda la cancellazione del nome del Dr. Arturo Donaggio dalla toponomastica cittadina che per Baia “costituisce una questione indifferente a tutti” gli facciamo notare alcune cose:

1)      Delle leggi razziali e del Dr. Arturo Donaggio che ne è stato un propugnatore, scrivendo e sottoscrivendo il vergognoso e antiscientifico Manifesto della Razza nel 1938, si è parlato anche nel GIORNO DELLE MEMORIA al Convegno del 27 gennaio scorso tenutosi al Museo della Resistenza di Falconara M. Il Vicesindaco Yasmin Al Diry, che in forma ufficiale ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, sollecitata sull’argomento, si è impegnata ad intervenire sulla questione di fronte ai cittadini presenti e ai rappresentanti della Comunità ebraica.

2)      Ammesso e non concesso che la cancellazione del nome del Dr. Arturo Donaggio sia una questione indifferente a tutti, ogni Amministrazione comunale ha l’ineludibile dovere di mettere in atto ogni iniziativa per combattere la discriminazione razziale e la violenza che si sta riaffacciando in ogni angolo d’Italia. Che segnale diamo ai giovani studenti che nelle scuole studiano la tragedia dei campi di concentramento se vedono “premiato” chi ha scritto il Manifesto della Razza con l’intitolazione di una via cittadina ?

La nostra proposta che Baia ha rifiutato anche solo di portare in discussione (da novembre!), era ed è mossa sia dall’intento di evitare l’oblio sia dall’intento senza dubbio più educativo e giusto di dedicare una via cittadina a chi, a causa dell’infamia delle leggi razziali, perse il proprio posto di insegnamento oppure pagò con la deportazione nei campi di concentramento e la propria vita.  

Prendiamo atto che Baia è indifferente a queste “sfumature”.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

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