la politica del ” ‘ndo cojo cojo”

Scritto il 12 Agosto 2009 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini

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Esiste un perchè a fondamento del nostro agire? Esiste una logica che sostiene ciò che pensiamo ed un qualsiasi criterio che ci fa aprire bocca solo dopo aver formulato questo pensiero?

Leggendo le notizie sui giornali di queste giornate estive, almeno per i politici sembrerebbe proprio di no. Alcuni esempi:

La fiera. La più importante vetrina dell’economia regionale. Ci si aspetterebbe che la scelta logistica fosse imprescindibile e legata ad una precisa strategia di assetto del terrtiorio. E invece no.   La Quadrilatero? si bello ma costa troppo… allora perchè no ad Ancona sud, là c’è un’area disponibile… poi salta fuori Lodolini e propone alla ex Isea. Si è vero l’area è piccola, la viabilità orribile, ma è disponibile… E la querelle continuerà sicuramente nei prossimi giorni. Nessuno che resti esterefatto e si chieda: ma allora un posto vale l’altro? Di cosa si tratta di una programmazione territoriale o di portare a termine un’operazione immobiliare?

Questo non fa che confermare come per qesti politici il territorio sia un supporto indifferenziato disponibile per servire agli interessi di qualcuno. Il modo di pensare di Brandoni che,  poveretto,  proprio non si accorge della gravità della Variante di Castelferretti è lo stesso di Lodolini e di chiunque pensi che un posto valga l’altro e ciò che conta è semmai la percentuale di verde e parcheggi, la densità, la decorazione tecnico-architettonica dell’edificio…

Un altro esempio, dei tanti che si potrebbero fare, è quello relativo alla politica dei rifiuti. Dopo anni spesi in costosissimi studi di esperti  e progettazioni ci si accorge che l’impianto di selezione pensato alla Baraccola è inutile e contraddittorio rispetto alla gestione col sistema porta a porta. Che bisognerebbe invece investire nella creazione di una economia locale del recupero, con impianti di compostaggio piccoli e diffusi nel territorio in modo da minimizzare i trasporti e gli impatti… Ci voleva una circolare del Ministero dell’Ambiente a farlo capire ai dirigenti di ConeroAmbiente, dopo che per anni hanno bacchettato con arroganza le perplessità mosse da amministratori locali e ambientalisti!

Che cosa accadrebbe in un paese civile? In un paese civile i dirigenti sarebbero invitati a dare spiegazioni della loro incompetenza, a rendere conto dei soldi malamente spesi e del tempo inutilmente perso. I dirigenti ed i politci che li hanno difesi ed appoggiati sarebbero mandati a casa,  in un paese civile.  Ma questo non è un paese civile, questo è il paese del “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato a dato” e del “ndo cojo cojo”.  Il paese dei cialtroni.

E viene da chiedersi: ma in che mani siamo?   Brutte mani,  gente!  Brutte e pelose.

 

Carlo Brunelli

Commenti

3 Commenti a “la politica del ” ‘ndo cojo cojo””

  1. SolazziRocchiFanClub :-( il 12 Agosto 2009 22:22

    A parte il discorso Variante CAstelferretti che fa discorso a se per una miriade di motivazioni.
    Per Fiera e Rifiuti condivido a pieno, anche se non sono ne ambientalista ne Brunelliano ;-)
    Staremo a vedere come andrà a finire…..PS e della discarica a Filottrano e Cingoli?? ne vogliamo parlare? una lontana dall’altra 1,5 km ma in due diverse province….

  2. SolazziRocchiFanClub :-( il 12 Agosto 2009 22:26

    Ah dimenticavo queswto: costi di gestione di ConeroAmbiente: più di 500.000 Euro all’anno, risultati raggiunti 0.0
    buon riciclaggio di denaro pubblico a tutti

    monolatero@latodidietro.org

  3. Carlo Brunelli il 21 Agosto 2009 09:11

    Segnalo a SolazziRocchiFanClub che nel testo del precedente post si è dimenticato un aggettivo..
    Quando scrive “a parte il discorso Variante di Castelferretti che fa discorso a se per una miriade di motivazioni”, dopo la parola miriade, ha dimenticato di battere la parola “zozze”: “una miriade di zozze motivazioni”.
    Solo per la precisione…

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