PINI DI VIA GOBETTI: IL CONSIGLIERE CALCINA DIFFIDA IL SINDACO SIGNORINI DA ABBATTERE ALTRI PINI SENZA FIRMARE UNA APPOSITA ORDINANZA CHE INDICHI I MOTIVI DI PREVENZIONE ED ELIMINAZIONE DI GRAVI PERICOLI CHE MINACCIANO L’INCOLUMITÀ PUBBLICA E L’INTEGRITÀ FISICA DELLA POPOLAZIONE. MA INTANTO CHI HA AUTORIZZATO L’ABBATTIMENTO DEL PINO N°30 IN VIA GOBETTI IL 13 LUGLIO SCORSO? CHIESTO L’INTERVENTO DEL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA FORESTALE!

doppio-simbolo.JPG albero-disegno.JPG In base alla Legge Forestale Regionale, i Pinus pinea di Falconara sono una specie protetta e, per questo, possono essere abbattuti per motivi specifici e SOLO su autorizzazione del Comune.

Come detto nelle Commissioni Consiliari e scritto nelle Relazioni e negli Atti dell’Amministrazione comunale, se è vero che c’è un problema di pericolo per l’incolumità pubblica è SOLO il Sindaco che può e deve emanare apposita Ordinanza contingibile ed urgente per l’abbattimento dei pini di via Gobetti, poiché né la Giunta Comunale né, tantomeno, il Consiglio Comunale possono deliberare atti che per loro natura rientrano nella competenza esclusiva del Sindaco.

E infatti, né la Giunta Comunale né il Consiglio Comunale hanno mai deliberato Atti che autorizzino l’abbattimento dei pini.

Ma il 13 luglio u.s. uno dei Pinus pinea di via Gobetti è stato abbattuto. Non ci risulta che sia stata firmata un’Ordinanza apposita dal Sindaco Signorini.

Quindi, chi ha autorizzato l’abbattimento?

Abbiamo chiesto l’intervento del Comando dei Carabinieri per la Tutela Forestale delle Marche per verificare se l’abbattimento del pino n° 30 di via Gobetti sia stata regolare e per verificare le procedure di abbattimento.

Ovviamente, per correttezza, ho informato il Sindaco Signorini della richiesta inviata ai Carabinieri.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Siamo impauriti e indignati. Dopo la settimana di pesanti emissioni sonore e lo scontro tra Sindacati e API raffineria sulla SICUREZZA, le liste civiche scrivono direttamente al Ministro Costa e al Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente. Il Consigliere Calcina: “E’ inqualificabile quello che è accaduto ai danni della popolazione di Falconara già impaurita per l’emergenza sanitaria e costretta al confinamento in casa. Non possiamo fidarci né del Sindaco che non trova nulla da dire sulle giustificazioni fotocopia dell’API del 29 marzo e dell’11 aprile, né di un ectoplasma come l’Assessore all’Ambiente della Regione Marche. Questa gente quando si sveglia ogni mattina, dovrebbe ripetersi quanto dichiarato dal DG del Ministero dell’Ambiente il 26 agosto 1999: se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, la raffineria non potrebbe essere localizzata dove si trova. Ma non lo fanno, e i cittadini devono affidarsi alla buona sorte!”

doppio-simbolo.JPG Non sappiamo quanti falconaresi, residenti a Falconara, siano occupati in raffineria.

immagine.jpg Ma siamo sicuri che la raffineria ha occupato l’esistenza quotidiana di 26.000 falconaresi residenti.

Una raffineria che “se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, non potrebbe essere localizzata dove si trova (Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente 26/8/1999).

Quegli scoppi e quelle sonore svampate che per tutta la settimana dal 29 marzo all’11 aprile sono stati emessi dagli impianti di raffineria sono stati blasfemi, poiché riversati su una popolazione già impaurita per l’emergenza sanitaria, costretta al confinamento in casa o nel proprio giardino (chi ce l’ha).

Siamo impauriti e indignati perché la causa che ha comunicato la Direzione della raffineria al Sindaco è la stessa sia del 29 marzo sia dell’11 aprile: “un malfunzionamento di una valvola di regolazione della pressione del vapor d’acqua“.

Siamo impauriti e indignati perché il Sindaco di Falconara M. pubblica sul sito web del Comune due comunicazioni fotocopia della direzione della raffineria senza domandarsi perché quel problema non è stato risolto in una settimana

Siamo impauriti e indignati perché i Sindacati hanno attaccato l’azienda sulla questione SICUREZZA denunciando “un drastico taglio del numero del personale in turno addetto al presidio delle apparecchiature lasciate ferme, con presenza di prodotto (benzina-gasolio-idrogeno ecc. ) e non bonificate, una azzardata rivisitazione della composizione dei componenti della Squadra di Primo Intervento”.

Siamo impauriti e indignati perché quando i cittadini telefonano ai Vigili del Fuoco percepiscono un certo fastidio per la chiamata.

Siamo impauriti e indignati perché il Sindaco invia una pattuglia della Polizia Locale che non ha voluto formare per intervenire sugli impianti a rischio di incidente rilevante e sulle industrie insalubri e quindi non sa dove andare a guardare, e viene umiliata perché non può fare altro che registrare ciò che dichiara il Tecnico di turno.

Siamo impauriti e indignati perché sulla raffineria di Falconara Marittima l’Assessore all’Ambiente della Regione Marche è un ectoplasma.

Siamo impauriti e indignati perché c’è gente come il Dr. Antonio Ziantoni del Ministero dell’Ambiente, che dichiara che si può tranquillamente affermare che rispetto all’impegno ambientale la raffineria di Falconara può essere annoverata tra le migliori del paese.

Siamo impauriti e indignati, e per questo non ci rimane che scrivere direttamente al Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa, e al Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente.

guarda e ascolta quanto accaduto  https://youtu.be/AaGvClXdJ1c

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Gli abeti natalizi che l’Amministrazione comunale aveva posizionato per abbellire il centro di Falconara M. si sono seccati dopo 6 mesi! “Sono stati messi dentro recipienti di plastica. Per essersi seccati presumiamo che non siano mai stati neanche annaffiati!” ha detto il Consigliere Calcina al termine del sopralluogo nell’area dove sono stati messi a dimora gli abeti. Presentata un’interrogazione della civiche CiC/FBC/SAF per avere una risposta dall’Assessore all’Ambiente/LL.PP. Valentina Barchiesi. Pubblicato il filmato del sopralluogo.

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L’Amministrazione Signorini da una parte – con ADOTTA UN’AIUOLA – offre ai cittadini di mantenere, conservare e migliorare volontariamente aree pubbliche già sistemate a verde dal Comune; dall’altra, per propria incuria, ha lasciato seccare irrimediabilmente gli abeti di natale che lo scorso dicembre 2018 abbiamo visto sistemati e addobbati in alcune zone della città.

Bell’esempio! ha commentato il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – al termine del sopralluogo videofilmato nell’area dove sono stati messi a dimora gli abeti (di fronte al cimitero di Castelferretti) che sono risultati quasi tutti secchi; ne è sopravvissuto uno soltanto ed un altro è agonizzante.(Guarda il filmato di 4min https://youtu.be/6KXf3YIT3ZI )

La ragione la spiega il Consigliere di CiC/FBC/SAF: “Ci sono due modi per far vivere gli abeti natalizi dopo le feste: o si svasano e si piantano oppure, se si lasciano dentro il recipiente/vaso, la terra va inumidita ogni 2/3 giorni e magari anche concimata ogni 25/30 giorni. Invece è accaduto che gli abeti che sono stati lasciati dentro il recipiente di plastica (in una cosiddetta ‘mastella’), presumibilmente, non hanno mai goduto neanche dell’innaffiamento della terra che, pertanto, oggi risulta arida! L’abete sopravvissuto, al contrario, è stato piantato a terra e risulta tutto verde, con nuovi getti e il tronco irrobustito“.

L’interrogazione consiliare depositata dal Consigliere di CiC/FBC/SAF chiede all’Assessore all’Ambiente e LL.PP. di conoscere il fornitore degli abeti, le offerte e le relative condizioni valutate dall’Amministrazione comunale, quanti abeti sono stati acquistati, se con la fornitura degli abeti era compresa la messa a dimora e la manutenzione, chi ha provveduto alla messa a dimora degli abeti di fronte al cimitero di Castelferretti, chi doveva controllare lo stato degli abeti.

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Il Sindaco Signorini SI È RIFIUTATA di inviare al Ministro dell’Ambiente la richiesta di disporre provvedimenti risolutivi per l’inadeguata conduzione e gestione delle attività di autorizzazione e di controllo sulla Raffineria API di Falconara M. da parte dell’ISPRA e del Dirigente Antonio Ziantoni. Il Dirigente ministeriale (ottobre 2018) aveva negato un’ISPEZIONE STRAORDINARIA in raffineria API chiesta dallo stesso Sindaco e dalla Regione Marche per le continue esalazioni idrocarburiche che da mesi aggredivano i falconaresi. “Il Sindaco Signorini ha rivelato IL SUO VERO VOLTO POLITICO DOPPIOGIOCHISTA SULLA EMERGENZA SANITARIA E AMBIENTALE di Falconara” ha dichiarato il Consigliere Loris Calcina di CiC/FBC/SAF, estensore della proposta di intervento, il quale ha spiegato: “Il RIFIUTO del Sindaco è tanto più grave dopo che 1 febbraio 2019 il Ministero della Salute Le ha scritto dicendo che la visita ispettiva straordinaria sarebbe stata importante perché le esalazioni prodotte e causate dai malfunzionamenti e dalla scarsa manutenzione possono incidere negativamente sulla salute delle persone e perché i fenomeni odorigeni sono indicativi di emissioni fuggitive di idrogeno solforato o di composti organici volatili come idrocarburi policiclici aromatici o benzene, sostanze queste tossiche e cancerogene”. Pubblichiamo la mozione di CiC/FBC/SAF e la nota del Ministero della Salute inviata al Sindaco Signorini.

doppio-simbolo.JPG  def-stef.JPG Il 3 giugno scorso, in Consiglio comunale si è discussa la MOZIONE presentata da CiC/FBC/SAF affinché il Consiglio impegnasse il Sindaco Signorini ad inviare la richiesta di disporre provvedimenti risolutivi per l’inadeguata conduzione e gestione delle attività di autorizzazione e di controllo sulla Raffineria API di Falconara M. da parte dell’ISPRA e del Dirigente Antonio Ziantoni. Il Dirigente ministeriale (ottobre 2018) aveva negato un’ISPEZIONE STRAORDINARIA in raffineria API chiesta dallo stesso Sindaco e dalla Regione Marche per le continue esalazioni idrocarburiche che da mesi aggredivano i falconaresi.

L‘impegno rifiutato in Consiglio comunale dal Sindaco riguardava anche il Ministro della Salute – Dott.ssa Giulia Grillo – affinché disponesse con il suo collega Costa una stretta collaborazione degli Uffici preposti dei loro Ministeri in modo che le rispettive competenze, sinergicamente, orientassero – CAUTELATIVAMENTE e PREVENTIVAMENTE AD OGNI PROVVEDIMENTO – le scelte da adottare nei confronti delle industrie insalubri e a rischio di incidente rilevante, a tutela dei cittadini e dei lavoratori.

Ci hanno costretto alla mozione dopo che abbiamo cozzato contro 4 mesi di muro del silenzio eretto dai Consiglieri della maggioranza e dal Sindaco di fronte alla nostra proposta di elaborare in Commissione un testo condiviso“, ha dichiarato il Consigliere Loris Calcina.

Dal comportamento ostruzionistico tenuto da gennaio dalla Presidente della Commissione Fiorentini e dai Commissari di maggioranza, eravamo consapevoli che con la mozione la bocciatura dei Consiglieri di maggioranza sarebbe stata scontata, a meno che il Sindaco Signorini, invitata nel corso della seduta del Consiglio a valutare personalmente la proposta di CiC/FBC/SAF, non avesse dato un segnale differente vista la sensibilità dichiarata più volte verso i temi ambientali e sanitari della città. Invece si è dimostrata una PAROLAIA!ha proseguito il Consigliere Calcina.Il Sindaco Signorini ha rivelato IL SUO VERO VOLTO POLITICO SULL’EMERGENZA SANITARIA E AMBIENTALE di Falconara: DOPPIOGIOCHISTA! Un volto PEGGIORE del suo predecessore Brandoni, perché mentre l’ex Sindaco non faceva mistero del suo scetticismo e immobilismo, il Sindaco Signorini ha ingannato e continua ad ingannare i cittadini falconaresi con la sua presunta sensibilità che NON SI TRADUCE IN FATTI CONCRETI quando se ne presenta l’occasione!

Come mai il Sindaco erige barricate solo contro le barriere fonoassorbenti di RFI mentre non osa sollecitare il Ministri dell’Ambiente e della Salute per controlli più severi, puntuali e adeguati riguardanti la raffineria API?  

Il Sindaco e la sua maggioranza non hanno la coscienza civile e la volontà politica di far valere le ragioni dei falconaresi calpestate dalla negligenza di un Dirigente del Ministero dell’Ambiente che da Roma, mentre Falconara era ammorbata da mesi di esalazioni provenienti dalla raffineria API, ha deciso di cestinare le segnalazioni del Sindaco stesso, della Regione Marche e dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e la conseguente richiesta di ISPEZIONE STRAORDINARIA presso gli impianti della raffineria.

Perfino il Ministero della Salute (che il 1 febbraio 2019, credendo che ci fosse stata, ha chiesto di conoscere il risultato dell’ISPEZIONE STRAORDINARIA) non è riuscito a muovere l’inerzia del Sindaco Signorini e della sua Giunta. Un’inerzia verso ciò che riguarda la raffineria API che, a questo punto, consideriamo programmatica, stabilita politicamente a tavolino, perché NON CREDIAMO che il Sindaco – come sottolineato dal Ministero della Salute – non abbia capito quanto sarebbe stata importante l’ISPEZIONE STRAORDINARIA che lei stessa aveva chiesto!“. Ministero della Salute 1 febbraio 2019

Concludiamo noi dello Staff comunicazione di CiC/FBC/SAF, permettendoci di parafrasare Fabrizio De Andrè: anche se con l’OBLIO e l’indifferenza si credono assolti, sono lo stesso coinvolti!    

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Colonna di denso fumo dalla torcia della raffineria API. “Disservizio elettrico”, dice l’azienda. “Bisogna vederci chiaro sulla questione della sicurezza elettrica della raffineria. Ho chiesto di prendere visione del Rapporto di Sicurezza proprio sull’argomento”, ha dichiarato il Consigliere Calcina che ha anche presentato una interrogazione al Sindaco.

doppio-simbolo.JPG  In merito al ripetuto “sfiaccolamento” e alle copiose emissioni di nero fumo dalla torcia della raffineria API il 21 maggio scorso (dalle 11,40 alle 12,05 circa e dalle ore 12,55 alle ore 13,20 circa) il Capogruppo consiliare delle civiche CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha inoltrato una interrogazione urgente al Sindaco di Falconara Marittima affinchè si informi e informi il ore-1311.JPGConsiglio e la cittadinanza:

sul motivo e tipologia del disservizio elettrico;

su quali impianti sono andati in blocco di processo;

se quegli impianti sono solo andati in blocco oppure hanno dovuto subire una fermata di emergenza;

quali sostanze e in quale quantità siano state bruciate in torcia.

Inoltre il Consigliere Calcina ha chiesto al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di poter visionare il Rapporto di Sicurezza della raffineria API per la parte che riguarda il capitolo della sicurezza dell’alimentazione elettrica dato che la raffineria è una concatenazione complessa di impianti che non può rimanere all’improvviso privo di alimentazione elettrica.

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L’Assessore Barchiesi tutela l’ambiente come chi cura una malattia cronica con l’aspirina!

doppio-simbolo.JPG Recentemente l’Assessore Barchiesi ha scomodato addirittura Greta Thunberg per dimostrare che anche l’Amministrazione comunale di Falconara Marittima sta facendo la sua intensa battaglia per la tutela dell’ambiente.
Il riferimento fa alquanto sorridere visto che le sole azioni di cui la citata Amministrazione è stata capace in 12 anni, in continuità col decennio Brandoni, sono state:

– Montare le lampade al led per l’illuminazione pubblica

– Realizzare la pista ciclabile: si riferisce al tratto lungo appena 500 metri in via Bixio rimasto monco del tragitto di ritorno

– Il potenziamento del piedibus (che in vero è stato possibile grazie al volontariato di tanti genitori)

z-manifesto.JPGIn un Comune come quello di Falconara Marittima, dove i tassi di malattia e morte da inquinamento ambientale sono superiori alla media nazionale, come ormai certificato da 4 indagini epidemiologiche, l’Assessore pensa davvero di servire il bene della comunità con interventi marginali?
L’inadeguatezza e la leggerezza con cui si sta affrontando la questione sarebbero disarmanti se non fossero allarmanti.
Ci troviamo pertanto, di nuovo, a dover ricordare all’Assessore Barchiesi che è ora scossa di pretendere dai soggetti che costituiscono la fonte principale di danno ambientale nel nostro territorio, interventi primari per la rimozione delle cause dell’inquinamento.
Nel contesto Falconarese, la problematica ambientale versa in condizioni tragiche ed è inammissibile che le sole azioni intraprese si limitino alle lampade al led o a 500 metri di pista ciclabile. Ci sembra quasi una presa in giro. Che impatto possono avere queste minime misure sui livelli di inquinamento dell’aria, del suolo e delle falde acquifere falconaresi?
Nessuno.

Come sempre, come ormai da un decennio abbondante, la popolazione è sacrificata sull’altare dell’incapacità e della remissività con i poteri forti.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

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