Ad un anno dalla nascita della Lista civile…

Scritto il 21 Aprile 2009 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini

Appena un anno fa nasceva a Falconara la Lista civile Cittadini in Comune.
Una Lista che, a differenza delle altre formatesi nello stesso periodo, scaturiva da una pluriennale esperienza di azione politica “dal basso”, portata avanti dai comitati di quartiere, dalle associazioni, dai gruppi ecologisti e del volontariato sociale.

future_is_now

Il 12% dei consensi espressi sul candidato sindaco della lista e la rappresentanza consiliare (per pochissimi voti i consiglieri non furono due) sono stati un primo evidente successo della nuova formazione alle elezioni comunali di aprile. Ma ciò che più conta è avvenuto nei successivi mesi di attività in Consiglio comunale, e fuori dalle sedi istituzionali, sempre al fianco dei cittadini.

In Consiglio comunale si sono avvicendati Brunelli e Calcina. Sarà a breve la volta di Grattafiori, a testimonianza che nessuno di noi tiene alla poltrona o alla carriera del “politico di professione”. Intendiamo, per attività politica, lo svolgere con fermezza ed onestà un servizio per la città ed abbiamo dimostrato che questo modo “altro”di intendere la politica è davvero possibile.

Ci interessa assai poco, in questo momento storico, la ormai sbiadita differenza tra destra e sinistra. Sentiamo con più urgenza la necessità di rimarcare la differenza tra chi ha a cuore il destino della comunità e del territorio in cui vive rispetto a chi obbedisce a logiche di partito ed è disposto a svendere i propri principi in nome della “opportunità politica” del momento. Sulle grandi questioni ci siamo ritrovati quasi sempre soli in Consiglio comunale. Noi da una parte, a difendere gli interessi della comunità, i partiti dall’altra, sia quelli di maggioranza che di opposizione, a sposare le scelte imposte dalla Regione o dal Governo. Sull’applicazione della partecipazione democratica, contro la “bufala” della Quadrilatero, contro la variante-scandalo di Montedomini, per l’attribuzione al Comune di una quota parte delle “accise” incassate dalla Regione, per una revisione “seria”del traffico, contro il consumo di territorio e l’inquinamento, per il sostegno al commercio locale ed alle attività balneari, per le politiche di integrazione sociale e la convivenza civile.Certo, essere all’opposizione pone dei limiti. Ma se consideriamo ciò che è accaduto in città, con la crescita dell’Assemblea contro le centrali Api, con le conferenze sull’energia, con le raccolte di firme e contributi per la difesa del territorio, abbiamo la netta sensazione che la città stia finalmente aprendo gli occhi sulla “inconsistenza” del cambiamento che qualcuno aveva associato all’avvento del centro-destra al governo della città.E allora i cittadini, aperti gli occhi, non possono non vedere che la Lista civile in 1 anno ha presentato più di 22 interrogazioni, 8 ordini del giorno, 5 mozioni*.

Dopo un anno, i Cittadini in Comune sono maturati, sono cresciuti, ed è giunto il momento di un nuovo salto di qualità. Occorre iniziare ad affermare concretamente il cambiamento, muovendosi soprattutto al di fuori dagli spazi istituzionali, nella città e nel territorio, mettendo in pratica, in maniera positiva e costruttiva, i principi e le azioni della democrazia diretta.

Stiamo pensando ad un luogo di incontro, o più luoghi, per aprire un dibattito costante sui problemi della città, per informare sulle nuove opportunità per il risparmio energetico e la bioedilizia, per favorire l’integrazione e il sostegno sociale, per organizzare azioni di volontariato civile, per sviluppare la filiera corta nel settore agroalimentare e artigianale, per avviare il progetto “rifiuti zero”.

Stiamo pensando a forme di cooperazione e di azionariato sociale che coinvolgano le forze economiche sane della città, per la rinascita del nostro territorio.

Intendiamo, in questo senso, aprire le porte alle associazioni, alle altre liste civiche, a chi, pur avendo seguito la storia dei vari “partiti” ha ormai capito che la politica deve trovare nuove strade rispetto a quelle già tracciate che conducono ai palazzi del potere; che occorre tornare “in mezzo alla gente” se vogliamo salvare la democrazia dalla deriva nichilista.

Intendiamo aprirci, fuori dai confini comunali, a tutti i cittadini che vivono nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, per rivendicare insieme il diritto ad un futuro migliore, iniziando a costruirlo da subito, in prima persona, senza delegare nessuno.

Oggi possiamo finalmente dire che l’era della democrazia dei partiti, cosi come li abbiamo conosciuti fino ad oggi, sta tramontando e verrà a breve sostituita dalla democrazia dei cittadini. Il futuro è già nei nostri cuori e nelle nostre mani, diamoci da fare.


*dati sull’attività in consiglio tratti dai rispettivi siti istituzionali di riferimento e dalle fonti istituzionali

 OPPOSIZIONE INTERROGAZIONI
 MOZIONI  ODG
CIC

(1 consigliere)

22 5 8
PD

(6 consiglieri)

7 2 1

 


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