Italians
Scritto il 19 Febbraio 2009
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini
Ieri, tutti i giornali del mondo hanno riportato la notizia della condanna di Mills. L’avvocato corrotto da Mr. B. Hanno spiegato che il premier non è stato giudicato per il lodo Alfano. Una legge che si è fatto su misura e che lo rende intoccabile. Hanno argomentato che nessun premier sospettato di corruzione per evitare la condanna in due processi sarebbe ancora al suo posto in un Paese normale, democratico, occidentale. Se non si fosse dimesso lo avrebbero cacciato. Leggetevi El Pais, The Guardian, Le Figaro, The Herald Tribune. La reputazione di un Paese è importante come e più della sua economia e noi l’abbiamo persa. Se gli Stati Uniti hanno avuto il Watergate, l’Italia ha il suo “Millsgate”. Se Nixon sospettato di corruzione avesse imposto al Congresso una legge per la sua impunità e il corrotto fosse stato condannato, Nixon sarebbe stato cacciato in due minuti.
La cosa divertente è che gli inglesi si chiedono come mai il cavaliere sieda ancora al suo posto visto che la moglie di Mills, ex ministro di Blair, si è dovuta dimettere non appena il marito è stato iscritto nel registro degli indagati. Vaglielo a spiegare…al di là della Manica se sei un personaggio pubblico devi essere immacolato. Del resto, prendi dei soldi pubblici per fare un lavoro per tutti i cittadini, e l’onesta’ e’ la prima virtu’ che un amministratore deve avere.
Riflettiamoci, riflettiamo…stampa nazionale, stampa locale, reputazione, dinità…Tanto a livello nazionale come a livello locale, ognuno in cuor suo può ricavarne e vedere parallelismi e analogie.
Ma la politica non è cosa aliena dalla quotidianità, dalla gente:è partecipazione! Se si arriva a far “detestare” la politica alla gente, ad avere, come è stato con le ultime votazioni nazionali la più bassa affluenza dal dopoguerra (alle ultime elezioni politiche non ha votato un italiano su quattro), c’è qualcosa che non va…il rispetto delle regole è un valore condiviso, valido da sempre, almeno a partire dalle società moderne, altrimenti si approda ad un nuovo “mediaevo“
Buona democrazia a tutti. Simone.
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