Portobello!…Portobello!

Scritto il 19 Maggio 2009 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini

portobelloQuando eravamo piccoli, nel vedere un pappagallo parlare, magari appollaiato sulla spalla di un pirata, pensavamo di avere di fronte un animale intelligente, a cui fare anche delle domande e ottenere delle risposte sensate. Crescendo, abbiamo imparato che l’intelligenza non è nel parlare, ma nel capire. Il pappagallo ripete ma non “capisce” quello che ripete.

Perchè parlo dei pappagalli? Perchè ciò che è avvenuto ancora una volta in consiglio comunale, la risposta piccata dell’Assessore Astolfi all’interrogazioe presentata dal consigliere di CiC, mi ha fatto ripensare alla storia dei pappagalli.

Si, perchè Loris Calcina ha presentato un’interrogazione su una anomalìa relativa al ponte ciclabile di Fiumesino. Un’opera pubblica, piuttosto costosa anche in quanto doveva minimizzare l’impatto sulla dinamica fluviale, ma che in realtà ha avuto una risposta opposta: trattiene tronchi d’albero ed è causa di una erosione al piede dell’argine destro del fiume.

Chiaramente, trattandosi di questione tecnica, Calcina dopo aver ricevuto la segnalazione dei cittadini di Fiumesino si è consultato con me per “capire” la questione ed insieme abbiamo elaborato l’interrogazione, chiedendo di chi fosse la responsabilità di quanto successo.

Astolfi, che pure è un tecnico, si è anche lui consultato con l’ufficio.  Si è fatto scrivere  la risposta aggiungendo un commento piccato e provocatorio verso Calcina dicendo, in sostanza, che quando lui scrive di suo pugno le interrogazioni scrive cose intelligenti, mentre quando riporta cose non sue (mie nella fattispecie) si espone a delle figuracce.

Bene ha fatto Calcina a sottolineare che il contenuto dell’interrogazione lui lo ha ben capito e che ciò che viene affermato è suffragato dai fatti, dato che nessuno a Fiumesino si ricorda di un’erosione  sull’argine destro prima che il ponte ciclabile fosse costruito. Inoltre, ha sottolineato Calcina, L’amministrazione pubblica ha il dovere di verificare i motivi di eventuali malfunzionamenti in un’opera pubblica nonostante, come nella fattispecie, non sia stata lei a comissionarla.

Di fronte alla prova dei fatti, che evidenzia un problema, chi dimostra di non aver capito nulla è proprio l’assessore Astolfi. Non capisce ma parla. Anzi, proprio come come i pappagalli “straparla”, ripetendo ciò che gli viene detto di dire senza capire ciò che sta dicendo e rafforzandone pure il tono (come i pappagalli che rafforzano certi passaggi con la r: rrrr….).

Astolfi non ha capito che non è la larghezza della luce delle campate di un ponte  l’elemento discriminante per valutare la sua rispondenza rispetto ai flussi idraluici, ma è l’ingombro dei plinti. Il ponte di Bassano del Palladio ha campate relativamente strette ma oppone una sezione piccolissima al flusso delle acque. Il ponte ciclabile di Fiumesino ha sì due soli plinti, ma la loro forma oppone all’acqua una sezione superiore addirittura al vicino ponte stradale, che infatti funziona molto meglio.

Astolfi non capisce che affermare che l’erosione spondale non è colpa del ponte è negare l’evidenza.

Astolfi non capisce che è perlomeno strano che un amministratore difenda ostinatamente le caratteristiche tecniche di un’opera che, oltre che poco efficiente, non è neanche frutto di una decisione sua! Ma chi glielo fa fare?

Ma Astolfi non è tenuto a capire le cose, è lì per ripetere quello che i tecnici comunali gli danno da dire.

Loro sanno i veri motivi per cui quelle risposte sono date in quel modo, non Astolfi.

Sono loro, i tecnici comunali, che a Falconara comandano la nave, nel bene e nel male. Loro sono i pirati dei mari, col pappagallo in spalla.

Solo i bambini credono che siano i pappagalli a comandare, per il solo fatto che ripetono parole ad alta voce.

Carlo Brunelli

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