EDILIZIA SCOLASTICA A CASTELFERRETTI: CHE FINE FARANNO GLI ALUNNI DURANTE I LAVORI DI DEMOLIZIONE DELLE DA VINCI?

doppio-simbolo.JPG Malgrado le sollecitazioni dei cittadini sull’adeguamento sismico della scuola Da Vinci di Castelferretti, in cinque anni, dalla presentazione della verifica sismica, poco o nulla si è fatto. E’ stato eseguito il rifacimento della copertura in legno della parte più vecchia dello stabile mentre la parte portante in muratura non è stata coinvolta.

scuola-da-vinci-pensilina.jpg Inoltre non è stata ancora demolita la pensilina d’ingresso della scuola primaria, criticità sottolineata dalla Verifica di Vulnerabilità Sismica.

Come è noto, l’Amministrazione comunale ha scelto di ristrutturare la scuola Da Vinci col discutibile criterio della “minore incidenza economica” e per questo condividiamo le fondate preoccupazioni dei cittadini di Castelferretti che, anche dopo la ristrutturazione, la scuola resterebbe fuori norma sotto vari aspetti:

–       Inadeguatezza di aree verdi e spazi esterni di condivisione, vie di fuga e parcheggi;

–       distacchi da edifici esistenti insufficienti;

–       carenza di aule accessorie di segreteria;

–       basse prestazioni energetiche con elevati consumi di energia elettrica e riscaldamento.

Inoltre quale sistemazione provvisoria sarà individuata per i 260 bambini delle Da Vinci durante la fase di demolizione e ricostruzione degli edifici?

Verranno ridistribuiti tra Falconara Centro, Falconara Alta e Palombina?

Anche loro saranno spostati nell’ex Istituto “Gesù Bambino” in via XX Settembre?

Con quali mezzi di trasporto, considerata anche la pandemia?

Con quali ulteriori costi per il Comune e per le famiglie?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Castelferretti: barriere architettoniche nel marciapiede in via Giordano Bruno a Castelferretti. Inadeguatezza del marciapiede in via S. Maria. Inviata documentazione fotografica all’Assessore alla viabilità comunale e alla Commissione consiliare competente. CiC/FBC/SAF: «Chiediamo di affrontare il problema in Commissione e individuare una soluzione».

doppio-simbolo.JPG In via Giordano Bruno – dal civico 88 al 116 – chi ha problemi sanitari o ridotte capacità motorie che lo/la costringono ad usare una carrozzella incontra grosse difficoltà lungo il marciapiede. Su segnalazione di alcuni cittadini di cui riproduciamo le foto, abbiamo verificato (metro alla mano) che ci sono dei punti in cui il marciapiede accessibile si restringe anche fino a 80 – 60 cm.

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Chi deve ricorrere all’ausilio di una sedia a rotelle con la dimensione della seduta di 43 cm ed un ingombro totale di poco più di 60 cm. riesce a fruire, con difficoltà, del marciapiede. Ma qualora una persona di corporatura robusta fosse costretto ad usare una carrozzella con una larghezza complessiva di 78 cm (misure desunte dalle migliori progettazioni oggi sul mercato) non riuscirebbe a superare i restringimenti che si incontrano sul marciapiede.

Tra l’altro c’è da risolvere anche la disconnessione obliqua della pavimentazione in corrispondenza dei platani che, oggettivamente, aumenta le difficoltà di movimento con la carrozzella.

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Per quanto riguarda via S. Maria l’inadeguatezza del marciapiede agli standard minimi è evidente: l’ampiezza della carrozzella raffigurata è di poco più di 60 cm e transita quasi al limite del marciapiede che ha un’ampiezza di molto inferiore a 1,5 m prescritto per Legge e che, in caso di carrozzella larga 78 cm, ne impedirebbe il transito.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

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Sindaco, Consiglieri di maggioranza e ARPA Marche bocciano la mozione consiliare di CiC/FBC/SAF per installare una centralina fissa di monitoraggio a Castelferretti e dotare le centraline di rilevamento esistenti degli stessi campionatori di inquinanti in modo che le ricadute siano monitorate anche al variare dei venti. Confuse ed inconcludenti il Sindaco Signorini e l’Assessore Barchiesi per le quali la mozione è stata bocciata perché non deve essere il Consiglio a decidere quali sostanze monitorare. Fatalista il Dott. Marchetti, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale: “se la Regione intende investire dal punto di vista politico su un’altra centralina, ben venga, noi non ci tiriamo indietro”! C’è un dubbio che riguarda tutti: hanno mai letto le Autorizzazioni Integrate Ambientali delle industrie insalubri a Falconara e le sostanze inquinanti che sono emesse dalle ciminiere? Sono consapevoli che a Falconara, associato alle PM2.5, c’è il tasso più alto di abortività spontanea di tutte le Marche nelle donne fertili? Sono consapevoli che a Falconara c’è un eccesso di malformazioni congenite e che queste sono scientificamente associate alla presenza di determinati metalli pesanti?

Ascolta anche l’intervento in Consiglio comunale del Capogruppo di CiC/FBC/SAF https://www.youtube.com/watch?v=1f5Z1kBIc28

“Credo che non debba essere un Consigliere o il Consiglio stesso a decidere che cosa monitorare ma ci sono dei tecnici esperti che indicano alla Regione, al Ministero, sulla base delle normative europee che cosa monitorare”.

Questa considerazione dell’Assessore all’Ambiente di Falconara – Ing. Valentina Barchiesi – ci dà la misura della nullità a cui le piacerebbe ridurre il compito sia del Consiglio comunale sia suo da Assessore. Certamente è ciò che ha fatto la sua Amministrazione comunale (spalleggiata in Consiglio comunale dall’ARPA Marche in un ruolo inedito) bocciando la mozione di CiC/FBC/SAF che impegnava il Sindaco a chiedere all’ARPAM il potenziamento delle 3 centraline fisse esistenti e l’installazione di una fissa a Castelferretti che misurasse in continuo Idrocarburi Policiclici Aromatici, Ammoniaca, Benzene e Idrogeno Solforato. 

La Giunta Signorini, in Consiglio, ha chiamato in suo soccorso ARPA Marche con l’intento di contrapporre il tecnico ed il politico, come se tecnico significasse NEUTRALE e politico diventasse sinonimo di pretestuoso!

Senonché risulta MOLTO politico il Tecnico che decide di imitare Pilato ed afferma – come ha affermato il Direttore dell’ARPAM, Dott. Marchetti, che “se la Regione intende investire dal punto di vista politico su un’altra centralina, ben venga, noi non ci tiriamo indietro“.

Questa affermazione è tutt’altro che NEUTRALE.

CiC/FBC/SAF dicono che è vero che i soldi per le centraline di rilevamento li mette la Regione, ma è anche vero che nel posizionamento o nel potenziamento la Regione deve per forza interloquire con l’ARPAM in quanto organo tecnico. Negarsi a questo compito di fronte al Consiglio comunale del 30 marzo scorso e di fronte ai cittadini falconaresi da parte dell’ARPAM è stato sconcertante!

Così Sindaco, Assessore Barchiesi e Consiglieri di maggioranza non vedevano l’ora di accodarsi al Dott. Marchetti per fare finta di non comprendere l’obiettivo della mozione.

Il Sindaco e l’Assessore Barchiesi, sentendosi in dovere di motivare la contrarietà anche con parole proprie, hanno affermato che gli interventi proposti dalla mozione “non sono risolutivi e chenon è con questa mozione dicendo di inserire queste sostanze piuttosto che un’altra che risolviamo il problema“.

Sia chiaro: non siamo talmente sprovveduti da credere di risolvere i problemi sanitari ed ambientali di Falconara con una mozione consiliare ma eravamo fiduciosi nell’accoglimento delle proposte finalizzate ad avere CONOSCENZE CERTE che sono la base per la risoluzione dei problemi!

Invece, riguardo alla situazione sanitaria ed ambientale di Falconara, l’Amministrazione Signorini E’ FERMA PERCHE’ SI MUOVE SENZA FAR PROGRESSI, una sorta di “falso movimento” sulla scia del Direttore dell’ARPAM ancora (ahinoi!) protesoa capire se c’è un processo produttivo specifico che è legato alla tipologia di risultati rinvenuti(sua dichiarazione nel Consiglio comunale del 30/3)

È anche su questo punto che divergono le valutazioni di CiC/FBC/SAF: i processi produttivi delle aziende insalubri a Falconara sono notissimi ad ARPAM, Sindaco e Consiglieri di maggioranza: basta leggere le Autorizzazioni Integrate Ambientali (documenti pubblici!) e si scoprono tutti gli inquinanti immessi in atmosfera e in acqua. Quando sono noti gli inquinanti emessi, la loro ricaduta va calcolata e valutata tutti i giorni e tutte le ore del giorno! La nostra mozione puntava a questo partendo proprio da basi di conoscenza che riteniamo debbano essere patrimonio di chi amministra.

Non sembra proprio che a Falconara Marittima sia così e ciò determina l’inconcludenza del Sindaco e del Direttore Generale Marchetti.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Esalazioni industriali a Castelferretti: Calcina (Vice Presidente della Commissione Ambiente) ha chiesto l’urgente convocazione della Commissione alla Presidente Fiorentini. Invitati a partecipare anche l’Assessore all’Ambiente e il Sindaco.

doppio-simbolo.JPG Come Vice Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Falconara Marittima, ho inoltrato la richiesta di una URGENTE convocazione della Commissione al Presidente Fiorentini e ai Consiglieri componenti con l’invito a partecipare all’Assessore all’Ambiente, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale. Il tema urgente sono le ripetute esalazioni industriali che da mesi si sono intensificate a Castelferretti soprattutto in via Saline, via G. Bruno, via Allende, via O. Palme, via O. Romero, via Che Guevara. La zona è dal 2012 sottoposta a periodiche ed insopportabili esalazioni che costringono i residenti a rimanere con le finestre chiuse anche d’estate, con la preoccupazione che la cronicità di quelle esalazioni – a volte di idrogeno solforato, altre volte di solventi aromatici – possano produrre l’insorgere di malattie nel corso degli anni.

Per un proficuo e speditivo svolgimento dei lavori della Commissione ho anche chiesto che ai Commissari componenti siano inviati:

La/e Relazione/i dell’ARPAM riguardo ai risultati delle analisi effettuate con tutti i campionatori dislocati nella zona interessata dalle esalazioni.

Loris Calcina – Vice Presidente Commissione Ambiente e Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF 

DOPO 23 ANNI CI SAREBBERO I SOLDI PER REALIZZARE IL COLLEGAMENTO DI VIA DEL CONSORZIO CON LA SS. 16 AL FINE DI ALLEGGERIRE IL TRAFFICO IN VIA MARCONI E SERVIRE ANCHE L’AEROPORTO! L’abbiamo proposto nella Commissione consiliare I^ del Comune di Falconara Marittima, ma gli Assessori e il Presidente di Commissione hanno ignorato il nostro appello a non perdere un’occasione irripetibile! Le risorse per l’opera vanno reperite nei 2.843.380 Euro di anticipo (2006 – Valorizzazione aree progetto Quadrilatero) di cui la Regione Marche non chiede la restituzione a patto che il Comune stesso (che nel frattempo li ha accantonati) li utilizzi per “investimenti infrastrutturali a supporto dello sviluppo dell’aeroporto”. Abbiamo spiegato che il collegamento di via del Consorzio con la SS. 16 è un’opera utile alla viabilità aeroportuale e a Falconara stessa ma, domani 6 agosto, l’Amministrazione Signorini proporrà al Consiglio Comunale un progetto di fattibilità tecnica ed economica che NON PREVEDE QUEL COLLEGAMENTO, mentre prevede un INUTILE nuovo parcheggio tra via del Consorzio e la linea ferroviaria romana dal costo di 830.000 Euro! Pubblichiamo il miope progetto del Comune che ABBIAMO DOVUTO LETTERALMENTE SCOVARE dato che, come sempre, ci è stato tenuto nascosto dal Sindaco Signorini, dall’Assessore Barchiesi, dal Presidente del Consiglio comunale Brandoni e dal Presidente della Commissione Cappanera.

doppio-simbolo.JPG consorzio.jpg Se la Giunta Signorini non ascolterà il consiglio di CiC/FBC/SAF formulato per il bene della città Falconara perderà un’occasione clamorosa per realizzare in tempi rapidi il collegamento di via del Consorzio con la SS16, quel collegamento che attende da 23 anni e che doveva fare l’API in forza alla Convenzione stipulata con il Comune (Sindaco Carletti) nel 1997 quale opera di compensazione per i “disagi” della centrale termoelettrica IGCC e che il Sindaco Brandoni abbonò ai Brachetti Peretti con la sciagurata Convenzione 2008 per la realizzazione di altre 2 centrali termoelettriche (fortunatamente naufragate). Quel collegamento che dovrebbe fare RFI con le opere di compensazione per “i disagi” determinati dalla realizzazione del bypass ferroviario. Ieri, in Commissione consiliare I^, abbiamo detto che sulle opere di compensazione che dovrebbe realizzare RFI dobbiamo essere franchi e realistici: se RFI le farà dovremo aspettare almeno 6 anni ma siccome RFI, il 12 dicembre 2015 con la nota prot. nr. 48244, ha già scritto che la priorità del finanziamento CIPE sono i binari e, se avanzeranno i soldi, si faranno le opere di compensazione noi crediamo che quell’opera non la vedremo mai realizzata neanche da RFI.

Questo presagio è tanto più vicino alla realtà se si considerano gli ulteriori sviluppi dell’opera del bypass ferroviario che, nel febbraio scorso, ha costretto RFI a compartecipare con 640.000 Euro non preventivati alla risoluzione dell’interferenza di due piloni del viadotto Esino con la nuova configurazione del canale della Liscia in capo al Consorzio di Bonifica.

SONO ULTERIORI 640.000 EURO TOLTI ALLE OPERE DI COMPENSAZIONE!

Ecco perché Falconara non può lasciarsi sfuggire l’occasione di usare parte dei 2.843.380 Euro per realizzare, da sola, il collegamento dalla fine di via del Consorzio con la SS16 che, tra l’altro, rappresenta un intervento compatibile anche con le esigenze di migliorare la viabilità da e per l’aeroporto.

Non è vero quanto affermato in Commissione I^ dall’Assessore Barchiesi e dal Vicesindaco Mondaini i quali, pur di contrastare la proposta di CiC/FBC/SAF, hanno sostenuto rispettivamente che l’Amministrazione comunale ha “fatto un’ipotesi di intervento per giustificare come il nostro territorio richieda una serie di interventi”  e che “la Variazione delle OO.PP che ci è stata chiesta non prevede un dettaglio degli interventi”.

La Delibera che vorranno far approvare al Consiglio Comunale di domani 6 agosto recita chiaramente che “ai fini della realizzazione degli investimenti richiesti dalla Regione (…) è stato predisposto da parte del gruppo di progettazione interno guidato dal Dirigente del 3° Settore (…) il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento”.

È UN PROGETTO CHE NON PREVEDE IL COLLEGAMENTO DI VIA DEL CONSORZIO CON LA SS16, E DUNQUE È SBAGLIATO!

Leggi IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA DELL’INTERVENTO elaborato dal Comune di Falconara

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

UN ALTRO ESEMPIO DI ASSENZA AMBIENTALE E SANITARIA DEL COMUNE DI FALCONARA. Il 25 ottobre 2019 mentre i Vigili del Fuoco accertavano la “presenza di una consistente concentrazione di Idrogeno Solforato” in via Saline presidiata da residenti esasperati, né l’Assessore Barchiesi, né il Sindaco né la Polizia Locale hanno ritenuto importante fare un sopralluogo. L’Assessore ha scelto di continuare a presiedere l’assemblea sulla viabilità allo Stadio insieme all’Assessore Rossi e al vice Comandante della PL. Mentre a 400 metri da via Saline i Castelfrettesi respiravano puzza di uova marce dentro e fuori le abitazioni, l’Assessore all’Ambiente si è limitata ad accertare tramite i Carabinieri se erano stati allertati i Vigili del Fuoco e l’ARPAM per un sopralluogo. Il Consigliere Calcina: “Abbiamo verificato che non c’è un dato sulla concentrazione dell’Idrogeno solforato intorno alle abitazioni dei Castelfrettesi perché il Sindaco e l’Assessore NON HANNO MAI CHIESTO AD ARPAM di collocare un campionatore specifico nonostante le annose segnalazioni. Non c’è un dato sulla concentrazione dell’Idrogeno solforato allo scarico fognario in via Saline perché il Comune o non sapeva della centralina di Viva Servizi o se ne è disinteressato. Nel corso del Consiglio comunale del 22 maggio scorso abbiamo chiesto all’Assessore Barchiesi di farsi consegnare subito quei dati da Viva Servizi”!

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barchiesi-signorini-h2s.jpg Quando alle 20,30 del 25 ottobre 2019 i Castelfrettesi che risiedono a 400 metri da via Saline si sono mobilitati perché le esalazioni di Idrogeno Solforato (H2S) avevano ammorbato l’aria fuori e dentro le loro abitazioni, l’Assessore all’Ambiente – Ing. Valentina Barchiesi – dice che alle 20,45 presiedeva l’assemblea sulla viabilità nel quartiere Stadio insieme all’Assessore Rossi e al Vice comandante della Polizia Locale.

A parte che le segnalazioni dei cittadini erano partite pochi minuti dopo le 20 mentre l’assemblea allo Stadio era convocata per le ore 21, l’Assessore ha scritto: “nella zona nella quale ci trovavamo, non sono stati avvertiti fenomeni di esalazioni, tuttavia siamo stati allertati da alcune segnalazioni da parte dei cittadini, tramite App. Abbiamo nell’immediato verificato se ci fossero state telefonate al numero verde del Comune per le emergenze ambientali, ed informato il Sindaco. (…) Ci siamo accertati tramite i Carabinieri che erano state allertate le altre autorità competenti (Vigili del Fuoco ed ARPAM) per un sopralluogo in loco, e siamo rimasti in costante contatto telefonico per successivi aggiornamenti o necessità“.

Insomma, mentre i Vigili del Fuoco accertavano strumentalmente la “presenza di una consistente concentrazione di Idrogeno Solforato” in via Saline presidiata da residenti esasperati, l’Assessore Barchiesi non ha ritenuto importante fare un sopralluogo e far continuare la gestione dell’assemblea allo Stadio all’Assessore Rossi, ma neanche il Sindaco avvertito dall’Assessore si è mosso né il Vice comandante della Polizia Locale ha ritenuto di dover inviare una pattuglia in via Saline.

Se ci sono già gli altri, che ci andiamo a fare? sembrano aver pensato i vertici dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima!

La risposta alla nostra interrogazione su quelle esalazioni arrivata dopo 6 mesi, dice molte cose sull’atteggiamento parolaio dell’Amministrazione Signorini riguardo alla tutela della salute e dell’ambiente.

La sua autorevolezza in proposito è tale che, a tutt’oggi, l’ARPA Marche non le ha neanche risposto alla richiesta dei dati delle analisi effettuate la sera del 25/10/2019.

Il suo interesse è tale che nonostante i residenti di Castelferretti segnalino da anni periodiche esalazioni di idrogeno solforato ancora la zona è sprovvista di una campionatore di aria a diffusione passiva (radiello) che rilevi l’H2S.

La sua attenzione è tale che a tutt’oggi non ha chiesto a Viva Servizi la concentrazione di H2S esalata dall’acqua rilevata quel 25/10/2019 dalla Centralina di monitoraggio delle acque di scarico in pubblica fognatura di via Saline.

Cosa poteva fare l’Assessore Barchiesi?

Per esempio: chiedere seduta stante al tecnico di Viva Servizi intervenuto di adoperarsi dal giorno dopo per avere i dati forniti dalla loro centralina.

Seguire i tecnici dell’ARPAM e quelli dei VVF nelle loro ricerche e verifiche. Ai cittadini, quella sera, non era permesso seguire le operazioni da vicino. Un Assessore può farlo e può interloquire sui tanti aspetti che si potevano presentare al momento. E’ un ingegnere, non è una sprovveduta!  

Far fare alla Polizia Locale un sopralluogo presso le abitazioni dei residenti e verbalizzare la percezione o meno di miasmi di uova marce/idrogeno solforato. Conseguentemente chiedere anche ai VVF di fare un rilevamento nelle residenze. 

Fiato sprecato: il ‘presenzialismo‘ e l’apparire valgono più del prendere iniziative politiche, da Assessore o Sindaco, consone alla situazione.

Staff comunicazione Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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