Scegliere o non scegliere, questo è il problema
Scritto il 18 Aprile 2008
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini
“Un cittadino quando esercita un suo diritto trae per se un vantaggio di ordine patrimoniale, professionale o morale, ovvero con l’esercizio di un diritto migliora la qualità della sua vita” (fonte, Enciclopedia Treccani)
Ciò vale ad esempio per il diritto allo studio, per il diritto di sciopero o per il diritto di servitù (passaggio su un fondo).
Il diritto di voto, (invece o purtroppo…non sò scegliete voi), è l’unico caso in cui esercitandolo,in Italia si avvantaggiano solo le”caste”.
Andare a votare è importante…
ma non appelliamoci a diritti o ideologie quando nel parlamento italiano, in queste ultime elezioni, saranno stati eletti più di 70 condannati (fonte “se li conosci li eviti”,Peter Gomez e Marco Travaglio); quando la nostra reale capacità di scelta viene annacquata, limitandosi ad una semplice croce; quando anche laddove espressa nominalmente entra in meccanismi interpretativi cervellotici disgiuntivi…Prima che un diritto, votare è un dovere, come è doveroso scegliere e poter scegliere…anche se sempre più frequentemente siamo costretti a scegliere “il meno peggio”.
Continuo la considerazione a voce alta, con un dato sulle ultime votazioni. Riflettiamoci su…
Camera: italiani aventi diritto di voto: 47.126.326. Voti validi: 36.452.305. Astenuti + schede bianche e nulle: 10.674.021, il 22,6%. Senato: italiani aventi diritto di voto: 43.133.946. Voti validi: 32.771.227. Astenuti + schede bianche e nulle: 10.362.719, il 24%.
Quasi 1 italiano su 4 ha rinunciato al suo diritto di scelta.
lista Cittadini in Comune
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