Web, ergo sum

Scritto il 12 Marzo 2009 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini

Dopo Levi, Cassinelli, D’Alia è arrivata di gran carriere pure Gabriella Carlucci.
La Rete va messa sotto controllo con ogni legge e la scelta su chi deve fare la proposta di legge non è casuale. Meno sanno di Internet, meglio è. Se non sanno nulla, meglio ancora. Infatti, se discutere con una persona informata è un esercizio possibile, farlo con un idiota è sconsigliabile.
E, ogni settimana, dovremmo confutare, spiegare, dimostrare, comparare, denunciare!?? L’Italia ha milioni di disoccupati e i “nostri dipendenti d’oro” si preoccupano di applicare la censura all’unico strumento di informazione esistente! Pagati da noi, con leggi che non stanno né in cielo, né in terra. La Carlucci, eletta nelle fila del PDL, vuole vietare a chiunque di immettere in maniera anonima in rete contenuti in qualsiasi forma. Dobbiamo discutere con quest’ammasso di pochi neuroni e cellulite? Con D’Alia che vuol far chiudere i siti d’autorità dal Ministero dell’Interno per presunti reati senza un giudizio della magistratura? Con la Carlucci che si occupa degli interessi delle corporation? Di una compagine di Governo nanotelevisiva con Mediaset che gli frana addosso giorno dopo giorno? Di Confalonieri che cita YouTube per 500 milioni di euro?

Chi scrive su un muro non è rintracciabile, chi scrive in Rete quasi sempre lo è. Il suo IP lo è. Nella maggior parte dei casi la Polizia Postale è in grado di identificarlo. Questi stanno delirando. La legge Pisanu chiede la carta di identità a chi si collega in Wi Fi. Nei parchi di New York, di Londra, di Parigi, di Madrid ci si collega a decine di reti Wi Fi da una panchina o sdraiati su un prato. Siamo l’unica nazione del mondo che è riuscita a invertire l’accesso a Internet, alla stregua di Cina e Birmania.

Il numero di famiglie che si collegano in Italia è diminuito nell’ultimo anno. In migliaia di comuni non arriva l’Adsl o, se è presente, ha la velocità di un doppino.
Abbiamo investito miliardi nel digitale terrestre, una tecnologia morta, invece di diffondere Internet nelle scuole e nella pubblica amministrazione
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Simone 

[fonti: wikipedia.org; beppegrillo.it; ilsole24ore.com; adoc.org;]

 


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