SCUOLE ELEMENTARI DA VINCI DI CASTELFERRETTI, SI RISPARMIA SUI BAMBINI?

Dopo oltre 5 anni dall’espletamento delle verifiche di vulnerabilità sismica della scuola primaria Da Vinci di Castelferretti e tre gravi scosse manifestatesi nel 2016 e 2017, questa estate l’Amministrazione comunale ha presentato il progetto relativo alla ristrutturazione di una sola parte del plesso, cioè quella in cemento armato di più recente costruzione. La parte più vecchia invece, cioè quella risalente ai primi del ‘900, ha visto finora solamente il rifacimento della copertura e nessun altro intervento sembra essere previsto.

Ci risulta che nel corso dell’estate il Sindaco e l’Assessore ai LL.PP. abbiano effettuato sopralluoghi in diversi immobili dismessi della zona artigianale Ciaf (ABC, ecc.) sino ad arrivare nel vicino territorio di Chiaravalle, senza però riuscire ad individuare una sistemazione logistica consona, che potesse ospitare gli attuali 250 alunni del plesso delle elementari Da Vinci di Castelferretti.

A tutt’oggi non esiste un progetto definito di sistemazione temporanea delle classi, si ipotizza che due delle nove complessive possano essere ospitate nei locali delle scuole medie e sette andranno nel plesso della parrocchia di S. Andrea di Castelferretti, ma non si conoscono:

– i costi dei lavori necessari alla predisposizione delle aule;

– il canone d’affitto;

– se la superficie delle aule sarà adeguata al numero degli alunni (il DM del 18 dicembre 1975 stabilisce in 1,8 mq lo spazio minimo previsto per alunno);

– se sono previste uscite di sicurezza per le aule ubicate al primo piano;

– se tutte le aule sono a norma dal punto di vista illuminotecnico e di areazione.

Non sono inoltri chiari i tempi di permanenza degli alunni all’interno dei locali parrocchiali.

Tutto questo poteva essere evitato se si fosse presa in considerazione la raccolta di firme da parte dei genitori avvenuta all’inizio del 2018 e inviata al Sindaco, con la quale si auspicava la realizzazione di un nuovo plesso anziché la ristrutturazione dell’esistente.

Invece con la Delibera di Giunta 243 del 19.06.2018 la Giunta ha valutato troppo elevato il costo di circa 5 milioni e 200 mila euro per un eventuale nuovo plesso, ed ha optato per la ristrutturazione dell’esistente. Presto sarà possibile fare un raffronto però tra quelli che sarebbero stati i costi di una nuova scuola con quelli della ristrutturazione del vecchio edificio: il nostro gruppo attende di sapere l’importo totale dei costi per la demolizione del plesso in cemento armato e della sua ricostruzione, a cui nel tempo si dovranno aggiungere anche quelli relativi ad eventuali varianti in corso d’opera. Attualmente circolano stime dei costi per i lavori ipotizzati in circa 4 milioni di euro, ma senza considerare quelli relativi alla porzione di edificio di cui si è già provveduto al rifacimento della copertura, porzione che molto probabilmente avrà però anche necessità di ulteriori interventi.

Da informazioni da noi acquisite, al termine dei lavori, si avrà inoltre una scuola primaria con una palestra piccola, completamente interrata e non idonea ad attività sportive extrascolastiche, come ad esempio il basket, la pallavolo, il calcetto, saranno possibili solo attività motorie primarie, vista la mancanza di altezze e superfici sufficienti.

L’attuale scelta della maggioranza preclude anche la possibilità di avere aree verdi esterne quanto mai opportune e utili per lo svolgimento di attività ludico/scolastiche in bambini di quella fascia di età.

L’ipotesi di un nuovo plesso avrebbe inoltre consentito di progettare anche un’opportuna area adibita a parcheggio evitando l’attuale annoso congestionamento dell’area in termini di traffico in fase di ingresso e uscita dalle scuole.

Cenci Roberto Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune.

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“Non come prima, gli impatti della pandemia sulle Marche” presentazione e dibattito sul libro di Fabio Ragaini. VENERDI’ 3 dicembre 2021, ore 18, presso i locali della Galleria delle Idee di Falconara (via Nino Bixio 18A, sotto l’ex centro commerciale Galleria). Sarà presente la Coordinatrice dell’Ambito Territoriale Sociale 12.

2021-rob-non-come-prima-locandina-jpg.JPG Buongiorno, a nome e per conto del gruppo consiliare che rappresento inoltro l’invito alla presentazione del libro: Non come prima, gli impatti della pandemia sulle Marche, che si svolgerà: VENERDI’ 3 dicembre 2021 ore 18 presso i locali della Galleria delle Idee di Falconara (via Nino Bixio 18A, sotto l’ex centro commerciale Galleria). Sarà presente il curatore del libro, Fabio Ragaini del Gruppo Solidarietà, un’associazione che da anni è molto attiva sull’analisi delle tematiche socio sanitarie e dei servizi rivolti alla persona e avremo ospite la Coordinatrice dell’Ambito Territoriale Sociale 12 Barbara Giacconi. Sarà una bella occasione per riflettere insieme su ciò che, nella nostra regione, il coronavirus ha fatto emergere in termini di fragilità del sistema e delle sue disfunzioni.

L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme anti-covid.

È gradita la conferma della partecipazione inserendo una prenotazione al link: https://bit.ly/3HVrpgH

Nella speranza che la proposta possa essere di Suo gradimento, da parte mia/nostra sarà sicuramente gradita la Sua eventuale presenza. Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti.

Roberto Cenci – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara sinistra in Comune

Via del Consorzio, sfiorato l’allargamento. L’Assessore Barchiesi nei giorni scorsi aveva fatto bene a minimizzare la nostra segnalazione?

Nei giorni scorsi il nostro gruppo consiliare aveva richiamato l’attenzione dell’Assessore Valentina Barchiesi e del Sindaco Stefania Signorini sul potenziale rischio esondazione rappresentato dalla realizzazione di due strade di cantiere che di fatto, con blocchi di cemento inseriti nel letto dei fossi interessati (S. Sebastiano e Nuovo fosso della Liscia), si sarebbero prestate a diventare degli sbarramenti al verificarsi di abbondanti piogge.

L’Assessore Barchiesi a mezzo stampa si era affrettata a rassicurare, dichiarando che il pericolo non c’era e che in stratto raccordo con il Consorzio di Bonifica si sarebbe fatta nel caso intervenire prontamente l’impresa appaltatrice per la rimozione dei blocchi di cemento.

Come si può vedere da queste foto ieri sera/notte l’impresa appaltatrice forse non ha fatto in tempo a rimuove i manufatti di cemento. Le foto che alleghiamo mostrano come l’acqua nella serata del 16 novembre c.a. sia arrivata fino quasi alla sommità del ponte della ferrovia (a valle della piscina comunale), lo si può vedere dai residui di terra ancora presenti e un grosso albero ed altri pezzi di legno sono ammassati all’ingresso dei tubi. Non sappiamo se i blocchi sovrastanti siano stati rimossi dalla forza dell’acqua o da mezzi meccanici.

Anche presso il ponte di via del Consorzio, dalle foto riusciamo a mostrare che l’acqua del fosso S. Sebastiano ha scorso ma molta vegetazione, che si trova a valle della piscina comunale, risulta piegata perché che l’acqua era arrivata circa due metri più in alto rispetto al livello attuale, anche qui quasi alla sommità del ponte. Allagamento sfiorato, di un nulla.

Dal particolare dei sedimenti mostrati in foto e presenti sopra gli argini del ponte ci auguriamo ora l’Assessore possa rendersi conto di quanto non siano state opportune le sue rassicurazioni dei giorni scorsi, vorremmo si rendesse conto che sul fosso S. Sebastiano l’acqua è stata molto alta e ha spazzato via la parte superiore della strada di cantiere, sopra i blocchi, poi per fortuna si è contenuta.

In caso di danneggiamenti non accetteremo che si possa dire “bomba d’acqua”, questa è una situazione di pericolo da noi tempestivamente segnalata e minimizzata dall’amministrazione, su cui ora occorre intervenire, senza più ritardi. Ci rivolgiamo al Sindaco: inutile vantarsi per le pulizie dei fossi per poi mantenere questi sbarramenti fisici creati con le attuali strade di cantiere. In previsione delle ulteriori abbondanti piogge previste suggeriamo la loro rimozione, le imprese appaltatrici dovranno poi provvedere a realizzarle in altro modo, non possono costituire loro stesse potenziale motivo di esondazione.

Si allegano n.5 foto.

Ringrazio per la cortese attenzione ed invio cordiali saluti.

Cenci Roberto,
Capogruppo e Consigliere comunale delle liste civiche
Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara sinistra in Comune.

Foto 1 e 2 fosso S. Sebastiano: rami e alberi ostruiscono i tubi posti sotto la strada di cantiere:

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Foto 3 e 4 fosso S. Sebastiano: sedimenti di terra sopra l’argine sotto il ponte ferrovia:

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Foto 5 Ponte via del Consorzio, a valle della piscina comunale di Falconara.

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Zona industriale di Castelferretti, realizzazione di strade di cantiere in prossimità della confluenza del fosso S. Sebastiano con il fosso che costeggia l’aeroporto (Cannetacci) e del fosso Nuovo della Liscia con il Rigatta: al verificarsi di piogge abbondanti queste opere di cantiere potrebbero costituire un pericoloso sbarramento rispetto al regolare deflusso delle acque? L’ipotesi che vorremmo scongiurare è quella di un’esondazione con possibili conseguenti danneggiamenti di parte della zona industriale di via Consorzio (campi sportivi Amadio, piscina comunale e capannoni industriali).

Sul territorio del Comune di Falconara M, sono in corso numerosi cantieri per la realizzazione di progetti di regimazione idraulica finalizzati a ridurre il rischio di esondazioni dei fossi in caso di abbondanti piogge. Durante questi lavori le imprese appaltanti hanno evidentemente avuto necessità di realizzare una viabilità di cantiere per transitare da una parte all’altra degli argini. A riguardo il nostro gruppo consiliare intende portare all’attenzione la modalità in cui due di esse sono state realizzate, perché potrebbero formare una barriera rispetto al regolare deflusso dell’acqua.

La prima: siamo in prossimità della confluenza del fosso S. Sebastiano con il fosso che costeggia l’aeroporto (Cannetacci), nel punto subito a valle del ponte della linea ferroviaria Falconara-Orte presente a valle della piscina comunale. A seguito di un sopralluogo, sotto detta strada, nel letto del fosso, risultano inserite due sezioni di tubo, una approssimativamente di circa 1 metro e l’altra di 0,50 metri di diametro circa, le cui dimensioni sembrano aver ridotto notevolmente la portata originaria del corso d’acqua, anche in considerazione dei blocchi di cemento posizionati nelle adiacenze e sopra di essi che, così come appaiono (anche da foto pubblicate sui social che qui per completezza alleghiamo), oltre a dare una comprensibile struttura di sostegno all’opera, a fronte di eventuali abbondanti piogge potrebbero costituire nello stato attuale uno sbarramento del fosso S. Sebastiano. L’ipotesi che vorremmo scongiurare è quella di un’esondazione con possibili conseguenti danneggiamenti di parte della zona industriale di via Consorzio, dei campi sportivi Amadio e della piscina comunale. Nella giornata del 04 novembre, attraverso la presentazione di un’interrogazione, il nostro gruppo ha segnalato all’Assessore ai Lavori Pubblici Valentina Barchiesi e al Sindaco Stefania Signorini questa situazione, chiedendo:

–          quali autorizzazioni siano state richieste da parte del soggetto responsabile della costruzione di detta strada di cantiere;

–          quali valutazioni e calcoli della portata dell’acqua siano stati effettuati;

–          se siano note le tempistiche di cantiere che richiederanno la presenza di tale opera stradale provvisoria;

–          se e come l’amministrazione intenda intervenire per scongiurare le possibili esondazioni che potrebbero essere causate da quanto osservato e riportato.

 

Foto 1 e 2 sbarramento fosso S. Sebastiano.

Foto 3 Sbarramento fosso S. Sebastiano: con sedimenti di terra che ostruiscono parzialmente il tubo a sinistra

La seconda: durante un ulteriore sopralluogo, abbiamo riscontrato anche la realizzazione di un’altra strada di cantiere realizzata nelle stesse condizioni, in questo caso appare un solo tubo per il passaggio dell’acqua. Questo secondo punto si trova all’intersezione del fosso Nuovo della Liscia con il Rigatta, come mostriamo nella foto allegata. In caso di piogge molto abbondanti risulterà sufficiente o potrebbe costituire uno sbarramento pericoloso in termini di rischio esondazione?

 

Cenci Roberto,
Capogruppo e consigliere comunale delle liste civiche
Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara sinistra in Comune.

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