Falconaresi!!!
Scritto il 10 Giugno 2009
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini
Fellini ambientava questa scena in Romagna… erano gli anni dei “compagnucci della parrocchietta”, e stando a quanto accade qui a Falconara si direbbe che nulla sia cambiato rispetto a quegli anni.
I padroni della ex Montedison vengono dai luoghi del film di Fellini, precisamente da Longiano.
Prima hanno comprato la piana delle Pojole, mettendoci sopra un allevamentoi di polli, poi hanno deciso di acquistare la ex Montedison, pur sapendo dell’inquinamento del sottosuolo che era già noto, proprio mentre lo Stato emanava la legge sui siti da bonificare, riconoscendo, di lì a poco il sito della ex Montedison come sito inquinato di interesse nazionale.
Un modo furbo per accaparrarsi i soldi pubblici stanziati per la bonifica d’urgenza.
Ma i soldi non arrivano…lo Stato non ne ha più.
Allora? Allora ci si accorge che per giungere alla bonifica del sito servono soldi, tanti soldi. Come si trovano i soldi? “Valorizzando” il territori! Via i polli e dentro i clienti di un megacentro commerciale e nuovi residenti! (tanto è lo stesso hanno sempre due gambe….). Così, col ricavato si bonifica il sito della ex-montedison e lo si cede addirittura alla proprietà pubblica! Geniale! Eh, …sti romagnoli! Altro che noi bifolchi marchigiani… loro sì che hanno il pallino degli affari!
Poi uno si informa…e scopre che la stessa operazione la fece Costantino Rozzi (un ascolano!!) a PortoRecanati. Costruì quel mostro dell’hotel con le finestre a bolli e lasciò il manufatto alla pubblica amministrazione. Dopo vent’anni è ancora lì, inutilizzato…
Poi uno ci riflette… e si chiede: ma se l’ex Montedisnon vi è d’impiccio, rappresenta un costo per voi, perchè non ce la cedete gratis così com’è? Vi faremmo un favore a prenderla. Poi ci penseremo noi con lo Stato per la bonifica…
E no… così no. Così si mette in ridicolo la serietà dell’impresa che vi fa la proposta. Falconaresi! Guai a voi!
Il fatto è che noi, qui, certi romagnoli li conosciamo bene… perchè molti di noi discendono in realtà da antica gente romagnola. Certi personaggi, certi modi di fare, li riconosciamo per istinto.
La Petroltecnica, che voleva fare qui un centro di trattamento di rifiuti speciali è di Rimini. La ditta che negava al povero operaio Aristè il riconoscimento della sua malattia professionale era di Cesena. I padroni dell’Api si dicono di Parma. (in realtà sono almeno per metà fermani ma si vergognano di dirlo a noi, che ci considerano bifolchi). E’ l’Api che ha voluto il nuovo svincolo autostradale delle Pojole. Uno svincolo inutile se non per i camion da e per la raffineria! E’ l’azienda di Longiano che si è poi accodata per proporre l”operazione Montedison”. Sono loro, i “prenditori delle romagne” (altro che la storiella del passatore!) che decidono e lucrano sulla nostra terra!
Ma noi vi conosciamo, …non ci abbindolate con i vostri bei discorsi e i sorrisi amichevoli.
Forse potrete abbindolare Brandoni, che è di Maiolati, ma non noi.
Che poi Brandoni non penso proprio che sia così “patacca” da farsi prendere per il naso. Se ora propaganda il vostro progetto e addirittura vi vuole concedere di fare prima le nuove edificazioni e poi, solo poi, passare alla bonifica, significa che come minimo ha assaggiato un pò della vostra piadina… e gli è piaciuta, e ne vuole ancora un pò.
La piadina calda, quella vera, fatta con lo strutto e farcita col prosciutto… insomma quella roba lì, piena di maialate…
Ma a noi la vostra piadina non piace. Preferiamo la crescia, con l’olio di oliva, e le erbe de campo. Le erbe che crescono alle Pojole.
E allora? Allora “‘ndèt a cà” voi e le vostre piadine (con Brandoni attaccato).
Carlo Brunelli
Commenti
4 Commenti a “Falconaresi!!!”
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Leggo spesso e con gusto molte delle cose che scrive, a volte mi trovo concorde con le sue proposte altre volte un pò meno. Ho letto con interesse la sua felliniana relazione della questione montedison. E se tutto ciò che dice è correttoallora sarebbe da accapponarsi la pelle. Ma stavolta non ho potuto chiedermi se fossi in accordo con la sua opinione oppure no, in quanto non ha fornito al lettore la sua proposta di riqualificazione e riutilizzo del sito inquinato Montedison. Sicuramente avrei dovuto seguire di più la politica falocnarese degli ultimi anni e anche i suoi progetti durante la precedente amministrazione, ad ogni modo ora sono molto interessato a capire le spiegazioni di un qualificato tecnico e quali possono essere le prospetive reali per un area così penalizzata del nostro territorio.
saluti e buon lavoro
michele
Caro Michele,
sulla questione della Montedison, come su tante altre questioni che riguardano il nostro territorio, non è importante quello che posso dire io, ma quello che potrebbe e dovrebbe dire la gente di Falconara e di Marina.
Non mi risulta che qualcuno, da Carletti, a Recanatini, a Brandoni, si sia mai preoccupato di capire, di discutere con i cittadini sulla Falconara di domani. Le discussioni avvengono, ma nel segreto delle stanze, tra rappresentanti dei partiti e rappresentanti delle proprietà. La gente viene a sapere le loro decisioni dai giornali. Io trovo che questo sia il vero scandalo in un governo che dice di essere “democratico”.
Quanto alle mie idee…, certo che ho delle idee, in quanto esperto in materia ed in quanto cittadino. Idee che nascono dalla valutazione della specificità e della storia di quel sito.
Si dice che per bonificare l’area occorre sbancare la parte nord dell’area per almeno 7-8 metri? Bene, proviamo a pensare se da questo sbancamento possiamo derivare una darsena, una specie di bacino interno, come hanno fatto a Potenza Picena. Sappiamo che anticamente un approdo naturale esisteva a Marina, tanto che si raggiungeva il Mandracchio in barca. Immaginiamo che possibilità potrebbe avere un’area con queste caratteristiche attaccata alla ferrovia, con una fermata dedicata sulla linea adriatica. Colleghiamo quest’area ad un ridisegno del tratto di costa antistante… al tratto del fosso Rubbiano cementato, allo stesso abitato di Marina.
Allora capiremo che quest’area può valere molto di più di quello che vorrebbero farci credere coloro che l’hanno acquistata solo come merce di scambio, per lucrare soltanto sulla rivalutazione dei terreni agricoli passati ad edificabili.
Ma siamo noi, cittadini di Falconara e di Marina, ad avere il diritto di decidere sul destino di quell’area, non i proprietari dell’ultim’ora, che non hanno maturato alcun diritto nè sotto il profilo economico nè tanto meno sotto quello storico-culturale.
Le soluzioni ci sono, le possibilità di investmento economico anche. Si tratta solo di stabilire chi, quanto, e in che tempi, debba trarre profitto da un processo di trasformazione del territorio.
bell’idea il porto interno.ne avevo sentito parlare mi sembra….. ma la ferrovia? la linea ferrata davanti al sito montedison rimarrà così com’è adesso….
Si, ma non è un grave problema (pone solo limitazione per gli alberi delle imbarcazioni a vela). Anzi, la possibilità di una fermata dedicata all’area non può che valorizzare il sito. In prospettiva poi, c’è sempre l’ipotesi di arretramento della linea ferroviaria che se non sarà presa in considerazione per intelligenza politica lo sarà necessariamente per effetto dei cambiamenti climatici… Al suo posto, la metropolitana di suoerficie.