In 70 giorni l’Amministrazione Signorini aveva deciso di tagliare Pini di 70 anni di età! “I falconaresi devono conoscere le 7 mosse con le quali l’AC aveva deciso di tagliare 27 Pini domestici in via Gobetti” ha dichiarato il Consigliere Calcina che pubblica i documenti. Alla fine delle Commissioni congiunte Urbanistica ed Ambiente riunite su richiesta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, il Sindaco si è allineato alla proposta di rinvio ed ulteriore approfondimento formulata da Calcina. “Questo rinvio non ci mette al riparo dal pericolo del taglio dei pini. Non mi fido di un Sindaco che ha cominciato a valutarne l’aspetto storico solo dopo le proteste dei cittadini, solo dopo che gli uffici diretti dal suo Assessore all’Ambiente avevano deciso i tagli e dopo aver tenuto per 6 mesi i Consiglieri di opposizione all’oscuro del progetto di abbattimento. Il forte legame con gli alberi che i cittadini stanno mostrando non è solo per le loro funzioni ecosistemiche, ma è anche per il piacere estetico di un paesaggio che è il nostro, quello degli abitanti di Falconara Marittima che in quei Pini domestici riconoscono il patrimonio cittadino, storico, che riconoscono Falconara dallo scorcio inconfondibile che quei Pini offrono ancora oggi, dopo 70 anni e possono offrirlo per altri 30 anni”.

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cantiere.jpg 1^ MOSSA: La Delibera di Giunta  280 del 15 luglio 2019 parlava genericamente soltanto della “Bonifica sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino, di importo complessivo lordo pari ad € 130.000,00“.

2^ MOSSA: Il 29 luglio 2019 la stessa proposta venne sottoposta al Consiglio Comunale , senza aver preventivamente presentato e valutato l’Atto nella competente Commissione consiliare (almeno la II^ presieduta dall’Ing. Luca Grilli). Gli assi stradali del centro cittadino non erano specificati e neanche nelle risposte dell’Assessore Barchiesi nel corso del dibattito in Consiglio nulla venne detto degli alberi e di via Gobetti nonostante l’intervento critico del Consigliere Calcina che aveva appuntato l’attenzione sull’utilizzare quei fondi governativi almeno per stendere l’asfalto fonoassorbente e attutire l’impatto acustico per i cittadini. Sarà un caso che ancora non è stato pubblicato il Verbale di quel Consiglio comunale?

3^ MOSSA: Il 27 agosto 2019 il Dirigente ai LL.PP dell’Assessore Barchiesi chiede il preventivo ad un solo professionista qualificato e con esperienza nel settore, cioè un Agronomo perché la bonifica del sottofondo e la ripavimentazione assi stradali del centro cittadino necessita della valutazione di stabilità visiva del patrimonio arboreo comunale presente lungo via Gobetti e parte di via Cairoli. E’ la prima volta in cui si parla del vero problema, ma se ne parla solo all’interno degli Uffici comunali che, un mese prima, avevano taciuto quelle problematiche!

4^ MOSSA: Il 17 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP  – con Determina Dirigenziale Nr. 991conferisce l’incarico all’unico Agronomo a cui aveva chiesto il preventivo motivando: “L’intervento riguarda tra l’altro la sistemazione del piano viabile di via Gobetti e parte di via Cairoli, tratto di strada particolarmente sconnesso a causa degli apparati radicali delle alberature presenti ai lati della strada che creano pericolo per la pubblica incolumità degli utenti della strada, nonché difficoltà di accesso con i mezzi alle proprietà private“. Quindi chiede all’Agronomo  “La verifica visiva dei sintomi e dei danni esterni dell’alberatura, mediante lo studio del livello di pericolosità dell’albero, lo studio della vulnerabilità del sito e la definizione del livello di rischio dell’alberatura, è inclusa la valutazione degli interventi di prescrizione per la pericolosità e quelli di mitigazione della vulnerabilità del sito, comprensiva di documentazione tecnica con apposite schede firmate da un tecnico abilitato (sono escluse le verifiche strumentali);

–       Redazione di una proposta di riqualificazione delle alberature da mantenere e da ripiantumare nel caso da valutazioni tecnico-economiche sia opportuno procedere ad abbattimenti;

–       Assistenza durante lo svolgimento dei lavori”.

L’Agronomo dovrà consegnare il lavoro entro 7 giorni dal ricevimento della lettera commerciale d’incarico.

5^ MOSSA: Il 18 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP. del Comune di Falconara invia la lettera commerciale d’incarico all’Agronomo.

6^ MOSSA: L’Agronomo consegna la sua Relazione con data 20 settembre 2019

7^ MOSSA: Il 25 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP. dell’Assessore Barchiesi produce la RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA in cui scrive:Dalla valutazione di stabilità visiva e dalle relative verifiche effettuate dall’agronomo Dott. Riccardo Frontini si evince la condizione di rischio non accettabile o non tollerabile della maggioranza delle alberature presenti e quindi la necessità di procedere ai relativi abbattimenti. Entrando nello specifico è stata effettuata anche un’analisi costi/benefici le cui conclusioni propendono per la convenienza ed opportunità di procedere all’abbattimento di tutte le alberature presenti sostituendole con specie più appropriate, realizzando quindi una riqualificazione dell’intera via. In particolare si è considerato che, con la necessaria rimozione di svariate alberature, oltre alla perdita dell’omogeneità del filare alberato, per gli alberi rimanenti sarebbe indispensabile, al fine di certificarne la stabilità, oltre all’esecuzione di interventi per la riduzione del livello di rischio e pericolo (prescrizioni della indagine gestionale degli alberi), procedere ad una valutazione di stabilità approfondita eseguendo indagini strumentali (abbastanza onerose) per verificare la resistenza radicale. Resta il fatto che non è assolutamente garantito che dopo l’intervento di sistemazione della sede stradale le neoformazioni radicali dei pini rimasti non causino nuovamente, anche nel breve periodo, danneggiamenti alle infrastrutture adiacenti. Pertanto si è valutato di procedere nel modo seguente. Data l’entità del danneggiamento della sede stradale ad opera della massiccia presenza di un fitto apparato radicale delle alberature presenti, per procedere ad un intervento di ripristino funzionale della sede stradale di tipo risolutivo e duraturo è necessario procedere ad una fresatura relativamente profonda del piano viabile con taglio di molte radici. Pertanto per il tratto di strada maggiormente danneggiato, ossia quello compreso tra via Matteotti e via de Bosis, è stato previsto il taglio completo delle alberature presenti e la rimozione delle relative ceppaie con contestuale ripiantumazione di alberature più adatte all’ambiente urbano, in particolare è stata scelta la specie Acero campestre, al fine della ricostituzione del viale alberato. L’intervento prevede in sintesi le seguenti lavorazioni:

TRATTO COMPRESO TRA INCROCIO CON VIA MATTEOTTI FINO ALL’INCROCIO CON VIA DE BOSIS

– Taglio delle alberature (in totale 27) ed estirpazione delle ceppaie;

– fresatura /scavo del manto esistente;

– verifica ed eventuale ricarica con materiale idoneo degli scavi dei sottoservizi;

– rifacimento del sottofondo stradale mediante ricarica con materiale stabilizzato;

– fornitura e posa in opera di nuove caditoie stradali;

– preparazione e ripiantumazione delle nuove alberature;

– realizzazione di nuovo pacchetto stradale costituito da base, binder e tappetino d’usura;

– rifacimento della segnaletica orizzontale nei tratti interessati dai lavori.

Ovviamente, i Consiglieri comunali dell’opposizione sono stati tenuti all’oscuro del progetto e né la Presidente della Commissione Ambiente – Avv. Giorgia Fiorentini – né il Presidente della Commissione Urbanistica – Ing. Luca Grilli – hanno mai ritenuto importante convocare le Commissioni per esporre la problematica.

Sono stati i cittadini ad accorgersi dell’avvio dei lavori perché hanno visto l’apposizione della segnaletica di avvio dei lavori ed hanno organizzato una protesta spontanea.

Noi di CiC/FBC/SAF, e solo perché l’abbiamo chiesta, abbiamo ricevuto la Relazione dell’Agronomo 6 mesi dopo la consegna all’Amministrazione comunale.

La Commissione del 18 maggio è stata convocata su richiesta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, non per iniziativa dei Presidenti Fiorentini e Grilli e nonostante il 24 aprile (in Commissione Urbanistica) avessimo chiesto la Relazione integrativa dell’Agronomo già in possesso dell’Amministrazione comunale dal 3 aprile, non ci è stata consegnata prima delle Commissioni congiunte del 18 maggio, ma due giorni dopo!

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Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.

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riduzione.JPG Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.

Abbiamo avuto conferma che l’area è privata da informazioni chieste e ottenute a settembre 2019 dal 3° Settore dell’Amministrazione comunale (Gestione, Governo, Valorizzazione del Territorio e delle Infrastrutture) il quale ci ha informato che attualmente l’area sarebbe stata ereditata da alcuni ex soci della ex Nord Legno di Ferrara trasformatasi nella società immobiliare NL PROPERTIES (sempre di Ferrara).

L’Amministrazione comunale ci ha informato che l’arearisulta di fatto utilizzata a verde pubblico da circa 30 anni ma, al momento, non risulta l’esistenza di atti che abbiano determinato il passaggio di proprietà del bene in capo all’Ente ovvero di accordi scritti che abbiano disciplinato i rapporti tra Comune e proprietari per il suo utilizzo, ovvero atti amministrativi dell’Ente che ne abbiano disposto l’utilizzo in favore della collettività“.

Il diritto prevede che dopo 20 anni di uso pacifico, continuo, ininterrotto nel tempo e caratterizzato da opere di valorizzazione e mantenimento si può avviare la procedura per usucapire che inizia con un’istanza presso l’organismo di mediazione accreditato al Ministero di Giustizia.

<<Se valorizzata con progetti mirati, l’area in questione può rappresentare un elemento di valorizzazione ludico sportiva utile al quartiere e alle società sportive cittadine>>, ha affermato il Consigliere Calcina.

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Cedimento di uno dei pilastri del pontile petrolifero a servizio delle raffineria API: il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti risponde al Consigliere di CiC/FBC/SAF che le richieste informative sono acquisibili presso l’Autorità Portuale. Calcina: “Abbiamo sollecitato la risposta al Presidente dell’Autorità Portuale e al Comandante della Capitaneria di Porto di Ancona riguardo ad alcune richieste già inviate il 15/12/2019, tra le quali se, a loro parere, il concessionario abbia rispettato gli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria del pontile. Inoltre abbiamo chiesto copia dei Verbali delle Ispezioni alla struttura eseguite negli anni 2018 e 2019 in base agli articoli 48 e 49 del Regolamento esecutivo del Codice della Navigazione”.

doppio-simbolo.JPG Il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari generali ed il Personale Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità Portuali, le Infrastrutture portuali ed il Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne), Dott. M. Coletta, ci ha informato con nota del 22/1/2020 che le richieste informative riguardo al cedimento di uno dei pilastri del pontile petrolifero a servizio delle raffineria API sono acquisibili presso l’Autorità Portuale.

per-sito.JPG Calcina: “Come Capogruppo consiliare di CiC/FBC/SAF, non avendo notizia di un interessamento da parte dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima, avevo già inoltrato in data 15/12/2019 una richiesta di informazioni e le immagini fotografiche su quanto accaduto ad un lungo elenco di Autorità ed Enti tra i quali anche il Presidente dell’Autorità Portuale, il Comandante della Capitaneria di Porto, il Prefetto di Ancona, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco ed i Ministeri delle Infrastrutture/Trasporti/Navigazione e dell’Ambiente“.

In particolare attendiamo risposta e documentazione riguardo agli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria del pontile che spettano al concessionario (API raffineria) e i Verbali delle Ispezioni alla struttura eseguite negli anni 2018 e 2019 in base agli articoli 48 e 49 del Regolamento esecutivo del Codice della Navigazione.

L’art. 48 stabilisce che “Gli stabilimenti e i depositi costieri non possono essere messi, in tutto o in parte, in esercizio se non siano stati collaudati” da una apposita Commissione nominata dal Ministro dei Trasporti e della Navigazione mentre l’art. 49, tra le altre cose, stabilisce che “Gli stabilimenti e i depositi costieri devono essere sottoposti a frequenti ispezioni da parte della Commissione”  e che “Il Ministro dei Trasporti e della Navigazione, d’ accordo con quello per l’ Interno, può disporre ispezioni straordinarie“.

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Cedimento di una delle strutture di sostegno del pontile a servizio della raffineria API? Il Consigliere comunale delle civiche CiC/FBC/SAF ha documentato fotograficamente e con un filmato ciò che ha constatato domenica mattina (15/12) ed ha inviato la documentazione al Ministero delle Infrastrutture, all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, ai VVF, ai Carabinieri NOE, Regione, ARPAM, ISPRA, Ministero dell’Ambiente e Sindaco di Falconara. Il Consigliere Calcina: “Da quello che ho documentato e potuto vedere, si può ipotizzare che l’incidente al pontile sia accaduto quanto meno 24 ore prima poiché alle 9,00 di domenica c’erano già evidenti interventi di contenimento e il pontone si è avvicinato al pontile con il personale addetto soltanto verso le 11. Il pontile è una infrastruttura dello Stato in concessione all’API la quale è responsabile delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui abbiamo chiesto alle Autorità competenti di accertare ogni aspetto delle cause di quanto accaduto”.

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sito-1.JPG Le richiesta di CiC/FBC/SAF alle Autorità:

Ø  che cosa è realmente accaduto al pontile e in che data.

Ø  Se ci sono state conseguenze per le maestranze.

Ø  In che data e a che ora API raffineria ha dato comunicazione dell’accaduto alle Autorità preposte.

Ø  Se sono avvenuti versamenti di prodotti petroliferi in mare.

Ø  Le cause di quanto accaduto.

Ø  Se il concessionario ha rispettato gli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria del pontile.

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Il Consigliere comunale delle civiche CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – esprime grande preoccupazione riguardo alla NON CONTESTUALITA’ tra le opere di regimazione idraulica e riduzione delle criticità lungo i fossi S. Sebastiano, Cannetacci e Rigatta e la realizzazione delle casse di laminazione/espansione a monte dell’abitato di Castelferretti. L’ulteriore ritardo nella loro realizzazione il cui progetto definitivo c’è dal 2013, continuerà a tenere sotto rischio Castelferretti.

doppio-simbolo.JPG  Stigmatizziamo la NON CONTESTUALITA’ delle opere di regimazione idraulica e riduzione delle criticità lungo i fossi S. Sebastiano, Cannetacci e Rigatta con la realizzazione delle casse di laminazione (o espansione) a monte dell’abitato di Castelferretti.

Siamo convinti che Castelferretti debba essere protetto dalle acque provenienti da monte, protezione che soltanto le casse di espansione delle piene possono garantire dato che il loro scopo è quello di rallentare l’acqua che minaccia il paese proveniente da quel versante.

Temiamoe lo abbiamo sottolineato con forza anche in Commissione Urbanistica il 12 febbraio scorso al Presidente del Consorzio di Bonifica e al Sindaco Signorini che il solo miglioramento del deflusso delle acque a valle dell’abitato rischia di non essere sufficiente per Castelferretti. A parere di CiC/FBC/SAF i due progetti (regimazione idraulica e casse di espansione) non sono alternativi MA COMPLEMENTARI E AMBEDUE NECESSARI.

Non può esistere un primo e un secondo tempo di intervento.

Questa preoccupazione è accentuata dalla confusione che ci sembra di cogliere dalle parole dei comunicati stampa ufficiali della Regione Marche del 25 ottobre e del 17 luglio 2019.

Il comunicato stampa del 25 ottobre pubblicato dalla Regione Marche di concerto con Comune di Falconara e il Consorzio di Bonifica recita testualmente che “si sta completando il trasferimento al Consorzio di Bonifica della progettazione definitiva delle due casse di espansione sul Canettacci e sul San Sebastiano“.

Invece il 17 luglio scorso la Regione Marche dalla pagina Paesaggio -Territorio – Urbanistica – Genio Civile https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Paesaggio-Territorio-Urbanistica-Genio-Civile/Comunicati/id/27996/p/1/REGIMAZIONE-IDRAULICA-DEI-FOSSI-SAN-SEBASTIANO-RIGATTA-E-CANNETACCI-A-FALCONARA-MARITTIMA-PARTONO-I-LAVORI-CERISCIOLI-NELLE-MARCHE-DOPO-TANTE-PROGETTAZIONI-SI-PASSA-AI-CANTIERI

riferiva che “a monte (ndr.: del bacino idrografico, cioè alle spalle di Castelferretti) si interverrà con le casse di espansione, seguite dall’ex Genio civile che sta ultimando la fase progettuale“.

Ci sembra ci sia confusione tra chi debba ultimare il progetto delle casse di espansione, opera il cui progetto definitivo c’è dal 2013!

Consorzio di Bonifica o Genio Civile?

Questa confusione sta determinando il ritardo nella loro realizzazione?

E comunque, dalla progettazione definitiva che qualcuno starebbe ultimando, al progetto esecutivo, all’appalto delle opere e alla loro realizzazione, minimo passeranno ancora 3 anni.

Castelferretti può permettersi questo prolungamento della situazione di rischio?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune /Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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leggi anche:

https://www.cittadiniincomune.net/2019/03/06/rischio-alluvione-castelferretti-entro-il-2019-il-consorzio-di-bonifica-iniziera-%e2%80%9cl%e2%80%99ampliamento-delle-sezioni-idrauliche%e2%80%9d-dei-fossi-san-sebastiano-cannettacci-rigatta-e-lisc/

SIN di Falconara Marittima: ecco la prova della PROPAGANDA DEL SINDACO SIGNORINI! Il Consigliere Calcina: “Non è vero che gli Enti non hanno fatto nulla per le bonifiche. La denuncia del Sindaco è farsesca perché sa che ARPAM, Regione Marche e Provincia di Ancona hanno lavorato fino ad agosto 2018 per la bonifica dell’area dove dovrà essere realizzato il BYPASS FERROVIARIO! Il Sindaco era informato di tutto, tanto che ora l’Analisi di Rischio di RFI dovrà essere riportata nel Piano Regolatore di Falconara M.ma. Altro che area pubblica comunale di Villanova: per tutti è stato più importante il BYPASS FERROVIARIO” Pubblichiamo il link del Ministero dell’Ambiente dove poter leggere il Decreto a cui si riferisce il Consigliere Calcina.

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sin-corte-conti.JPGPerché il Sindaco di Falconara M.ma, la Regione Marche, l’ARPAM e la Provincia di Ancona oltre ad essersi destati da un lungo sonno sulla bonifica delle aree pubbliche del SIN di Falconara solo dopo che ne hanno parlato la stampa ed i TG nazionali, scelgono di continuare a disinformare?

Di sicuro, proprio a partire dalla sciatteria palesata nel comunicato dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima è possibile fare luce sulle INFORMAZIONI OMESSE.  

Innanzitutto le date che il Sindaco Signorini continua a manipolare:

NON E’ VERO che lo stanziamento del Ministero dell’Ambiente (3.260.000 Euro) è fermo da 13 anni! L’Accordo di Programma tra Ministero, Regione, Provincia di Ancona, Comune di Falconara M. e Autorità Portuale è stato sottoscritto il 20 luglio 2010 e registrato alla Corte dei Conti il 4 agosto 2010.

NON E’ VERO che l’ultima Conferenza dei Servizi sul S.I.N. di Falconara si è svolta 4 anni fa: c’è stata quella del 24 giugno 2016 (gli anni sono 3).

Ma risale al 2018 un risultato raggiunto per il SIN di Falconara che svela QUELLO CHE INTERESSA REALMENTE A REGIONE, COMUNE, PROVINCIA e MINISTERO – e cioè il BYPASS FERROVIARIO API!

Il 21 settembre 2018 il Ministero dell’Ambiente (Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque) ha emanato il Decreto nr. 440 che sancisce la “conclusione positiva della conferenza dei servizi decisoria relativa al SIN di Falconara M.ma, indetta con nota del 23 aprile 2018 relativa all’Analisi di Rischio e al progetto di bonifica connesso alla realizzazione dell’opera ferroviaria di RFI SpA“! In tanti recentemente hanno lavorato per questa bonifica: ARPAM che il 17 aprile 2018 ha trasmesso il suo parere sia sull’Analisi di Rischio che sul Progetto di Bonifica, la stessa Regione Marche che ha inviato il suo parere il 31 maggio 2018 e la Provincia di Ancona che lo ha inviato il 6 giugno 2018; ancora la Regione il 2 agosto 2018 che ha escluso l’assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale.

E il Comune di Falconara Marittima? È stato messo puntualmente a conoscenza di questo lavoro dal Ministero stesso, poiché l’elaborato di Analisi di Rischio di RFI dovrà essere riportato nel Piano Regolatore di Falconara M.ma! Leggete tutto su

https://www.minambiente.it/bonifiche/conferenze-dei-serviz-contenuti/10165

Ecco perché la presunta inerzia che il Sindaco Signorini ha inteso denunciare è TUTTA PROPAGANDA: Lei sapeva perfettamente che Regione, ARPAM, Provincia e Ministero (tramite ISPRA) stavano alacremente lavorando per far marciare il progetto del BYPASS FERROVIARIO! è quello che interessa, non l’area pubblica di Villanova!

Quindi quando Regione e ARPA Marche hanno seraficamente garantito la ripresa delle attività di loro competenza al Sindaco in realtà Le hanno detto che prima hanno dovuto pensare al BYPASS ferroviario.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SAF

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