C’è uno squarcio nella parete perimetrale esterna della ex Officina squadra rialzo delle ferrovie di via Monti e Tognetti. Da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio. Alle nostre segnalazioni e richieste di intervento la Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche non ha mai risposto. Chi fa rispettare gli OBBLIGHI CONSERVATIVI DELL’IMMOBILE E DEI MATERIALI ROTABILI IVI CONSERVATI in capo all’attuale proprietario (API raffineria)? Infine: è vero che sotto la supervisione scientifica della stessa Soprintendenza si sta progettando lo spostamento dei vagoni in un altro sito? Chi ci guadagna con l’oblio?

Scritto il 31 Maggio 2021 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio, Quartieri

doppio-simbolo.JPG Come Consigliere comunale – componente della Commissione consiliare cultura – in forza del mandato amministrativo conferitomi anche a tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio di Falconara Marittima, ho inviato le foto della situazione alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche chiedendo di accertare lo stato conservativo dell’immobile e dei materiali rotabili ivi conservati nonché per far rispettare all’attuale proprietà della ex Officina squadra rialzo (API raffineria dal 2006) gli Obblighi conservativi dei beni tutelati che le competono.

2021-squarcio-cll-da-nord.jpg Leggono per conoscenza anche il Sindaco di Falconara e il suo Assessore alla Cultura nonché quello della Regione Marche.

È L’ENNESIMA RICHIESTA DI INTERVENTO che rivolgo alla Soprintendenza negli anni poiché i materiali rotabili e l’edificio che li contiene sono considerati «un contesto culturale omogeneo, congruente ed inscindibili e sono stati dichiarati di INTERESSE CULTURALE – quindi tutelati – con Decreto del Soprintendente regionale 21 maggio 2003 firmato dall’Arch. Giangiacomo Martines e dal Funzionario Responsabile della Soprintendenza, Arch. Pierluigi Salvati.

Allo stato attuale non ho mai ricevuto risposta alle mie richieste di intervento e da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio.

2021-squarcio-dettaglio.jpg Dunque se da un lato la nostra richiesta è anche un atto di formale protesta per l’inerzia a cui assistiamo, dall’altro esprimiamo alla Soprintendenza il nostro sconcerto nell’apprendere  che verosimilmente vagoni, carrelli e altro patrimonio storico d’archivio molto significativo e di grande importanza attualmente presente nell’edificio della ex officina di via Monti e Tognetti potrebbe essere trasferito nel costituendo Museo del Trasporto Ferroviario da realizzarsi in strutture differenti dalla ex Officina e che curatore scientifico del progetto è l’avv. Marco Cercaci, Ispettore onorario della Soprintendenza delle Marche.

A che gioco si sta giocando?

Sarebbe legittimo il trasferimento del materiale rotabile dalla ex Officina, trasferimento che significherebbe l’indebolimento dell’interesse culturale dell’edificio con conseguenze facilmente intuibili sul destino del solo edificio?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Commenti

Rispondi

You must be logged in to post a comment.