Bonifiche SIN: oggi il Sindaco pone a CiC/FBC/SAF il quesito se condividiamo la battaglia per sbloccare gli interventi ma dimentica che proprio sul SIN abbiamo offerto e chiesto collaborazione già il 28 agosto 2018, in Commissione Ambiente alla sua presenza. INVANO! L’abbiamo offerta e chiesta anche in Commissione Speciale il 25 giugno scorso: INVANO! Dimostri il Sindaco che gradisce la nostra offerta! Piuttosto abbiamo un sospetto: forse il Sindaco preferisce tenerci il più lontano possibile dai tavoli che contano perché sa che puntiamo sempre il dito su aspetti scomodi della situazione? Ad esempio al tavolo con l’ARPAM e la Regione avremmo chiesto: dal 2016 la Dott.ssa Laura D’Aprile del Ministero dell’Ambiente/Settore bonifiche vi ha chiesto di fornire aggiornamenti in merito alle attività svolte per la verifica dello stato qualitativo delle acque prelevate da pozzi ad uso residenziale nel caso di aree interne alla perimetrazione del SIN. Come mai non avete ancora fornito quelle notizie? Pubblichiamo l’inventario che ci risulta degli interventi eseguiti, non eseguiti ed in itinere nelle aree pubbliche SIN.

doppio-simbolo.JPG È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Ma nel caso del Sindaco Signorini c’è molta furbizia da politicante che andrebbe messa da parte per un argomento così delicato come il SIN di Falconara dove, non è mai superfluo rammentarlo, i cittadini si ammalano e muoiono in una percentuale maggiore rispetto ad altri territori … Non lo dice il Consigliere Calcina, lo scrive l’Istituto Superiore di Sanità nello Studio SENTIERI che il Sindaco farebbe bene a tenere sempre a portata di lettura!

Oggi, a noi di CiC/FBC/SAF, il Sindaco pone il quesito se condividiamo la battaglia dell’Amministrazione comunale per sbloccare interventi che interessano migliaia di ettari di terreno. Il punto è che il Sindaco Signorini e la sua Giunta, in continuità con la Giunta Brandoni, non ci permettono di collaborare! E non ci riferiamo soltanto ai summit esclusivi ed escludenti che convoca con l’Assessore all’Ambiente insieme ad ARPAM e Regione Marche, ma ai seguenti fatti:

1)      Giace ignorata la nostra richiesta verbalizzata nella Commissione Ambiente del 28 agosto 2018 in cui il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente erano presenti ed intervennero attivamente – di informare i Consiglieri sulle problematiche relative al SIN con la possibilità di partecipazione a Commissioni specifiche. E dire che c’era anche l’assenso del Presidente di maggioranza Fiorentini. Ecco lo stralcio del verbale!

calcina-fiorentini.JPG

2)      E’ ignorato il piano di lavoro impostato dalla Commissione Speciale Risanamento del territorio del 25 giugno scorso a cui è stata attivamente presente il Sindaco Signorini ma a cui l’Assessorato all’Ambiente – dopo 3 mesi! – non ha ancora dato alcun supporto. Ricordo al Sindaco le competenze di quella Commissione che volle con tanta forza in campagna elettorale:Ricognizione dello stato di attuazione di tutte le iniziative di pianificazione ambientale e dei progetti di recupero  che riguardano il Comune di Falconara Marittima con particolare riguardo alla zona nord; elaborare analisi e studi della situazione ambientale esistente con particolare riguardo all’area circostante la raffineria e la costa; elaborare proposte di mitigazione e/o risanamento e/o bonifica e riconversione dei siti inquinati e delle attività inquinanti, sviluppando studi, analisi e proposte, verificando la validità tecnica delle proposte“.  Allora un sospetto ce l’abbiamo: forse il Sindaco e la sua Giunta preferisce tenerci il più lontano possibile dai tavoli che contano perché sa che puntiamo sempre il dito su aspetti scomodi della situazione?

Ad esempio avremmo chiesto al tavolo con l’ARPAM e la Regione: dal 2016 la Dott.ssa Laura D’Aprile del Ministero dell’Ambiente/Settore bonifiche vi ha chiesto di fornire aggiornamenti in merito alle attività svolte per la verifica dello stato qualitativo delle acque prelevate da pozzi ad uso residenziale nel caso di aree interne alla perimetrazione del SIN. Come mai non avete ancora fornito quelle notizie?

Dichiara il Sindaco:E’ difficile credere che l’impegno di Arpam e Regione per uno spicchio di terreno tanto limitato possa aver impedito a questi enti di occuparsi del ben più importante progetto contemplato dall’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente, la Regione Marche, l’Arpam, l’Ispra e il Comune di Falconara”Invece deve proprio crederci, perché nel momento in cui nel suo comunicato del 20 settembre scrive che il Direttore Generale dell’ARPAM – Giancarlo Marchetti – ha assicurato che potenzierà il personale dedicato alle attività inerenti il Sin, di fatto il Direttore ammette che se il suo personale segue la bonifica dell’area RFI per il bypass ferroviario non riesce a seguire il resto!

Lo ribadiamo: svegliarsi sui ritardi nella bonifica delle aree pubbliche solo all’indomani dell’emersione del problema sulla stampa e televisione nazionale non è indice di sensibilità: è una autodenuncia di trascuratezza.

Constatato questo, CiC/FBC/SAF CI SONO COME SEMPRE A DARE BATTAGLIA PER LE BONIFICHE E UN AMBIENTE SALUBRE PER I FALCONARESI. La nostra collaborazione l’abbiamo offerta in Commissione consiliare Ambiente e in Commissione Speciale. Dimostri il Sindaco che gradisce la nostra offerta!

sin-interventi.JPG

Loris Calcina – Capogruppo consiliare  liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Bonifica delle aree pubbliche a Falconara M.: lo schiamazzo condito di omissioni del Sindaco Signorini è PROPAGANDA dalle gambe corte ed è servito solo per recuperare visibilità locale su un argomento che ha sempre trascurato e che ha visto finire sulle pagine de LA STAMPA per merito dei falconaresi che si ostina ad ignorare. Pubblichiamo il Verbale dell’ultima Conferenza dei Servizi sul Sito di Interesse Nazionale di Falconara (SIN) in cui si palesa la DISINFORMAZIONE e l’OCCULTAMENTO DI INFORMAZIONE da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente. Per esempio: come risponderanno alle contestazioni dei Carabinieri del NOE per aver fatto utilizzare l’area pubblica di Villanova alle maestranze per deporvi una grande quantità e cumuli di rifiuti di vario genere contravvenendo alla richiesta del Ministero dell’Ambiente di interdire l’area inquinata? Ancora: come spiega il Sindaco l’essersi tanto impegnata per la bonifica dalle scorie Enichem del campo di calcio di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve (al confine con Montemarciano) mentre non ha messo lo stesso impegno per la propria area nel quartiere Villanova? Come mai la GIUSTA sollecitudine nell’indagare le aree esterne al SIN di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve e dell’Azienda Agricola del Poggio non è stata usata anche per indagare le aree esterne all’area pubblica di Villanova dopo che l’acqua di un pozzo privato distante 20 metri dal confine del SIN è stata trovata contaminata da MANGANESE, lo stesso metallo pesante trovato nell’acqua di falda interna al SIN e all’area pubblica? Come mai il Comune di Falconara non ha mai alzato un dito contro i ritardi delle bonifiche nel “Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell’Accordo” di Programma per la Bonifica di cui fa parte dal 2010?

doppio-simbolo.JPG

assemblato.JPG

Il comunicato del Sindaco Stefania Signorini del 13 settembre scorso contro l’immobilismo degli Enti competenti per il mancato utilizzo dei fondi per le bonifiche che riguardano il SIN di Falconara Marittima è stato un tuono oppure si è trattato di un improvvisato schiamazzo condito di bugie? Il Consigliere comunale Loris Calcina lo analizza confrontandolo con il Verbale della Conferenza dei Servizi sul SIN di Falconara M.ma e valutando la tempistica di quel comunicato rispetto all’inchiesta sulle bonifiche dei SIN da parte del quotidiano LA STAMPA. (leggi l’articolo QUI’)

IL DOCUMENTO ( VERBALE CONFERENZA SERVIZI SIN FALCONARA 24/6/2016 )

SULL’IMMOBILISMO DEGLI ENTI COMPETENTI

Il ricordato Accordo di Programma del 2010 che mise a disposizione 3 milioni e 272mila euro per caratterizzare e bonificare le aree inquinate pubbliche del SIN di Falconara è stato firmato anche dal Comune di Falconara Marittima di cui l’attuale Sindaco Signorini è stato sempre Assessore e se è vero che i SOGGETTI ATTUATORI sono l’ISPRA, la Regione Marche e l’ARPA Marche, l’art. 10 istituì il “Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell’Accordo” di cui fa parte – dal 2010 – anche il Comune di Falconara.

Vediamo che cosa poteva fare e NON HA MAI FATTO il Comune in quel Comitato!

cattura-1.JPG

cattura-2.JPG

cattura-3.JPG

LA PROPAGANDA

Sindaco e Assessore all’Ambiente, “tuonando” all’unisono, hanno detto che “Nel 2016 il Comune ha chiesto ulteriori indagini e ad aprile dello stesso anno è stato predisposto il Piano di indagini integrative, che a giugno ha ottenuto il parere favorevole del Ministero, ma da allora tutto si è bloccato“.

I FATTI

Il 24 giugno 2016 si è svolta l’ultima Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente sul SIN di Falconara e, a proposito dell’area pubblica contaminata di Villanova, dal dettagliato verbale apprendiamo a pag. 7 che è stata ARPA Marche a proporre nuove e corpose INDAGINI INTEGRATIVE:

cattura-4.JPG

Il Comune di Falconara, dopo tutte le indagini di caratterizzazione svolte dall’ARPAM, ebbe un ripensamento sulla utilizzabilità della vecchia palazzina centrale dell’area che, per la finalità pubblico/espositivo ipotizzata, chiese di elaborare l’analisi del rischio anche per la palazzina, come si legge nel verbale:

cattura-5.JPG

Il Ministero dell’Ambiente e l’ARPAM fecero alcune precisazioni sul ripensamento del Comune:

cattura-6.JPG

… ma alla fine il Dirigente del Ministero acconsentì alla richiesta del Comune

cattura-7.JPG

Se questa è la giusta portata dell’azione del Comune di Falconara, la domanda rispetto alla lamentela del Sindaco che “da allora tutto si è bloccato” è la seguente: MA CHE CI STATE A FARE NEL COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO PER LA GESTIONE DELL’ACCORDO?

Più si scava nel Verbale di quella Conferenza dei Servizi, più emergono altre cose: per esempio la GRAVE INADEMPIENZA SULLA SICUREZZA proprio da parte del Sindaco Signorini e della sua Giunta. Infatti il Ministero dell’Ambiente chiese al Comune:

cattura-8.JPG

… e ribadì:

cattura-9.JPG

Invece accadde che il 16 novembre 2018 i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Ancona accertarono che l’Amministrazione Signorini/Barchiesi aveva fatto utilizzare quell’area pubblica alle maestranze della ditta affidataria del servizio di manutenzione del verde pubblico comunale e ad altri per deporvi una grande quantità e cumuli di rifiuti di vario genere. Il NOE procedette al sequestro ed è tutt’ora pendente un procedimento giudiziario. (leggi a tale proposito

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

Ma c’è dell’altro: il Sindaco Signorini che si è svegliata sul ritardo della bonifica dell’area pubblica di Villanova solo dopo che ha visto finire sui quotidiani nazionali (LA STAMPA) l’ennesima protesta dei falconaresi che continua ad ignorare, deve spiegare come mai la Giunta Brandoni di cui era Assessore è riuscita a spendersi tanto (di concerto con agli Enti del Comitato di Indirizzo e Controllo per la gestione dell’Accordo) per la bonifica dalle scorie Enichem del campo di calcio di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve (al confine con Montemarciano) mentre non ha messo lo stesso impegno per la propria area nel quartiere Villanova!

Non inventiamo nulla, è tutto scritto nel verbale della Conferenza dei Servizi del 24 giugno 2016 che ci dice anche che

cattura-10.JPG

Allora la domanda che facciamo al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di Falconara Marittima è la seguente: come mai la GIUSTA sollecitudine nell’indagare le aree esterne al SIN di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve e dell’Azienda Agricola del Poggio non è stata usata anche per indagare le aree esterne all’area pubblica di Villanova dopo che l’acqua di un pozzo privato distante 20 metri dal confine del SIN è stata trovata contaminata da MANGANESE, lo stesso metallo pesante trovato nell’acqua di falda interna al SIN e all’area pubblica?

TEMPISTICA E TEMPISMO DEL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO E DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE

Il comunicato stampa del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente del 13 settembre è stato diffuso dopo che il 12 settembre il quotidiano nazionale LA STAMPA aveva rilanciato il problema delle mancate bonifiche nei SIN con annessa intervista di una attivista di Ondaverde Onlus e Comitato Mal’Aria Falconara. Lo stesso articolo de LA STAMPA aveva anche annunciato il flash mob nazionale delle magliette bianche del 14 settembre (3 ORE PER LA VITA) promosso dai cittadini di Falconara M.ma, Augusta, Gela, Livorno, Taranto e Manfredonia. Ciò che il Sindaco e la sua Giunta avevano ignorato nonostante una settimana di pubblicità sui siti social, si stava fragorosamente materializzando mentre il Sindaco aveva scelto di aderire alla inaugurazione della Corporate Academy del Gruppo petrolifero API. Così, il Sindaco ha tentato di “mettere una pezza” alla sua scelta palesemente sbilanciata verso il Gruppo API e, dato che il pomeriggio del 12 settembre doveva incontrare il Direttore dell’ARPAM Marchetti per altri argomenti, ha preso la palla al balzo per DENUNCIARE che «È il momento che gli enti competenti escano dall’immobilismo e utilizzino i fondi già stanziati per bonificare il nostro territorio, che attende da troppo tempo” e ANNUNCIARE “un incontro con i tecnici di Arpam che si occupano di bonifiche e i tecnici della Regione Marche” che un minuto prima aveva attaccato!

È istituzionalmente molto singolare che un Sindaco CHE HA GIÀ CONVOCATO Regione ed ARPAM sulla questione bonifiche, li attacchi pubblicamente accusandoli di annoso immobilismo prima di confrontarsi e, soprattutto, sapendo di sedere insieme nel COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO PER LA GESTIONE DELL’ACCORDO! Ovviamente la necessità del Sindaco Signorini di recuperare credibilità sul tema delle bonifiche mancate sulle quali i cittadini sono due passi avanti a lei, l’ha portata a quell’improvvisato schiamazzo … Comunque, con la Regione si saranno sicuramente capiti e chiariti al light lunch del Gruppo API!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF

Perché Prefettura e CTR Marche continuano ad escludere l’inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di un serbatoio contenente benzina, grezzo o virgin nafta dagli incidenti rilevanti che devono far attivare il Piano di Emergenza Esterno a tutela della popolazione? Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF ha inviato una nota al Prefetto, ai vertici dei Vigili del Fuoco (CTR Marche) e al Sindaco Signorini chiedendo di sanare questa mancanza poiché quell’incidente si è verificato 2 volte in 19 anni ed ha ammorbato la città con esalazioni di sostanze pericolose per la salute. Calcina: “Non si può continuare ad ignorare che quell’incidente dell’11 aprile 2018 è prefigurato dall’art. 3 del Decreto Seveso e che già con il primo, verificatosi il 28 giugno 1999, gli stessi VVF lo avevano catalogato di categoria 2 con necessaria attivazione del PEE! L’ho già documentato al Sindaco di Falconara M.ma in sede di Commissione il 29/10/2018 ma non ho notizia di azioni incisive a tale riguardo!”.

doppio-simbolo.JPGIl Piano di Emergenza Esterno per incidenti che possono accadere in raffineria API rischia di sottovalutare la parte relativa alle emissioni chiaramente indicata dall’art. 3 comma 1 lett. o) del Decreto Seveso (D.lgs. 105/2015) il quale recita: “è incidente rilevante un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento soggetto al presente decreto e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose.

uscita-di-emergenza.JPGPer questo motivo il Consigliere comunale delle liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e Siamo Falconara Sinistra in Comune – Loris Calcina – ha invitato il Prefetto di Ancona, il Presidente e i Componenti del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche e il Sig. Sindaco di Falconara M. a:

1)      prescrivere ad API raffineria di aggiungere tra gli INCIDENTI DI RIFERIMENTO PER LA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA del proprio Rapporto di Sicurezza quello dell’inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di serbatoio contenente prodotto di categoria A, con fuoriuscita del prodotto sul tetto, con o senza incendio del prodotto infiammabile stesso.

2)      Come conseguenza del punto 1) di inserire nel Piano di Emergenza Esterno (SEZIONE 2. SCENARI INCIDENTALI – allegato 2.1 “Eventi incidentali con impatto verso l’esterno”) l’incidente sopraccitato con le valutazioni relative anche agli scenari di “rilascio in fase di gas, vapore o liquido” di sostanze pericolose contenute nei serbatoi.

Il Consigliere Calcina ha dichiarato:

Ho appurato con sorpresa che quell’incidente verificatosi per due volte nel giro 19 anni – il 28 giugno 1999 al TK62 e l’11 aprile 2018 al TK61 – non è compreso tra quelli che devono far scattare il PEE. Ho dedotto che la non previsione del PEE dipende dal fatto che quell’incidente rilevante non è contemplato tra quelli individuati dall’API nel suo Rapporto di Sicurezza.

Ma l’inclinazione del tetto galleggiante di un serbatoio È UN INCIDENTE RILEVANTE inerente l’attività di stoccaggio e di movimentazione della raffineria che sia a giugno 1999 sia ad aprile 2018 ha avuto origine da sviluppi incontrollati dell’attività stessa della raffineria e hanno determinato un’emissione di sostanze pericolose (grezzo nel 1999 e virgin nafta nel 2018) dando luogo ad un pericolo grave, immediato e differito per la salute umana“.

Continua il Consigliere di FBC/CiC/SAF:

Che quello scenario incidentale sia rilevante e necessiti l’attivazione del PEE è confermato da due documenti incontrovertibili:

A)    la Relazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona – Ufficio Prevenzione Incendi (Prot. 13541) del 12 luglio 1999, che a seguito dell’inclinazione del tetto flottante del serbatoio TK62 con fuoriuscita di petrolio grezzo scrisse:

comunicato-imm.JPG

B)    La dichiarazione del Direttore della Protezione Civile Marche – Dott. David Piccinini – nel corso della Commissione consiliare IV^ di Falconara M. del 18 aprile 2018: ERA OGGETTIVAMENTE UN INTERVENTO DA PIANO DI EMERGENZA ESTERNO“!

Aggiungo che il lasso di tempo di 19 anni nel verificarsi dello stesso incidente indica una frequenza alta che non può essere sottovalutata, soprattutto se sia nel 1999 sia nel 2018 si sono diffuse forti esalazioni di idrocarburi e benzene che – in particolare nel 2018 – ha interessato tutta la città per 6 giorni consecutivi”.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF aveva già consegnato al Sindaco Signorini  in sede di Commissione consiliare IV^ del 29 ottobre 2018 la Relazione dei VVF del 1999 con preghiera di intervenire – in quanto componente del Comitato Tecnico Regionale delle Marche Prevenzione Incendi – affinché quello scenario incidentale fosse inserito tra quelli previsti nel RdS del Gestore e, conseguentemente, nel PEE.

leggi la pee-lettera-aperta-con-osservazioni-e-richieste-del-consigliere-comunale-di-falconara-cic-fbc-saf.pdf

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

Qual è la situazione tra l’Amministrazione comunale e la Società Cooperativa Sociale consortile Onlus Residenze Sociali e Sanitarie (gestore del Centro SI e alla Comunità Socio Educativa Riabilitativa)? Dopo mesi di silenzio della Giunta Signorini, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha chiesto che se ne discuta in Commissione consiliare. Calcina: “Il 24 maggio, insieme ai Consiglieri Frapiccini e Caricchio, abbiamo visitato la struttura e parlato con gli operatori dopo che la Presidente della Commissione Marini aveva eluso la mia richiesta di visita formulata il 22 gennaio. Oggi, immagino che ci siano stati importanti sviluppi nei rapporti tra Comune e Cooperativa sociale. Me ne sono accorto soltanto perché ho spulciato tutto il protocollo del Comune di maggio e giugno e sto attendendo i documenti individuati. Di fatto, l’Assessore Al Diry e la Presidente di Commissione ci tengono all’oscuro di una situazione molto delicata per gli utenti e i lavoratori”.

doppio-simbolo.JPG Il 24 maggio i Consiglieri comunali componenti della Commissione consiliare VI^ (Servizi sociali) – Calcina (CiC/FBC/SAF), Frapiccini (M5S) e Caricchio (Lega) – hanno autonomamente svolto una visita alla struttura del Centro SI e della COSER (Comunità Socio Educativa Riabilitativa) gestita dalla ex coop. Agorà (oggi Società Cooperativa Sociale consortile Onlus Residenze Sociali e Sanitarie).

Ho atteso a dar conto della visitaha dichiarato il Consigliere Calcinacon la speranza che il Presidente della Commissione “Servizi sociali” – Stefania Marini – convocasse una seduta per affrontare la situazione che nel frattempo, stante la documentazione intercettata nel protocollo generale del Comune, sembra essere oggetto di verifiche tra l’Amministrazione comunale il Gestore della struttura“.

Continua il Consigliere Calcina:

A seguito della visita del 24 maggio, abbiamo verificato che perdura il ritardo nel pagamento degli stipendi (a marzo i lavoratori avevano ricevuto la 13^, il 4 aprile avevano ricevuto lo stipendio di gennaio ma non ancora quello di dicembre), ci sembra che il numero degli Educatori non sia ottimale tenuto conto che tra i 25 utenti del Centro SI ci sono anche 4 autistici che necessitano ognuno di un Educatore individuale e che gli stessi Educatori, a turno, aiutano in cucina per la pulizia delle stoviglie. Inoltre, in alcuni casi gli Educatori del diurno Centro SI fanno servizio anche per la COSER, soprattutto nel pomeriggio. Per quanto riguarda l’immobile, che avrebbe grosse potenzialità, ci sono palesi problemi di umidità ben visibili a piano terra, scarichi che si intasano spesso a causa di pendenza inadeguata, infiltrazioni di acqua. Nel giardino esterno l’ombreggiante in canniccio della tettoia è completamente danneggiato. Al momento della visita la porta esterna della cucina era smontata e l’ingresso era protetto da una tenda. I due cancelli che si aprirebbero su piazza Catalani sono ossidati, comprese le serrature. Almeno quello a cui si accede con uno scivolo potrebbe fungere da ulteriore uscita di sicurezza ma ci hanno detto che non è previsto e, comunque, nello stato di ossidazione in cui si trova dubitiamo che si apra. Per adeguarlo ad uscita di sicurezza si dovrebbe invertire l’apertura.

cannucciaia-1.JPG  cannucciaia-2.JPG

umidita-1.JPG  umidita-2.JPG

porta-su-p-catalani.JPG

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

Asfaltatura delle vie centrali di Falconara Marittima: pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale di 130.000 €, l’Amministrazione Signorini non interviene anche per la riduzione del rumore programmando un’asfaltatura anche fonoassorbente! Respinta la proposta del Consigliere di CiC/FBC/SAF Calcina il quale ha sottolineato che è il Piano di Risanamento Acustico Comunale approvato nel 2009 che indica espressamente il Comune quale soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico!

doppio-simbolo.JPG cattura.JPGL’Amministrazione comunale di Falconara Marittima ha deciso di utilizzare il finanziamento di 130.000 € proveniente dal Decreto Legge 34 del 30 aprile 2019 per la “bonifica del sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino“. Dato che il Governo centrale aveva assegnato quel fondo per “la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dello sviluppo territoriale sostenibile“, se avessimo potuto amministrare Falconara avremmo preso due piccioni con una fava: avremmo sistemato le vie cittadine con asfalto fonoassorbente in modo da unire la sicurezza di strade senza buche con l’abbattimento del rumore prodotto dai pneumatici degli autoveicoli.

Soprattutto la diminuzione dell’inquinamento acustico, oltremodo dannoso per la salute dei cittadini, avrebbe centrato l’obiettivo dello sviluppo sostenibile indicato dal DL governativo e, contemporaneamente, avrebbe realizzato anche uno degli obiettivi che l’Amministrazione comunale si è data con il Piano di Risanamento Acustico Comunale (PRAC).

Il PRAC tuttora vigente e approvato nel 2009 dal Consiglio comunale (Amministrazione Brandoni con la Prof.ssa Signorini Assessore) indica espressamente il Comune come soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico in via Mauri e via G. Bruno (Castelferretti), in via Marconi (Stadio), a Falconara Alta e in zona Centro (via Flaminia, Bottego, F.lli Rosselli e Leopardi).

Nella seduta del Consiglio comunale del 29 luglio il Consigliere di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha chiesto proprio di stendere asfalto fonoassorbente motivando la richiesta proprio con l’esistenza del PRAC … Ma la proposta è caduta nel vuoto.

Silenzio dell’Assessore ai Lavori Pubblici – Valentina Barchiesi – e silenzio del Sindaco Signorini.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha dichiarato: “Non mi impressiona che le nostre proposte siano viste con pregiudizio e osteggiate a prescindere. Ciò che mi lascia sbigottito è l’ostentata indifferenza dell’Amministrazione comunale che, pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale, non interviene anche per la riduzione del rumore optando per una asfaltatura anche acustica! Intervento che, tra l’altro, l’Amministrazione comunale si è autoimposto con il proprio Piano di Risanamento Acustico“.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

“Rimaniamo in attesa di una risposta da parte del Sindaco sulla urgente revisione dell’organizzazione del servizio di assistenza e soccorso in spiaggia che abbiamo chiesto con una p.e.c. ed esigiamo correttezza da parte sua: o ci risponde con una nota di suo pugno, oppure può scegliere di rimandare la sua risposta in un Consiglio comunale futuro. L’alternativa è tra affrontare subito un problema che può determinare un rischio per i cittadini, oppure fare la scaltra politicante sperando che il problema decanti”, hanno affermato i Consiglieri comunali Calcina e Caricchio.

doppio-simbolo.JPGRimaniamo in attesa di una risposta da parte del Sindaco sulla urgente revisione dell’organizzazione del servizio di assistenza e soccorso in spiaggia che abbiamo chiesto con una p.e.c. ed esigiamo correttezza da parte sua: o ci risponde con una nota di suo pugno, oppure può scegliere di rimandare la sua risposta in un Consiglio comunale futuro. L’alternativa è tra affrontare subito un problema che può determinare un rischio per i cittadini, oppure fare la scaltra politicante sperando che il problema decanti“. E’ quanto hanno dichiarato i Consiglieri comunali Loris Calcina (Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune/SiAmo Falconara) e Stefano Caricchio (Lega Falconara) dopo la lettura di vari articoli in cui il Sindaco Signorini, invece di verificare e rispondere alle osservazioni in spiaggia dei due Consiglieri comunali di opposizione, si è andata a lamentare in Regione che nulla ha a che fare con il servizio che la sua Amministrazione ha appaltato quest’anno.

Quello che i giorni scorsi Calcina e Caricchio hanno chiesto al Sindaco è presto detto.

Non si illuda il Sindaco: la responsabilità sulla qualità del servizio di assistenza e soccorso in spiaggia non è solo dell’attuale affidatario, è anche della sua Amministrazione che ha il dovere di verificare la qualità dell’organizzazione del servizio che ha pagato” hanno concluso Calcina e Caricchio.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

<< Pagina PrecedentePagina Successiva >>