RADDOPPIO SS16: FALCONARA PENALIZZATA DALL’INCAPACITA’ DELLA GIUNTA SIGNORINI! Rinnegando quanto chiesto all’ANAS nel 2013, la Giunta Signorini ha rinunciato allo “svincolo di accesso alla statale dal territorio di Falconara nella zona via Tesoro - Palombina Vecchia, in quanto infrastruttura essenziale al miglioramento della viabilità veicolare, della situazione ambientale e della sicurezza delle zone Falconara Centro, Falconara Sud e quartiere Collemarino di Ancona”. Nel Consiglio comunale del 3/6/2019 CiC/FBC/SAF hanno tentato di reinserire quella richiesta nel progetto dell’ANAS: la maggioranza del Sindaco bocciò gli emendamenti! Ancora una volta il Sindaco Signorini, in continuità con il predecessore Brandoni, ha consentito che FALCONARA fosse trattata COME TERRITORIO DI CONQUISTA e i FALCONARESI COME CITTADINI SACRIFICABILI AGLI INTERESSI ALTRUI!
Con il raddoppio della Strada Statale 16 Adriatica, Falconara Marittima, per l’ennesima volta, subirà soltanto l’impatto di una infrastruttura senza trarne benefici.
Attenzione: IL RADDOPPIO VA FATTO, MA stiamo dicendo che FALCONARA MARITTIMA HA PERSO L’ULTIMA OCCASIONE DI VEDERE REALIZZATO UNO SVINCOLO CHE DRENI IL TRAFFICO DA VIA FLAMINIA E PALOMBINA VECCHIA PROPRIO VERSO LA SS16 RADDOPPIATA.
Il Sindaco Signorini che, al fianco del Presidente della Regione Marche, ha espresso “«grande soddisfazione» per l’opera attesa da anni, ed ha ringraziato la Giunta regionale «sensibile» alla tematica infrastrutture” ha rinnegato quanto sostenuto dalla Giunta in cui era Assessore nel 2013: la Delibera del CC di Falconara del 10/4/2013 votata all’unanimità (maggioranza e opposizione compresa CiC) in cui fu dato “parere favorevole sul progetto” CONDIZIONANDOLO “all’inserimento nel progetto di una bretella di collegamento o uno svincolo di accesso alla statale dal territorio di Falconara nella zona via Tesoro - Palombina Vecchia, in quanto infrastruttura essenziale al miglioramento della viabilità veicolare, della situazione ambientale e della sicurezza delle zone Falconara Centro, Falconara Sud e quartiere Collemarino di Ancona”. Continua a leggere…
Da settimane il cantiere del bypass ferroviario ha chiuso via del Conventino, percorso di fuga rapido per evacuare in sicurezza i residenti di Fiumesino qualora si verificasse un incidente rilevante presso la raffineria API. Con una p.e.c. al Prefetto di Ancona e al Sindaco di Falconara, CiC/FBC/SAF hanno chiesto che sia tempestivamente individuata e comunicata ai residenti di Fiumesino una via di fuga che rispetti i criteri enunciati nel Piano di Emergenza Esterna, ovvero una via di fuga schermata rispetto ad un eventuale incendio in raffineria. Inoltre, CiC/FBC/SAF hanno chiesto al Prefetto di valutare se nel comportamento di RFI – ITALFERR sia riscontrabile una inidonea comunicazione dell’avanzamento delle varie fasi di lavoro del bypass in quanto quella attualmente in essere in via del Conventino non sembra essere stata adeguatamente organizzata dal punto di vista logistico, ovvero dal punto di vista delle conseguenze a seguito della chiusura di una importantissima via di fuga del PEE.
Da settimane, l’attuale chiusura di via del Conventino, determinata dal cantiere di RFI - ITALFERR per la realizzazione del bypass ferroviario, impedisce alla popolazione residente a Fiumesino di intraprendere il percorso di fuga indicato dal Piano di Emergenza Esterna per evacuare in sicurezza la zona interessata da un eventuale incidente rilevante presso la raffineria API e raggiungere in sicurezza i punti di raccolta individuati dal PEE.
Da quanto risulta dall’Allegato 3.1 Piano operativo di viabilità del PEE, al paragrafo CANTIERE RFI-ITALFERR PER LA REALIZZAZIONE DEL BYPASS FERROVIARIO DELLA LINEA ADRIATICA, tra le quattro fasi di lavorazione previste da RFI - ITALFERR che comporteranno modifiche all’assetto viario della zona, non è stata considerata quella che sta interessando via Conventino. Continua a leggere…
Castelferretti: barriere architettoniche nel marciapiede in via Giordano Bruno a Castelferretti. Inadeguatezza del marciapiede in via S. Maria. Inviata documentazione fotografica all’Assessore alla viabilità comunale e alla Commissione consiliare competente. CiC/FBC/SAF: «Chiediamo di affrontare il problema in Commissione e individuare una soluzione».
In via Giordano Bruno - dal civico 88 al 116 - chi ha problemi sanitari o ridotte capacità motorie che lo/la costringono ad usare una carrozzella incontra grosse difficoltà lungo il marciapiede. Su segnalazione di alcuni cittadini di cui riproduciamo le foto, abbiamo verificato (metro alla mano) che ci sono dei punti in cui il marciapiede accessibile si restringe anche fino a 80 - 60 cm.
Chi deve ricorrere all’ausilio di una sedia a rotelle con la dimensione della seduta di 43 cm ed un ingombro totale di poco più di 60 cm. riesce a fruire, con difficoltà, del marciapiede. Ma qualora una persona di corporatura robusta fosse costretto ad usare una carrozzella con una larghezza complessiva di 78 cm (misure desunte dalle migliori progettazioni oggi sul mercato) non riuscirebbe a superare i restringimenti che si incontrano sul marciapiede. Continua a leggere…
C’è uno squarcio nella parete perimetrale esterna della ex Officina squadra rialzo delle ferrovie di via Monti e Tognetti. Da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio. Alle nostre segnalazioni e richieste di intervento la Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche non ha mai risposto. Chi fa rispettare gli OBBLIGHI CONSERVATIVI DELL’IMMOBILE E DEI MATERIALI ROTABILI IVI CONSERVATI in capo all’attuale proprietario (API raffineria)? Infine: è vero che sotto la supervisione scientifica della stessa Soprintendenza si sta progettando lo spostamento dei vagoni in un altro sito? Chi ci guadagna con l’oblio?
Come Consigliere comunale - componente della Commissione consiliare cultura - in forza del mandato amministrativo conferitomi anche a tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio di Falconara Marittima, ho inviato le foto della situazione alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche chiedendo di accertare lo stato conservativo dell’immobile e dei materiali rotabili ivi conservati nonché per far rispettare all’attuale proprietà della ex Officina squadra rialzo (API raffineria dal 2006) gli Obblighi conservativi dei beni tutelati che le competono.
Leggono per conoscenza anche il Sindaco di Falconara e il suo Assessore alla Cultura nonché quello della Regione Marche.
È L’ENNESIMA RICHIESTA DI INTERVENTO che rivolgo alla Soprintendenza negli anni poiché i materiali rotabili e l’edificio che li contiene sono considerati «un contesto culturale omogeneo, congruente ed inscindibili e sono stati dichiarati di INTERESSE CULTURALE - quindi tutelati - con Decreto del Soprintendente regionale 21 maggio 2003 firmato dall’Arch. Giangiacomo Martines e dal Funzionario Responsabile della Soprintendenza, Arch. Pierluigi Salvati. Continua a leggere…
Sarà “Pantalone” a pagare la deviazione del fosso Rigatta perchè disfunzionale al deflusso dell’acqua verso il mare e a rischio esondazione? EPPURE I RESPONSABILI E LE CAUSE SONO NOTI A TUTTI: le “sezioni non adeguate e le intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api”! Hanno pagato i cittadini falconaresi e marchigiani un’opera che “porta benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica”? La Commissione Urbanistica del 12/2/2019 aveva espresso alla Giunta Signorini il parere di “aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese”! Come e quando ha agito il Sindaco Signorini nei confronti della Regione Marche? Che cosa ha risposto e fatto la Regione Marche per non caricare sui cittadini marchigiani i costi degli errori dell’API e dell’ANAS? CiC/FBC/SAF lo hanno chiesto con una pec al Presidente della Regione e al Sindaco di Falconara M.
Invece di esaltare «l’impegno per cercare di risolvere in modo definitivo la questione del pericolo di esondazione nella zona raffineria», il Sindaco Signorini e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi (difesa del suolo), dovrebbero anche dire ai cittadini marchigiani chi paga i costi della deviazione del Fosso Rigatta progettata e in fase di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica.
I responsabili dei precedenti, pessimi interventi sul Rigatta saranno chiamati a contribuire ai costi?
Perchè sia chiaro, quei RESPONSABILI SONO NOTI A TUTTI! Continua a leggere…
Falconara e scarichi fognari in mare: ci prendiamo la responsabilità di pubblicare e inviare al Comitato Non Sversiamo in Città e al Consorzio Falcomar la NOTA TECNICA del progetto di bio filtrazione che potrebbe essere complementare al Progetto scolmatori. Dal 14 dicembre la NOTA è stata inviata a tutti i Consiglieri, al Sindaco e alla Giunta Signorini MA i Presidenti delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Speciale non ne vogliono discutere nonostante la richiesta di CiC/FBC/SAF del 13 gennaio scorso! Stanno impedendo di verificare l’importanza dell’abbattimento dell’inquinamento organico nel mare di Falconara, di quanto si ridurrebbe il volume delle vasche con l’eventuale inserimento di un sistema di bio filtrazione sulle condotte a mare e se il risparmio ottenuto da quella riduzione può permettere l’adozione del sistema di bio filtrazione all’interno del “Progetto Scolmatori”, senza aggravio dei costi.
Premesso che i sottoscritti Consiglieri comunali Loris Calcina e Marco Baldassini non sponsorizziamo alcuna Società bensì intendiamo, per il bene di Falconara M., approfondire la eventuale utilità dell’applicazione di tecnologie di depurazione biologica delle acque scaricate in mare a seguito della realizzazione del “Progetto Scolmatori” e, pertanto, auspichiamo una eventuale gara di appalto per individuarne la migliore.
Sottolineiamo la scelta disinformativa dell’Amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza riguardo al possibile inserimento di sistemi di bio filtrazione applicati alle condotte di scarico a mare previste nel “Progetto Scolmatori” tutt’ora in fase di progettazione preliminare.
Infatti la Società MUDS - invitata dai Presidenti in sede di Commissioni congiunte Urbanistica, Ambiente e Speciale (21/11/2020) ad esporre le caratteristiche tecniche della bio filtrazione - ha successivamente inviato a tutti i Consiglieri comunali, Sindaco e Giunta una NOTA TECNICA (14/12/2020) redatta sulla base del confronto con i Tecnici di Viva Servizi. Continua a leggere…