IL CORRIERE ADRIATICO CENSURA CITTADINI IN COMUNE

Scritto il 21 Aprile 2009 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini

tagliati L’8 Aprile scorso - al pari degli altri capigruppo di PD e PdL in Consiglio comunale - abbiamo ricevuto dal Corriere Adriatico la richiesta di rispondere ad alcune domande dopo un anno di Amministrazione Brandoni.
Come Lista Civile abbiamo inviato le nostre risposte in data 13 Aprile.

Il 15 Aprile il Corriere Adriatico ha pubblicato l’interveto del capogruppo del PdL Clemente Rossi mentre in data 16 Aprile ha pubblicato le risposte del capogruppo del PD Emanuele Lodolini.

Del punto di vista di CITTADINI in COMUNE nessuna traccia sul Corriere Adriatico, né immediatamente dopo le risposte di PdL e PD (la cosa più corretta che avrebbe permesso ai lettori di confrontare immediatamente le posizioni) né a tutt’oggi, 21 Aprile 2009.

Non riteniamo di aver mai offeso in alcun modo il Caporedattore del Corriere Adriatico né i suoi Giornalisti per essere trattati in questo modo. Non ci interessa sapere quali siano le motivazioni di tale comportamento discriminatorio.

Cittadini in Comune non fa l’opposizione alla Giunta Brandoni con i guanti bianchi da maggiordomo!

Cittadini in Comune sta facendo una opposizione per cui, talvolta, occorre infilarsi precauzionalmente i guanti di lattice per quello che scoviamo e denunciamo!
Che questa nostra schiettezza infastidisca qualcuno?

Pubblichiamo qui sotto, per intero, le risposte alle domande della redazione del Corriere Adriatico.

CA: Il sindaco ha spesso parlato di “aiuti” da Roma. Lei pensa che la tragedia dell’Abruzzo e ovviamente il pesante impegno economico per l’emergenza possano cambiare qualcosa?

CIC: Noi pensiamo che la strada delle accise spettanti dal 2001 sia chiusa per tutti i Comuni sedi di raffinerie come Falconara, indipendentemente dal sisma che ha colpito l’Abruzzo. La responsabilità è delle Amministrazioni stesse le quali, oggi come ieri, rimangono asservite alle rispettive caste partitiche dei governi centrali o regionali. Questo motivo divide i Comuni tra di loro dal 2001, ragione per cui non fanno forza su quanto spetta loro di diritto. Dunque quando il Sindaco Brandoni sottolinea che “non è nel suo stile mobilitare la piazza” in realtà si rassegna a non contare nulla nei confronti del Governo centrale e della Regione e condanna Falconara al declino sull’altare di un risanamento che non arriverà mai!  Se non c’è nei confronti dello Stato e della Regione Marche una rivendicazione forte di ciò che ci spetta per ospitare una raffineria di petrolio - quella che noi chiamiamo Vertenza Falconara - non arriverà un solo euro della cifra che le raffinerie versano allo Stato, e ci sarà sempre un Brandoni che sarà sempre disposto ad elemosinare dai petrolieri, a vendere pezzi di Falconara e la qualità della vita dei falconaresi.

CA: Cosa pensa dell’attività della giunta e dei diversi assessori.

CIC: A parole  hanno chiesto di lavorare insieme per risanare Falconara. Nei fatti hanno preso in assoluto isolamento decisioni strategiche di interesse pubblico per il futuro dei falconaresi: variante urbanistica di Castelferretti, Convenzione con l’API, assenso al bypass ferroviario. Senza timore di essere smentiti diciamo che hanno anche tentato di velare dei documenti, hanno abilmente convocato tardivamente le Commissioni consiliari così da vanificare il ruolo dei Consiglieri eletti dai cittadini, hanno sistematicamente evitato l’informazione preventiva ed il confronto con i falconaresi! Sottolineiamo che con una criticità di Bilancio che non permette interventi manutentivi sufficienti per la città questa Giunta si è permessa di “condonare” all’API opere pubbliche che l’Azienda  deve ancora ai falconaresi per la Convenzione del 1997 (centrale termoelettrica IGCC), opere  stimate dai Brachetti Peretti per 2 Milioni/€. Però si vendono le farmacie comunali!

Giudichiamo negativamente anche il ritardo con cui la Giunta si è mossa sulla questione della Fiera in zona aeroporto dato che già a Novembre 2008 avevamo indicato la necessità di far pesare Falconara al tavolo tecnico regionale in cui traspariva chiaramente che quanto promesso al momento della adesione alla Quadrilatero stava vacillando.

CA: Con Carletti il Comune di Falconara si era isolato rispetto agli altri enti locali, Recanatini ha provato a cercare dei contatti ma ha avuto poco tempo, il sindaco Brandoni ha riavviato dei colloqui ma pare senza molto successo. Colpa della sua appartenenza politica? Potrebbe cambiare qualcosa se ad Ancona vincesse il PdL?

CIC: Se provi a ragionare sugli interessi economici in gioco e non sulle appartenenze partitiche, riformulerei la tua analisi così: Carletti aveva delle sue idee sul futuro del territorio, per molti versi discutibili, e le voleva far contare al di là delle appartenenze partitiche degli Enti superiori. Non è stato spiazzato dal suo decisionismo bensì da scelte sbagliate suggerite da qualcuno del suo staff e dal non essersi fidato dei consigli dei cittadini che credevano in una Falconara diversa. Recanatini non aveva sue idee, ha politicamente soffocato chi ne aveva (Carlo Brunelli) e si è adeguato a quelle dei poteri economici forti (Quadrilatero). Brandoni sta seguendo le orme di Recanatini e siccome gli interessi economici vincenti a Falconara attraversano trasversalmente il centro destra ed il centro sinistra, Brandoni sarà utile fintanto che li asseconderà. Certo che se vincesse il PdL ad Ancona cambierebbe qualcosa… ma non per i progetti delle lobby economico - finanziarie, bensì soltanto nel ricambio degli “yes man” nelle Amministrazioni pubbliche. Ci vorrebbe una bella ventata civile con alcune delle parole d’ordine di Beppe Grillo!

CA: Il rapporto maggioranza-minoranza continua a non essere sereno, secondo lei è possibile trovare degli argomenti, dei problemi, sui quali lavorare di comune accordo per il bene della città?

CIC: Per i comportamenti ricordati precedentemente credo che non ci possa essere serenità: la maggioranza è costituita da giovani consiglieri allevati secondo i vecchi schemi della partitocrazia. Un esempio calzante è avvenuto con il recente bilancio: CiC ha presentato cinque emendamenti di buon senso. Quelli del ripristino dei Vigili Ambientali e della tecnologia dei rilevatori passivi di inquinamento che avrebbero generato anche incassi per il Comune in quanto quelle professionalità create sarebbero state esportabili anche in altri Comuni. Invece sono stati bocciati, la stessa sorte toccata al semaforo pedonale per il quartiere Villanova che avrebbe sottratto soltanto 1/3 della cifra impegnata per la lotta ai piccioni (37.000 €) ma avrebbe messo in sicurezza i pedoni. Ci hanno bocciato un emendamento da 100 € all’anno per la chiusura notturna dell’area pubblica ex Antonelli senza capire che un atto di vandalismo come quelli già accaduti produce migliaia di euro di danni. Allora qual è la logica che muove questa maggioranza?!? Non ci sembra che la Giunta Brandoni riesca ancora a capire che cos’è l’interesse pubblico e questo ci colloca molto lontano da questa maggioranza.

Non può esserci collaborazione con una maggioranza che chiede alla Giunta di intervenire persino sull’autonomia dell’insegnamento scolastico oppure che va a cercare idee sulla “sicurezza-fai-da-te” dalle amministrazione leghiste! Ci sembra una maggioranza totalmente scollegata dal territorio e dal lavoro che fa il volontariato per creare i presupposti del rispetto e della legalità. Un PdL  pericolosamente incline ad imporre la propria interpretazione delle regole piuttosto che l’applicazione  puntuale e senza sconti di quelle esistenti, per tutti, sia per coloro che si ammassano negli appartamenti che per i proprietari che lo consentono e ci lucrano!

Loris Calcina


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