“Possibile che dopo aver affidato l’appalto per la manutenzione del verde l’Amministrazione comunale non vigili su come vengono svolti i lavori di manutenzione degli alberi”? E’ la domanda che i residenti di via Santorre di Santarosa mi hanno rivolto e, con una LETTERA APERTA, ho rigirato all’Assessore Barchiesi e al Suo Dirigente. Nello sfoltimento dei Pini della via scarsa o nulla mondatura del “secco” nella parte interna della chioma. Che cosa accade alla salute degli alberi?

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 LETTERA APERTA

Gent. Assessore all’Ambiente e ai LL.PP. Continua a leggere…

Per anni agli Agenti della Polizia Locale di Falconara che hanno effettuato sopralluoghi in raffineria non è stata garantita una adeguata sicurezza con misure di prevenzione e protezione personale! Il Comandante e Dirigente della Polizia Locale di Falconara ha OMESSO di valutare i rischi ai quali i lavoratori della PL erano esposti. Ha TRASGREDITO l’OBBLIGO in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08). Il procedimento penale a suo carico è stato archiviato a seguito dell’adempimento alle prescrizioni dell’ASUR AV2 e al conseguente pagamento della sanzione amministrativa. L’ennesimo esempio di INCOMPETENZA dopo la vicenda dell’autovelox richiederebbe una sua immediata destituzione da parte del Sindaco.

doppio-simbolo.JPG A seguito di una segnalazione del Sindacato UGL, a maggio 2019 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro incaricò l’ASUR Marche Area Vasta 2 (Dipartimento Prevenzione Igiene Industriale negli Ambienti di Lavoro) di verificare se nel corso dei sopralluoghi effettuati presso la raffineria API - industria a rischio di incidente rilevante - gli Agenti della Polizia Locale di Falconara Marittima fossero potenzialmente stati esposti a rischi di natura ambientale.

polizia-municipale-cappello.JPG Le indagini svolte dall’Ufficiale di Polizia Giudiziaria e Tecnico della Prevenzione dell’ASUR hanno accertato che, al di là delle fasi emergenziali affrontate con il Piano di Emergenza Esterno (PEE), gli Agenti della Polizia Locale erano entrati in raffineria anche “nello svolgimento di ordinarie attività istituzionali” ma che, in quei casi, il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) aveva OMESSO di valutare i rischi ai quali i lavoratori della PL erano esposti.

Il Responsabile diretto di quella OMISSIONE, il trasgressore delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08) è il Comandante della Polizia Locale di Falconara Marittima in quanto datore di lavoro OBBLIGATO “a valutare tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto (…) che deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori“. Continua a leggere…

ESALAZIONI INDUSTRIALI A FALCONARA: genesi e deficit del PROTOCOLLO OPERATIVO per l’attivazione coordinata in caso di esalazioni moleste, da mesi TENUTO SEGRETO da Comune, ARPAM, ASUR e VVF. In Commissione Ambiente, CiC/FBC/SAF ne evidenziano la nebulosità e l’inconcludenza se, dopo l’acquisizione dei dati ambientali, gli Enti non entreranno nelle aziende responsabili delle esalazioni per verificare il rispetto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sulla correttezza delle lavorazioni in atto e l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) di contenimento e abbattimento delle esalazioni. La Commissione consiliare Ambiente ha accolto la nostra richiesta che impegna l’Assessore Barchiesi a chiedere la modifica del PROTOCOLLO con la specifica che “i sopralluoghi degli Enti coinvolti saranno effettuati dentro le aziende da cui provengono le esalazioni”. Risulta sempre più necessario il controllo dei cittadini per impedire l’inconcludenza degli Enti controllori delle industrie insalubri perché abbiamo intuito che c’è qualcuno tra loro che cavilla sulle parole e sulle virgole del PROTOCOLLO quando i cittadini falconaresi patiscono da anni esalazioni e temono per la propria salute. Pubblichiamo il PROTOCOLLO e la Delibera della Giunta Signorini.

doppio-simbolo.JPG esalazioni.JPG Esiste un PROTOCOLLO OPERATIVO tra il Comune di Falconara, l’ARPAM, l’ASUR e i VVF per “l’attivazione coordinata in caso di esalazioni moleste nel territorio comunale che è stato tenuto nascosto ai cittadini e ai Consiglieri comunali di Falconara (almeno quelli di minoranza). Lo abbiamo tirato in ballo noi di CiC/FBC/SAF nella recente Commissione consiliare Ambiente (riunitasi su nostra richiesta) a proposito delle esalazioni industriali a Castelferretti.

Da mesi e in gran segreto, Sindaco, Direttore dell’ARPAM, l’ASUR e il Comandante dei VVF di Ancona hanno messo a punto il testo del Protocollo Operativo che, l’11 giugno scorso, è stato condiviso nella versione finale al Tavolo di confronto interistituzionale della Regione Marche, quello che ha escluso d’emblée il Comitato Mal’Aria e Ondaverde ODV di Falconara e che non ha mai pensato neanche di consultarli come prevede la DGR 541 del 13/5/2019.

La Giunta Signorini, a sua volta, il 25 Giugno scorso ( DGC n°206 ) ha deliberato di “approvare lo schema del Protocollo Operativo” e “di prendere atto che il Sindaco procederà a sottoscrivere l’Accordo“. Continua a leggere…

SALVATI 13 PINI DALLE MOTOSEGHE DEL SINDACO SIGNORINI. A Settembre 2019 ne voleva abbattere 27 basandosi solo sulla valutazione visiva chiesta al Tecnico Agronomo incaricato. La fermezza dei falconaresi del Comitato Salviamo gli Alberi di Falconara e dei Consiglieri delle opposizioni ha costretto il Sindaco a far eseguire prove strumentali sui pini con il risultato che 13 sono in salute. Una lezione di metodo e competenza alla supponenza dei Consiglieri di maggioranza e della Giunta.

doppio-simbolo.JPG  alberi.jpg Grazie alla mobilitazione dei 700 cittadini falconaresi riuniti nel Comitato Salviamo gli Alberi di  Falconara Marittima e al lavoro dei Consiglieri comunali di opposizione, l’Amministrazione Signorini ha dovuto rivedere la scellerata scelta di settembre 2019. Il numero dei Pini da abbattere in via Gobetti sono stati praticamente dimezzati. Da 27, come sentenziò l’Amministrazione Comunale il 17/9/2019, a 14 come emerso dalla nuova relazione che l’Agronomo incaricato ha illustrato nella riunione odierna delle Commissioni consiliari congiunte II^ e IV^.

Dunque non era vero che tutti i 27 Pini in via Gobetti creavano pericolo per la pubblica incolumità degli utenti della strada, nonché difficoltà di accesso con i mezzi alle proprietà private“.

Secondo l’Amministrazione Signorini dovevano essere abbattuti 13 Pini sani semplicemente perché la bussola dell’orientamento dell’AC era solo il danneggiamento della sede stradale e il ripristino funzionale della sede stradale. Continua a leggere…

PINI DI VIA GOBETTI: IL CONSIGLIERE CALCINA DIFFIDA IL SINDACO SIGNORINI DA ABBATTERE ALTRI PINI SENZA FIRMARE UNA APPOSITA ORDINANZA CHE INDICHI I MOTIVI DI PREVENZIONE ED ELIMINAZIONE DI GRAVI PERICOLI CHE MINACCIANO L’INCOLUMITÀ PUBBLICA E L’INTEGRITÀ FISICA DELLA POPOLAZIONE. MA INTANTO CHI HA AUTORIZZATO L’ABBATTIMENTO DEL PINO N°30 IN VIA GOBETTI IL 13 LUGLIO SCORSO? CHIESTO L’INTERVENTO DEL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA FORESTALE!

doppio-simbolo.JPG albero-disegno.JPG In base alla Legge Forestale Regionale, i Pinus pinea di Falconara sono una specie protetta e, per questo, possono essere abbattuti per motivi specifici e SOLO su autorizzazione del Comune.

Come detto nelle Commissioni Consiliari e scritto nelle Relazioni e negli Atti dell’Amministrazione comunale, se è vero che c’è un problema di pericolo per l’incolumità pubblica è SOLO il Sindaco che può e deve emanare apposita Ordinanza contingibile ed urgente per l’abbattimento dei pini di via Gobetti, poiché né la Giunta Comunale né, tantomeno, il Consiglio Comunale possono deliberare atti che per loro natura rientrano nella competenza esclusiva del Sindaco.

E infatti, né la Giunta Comunale né il Consiglio Comunale hanno mai deliberato Atti che autorizzino l’abbattimento dei pini. Continua a leggere…

Siamo impauriti e indignati. Dopo la settimana di pesanti emissioni sonore e lo scontro tra Sindacati e API raffineria sulla SICUREZZA, le liste civiche scrivono direttamente al Ministro Costa e al Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente. Il Consigliere Calcina: “E’ inqualificabile quello che è accaduto ai danni della popolazione di Falconara già impaurita per l’emergenza sanitaria e costretta al confinamento in casa. Non possiamo fidarci né del Sindaco che non trova nulla da dire sulle giustificazioni fotocopia dell’API del 29 marzo e dell’11 aprile, né di un ectoplasma come l’Assessore all’Ambiente della Regione Marche. Questa gente quando si sveglia ogni mattina, dovrebbe ripetersi quanto dichiarato dal DG del Ministero dell’Ambiente il 26 agosto 1999: se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, la raffineria non potrebbe essere localizzata dove si trova. Ma non lo fanno, e i cittadini devono affidarsi alla buona sorte!”

doppio-simbolo.JPG Non sappiamo quanti falconaresi, residenti a Falconara, siano occupati in raffineria.

immagine.jpg Ma siamo sicuri che la raffineria ha occupato l’esistenza quotidiana di 26.000 falconaresi residenti.

Una raffineria che “se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, non potrebbe essere localizzata dove si trova (Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente 26/8/1999). Continua a leggere…

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