Grazie alla responsabilità istituzionale e verso i cittadini falconaresi dei Consiglieri di opposizione che hanno garantito con la loro presenza il numero legale, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la Delibera che nega la conformità urbanistica al progetto di RFI delle BARRIERE ACUSTICHE. Approvato l’emendamento di CiC/FBC/SAF che ha semplificato e reso più incisive le richieste prioritarie di intervento di risanamento acustico alternative alle barriere. Calcina: “Ho motivato l’emendamento sostenendo che per l’efficacia e la chiarezza della richiesta di un intervento alternativo alle barriere, la delibera doveva attenersi a ciò che è già previsto nel DM Ambiente 29/11/2000 poiché quella, e non altra, è la cornice entro cui RFI deve espletare in modo realmente sostenibile l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto, in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”. Attenti alla Regione Marche, la sua mediazione potrebbe attestarsi su barriere acustiche più basse!

doppio-simbolo.JPG Per l’ennesima volta dall’inizio dell’Amministrazione Signorini, anche nel Consiglio comunale di ieri, 15 zzzzz.JPGfebbraio, abbiamo assistito alle defezioni dei Consiglieri di maggioranza. L’opposizione (CiC/FBC/SAF – PD – LEGA e M5S) ha garantito il numero legale in aula con responsabilità istituzionale e grande rispetto verso i cittadini di Falconara che attendevano una decisione importante che hanno chiesto in quasi 7.000: la Delibera di Consiglio che NEGA LA CONFORMITA’ URBANISTICA al progetto di RFI per l’installazione delle barriere acustiche. La Delibera è stata approvata e CiC/FBC/SAF esprimono soddisfazione per l’approvazione di un loro emendamento le cui motivazioni erano state illustrate lunedì 11 febbraio ai Portavoce del Comitato “NO AL MURO, SI AL MARE”.

( leggilo QUI’ )

Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato in proposito: L’esigenza era quella di conferire la massima efficacia e chiarezza alla Delibera e quindi essere netti nei confronti di RFI e del Ministero delle Infrastrutture nella richiesta di un intervento alternativo all’attuale progetto. Le modalità sostenibili ed alternative per abbattere l’inquinamento acustico sono già indicate nel DM Ambiente 29/11/2000 e, dunque, quella e non altra è la cornice entro cui costringere RFI ad espletare l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”.

Infatti il testo originario del deliberato, la parte più importante dell’Atto, era stato infarcito dalla Giunta con richieste non pertinenti che tra l’altro, come quella dell’arretramento della linea ferroviaria adriatica e dell’interramento, sarebbe andata incontro agli sberleffi del Ministero delle Infrastrutture e di RFI dato che proprio a loro l’ex Sindaco Brandoni (capo della Giunta con Signorini, Rossi e Mondaini) nel 2009 aveva dato parere favorevole al progetto definitivo del famigerato bypass ferroviario che ha seppellito qualsiasi ipotesi di arretramento dalla costa della linea ferroviaria.

Ma CiC/FBC/SAF hanno anche sottolineato la necessità che la Regione Marche esca dall’ambiguità su questo argomento.

Il Consigliere Calcina: Non ci possiamo accontentare della annunciata mozione del Presidente del Consiglio Regionale che, da quanto abbiamo appreso dai quotidiani, al contrario, ci preoccupa. Infatti se chiederà una soluzione condivisa a basso impatto ambientale, paesaggistico ed economico è probabile che la mediazione della Regione potrebbe attestarsi per le barriere un po’ più basse! La nostra è una deduzione logica dato che l’unica soluzione delle tre previste DM Ambiente 20/11/2000 che ha un impatto ambientale è quella delle barriere … e se Mastrovincenzo parla di basso impatto ambientale, il pensiero va a barriere più basse! Ipotesi da RIGETTARE CON DECISIONE”.

Dunque attenti anche alla Regione Marche! La partita è tutt’altro che vinta!

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ABBANDONO DI RIFIUTI nell’area pubblica di Villanova! C’è qualche indagato nell’ambito dell’Amministrazione comunale di Falconara? Il reato per cui sono intervenuti i Carabinieri del NOE prevede l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro!

doppio-simbolo.JPG L’inchiesta dei Carabinieri del NOE su quanto accaduto nell’area pubblica di Villanova, potrebbe essere molto pesante per la credibilità della Giunta Signorini. Infatti dalla Delibera di Giunta n° 406 del 22 novembre 2018 sembrerebbe che qualcuno 2.JPGdell’Amministrazione è indagato per “abbandono di rifiuti effettuato da titolare d’impresa o responsabile di ente” (art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/06), reato che prevede l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi.

Il presunto responsabile o i presunti responsabili, quindi, potrebbero essere stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Il fatto che con la Delibera n° 406 (leggi QUI’ ) si è conferito il mandato al Sindaco di presentare scritti difensivi e comunque di proporre opposizione al verbale di accertamenti, rilievi e contestuale sequestro da parte del Comando C.C. del NOE, significa che la Giunta è sulla difensiva.

Ciò ci induce a pensare che gli indagati potrebbero appartenere ai livelli apicali dell’Amministrazione comunale.

Anche se alla nostra interrogazione non sarà data mai alcuna risposta, non ci stancheremo di chiedere al Sindaco Signorini e all’Assessore all’Ambiente: “Qual è la logica ambientale e amministrativa per cui è stato concesso di usare come una discarica l’area verde pubblica in attesa della bonifica?“.

leggi anche

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

“È in corso un accertamento da parte dei Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico di Ancona)” riguardo all’ingresso di lavoratori e autocarri di una ditta di manutenzione del verde nell’area pubblica comunale di Villanova (ex Antonelli) nonostante l’area sia interdetta da un’Ordinanza sindacale in quanto contaminata da idrocarburi nel suolo, sottosuolo e falda acquifera.

doppio-simbolo.JPG Il Consigliere Loris Calcina ha ufficialmente appreso dell’accertamento in corso dei Carabinieri del NOE dal Presidente del Consiglio comunale di Falconara che, in questo modo, ha giustificato il rinvio della risposta all’interrogazione consiliare proprio del Consigliere di CiC/FBC/SAF che, l’11 novembre 2018, aveva chiesto al Sindaco di conoscere come mai nell’area comunale di Villanova interdetta per l’inquinamento da idrocarburi di suolo, sottosuolo e falda acquifera, le maestranze del Comune (che nell’area avevano il magazzino e la base logistica) erano state allontanate a titolo precauzionale per tutelarne la salute, mentre i lavoratori di una ditta di manutenzione del verde erano entrati più volte per scaricare a terra le potature.

1.JPG Il Consigliere Calcina, che aveva allegato all’interrogazione foto di quanto constatato personalmente e una mappa della contaminazione redatta dall’ARPA Marche, ha dichiarato:E’ molto grave aver consentito l’ingresso a lavoratori che durante le operazioni di scarico possono essere venuti in contatto con il suolo contaminato da idrocarburi pesanti sotto forma di polveri sollevate dalle manovre dell’autocarro e dalle operazioni stesse. Perché le maestranze del Comune giustamente sono state precauzionalmente allontanate mentre altri lavoratori sono stati fatti entrare?”.

2.JPGE inoltre: Qual è la logica per cui è stato concesso di usare come una discarica l’area verde pubblica in attesa della bonifica?.

leggi anche

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

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Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in comune

Barriere architettoniche e Consulta sulla disabilità: Consiglieri di maggioranza e Giunta comunale ammettono che negli scorsi 10 anni (e fino ad oggi) NULLA E’ STATO FATTO! L’impegno chiesto dalle opposizioni votato anche dalla maggioranza.

doppio-simbolo.JPG L’approvazione da parte del Consiglio comunale – all’unanimità – della mozione inizialmente presentata da CiC/FBC/SAF – LEGA – PD e M5Stelle che impegna il Sindaco, la Giunta e il Consiglio stesso a provvedere ad istituire la Consulta sulla disabilità e ad attivarsi rapidamente per l’adeguamento alla situazione attuale del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), ha una lettura che non può sfuggire.

La votazione di questa mozione da parte dei Consiglieri di maggioranza è un chiaro riconoscimento di responsabilità POLITICA PER CIÒ CHE NON È STATO FATTO nei 10 anni della passata Amministrazione comunale della quale ancora oggi siedono molti rappresentanti sia in Consiglio, sia in Giunta.

Le prove dell’inerzia amministrativa è palese: da ottobre 2017 – seppur chiesto da Lara Polita di CiC/FBC con una mozione bocciata dai Consiglieri di maggioranza – l’Amministrazione comunale non è intervenuta con pochi euro per eliminare I GRADINI PRESSO IL PARCHEGGIO pubblico del centro commerciale Le Ville e per sostituirli CON GLI SCIVOLI.

barriera-2-e-3.JPG

vedi https://www.cittadiniincomune.net/2017/10/28/i-consiglieri-comunali-che-sostengono-la-giunta-comunale-hanno-deciso-di-non-impegnarla-a-disporre-la-rimozione-dei-gradini-che-ostacolano-chi-e-costretto-ad-usare-carrozzine-e-carrozzelle-nel-parcheg/

Ma, soprattutto, NULLA E’ STATO FATTO dopo l’annuncio dell’Assessore Clemente Rossi (sempre nel CC del 27 ottobre 2017) di una “VERIFICA RAPIDA” della validità del “Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche della mobilità per un’utenza ampliata” approvato con Delibera della Giunta comunale del 24 marzo 2006!

E’ evidente che, come opposizione, CiC/FBC e SAF continueranno ad essere propositivi e suggeriranno interventi all’Amministrazione comunale anche su questa importante e delicata problematica.

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SAF

Commissione consiliare Ambiente: accolta la proposta del Consigliere Calcina di inviare una nota al Ministro dell’Ambiente per chiedere un radicale cambio di atteggiamento del Ministero nei confronti dei controlli per far rispettare le prescrizioni dell’AIA ad API raffineria. Il Consigliere Calcina: “L’attuale Dirigente ministeriale Antonio Ziantoni dovrebbe essere rimosso dalla gestione delle procedure autorizzative che riguardano la raffineria API. Si è dimostrato INADEGUATO nel far rispettare le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) riguardo alla situazione dei serbatoi della raffineria. Inoltre, negando l’ISPEZIONE STRAORDINARIA presso la raffineria API in concomitanza con la persistenza delle esalazioni subite dalla popolazione, ha impedito di verificare il nesso causa – effetto tra tenute secondarie ammalorate dei serbatoi di grezzo (TK59 e TK62) e le esalazioni”.

doppio-simbolo.JPG Alla Commissione consiliare IV^ (Ambiente) del 17 gennaio, il Consigliere di CiC/FBC – SAF Loris Calcina ha chiesto che Sindaco, Giunta e Consiglio comunale di Falconara Marittima inviino una nota al Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa, nella quale si stigmatizzi le decisioni del Dirigente della Divisione III del MATTM – Dott. Antonio Ziantoni che:

1)      non ha ordinato l’ISPEZIONE STRAORDINARIA (chiesta e motivata da Regione e Comune) presso la raffineria API in concomitanza con la persistenza delle esalazioni subite dalla popolazione;

2)      ha dimostrato INADEGUATEZZA nel far rispettare le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) riguardo alla situazione dei serbatoi della raffineria.

Il Consigliere Calcina ha affermato che la nota da inviare al Ministro Costa debba anche sollecitare un suo intervento diretto per un radicale cambiamento del modo di intervento dei controllori sulla raffineria API e, se necessario, arrivare anche alla rimozione dei Dirigenti che si sono dimostrati inadeguati ad affrontare la situazione.

Il Consigliere di CiC/FBC – SAF ha fatto precedere la sua richiesta da una Relazione con la cronistoria degli ultimi 6 mesi e con alcune osservazioni. La Relazione è stata messea agli atti della Commissione Ambiente.

A sua volta, la Commissione, dopo ampia discussione, a maggioranza (non all’unanimità) si è espressa, in accordo con il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente, nel disporre una bozza della nota per il Ministro dell’Ambiente da sottoporre anche alla Regione Marche quale auspicabile co-firmataria. La bozza della nota sarà preparata dalla Presidente e dal Vicepresidente della Commissione Ambiente (Fiorentini e Calcina) che dovranno scrivere un incisivo documento per chiedere un cambio di atteggiamento del Ministero dell’Ambiente nei confronti dei controlli per far rispettare le prescrizioni dell’AIA ad API raffineria.

Il Consigliere Calcina ha dichiarato:Dalla Relazione dell’API del 16 dicembre 2018 abbiamo appreso che 3 serbatoi contenenti petrolio grezzo – tra cui il 59 e il 62 che si trovano a fianco del TK61 e più vicini al centro abitato – hanno la TENUTA SECONDARIA danneggiata per lunghi tratti e ciò determina esalazioni. Nel momento in cui il Dirigente ministeriale Ziantoni ha diffidato con un ritardo di 80 giorni l’API e ha rifiutato l’ispezione straordinaria chiesta dal Comune e dalla Regione proprio mentre le esalazioni ammorbavano la città, di fatto ha reso impossibile verificare il nesso causa – effetto ed ha impedito alla Regione e al Comune di chiedere l’immediato intervento di sostituzione delle TENUTE dei serbatoi ammalorate. TENUTE che l’API sostituirà solo a febbraio 2019! Da quanto tempo erano ammalorate quelle TENUTE? Chi doveva controllare che le prescrizioni sui serbatoi dell’AIA 2010 e di quella 2018 fossero rispettate da API?

In definitiva, abbiamo assistito ad una inconsueta tempistica degli interventi ministeriali che si è trasformata nella soluzione economicamente più favorevole ad API raffineria ma a discapito della cittadinanza che è rimasta ammorbata dalle esalazioni per altri mesi.

Abbiamo assistito ad una discutibile negazione di una ISPEZIONE STRAORDINARIA che avrebbe potuto stabilire il nesso causa/effetto tra le condizioni delle TENUTE SECONDARIE dei serbatoi di grezzo e le esalazioni costantemente presenti nella città di Falconara M.

In conclusione, si è verificato il prevalere dell’interesse economico privato sull’interesse pubblico della tutela della salute!

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Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene ComuneSiAMO Falconara Sinistra in Comune

ISPEZIONE STRAODINARIA ALLA RAFFINERIA API: il TEMPOREGGIAMENTO e il conseguente RIFIUTO del Dirigente del Ministero dell’Ambiente (Dr. Antonio Ziantoni) è offensivo nei confronti dei cittadini falconaresi, della Regione Marche e del Comune di Falconara! Sanno Regione e Comune che per altre raffinerie il Ministero dell’Ambiente ha deciso l’ispezione straordinaria sulla base di notizie di stampa su presunte violazioni delle prescrizioni dell’AIA? Sanno che per altre raffinerie il management è stato avvertito solo ad ispezione già decisa? Sanno che dalla decisione ministeriale l’ispezione straordinaria è stata eseguita nel giro di dieci giorni? Il Sindaco di Falconara e la Regione Marche intendono reagire nei confronti del Ministero dell’Ambiente? Il Consigliere Calcina ha chiesto che la questione sia valutata in sede di Commissione consiliare Ambiente. “Ritengo che il Consiglio comunale e il Sindaco debbano attivarsi direttamente con il Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa!”

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3 mesi fa (2 ottobre 2018) il Comune di Falconara e la Regione Marche hanno inviato una richiesta di VISITA ISPETTIVA STRAORDINARIA PER GLI IMPIANTI DELLA RAFFINERIA API al Dirigente della Divisione III (Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale) del Ministero dell’Ambiente – Dott. Antonio Ziantoni – e per conoscenza all’ISPRA. La richiesta era motivata e documentata con una Relazione tecnica (redatta dalla Regione e condivisa con il Comune) sulle “segnalazioni di fenomeni odorigeni relativi all’area limitrofa la raffineria API nel periodo dal 27 giugno al 4 settembre 2018 “. ( leggi quì )

La risposta del Dirigente Ziantoni ( leggila quì ) – 24 ottobre 2018 – è stata un TEMPOREGGIAMENTO (preludio al RIFIUTO) sintetizzabile in 3 punti:

1)    Il Dr. Ziantoni ha scritto la sua risposta direttamente ad API raffineria e, solo per conoscenza, al Comune di Falconara e alla Regione Marche che erano e sono gli interlocutori principali!

2)    Il Dr. Ziantoni ha ritenuto di dover informare l’API della richiesta di ispezione straordinaria di Regione e Comune, delle esalazioni a cui fa riferimento la richiesta nonché delle valutazioni tecniche delle Amministrazioni.

3)    Il Dr. Ziantoni ha deciso che prima di procedere all’eventuale attivazione della visita ispettiva straordinaria” API doveva fornireinformazioni dettagliate in merito allo stato degli impianti nei giorni e negli orari relativi alle segnalazioni” nonché “le eventuali criticità tecniche o gestionali rilevate che possano rappresentare possibili cause di emissioni odorigene riconducibili alle segnalazioni“.

A nostro parere, forma e decisione del Dr. Ziantoni sono irricevibili e OFFENSIVE per i cittadini falconaresi, la Regione e il Comune!

Nutrendo dubbi su quanto determinatosi, abbiamo consultato il sito del Ministero dell’Ambiente (MATTM) e ci siamo imbattuti in due visite ispettive straordinarie disposte dal MATTM nel 2017 alla raffineria ESSO di Augusta (Siracusa) e alla raffineria ISAB di Priolo Gargallo (Siracusa), anche là per accertare la diffusione di esalazioni (emissioni odorigene) e il rispetto dell’AIA.

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Nel caso dell’ISAB, l’ISPRA era stata incaricata dell’ispezione dal Direttore generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali (DVA) del MATTM – Dott. Giuseppe Lo Presti – il quale, si era mosso a seguito di “notizie di stampa che segnalarono presunte violazioni delle prescrizioni dell’AIA“.

La richiesta di ispezione del MATTM fu inviata soltanto all’ISPRA e all’ARPA Sicilia mentre il management della raffineria non compariva nelle missive.

Sia per l’ISAB sia per la ESSO NON RISULTA che il MATTM abbia richiesto – prima delle ispezioni straordinarie – l’invio di informazioni dettagliate in merito allo stato degli impianti nei giorni e negli orari relativi alle segnalazioni oppure in merito alle eventuali criticità tecniche o gestionali rilevate che possano rappresentare possibili cause di emissioni odorigene riconducibili alle segnalazioni, come chiesto dal Dirigente Ziantoni nel caso della raffineria API.

Anzi, leggendo i verbali delle ispezioni straordinarie alla ESSO e all’ISAB, gli accertamenti sullo stato degli impianti critici riguardo alla fuoriuscita di esalazioni odorigene, è stata effettuata sul campo dai Gruppi ispettivi di ISPRA e ARPA Sicilia, ovviamente accompagnati dai responsabili designati dalle aziende i quali, IN SEDE DI SOPRALLUOGO, HANNO CONSEGNATO ANCHE COPIA DELLA DOCUMENTAZIONE RIGUARDANTE GLI IMPIANTI.

Sia per l’ISAB sia per la ESSO il tempo trascorso tra la richiesta di ispezione straordinaria del MATTM e l’effettuazione è stato di 10 giorni: richieste il 24 luglio 2017 ed effettuate il 1 agosto e il 3 agosto 2017!

Bella differenza con i mesi trascorsi invano dalla richiesta del 2 ottobre 2018 di Regione Marche e Comune di Falconara e il traccheggiamento del Dirigente Ziantoni! Non solo: il Dirigente Ziantoni ha temporeggiato anche se la richiesta di ispezione all’API era supportata da una relazione della Regione Marche, documento di ben altro spessore rispetto alle “notizie di stampa che segnalarono presunte violazioni delle prescrizioni dell’AIA” in base alle quali si era attivato il Direttore Generale Lo Presti per l’ispezione all’ISAB di Priolo! 

Forse la decisione del Dr. Ziantoni di chiedere preventivamente ad API se si siano verificate anomalie impiantistiche nei periodi delle esalazioni segnalate dipende dalla convinzione del Dirigente Ziantoni che “rispetto all’impegno ambientale la raffineria di Falconara può essere annoverata tra le migliori del paese” ?

Ma il Sindaco di Falconara e la Regione Marche conoscono come si comportò il management di API raffineria in occasione dell’incidente al serbatoio TK61, allorquando l’Ing. Giovanni Bartolini (Responsabile SSAQ della raffineria) dichiarò l’esistenza di un “inconveniente operativo” soltanto 24 ore dopo l’accadimento e SOLO DOPO le centinaia di segnalazioni di esalazioni di benzene da parte dei cittadini falconaresi!

Siccome ci rifiutiamo di credere che il Dirigente ministeriale Ziantoni non conosca i fatti e quella nota dell’API del 12 aprile 2018, riteniamo che le informazioni preventive all’ispezione straordinaria che vorrebbe ottenere da API raffineria non sono solo risibili, ma OFFENSIVE nei confronti dei cittadini, del Sindaco e della Regione.

Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato: ho chiesto che la questione sia valutata in sede di Commissione consiliare Ambiente. Proporrò che il Consiglio e il Sindaco si attivino direttamente nei confronti del Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa. L’interlocuzione con il Dirigente Antonio Ziantoni non è assolutamente sufficiente per la tutela della salute dei falconaresi!.

richiesta visita ispettiva straordinaria alla raffineria ISAB

relazione visita ispettiva alla raffineria ISAB

relazione visita ispettiva alla ESSO

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

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