Falconara M: CiC/FBC/SAF propongono NOVE EMENDAMENTI MIGLIORATIVI per il Regolamento del verde urbano e rurale oggetto della odierna Commissione Ambiente!

doppio-simbolo.JPG Come Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune abbiamo inviato 9 EMENDAMENTI MIGLIORATIVI per il Regolamento del verde urbano e rurale oggetto della odierna Commissione consiliare IV^, ore 14 in diretta streaming.

albero.JPG Ecco i più significativi:

Ø   Tutti gli interventi sul verde pubblico DEVONO essere coordinati da un tecnico esperto in materia agronomico-forestale (il testo attuale dice dovrebbero)

Ø   Evitare la genericità del concetto di “formazioni vegetali di particolare rilevanza nell’identificazione degli alberi per i quali la potatura deve essere eseguita previa valutazione di un tecnico esperto in materia agronomico-forestale. La indeterminatezza genera errori e non è contemplata nelle norme nazionali e regionali.

Ø   Togliere il divieto di usare concimi nelle aree verdi pubbliche. Al contrario, CiC/FBC/SAF ritengono che alberi, piante ed aiuole potrebbero avere bisogno di fertilizzazioni o di trattamenti con prodotti – ad esempio consentiti in biologico – per il mantenimento anche delle funzioni vegetative ai fini ornamentali. D’altra parte il Decreto del Ministero dell’Ambiente 10/3/2020 all’art. 9 consente la “fertilizzazione del terreno con sostanze naturali (compost, letami, un mix di stallatico, stallatico in pellet, etc.)”.

Ø  Nell’allegato C – riguardo alle Regole della potatura – non concordiamo con la genericità di “personale qualificato” che deve effettuare la potatura. La delicatezza della potatura richiede che la qualifica sia riferita a titoli di studio, o ad una legge regionale oppure a certificazioni riconosciute dalla Regione o dalle Organizzazioni di categoria.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF e Vicepresidente Commissione consiliare IV^

Falconara e scarichi fognari in mare: ci prendiamo la responsabilità di pubblicare e inviare al Comitato Non Sversiamo in Città e al Consorzio Falcomar la NOTA TECNICA del progetto di bio filtrazione che potrebbe essere complementare al Progetto scolmatori. Dal 14 dicembre la NOTA è stata inviata a tutti i Consiglieri, al Sindaco e alla Giunta Signorini MA i Presidenti delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Speciale non ne vogliono discutere nonostante la richiesta di CiC/FBC/SAF del 13 gennaio scorso! Stanno impedendo di verificare l’importanza dell’abbattimento dell’inquinamento organico nel mare di Falconara, di quanto si ridurrebbe il volume delle vasche con l’eventuale inserimento di un sistema di bio filtrazione sulle condotte a mare e se il risparmio ottenuto da quella riduzione può permettere l’adozione del sistema di bio filtrazione all’interno del “Progetto Scolmatori”, senza aggravio dei costi.

Premesso che i sottoscritti Consiglieri comunali Loris Calcina e Marco Baldassini non sponsorizziamo alcuna Società bensì intendiamo, per il bene di Falconara M., approfondire la eventuale utilità dell’applicazione di tecnologie di depurazione biologica delle acque scaricate in mare a seguito della realizzazione del “Progetto Scolmatori” e, pertanto, auspichiamo una eventuale gara di appalto per individuarne la migliore.

Sottolineiamo la scelta disinformativa dell’Amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza riguardo al possibile inserimento di sistemi di bio filtrazione applicati alle condotte di scarico a mare previste nel “Progetto Scolmatori” tutt’ora in fase di progettazione preliminare.

Infatti la Società MUDS – invitata dai Presidenti in sede di Commissioni congiunte Urbanistica, Ambiente e Speciale (21/11/2020) ad esporre le caratteristiche tecniche della bio filtrazione – ha successivamente inviato a tutti i Consiglieri comunali, Sindaco e Giunta una NOTA TECNICA (14/12/2020) redatta sulla base del confronto con i Tecnici di Viva Servizi.

Ma quella NOTA TECNICA non è stata oggetto di valutazione né consiliare né cittadina perché i Presidenti delle Commissioni consiliari Urbanistica, Ambiente e Speciale stanno ignorando la prosecuzione del confronto riguardo alla possibilità ed utilità della bio filtrazione nonostante la richiesta di convocazione del 13/1/2021 protocollata da CiC/FBC/SAF.

Pertanto i sottoscritti Consiglieri comunali Loris Calcina e Marco Baldassini si assumono la responsabilità di informare e rendere partecipi gli Organi di Informazione, la cittadinanza e le categorie economiche attraverso la divulgazione completa della suddetta NOTA TECNICA riguardo il sistema di bio filtrazione applicato al “Progetto Scolmatori”.

NOTA TECNICA BIO FILTRAZIONE DEL 14 DICEMBRE 2020

Pubblichiamo la nota su facebook, sul sito delle liste CiC/FBC/SAF, la inviamo al Comitato dei cittadini falconaresi Non sversiamo in Città e agli Operatori balneari del Consorzio Falcomar affinché ogni falconarese, singolo od associato, utente od operatore della spiaggia e del mare, possa prenderne visione.

Infine, evidenziamo ciò che nella NOTA TECNICA ha catturato la nostra attenzione.

Considerato che 2 condotte sottomarine (Palombina Vecchia e Centro) sono parte integrante e fondamentale della soluzione progettuale di Viva Servizi votata dal Consiglio comunale di Falconara MA NON È CONTEMPLATA LA DEPURAZIONE DI QUEI REFLUI sversati dalle condotte, è quindi fondamentale una depurazione almeno sulla parte organica!

Pertanto il sistema di bio filtrazione non è una alternativa al Progetto Scolmatori ma:

1)       ridurrebbe l’impatto ambientale del refluo sversato, altrimenti lasciato inalterato;

2)      renderebbe possibile una revisione dei volumi delle vasche a terra a favore delle stesse condotte sottomarine.

Dunque, il rifiuto dell’Amministrazione Signorini di affrontare l’argomento sta impedendo di verificare di quanto si ridurrebbe il volume delle vasche con l’eventuale inserimento di un sistema di bio filtrazione sulle condotte a mare e se il risparmio ottenuto da quella riduzione può permettere l’adozione del sistema di bio filtrazione all’interno del “Progetto Scolmatori”, senza aggravio dei costi.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Marco Baldassini – Consigliere comunale FIM (in autonomia decisionale)

“Possibile che dopo aver affidato l’appalto per la manutenzione del verde l’Amministrazione comunale non vigili su come vengono svolti i lavori di manutenzione degli alberi”? E’ la domanda che i residenti di via Santorre di Santarosa mi hanno rivolto e, con una LETTERA APERTA, ho rigirato all’Assessore Barchiesi e al Suo Dirigente. Nello sfoltimento dei Pini della via scarsa o nulla mondatura del “secco” nella parte interna della chioma. Che cosa accade alla salute degli alberi?

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 LETTERA APERTA

Gent. Assessore all’Ambiente e ai LL.PP.

Gent. Dirigente all’Ambiente e ai LL.PP.

Su questo argomento non depositerò un’interrogazione consiliare perché avete la consuetudine di rispondere dopo alcuni mesi facendo sentire frustrati, innanzitutto, i cittadini che sono il motore dei quesiti.

2021-santorre-x-sito.jpg Ma, soprattutto, la scelta della LETTERA APERTA risiede nel fatto che mi auguro poniate rimedio nel modo più rapido – e prima che si ripeta per altri Pini – alla situazione riscontrata dai cittadini falconaresi che mi appresto ad illustrarVi.

Via Santorre di Santarosa è una via impreziosita da un lungo filare di Pini. I residenti ne sono orgogliosi e sono attenti alla salute di quegli alberi e alcuni di loro da giovani, prima di trasferirsi a Falconara, vivevano e lavoravano in campagna. Tutt’ora conservano la conoscenza e la cultura del mantenimento in salute degli alberi.

Così, nelle scorse settimane, sono rimasti sconcertati nell’osservare come si stava intervenendo su di essi. 

Ho solo il timore che le foto che Vi allego non siano sufficientemente chiare come le loro osservazioni riguardo al lavoro di sfoltimento delle chiome eseguito dalla ditta appaltatrice.

Mi è stato fatto osservare che su una buona parte di quei Pini la potatura di sfoltimento ha riguardato per lo più la parte esterna della chioma mentre scarsa attenzione è stata posta sui rami interni, che non sono stati affatto mondati oppure scarsamente mondati del secco. Quei residenti mi hanno spiegato che non operando un’adeguata mondatura del secco si ostacola il benefico passaggio dei raggi solari e la ventilazione dell’intera chioma, condizione per mantenere il Pino in salute.

Concludo rigirandoVi la stessa domanda che i residenti di via Santorre di Santarosa hanno posto a me: possibile che dopo aver affidato l’appalto per la manutenzione del verde l’Amministrazione comunale non vigili su come vengono svolti i lavori di manutenzione degli alberi“?

Ringrazio per la cortese attenzione ed invio cordiali saluti.

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Loris Calcina – Capogruppo e Consigliere delle liste CiC/FBC e SiAMO Falconara

Per anni agli Agenti della Polizia Locale di Falconara che hanno effettuato sopralluoghi in raffineria non è stata garantita una adeguata sicurezza con misure di prevenzione e protezione personale! Il Comandante e Dirigente della Polizia Locale di Falconara ha OMESSO di valutare i rischi ai quali i lavoratori della PL erano esposti. Ha TRASGREDITO l’OBBLIGO in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08). Il procedimento penale a suo carico è stato archiviato a seguito dell’adempimento alle prescrizioni dell’ASUR AV2 e al conseguente pagamento della sanzione amministrativa. L’ennesimo esempio di INCOMPETENZA dopo la vicenda dell’autovelox richiederebbe una sua immediata destituzione da parte del Sindaco.

doppio-simbolo.JPG A seguito di una segnalazione del Sindacato UGL, a maggio 2019 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro incaricò l’ASUR Marche Area Vasta 2 (Dipartimento Prevenzione Igiene Industriale negli Ambienti di Lavoro) di verificare se nel corso dei sopralluoghi effettuati presso la raffineria API – industria a rischio di incidente rilevante – gli Agenti della Polizia Locale di Falconara Marittima fossero potenzialmente stati esposti a rischi di natura ambientale.

polizia-municipale-cappello.JPG Le indagini svolte dall’Ufficiale di Polizia Giudiziaria e Tecnico della Prevenzione dell’ASUR hanno accertato che, al di là delle fasi emergenziali affrontate con il Piano di Emergenza Esterno (PEE), gli Agenti della Polizia Locale erano entrati in raffineria anche “nello svolgimento di ordinarie attività istituzionali” ma che, in quei casi, il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) aveva OMESSO di valutare i rischi ai quali i lavoratori della PL erano esposti.

Il Responsabile diretto di quella OMISSIONE, il trasgressore delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08) è il Comandante della Polizia Locale di Falconara Marittima in quanto datore di lavoro OBBLIGATO “a valutare tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto (…) che deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori“.

In sostanza, fino all’intervento dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) e dell’ASUR, quella OMISSIONE del Comandante ha fatto sì che agli Agenti della PL di Falconara che entravano in raffineria non è stata garantita una adeguata sicurezza riguardante le misure di prevenzione e protezione personale, la modalità di comportamento in situazione ordinaria o di improvviso incidente, l’accesso alle aree produttive/impianti muniti degli specifici Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) compresa la formazione/informazione per il loro utilizzo.

Per questo motivo l’ASUR – Dipartimento Prevenzione Igiene Industriale negli Ambienti di Lavoro ha ordinato al Comandante della PL di adempiere alla stringente prescrizione di redigere la procedura di sicurezza allo scopo di evitare possibili rischi per la salute e la sicurezza degli Agenti della PL tramite formazione/informazione mirata sulle corrette modalità di accesso in raffineria.

L’adempimento effettuato dal Comandante della PL di Falconara nei limiti temporali prescritti gli ha permesso di poter accedere al pagamento della sanzione amministrativa prevista per Legge cui è seguita l’estinzione del reato e l’archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Ancona.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

ESALAZIONI INDUSTRIALI A FALCONARA: genesi e deficit del PROTOCOLLO OPERATIVO per l’attivazione coordinata in caso di esalazioni moleste, da mesi TENUTO SEGRETO da Comune, ARPAM, ASUR e VVF. In Commissione Ambiente, CiC/FBC/SAF ne evidenziano la nebulosità e l’inconcludenza se, dopo l’acquisizione dei dati ambientali, gli Enti non entreranno nelle aziende responsabili delle esalazioni per verificare il rispetto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sulla correttezza delle lavorazioni in atto e l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) di contenimento e abbattimento delle esalazioni. La Commissione consiliare Ambiente ha accolto la nostra richiesta che impegna l’Assessore Barchiesi a chiedere la modifica del PROTOCOLLO con la specifica che “i sopralluoghi degli Enti coinvolti saranno effettuati dentro le aziende da cui provengono le esalazioni”. Risulta sempre più necessario il controllo dei cittadini per impedire l’inconcludenza degli Enti controllori delle industrie insalubri perché abbiamo intuito che c’è qualcuno tra loro che cavilla sulle parole e sulle virgole del PROTOCOLLO quando i cittadini falconaresi patiscono da anni esalazioni e temono per la propria salute. Pubblichiamo il PROTOCOLLO e la Delibera della Giunta Signorini.

doppio-simbolo.JPG esalazioni.JPG Esiste un PROTOCOLLO OPERATIVO tra il Comune di Falconara, l’ARPAM, l’ASUR e i VVF per “l’attivazione coordinata in caso di esalazioni moleste nel territorio comunale che è stato tenuto nascosto ai cittadini e ai Consiglieri comunali di Falconara (almeno quelli di minoranza). Lo abbiamo tirato in ballo noi di CiC/FBC/SAF nella recente Commissione consiliare Ambiente (riunitasi su nostra richiesta) a proposito delle esalazioni industriali a Castelferretti.

Da mesi e in gran segreto, Sindaco, Direttore dell’ARPAM, l’ASUR e il Comandante dei VVF di Ancona hanno messo a punto il testo del Protocollo Operativo che, l’11 giugno scorso, è stato condiviso nella versione finale al Tavolo di confronto interistituzionale della Regione Marche, quello che ha escluso d’emblée il Comitato Mal’Aria e Ondaverde ODV di Falconara e che non ha mai pensato neanche di consultarli come prevede la DGR 541 del 13/5/2019.

La Giunta Signorini, a sua volta, il 25 Giugno scorso ( DGC n°206 ) ha deliberato di “approvare lo schema del Protocollo Operativo” e “di prendere atto che il Sindaco procederà a sottoscrivere l’Accordo“.

Quel PROTOCOLLO è farraginoso e, soprattutto, non punta all’obiettivo: entrare nelle aziende responsabili delle esalazioni e verificare il rispetto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per quanto riguarda la correttezza delle lavorazioni in atto e l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) di contenimento e abbattimento delle esalazioni.

Ci si aspetterebbe questo passo in avanti nel controllo delle aziende insalubri perché, altrimenti, rimarrà completamente inutile che Comune, ARPAM, ASUR e VVF conoscano in tempo reale il totale delle sostanze esalate e la direzione del vento e abbiano verificato le stesse esalazioni sia nei pressi delle aziende sia nell’abitato.

Per questo motivo ho chiesto esplicitamente come Commissione consiliare Ambiente di impegnare l’Assessore all’Ambiente Barchiesi a modificare il PROTOCOLLO OPERATIVO specificando che “i sopralluoghi dei diversi Enti coinvolti saranno effettuati dentro le aziende da cui provengono le esalazioni, chiaramente dopo aver acquisito dati che giustifichino il controllo.

L’Assessore Barchiesi si è impegnata a sostenere la modifica chiesta dalla Commissione affermando: “spero che lo firmino perché, al di là di questa aggiunta, (ndr: il Protocollo) è stato riletto 15/20 volte e ogni volta veniva messa in discussione una parola e, quindi, è veramente difficile. Comunque, visto che ancora tutti non lo hanno firmato, proverò a modificarlo mettendo quanto chiesto“.

Credo che sulla importante modifica che l’Assessore si è impegnata a proporre e sostenere, ci debba essere la vigilanza sull’esito non soltanto di tutti i Consiglieri della Commissione, ma soprattutto dei cittadini poiché il clima tra gli Enti che abbiamo intuito dalle parole dell’Assessore Barchiesi non è affatto “salubre”: CHI tra ARPAM, ASUR e VVF e per QUALI ASPETTI OPERATIVI cavilla sulle parole e sulle virgole quando i cittadini falconaresi patiscono da anni esalazioni e temono per la propria salute?

Torna a galla la necessità di un reale controllo dal basso dei controllori!

E coinvolgere i cittadini è l’unica garanzia!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF e Vicepresidente Commissione consiliare Ambiente

SALVATI 13 PINI DALLE MOTOSEGHE DEL SINDACO SIGNORINI. A Settembre 2019 ne voleva abbattere 27 basandosi solo sulla valutazione visiva chiesta al Tecnico Agronomo incaricato. La fermezza dei falconaresi del Comitato Salviamo gli Alberi di Falconara e dei Consiglieri delle opposizioni ha costretto il Sindaco a far eseguire prove strumentali sui pini con il risultato che 13 sono in salute. Una lezione di metodo e competenza alla supponenza dei Consiglieri di maggioranza e della Giunta.

doppio-simbolo.JPG  alberi.jpg Grazie alla mobilitazione dei 700 cittadini falconaresi riuniti nel Comitato Salviamo gli Alberi di  Falconara Marittima e al lavoro dei Consiglieri comunali di opposizione, l’Amministrazione Signorini ha dovuto rivedere la scellerata scelta di settembre 2019. Il numero dei Pini da abbattere in via Gobetti sono stati praticamente dimezzati. Da 27, come sentenziò l’Amministrazione Comunale il 17/9/2019, a 14 come emerso dalla nuova relazione che l’Agronomo incaricato ha illustrato nella riunione odierna delle Commissioni consiliari congiunte II^ e IV^.

Dunque non era vero che tutti i 27 Pini in via Gobetti creavano pericolo per la pubblica incolumità degli utenti della strada, nonché difficoltà di accesso con i mezzi alle proprietà private“.

Secondo l’Amministrazione Signorini dovevano essere abbattuti 13 Pini sani semplicemente perché la bussola dell’orientamento dell’AC era solo il danneggiamento della sede stradale e il ripristino funzionale della sede stradale.

Per questo, a Settembre 2019, il Sindaco e l’Assessore Barchiesi avevano lesinato sull’incarico affidato all’Agronomo chiedendogli di non eseguire le prove strumentali.

Oggi, proprio grazie a quelle prove strumentali pretese da cittadini e Consiglieri di opposizione, sono stati salvati 13 Pini.

Il confronto in Commissione è stato spesso aspro, ostacolato dalla stessa Amministrazione reticente nel consegnare ai Consiglieri di minoranza i documenti in suo possesso. Anche ieri la faziosità del Consigliere di maggioranza Mario Zizzamia si è manifestata accusando vergognosamente di strumentalizzazione il Comitato dei cittadini.

E’ stato faticoso far prevalere sulla sola ragione economica la preziosa funzione ecosistemica degli alberi, la loro armonia estetica, la storia che rappresenta per Falconara.

A differenza dei Consiglieri di maggioranza noi, come falconaresi, ringraziamo i concittadini del Comitato Salviamo gli Alberi di Falconara per l’impegno profuso e per aver contribuito a salvare 13 Pini condannati all’abbattimento appena 11 mesi fa proprio dalla sprovvedutezza dei Consiglieri di maggioranza e del Sindaco Signorini.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

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