Ecco come l’Amministrazione comunale ha confezionato la “polpetta avvelenata” per i lavoratori della ex Agorà di Falconara già dal 2009: € 360.000 di anticipo sul canone di concessione e il pagamento di € 144.000 all’anno, per 12 anni! Hanno fatto cassa con i bisogni di cittadini deboli e sulle spalle dei lavoratori. “Dobbiamo essere in grado di controllare quello che fanno” disse l’Assessore ai Servizi Sociali della Giunta Brandoni riferito all’AGORA’! Ma proprio la mancanza di controllo da parte dell’Amministrazione comunale ha generato la grave situazione attuale.

Scritto il 30 Marzo 2018 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini

2018-nuovo.jpg  siamo-falconara.jpgRinfrescarci la memoria è sempre un utile esercizio. In quello che cercherò di fare oggi non fatevi sviare dal fatto che citerò frasi dell’Assessore ai Servizi Sociali che oggi non è né in Giunta né in Consiglio comunale; all’epoca del confezionamento della “polpetta avvelenata” per i lavoratori della ex Agorà, c’erano tutti quelli che ancora oggi amministrano Falconara: il Sindaco Brandoni e gli Assessori Signorini, Astolfi, Mondaini, Rossi, Fiorentini, compresi molti dei loro fidi Consiglieri comunali.

Tutti questi eletti concorsero a trasformare l’erogazione di servizi a carattere socio-sanitario e socio-educativo-riabilitativo in un fatto puramente economico da cui drenare risorse per il Bilancio. Fare cassa con i bisogni di cittadini deboli: una scelta immorale e alla lunga, come oggi dimostrato, demolitrice della dignità dei lavoratori.

Lavoratori che, nonostante le angherie subite, hanno sempre dato fondo a tutte le loro energie professionali e fisiche pur di non far pesare la situazione sugli assistiti.

Nel Consiglio comunale del 23 novembre 2009, a nome della Giunta Brandoni, l’Assessore ai Servizi Sociali (Baldassarri) definì quel progetto estremamente complesso e delicato che ha un grosso impatto nel sostenere il bilancio“! L’impatto vero è quello denunciato ieri dai lavoratori in lotta per il salario e la dignità!

Il primo bando per la gestione della struttura nel 2009 andò deserto. Nessuno si avventurò a gestire solo i servizi a carattere sociale e socio-sanitario della struttura di via Marsala poiché avrebbe dovuto anticipare € 1.023.055 sul canone di concessione e pagare € 144.000 all’anno, per 12 anni! Richieste insostenibili.

Nel secondo bando (ristrutturato), sempre nel 2009, la Giunta Brandoni inserì anche la gestione del Centro SI (servizio socio-educativo-riabilitativo) ed abbassò a € 360.000 l’anticipo sul canone di concessione mantenendo il pagamento di € 144.000 all’anno, per 12 anni! A questo secondo bando partecipò solo l’Agorà che, a tutt’oggi, è inspiegabile come abbia potuto sperare di far quadrare i conti.

Ecco altre parole dell’Assessore ai Servizi Sociali della Giunta Brandoni sull’inequivocabile e mera funzione di “acchiappasoldi” del progetto: “L’inserimento del Centro SI ha una importanza fondamentale perché in questo momento è l’unico servizio esistente, per cui nella difficoltà di attivare tutti i servizi in tempi brevissimi (…) il Centro SI dà la possibilità al concessionario di avere un introito certo ed immediato perché è l’unico servizio esistente“. E aggiunse per tranquillizzare circa la bontà della scelta della Giunta: “E’ logico che il Comune deve controllare, il progetto deve essere intelligente e noi dobbiamo guardare (…) dobbiamo essere in grado di controllare quello che fanno”!

Allora, in quel Consiglio comunale del 23 novembre 2009, mi opposi a quel progetto sciagurato; oggi, come candidato a Sindaco per CiC/FBC e SiAmo Falconara, unisco la mia voce a quella dei lavoratori denunciando che anche la TOTALE MANCANZA DI CONTROLLO da parte dell’Amministrazione comunale ha generato la grave situazione attuale.

Loris Calcina – candidato a Sindaco per le liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara

Lara Polita – Capogruppo consiliare della lista civica Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune

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