Icaro e Falconara
Scritto il 13 Dicembre 2010
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini
Questa vuole essere una risposta alle “garbate critiche” mosse alla lista Cittadini in Comune dal capogruppo consiliare del PdL di Falconara Clemente Rossi in occasione del convegno svoltosi sabato pomeriggio sul tema dell’area vasta di Falconara e Ancona. Ritengo infatti sempre interessante mantenere viva una dialettica politica basata sul confronto civile e sul rispetto dell’altro. Mi piacerebbe, a questo proposito, inserire il testo del discorso del consigliere Rossi, se lui me lo consentirà, per aiutare il lettore ad entrare in pieno nella discussione.
Vorrei precisare in primo luogo che l’aggettivo “civile”, associato al nome della nostra lista, non è affatto un “refuso”, come auspica Rossi ritenendo forse imbarazzante o improprio l’uso di un tale termine. Abbiamo inteso utilizzare la parola “civile” perchè mette al centro la virtù dei “cives” - dei cittadini appunto - come costruttori primi della civiltà e, attraverso il patto civico, di ogni società umana.
Del resto l’uso di un termine che in realtà rappresenta un valore di tutti non può essere stigmatizzato da chi si fregia, nel proprio nome, di una parola sacra come “libertà“.
La sensazione che ho, leggendo il discorso di Rossi è che vi sia un giudizio a priori verso lo spontaneismo dei movimenti politici dal basso quale è, in paticolare, il nostro di Cittadini in Comune. Quasi un fastidio per il fatto che chi sta fuori dalla cerchia consolidata degli apparati istituzionali di rappresentanza politica possa entrare , mettere in discussione, destabilizzare una struttura che appare già visibilmente malata e debole per suo conto.
Si elogia la passione con cui i movimenti dal basso riescono a dare nuovo vigore ad una democrazia esausta, ma allo stesso tempo li si teme per la loro imprevedibilità, per il loro non stare in riga, ma anche per il modo affatto nuovo, più efficace, più capace, di fare politica.
Quella che tu chami “elìte pensante” e che cerchi di identificare nel nostro modo di essere e di fare è, a mio avviso, soltanto la risposta che dai ad una tua esigenza. Un modo per placare un disagio che evidentemente ti crea il nostro operare, il nostro esserci.
Che cosa c’è di elitario nel fare una conferenza in cui Professori, esperti, mettono a disposizione il loro sapere in modo aperto, senza rivendicare in nessun modo un primato per la propria opinione? Si può parlare di elìte quando ci si erge al di sopra del popolo e si cala dall’alto, o a caro prezzo, il proprio sapere, ma qui siamo esattamente all’opposto!
Io penso invece, caro Clemente, che tu veda come elitaria la mera “competenza” nel momento in cui questa segna una distanza tra chi, nella discussione politica, la competenza ce l’ha e chi invece no.
Quando ero studente ottenevo buoni risultati e c’era sempre qualcuno che mi affibiava l’appellativo di “secchione” nonostante fossi un ragazzo come gli altri, non assumessi alcun atteggiamento di superbia e non mi azzardassi neanche per un istante a considerare chi non andava bene a scuola come un “somaro”.
Ho sempre ritenuto l’atteggiamento di chi critica chi vola alto per il fatto stesso di volare alto come il frutto di una frustrazione personale, di una inaccettata sensazione di smarrimento.
Ho sempre visto questo desiderio di “strappare le ali a Icaro” come uno dei lati oscuri della nostra democrazia ed un male profondo del nostro Paese.
No, caro Clemente, noi non acceteremo di giocare al ribasso o di patteggiare un 6 politico . Non abbasseremo l’asticella in modo da uniformare i risultati per il solo motivo che questa è la condizione che ci ponete per poter dialogare con voi.
Continueremo a saltare più in alto e a cercare il meglio. Perchè c’è bisogno di una politica nuova, capace di dare risposte e non solo di mediare. Capace di sviluppare progettualità assieme alle forze economiche e sociali per costruire il mondo che davvero vogliamo, non di tirare a campare raccimolando i resti lasciati da un sistema che continua a degradare la terra spacciando la rapina per “economia”.
Non è vero poi quello che dici riguardo al fatto che noi rifutiamo pregiudizialmente ogni vostra proposta. Sai che non è così. L’altro giorno, parlando con l’assessore Astolfi della sua idea di piantumare le aree verdi e le strade di Falconara, ho assicurato a lui la nostra piena e aperta collaborazione. Le buone idee non hanno colore, nè abbiamo mai posto questioni di destra e sinistra. Sai che questo non ci interessa proprio.
Se è vero che capita raramente di condividere il vostro operato è perchè lo riteniamo, spesso, oggetivamente carente o “deviato”. E di questo non vedo come puoi incolparci…
Uso il termine “deviato” in modo proprio per far intendere come in molte vostre proposte ci sia qualcosa che non va, come se queste non fossero scaturite dal tavolo della politica ma da altri tavoli e per altri obiettivi.
Dico questo nella assoluta convinzione che voi, come noi, poniate al centro della vostra azione politica il “bene comune”.
Ma se così fosse, sulle vostre poposte si potrebbe certo discutere, obiettare, in un modo aperto e costruttivo, giungendo alla fine sicuramente ad una qualche intesa, magari anche solo parziale.
Spesso invece le vostre porposte appaiono “chiuse”. Spesso preferite il “blitz consiliare” alla discussione assembleare e questo non è bene. Per questo dico che molte delle vostre proposte non sembrano, appunto, essere vostre. Sembrano essere rivolte ad interessi altri, salvo avere una qualche “ricaduta” positiva per la collettività.
Si vede, caro Clemente, quando un’azione è rivolta al bene del territorio o e figlia di altri orizzonti, di altri propositi. Si vede lontano un miglio….
Anche nel recente concorso per Falconara Alta si vedeva chiaramente come il bando fosse stato pensato lealmente per l’interesse comune ma “costruito” per un interesse particolare. Eppure, nonostante la diffidenza, sia sul piano politico che su quello tecnico-professionale (non vedo in questo alcuna contraddizione. In caso contrario si affermerebbe l’idea che ogni professionista è necessariamente un malfattore) ho voluto, assieme a molti altri, credere nell’onestà politica e culturale della vosta azione. Senza atteggiamenti elitari, come tu li chami, e con la massima disponibilità.
Vedremo, anche in questo caso, che cosa i fatti ci mostreranno.
Perchè sono i fatti, caro Clemente, e non la parole, a mostrare al mondo la nostra vera identità.
Carlo Brunelli
————————————————————–
l’intervento del consigliere Clemente Rossi (capogruppo PdL) :
Commenti
3 Commenti a “Icaro e Falconara”
Rispondi
Caro Carlo,mi piace il tuo commento.
Sei autorizzato a pubblicare il mio intervento.
Forse è la maniera migliore per avviare nel concreto il Dibattito all’interno della nascente Associazione “Vanvitelli”.
Clemente Rossi
Grazie per aver dato la possibilità di inserire il tuo discorso. Quanto al portare le questioni di politica locale, sebbene appassionanti, all’interno della Associazione Vanvitelli avrei personalmente molti dubbi. Ritengo che l’Associazione debba essere composta essenzialmente da “persone” accomunate non da una medesima opiniomìne politica, ma da un desiderio di guardare ad un futuro possibile per il nostro territorio e soprattutto di “capire” questo territorio.
Forse questo potrebbe aprire nuove occasioni di incontro, nuove relazioni proficue.
Cosa ne pensi?
Ok Carlo.
Importante è che si inizi, altrimenti facciamo solo parole.