Villanova e demolizioni per il bypass ferroviario: di fronte alla cancellazione di una ottantina di parcheggi, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha scritto e suggerito al Sindaco di accordarsi con ITALFERR per far parcheggiare i residenti nell’area che ha acquistato dal Comune nel 2017! “Almeno si attenui ai residenti 2 mesi di disagio per non avere più un posto dove parcheggiare la propria auto!”.

doppio-simbolo.JPG  Dato che l’Ordinanza Dirigenziale  N° 42 del 15/03/2019 del Comune di Falconara M. ha stabilito l’eliminazione di una ottantina di parcheggi e il cambio della viabilità nella zona del quartiere Villanova che sarà interessata dalle demolizioni di decine di appartamenti per far posto al bypass ferroviario, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha inviato una p.e.c. urgente al Sindaco con la quale chiede di evitare ai residenti almeno il disagio della mancanza di parcheggio per le proprie auto. Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato: “Ho scritto al Sindaco che il disagio per la mancanza dei parcheggi che si estenderà dal 21 marzo prossimo fino al 25 maggio può essere attenuato se l’Amministrazione tenterà un accordo con ITALFERR per la disponibilità come parcheggio residenti dell’area acquistata dalla Società ferroviaria nel 2017. A tale proposito voglio ricordare che quella era l’area della ex Nord Legno che alla fine degli anni ’80 fu donata dalla Famiglia Angeloni di Villanova al Comune di Falconara, area che NON FU MAI VALORIZZATA PER LA CITTADINANZA! Nel 2017, infine, a causa del tracciato del bypass ferroviario, l’Amministrazione comunale Brandoni l’ha ceduta ad ITALFERR, la quale l’ha acquisita con Decreto di esproprio per la somma di circa 40.000 €. In questa triste parabola di un’area che un privato donò generosamente al pubblico, si legge la sciatteria e l’attitudine servile di tutte le Amministrazioni comunali“.

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Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF

RISCHIO ALLUVIONE CASTELFERRETTI: Entro il 2019 il Consorzio di Bonifica inizierà “l’ampliamento delle sezioni idrauliche” dei fossi San Sebastiano, Cannettacci, Rigatta e Liscia” MA E’ STATA MESSA IN DISCUSSIONE LA REALIZZAZIONE DELLE “CASSE DI ESPANSIONE DELLE PIENE” PER RALLENTARE L’ACQUA PROVENIENTE ALLE SPALLE DI Castelferretti! La contestazione del Consigliere Calcina in Commissione consiliare: “A tutt’oggi non esistono progetti ALTERNATIVI a quello delle casse di espansione. Pertanto la messa in sicurezza idraulica della zona compresa tra Castelferretti e Fiumesino può essere efficace ed efficiente solo garantendo sia il deflusso delle acque a valle dell’abitato, sia regimando le acque a monte con le casse!” Infine le opere sul fosso Rigatta: “I costi dell’opera progettata dal Consorzio devono essere a carico dei responsabili del restringimento del fosso, cioè API raffineria e ANAS. E’ scandaloso e inaccettabile usare denaro pubblico!”. Un’Amministrazione comunale sbandata, si adegua al progetto del Consorzio di Bonifica e dimentica l’importanza delle casse d’espansione!

doppio-simbolo.JPG  RISCHIO ALLUVIONE: è stata messa in discussione la realizzazione delle “casse di espansione delle piene” per rallentare l’acqua proveniente alle spalle di Castelferretti!

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Dal 2013 c’è il progetto definitivo, ma i 3.100.000 € stanziati sono fermi non si sa dove.

Entro il 2019, su incarico del Commissario Straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico Luca Ceriscioli, il Consorzio di Bonifica inizierà a realizzare opere di “ampliamento delle sezioni idrauliche, regolazione delle portate e sistemazione dei nodi di immissione tra i fossi San Sebastiano, Cannettacci, Rigatta e Liscia” che dovrebbero garantire il deflusso delle acque a valle dell’abitato di Castelferretti.

Ma con quelle opere, il problema dalle acque provenienti da monte – concausa delle alluvioni patite dai Castelfrettesi – rimane irrisolto!

In Commissione consiliare II^ (12/2/2019), le sole civiche CiC/FBC/SAF lo hanno contestato al Presidente e all’Ingegnere del Consorzio di Bonifica.

Il Consigliere Calcina ha fatto verbalizzare che a parere di CiC/FBC/SAFsenza la protezione dell’abitato di Castelferretti dalle acque provenienti da monte tramite le “casse di espansione delle piene” (con lo scopo di rallentare l’acqua proveniente da quel versante), il solo miglioramento del deflusso delle acque a valle dell’abitato rischia di non essere sufficiente per Castelferretti, e ha aggiunto che “i due progetti (casse di espansione e regimazione idraulica) non sono alternativi MA COMPLEMENTARI E AMBEDUE NECESSARI. Non esiste un primo e un secondo tempo di intervento“.

Ambigua e autolesionista la posizione dell’Amministrazione comunale che con DGC Nr. 338 dell’11/10/2018 ha preso atto del progetto del Consorzio di Bonifica e contemporaneamente ha dichiarato che “viene completamente rimessa in discussione la realizzazione delle casse d’espansione previste nel progetto definitivo redatto dall’Autorità di Bacino Regionale e dalla Provincia di Ancona.

Ambigua perché, da sempre, ha sostenuto la realizzazione delle casse di espansione addirittura con Delibera del Consiglio comunale n. 74 del 28 novembre 2014 che approvò la “la proposta di “Variante al PRG per la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idraulico”.

Autolesionista perché non esiste alcun Atto né della Provincia, né della Regione né del Comune che dichiara superato il progetto della casse di espansione per le piene per cui, se dovesse verificarsi un’alluvione determinata dalla massa d’acqua affluente alle spalle di Castelferretti, la mancata realizzazione delle opere di rallentamento (casse) indicherebbe immediatamente la responsabilità di tutti gli Enti che non le hanno fatte realizzare o ne hanno ritardata la realizzazione (a tutt’oggi 6 anni!!).

Sarebbe una magra consolazione per i cittadini che dovessero essere danneggiati.

FOSSO RIGATTA: con il progetto del Consorzio di Bonifica le criticità di smaltimento delle situazioni di eccessiva portata di acqua causate dai privati (ANAS e API raffineria), verranno sanate con i soldi pubblici!

CiC/FBC/SAF sostengono, al contrario, che o i responsabili elimineranno definitivamente con un loro progetto e a loro spese le criticità causate, oppure dovranno pagare il progetto risolutivo del Consorzio di Bonifica! In totale parliamo di circa 1.600.000 €; il primo stralcio previsto dal Consorzio di Bonifica ammonta a 453.700 €! Con quei soldi pubblici risparmiati, si potrebbe mettere in sicurezza anche la rete dei fossi minori a Castelferretti e Fiumesino.

Da molti anni la situazione critica del fosso Rigatta è stata descritta con chiarezza dall’AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE e, oggi, anche dallo stesso Consorzio di Bonifica (luglio 2018) il quale scrive nella Relazione Illustrativa del progetto che “l’esondazione del fosso Rigatta è da ascrivere alla insufficienza delle sezioni soggette nel tratto terminale ad ulteriori restringimenti di origine antropica (…) Dalla SS16 a mare il tratto terminale del fosso che attraversa la raffineria è completamente intubato con sezioni del tutto insufficienti“.

Quindi, stante la chiara situazione di responsabilità, qualsiasi opera che modifichi il fosso Rigatta al fine di evitarne l’esondazione deve essere a carico dei responsabili del restringimento della sezione che va dalla SS16 al mare attraverso la raffineria API!

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Grazie alla responsabilità istituzionale e verso i cittadini falconaresi dei Consiglieri di opposizione che hanno garantito con la loro presenza il numero legale, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la Delibera che nega la conformità urbanistica al progetto di RFI delle BARRIERE ACUSTICHE. Approvato l’emendamento di CiC/FBC/SAF che ha semplificato e reso più incisive le richieste prioritarie di intervento di risanamento acustico alternative alle barriere. Calcina: “Ho motivato l’emendamento sostenendo che per l’efficacia e la chiarezza della richiesta di un intervento alternativo alle barriere, la delibera doveva attenersi a ciò che è già previsto nel DM Ambiente 29/11/2000 poiché quella, e non altra, è la cornice entro cui RFI deve espletare in modo realmente sostenibile l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto, in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”. Attenti alla Regione Marche, la sua mediazione potrebbe attestarsi su barriere acustiche più basse!

doppio-simbolo.JPG Per l’ennesima volta dall’inizio dell’Amministrazione Signorini, anche nel Consiglio comunale di ieri, 15 zzzzz.JPGfebbraio, abbiamo assistito alle defezioni dei Consiglieri di maggioranza. L’opposizione (CiC/FBC/SAF – PD – LEGA e M5S) ha garantito il numero legale in aula con responsabilità istituzionale e grande rispetto verso i cittadini di Falconara che attendevano una decisione importante che hanno chiesto in quasi 7.000: la Delibera di Consiglio che NEGA LA CONFORMITA’ URBANISTICA al progetto di RFI per l’installazione delle barriere acustiche. La Delibera è stata approvata e CiC/FBC/SAF esprimono soddisfazione per l’approvazione di un loro emendamento le cui motivazioni erano state illustrate lunedì 11 febbraio ai Portavoce del Comitato “NO AL MURO, SI AL MARE”.

( leggilo QUI’ )

Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato in proposito: L’esigenza era quella di conferire la massima efficacia e chiarezza alla Delibera e quindi essere netti nei confronti di RFI e del Ministero delle Infrastrutture nella richiesta di un intervento alternativo all’attuale progetto. Le modalità sostenibili ed alternative per abbattere l’inquinamento acustico sono già indicate nel DM Ambiente 29/11/2000 e, dunque, quella e non altra è la cornice entro cui costringere RFI ad espletare l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”.

Infatti il testo originario del deliberato, la parte più importante dell’Atto, era stato infarcito dalla Giunta con richieste non pertinenti che tra l’altro, come quella dell’arretramento della linea ferroviaria adriatica e dell’interramento, sarebbe andata incontro agli sberleffi del Ministero delle Infrastrutture e di RFI dato che proprio a loro l’ex Sindaco Brandoni (capo della Giunta con Signorini, Rossi e Mondaini) nel 2009 aveva dato parere favorevole al progetto definitivo del famigerato bypass ferroviario che ha seppellito qualsiasi ipotesi di arretramento dalla costa della linea ferroviaria.

Ma CiC/FBC/SAF hanno anche sottolineato la necessità che la Regione Marche esca dall’ambiguità su questo argomento.

Il Consigliere Calcina: Non ci possiamo accontentare della annunciata mozione del Presidente del Consiglio Regionale che, da quanto abbiamo appreso dai quotidiani, al contrario, ci preoccupa. Infatti se chiederà una soluzione condivisa a basso impatto ambientale, paesaggistico ed economico è probabile che la mediazione della Regione potrebbe attestarsi per le barriere un po’ più basse! La nostra è una deduzione logica dato che l’unica soluzione delle tre previste DM Ambiente 20/11/2000 che ha un impatto ambientale è quella delle barriere … e se Mastrovincenzo parla di basso impatto ambientale, il pensiero va a barriere più basse! Ipotesi da RIGETTARE CON DECISIONE”.

Dunque attenti anche alla Regione Marche! La partita è tutt’altro che vinta!

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara   

ABBANDONO DI RIFIUTI nell’area pubblica di Villanova! C’è qualche indagato nell’ambito dell’Amministrazione comunale di Falconara? Il reato per cui sono intervenuti i Carabinieri del NOE prevede l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro!

doppio-simbolo.JPG L’inchiesta dei Carabinieri del NOE su quanto accaduto nell’area pubblica di Villanova, potrebbe essere molto pesante per la credibilità della Giunta Signorini. Infatti dalla Delibera di Giunta n° 406 del 22 novembre 2018 sembrerebbe che qualcuno 2.JPGdell’Amministrazione è indagato per “abbandono di rifiuti effettuato da titolare d’impresa o responsabile di ente” (art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/06), reato che prevede l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi.

Il presunto responsabile o i presunti responsabili, quindi, potrebbero essere stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Il fatto che con la Delibera n° 406 (leggi QUI’ ) si è conferito il mandato al Sindaco di presentare scritti difensivi e comunque di proporre opposizione al verbale di accertamenti, rilievi e contestuale sequestro da parte del Comando C.C. del NOE, significa che la Giunta è sulla difensiva.

Ciò ci induce a pensare che gli indagati potrebbero appartenere ai livelli apicali dell’Amministrazione comunale.

Anche se alla nostra interrogazione non sarà data mai alcuna risposta, non ci stancheremo di chiedere al Sindaco Signorini e all’Assessore all’Ambiente: “Qual è la logica ambientale e amministrativa per cui è stato concesso di usare come una discarica l’area verde pubblica in attesa della bonifica?“.

leggi anche

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

“È in corso un accertamento da parte dei Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico di Ancona)” riguardo all’ingresso di lavoratori e autocarri di una ditta di manutenzione del verde nell’area pubblica comunale di Villanova (ex Antonelli) nonostante l’area sia interdetta da un’Ordinanza sindacale in quanto contaminata da idrocarburi nel suolo, sottosuolo e falda acquifera.

doppio-simbolo.JPG Il Consigliere Loris Calcina ha ufficialmente appreso dell’accertamento in corso dei Carabinieri del NOE dal Presidente del Consiglio comunale di Falconara che, in questo modo, ha giustificato il rinvio della risposta all’interrogazione consiliare proprio del Consigliere di CiC/FBC/SAF che, l’11 novembre 2018, aveva chiesto al Sindaco di conoscere come mai nell’area comunale di Villanova interdetta per l’inquinamento da idrocarburi di suolo, sottosuolo e falda acquifera, le maestranze del Comune (che nell’area avevano il magazzino e la base logistica) erano state allontanate a titolo precauzionale per tutelarne la salute, mentre i lavoratori di una ditta di manutenzione del verde erano entrati più volte per scaricare a terra le potature.

1.JPG Il Consigliere Calcina, che aveva allegato all’interrogazione foto di quanto constatato personalmente e una mappa della contaminazione redatta dall’ARPA Marche, ha dichiarato:E’ molto grave aver consentito l’ingresso a lavoratori che durante le operazioni di scarico possono essere venuti in contatto con il suolo contaminato da idrocarburi pesanti sotto forma di polveri sollevate dalle manovre dell’autocarro e dalle operazioni stesse. Perché le maestranze del Comune giustamente sono state precauzionalmente allontanate mentre altri lavoratori sono stati fatti entrare?”.

2.JPGE inoltre: Qual è la logica per cui è stato concesso di usare come una discarica l’area verde pubblica in attesa della bonifica?.

leggi anche

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

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Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in comune

Barriere architettoniche e Consulta sulla disabilità: Consiglieri di maggioranza e Giunta comunale ammettono che negli scorsi 10 anni (e fino ad oggi) NULLA E’ STATO FATTO! L’impegno chiesto dalle opposizioni votato anche dalla maggioranza.

doppio-simbolo.JPG L’approvazione da parte del Consiglio comunale – all’unanimità – della mozione inizialmente presentata da CiC/FBC/SAF – LEGA – PD e M5Stelle che impegna il Sindaco, la Giunta e il Consiglio stesso a provvedere ad istituire la Consulta sulla disabilità e ad attivarsi rapidamente per l’adeguamento alla situazione attuale del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), ha una lettura che non può sfuggire.

La votazione di questa mozione da parte dei Consiglieri di maggioranza è un chiaro riconoscimento di responsabilità POLITICA PER CIÒ CHE NON È STATO FATTO nei 10 anni della passata Amministrazione comunale della quale ancora oggi siedono molti rappresentanti sia in Consiglio, sia in Giunta.

Le prove dell’inerzia amministrativa è palese: da ottobre 2017 – seppur chiesto da Lara Polita di CiC/FBC con una mozione bocciata dai Consiglieri di maggioranza – l’Amministrazione comunale non è intervenuta con pochi euro per eliminare I GRADINI PRESSO IL PARCHEGGIO pubblico del centro commerciale Le Ville e per sostituirli CON GLI SCIVOLI.

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vedi https://www.cittadiniincomune.net/2017/10/28/i-consiglieri-comunali-che-sostengono-la-giunta-comunale-hanno-deciso-di-non-impegnarla-a-disporre-la-rimozione-dei-gradini-che-ostacolano-chi-e-costretto-ad-usare-carrozzine-e-carrozzelle-nel-parcheg/

Ma, soprattutto, NULLA E’ STATO FATTO dopo l’annuncio dell’Assessore Clemente Rossi (sempre nel CC del 27 ottobre 2017) di una “VERIFICA RAPIDA” della validità del “Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche della mobilità per un’utenza ampliata” approvato con Delibera della Giunta comunale del 24 marzo 2006!

E’ evidente che, come opposizione, CiC/FBC e SAF continueranno ad essere propositivi e suggeriranno interventi all’Amministrazione comunale anche su questa importante e delicata problematica.

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SAF

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