C’è uno squarcio nella parete perimetrale esterna della ex Officina squadra rialzo delle ferrovie di via Monti e Tognetti. Da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio. Alle nostre segnalazioni e richieste di intervento la Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche non ha mai risposto. Chi fa rispettare gli OBBLIGHI CONSERVATIVI DELL’IMMOBILE E DEI MATERIALI ROTABILI IVI CONSERVATI in capo all’attuale proprietario (API raffineria)? Infine: è vero che sotto la supervisione scientifica della stessa Soprintendenza si sta progettando lo spostamento dei vagoni in un altro sito? Chi ci guadagna con l’oblio?

doppio-simbolo.JPG Come Consigliere comunale – componente della Commissione consiliare cultura – in forza del mandato amministrativo conferitomi anche a tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio di Falconara Marittima, ho inviato le foto della situazione alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche chiedendo di accertare lo stato conservativo dell’immobile e dei materiali rotabili ivi conservati nonché per far rispettare all’attuale proprietà della ex Officina squadra rialzo (API raffineria dal 2006) gli Obblighi conservativi dei beni tutelati che le competono.

2021-squarcio-cll-da-nord.jpg Leggono per conoscenza anche il Sindaco di Falconara e il suo Assessore alla Cultura nonché quello della Regione Marche.

È L’ENNESIMA RICHIESTA DI INTERVENTO che rivolgo alla Soprintendenza negli anni poiché i materiali rotabili e l’edificio che li contiene sono considerati «un contesto culturale omogeneo, congruente ed inscindibili e sono stati dichiarati di INTERESSE CULTURALE – quindi tutelati – con Decreto del Soprintendente regionale 21 maggio 2003 firmato dall’Arch. Giangiacomo Martines e dal Funzionario Responsabile della Soprintendenza, Arch. Pierluigi Salvati.

Allo stato attuale non ho mai ricevuto risposta alle mie richieste di intervento e da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio.

2021-squarcio-dettaglio.jpg Dunque se da un lato la nostra richiesta è anche un atto di formale protesta per l’inerzia a cui assistiamo, dall’altro esprimiamo alla Soprintendenza il nostro sconcerto nell’apprendere  che verosimilmente vagoni, carrelli e altro patrimonio storico d’archivio molto significativo e di grande importanza attualmente presente nell’edificio della ex officina di via Monti e Tognetti potrebbe essere trasferito nel costituendo Museo del Trasporto Ferroviario da realizzarsi in strutture differenti dalla ex Officina e che curatore scientifico del progetto è l’avv. Marco Cercaci, Ispettore onorario della Soprintendenza delle Marche.

A che gioco si sta giocando?

Sarebbe legittimo il trasferimento del materiale rotabile dalla ex Officina, trasferimento che significherebbe l’indebolimento dell’interesse culturale dell’edificio con conseguenze facilmente intuibili sul destino del solo edificio?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Pubblichiamo per intero la mozione consiliare con i fatti oggettivi che ci hanno portato a chiedere lo spostamento ad altro incarico del Comandante della Polizia Locale di Falconara M. Non c’è nulla che leda i dati sensibili del Comandante ed è ciò che avrebbero sentito i cittadini se il nuovo Presidente del Consiglio comunale – Luca Cappanera – non avesse secretato la seduta. Con un atto di intollerabile CENSURA e di ABUSO DI POTERE ha voluto impedire che i falconaresi fossero informati e si facessero un’idea di ciò che è accaduto. Infatti interessa molto i cittadini quali sono i criteri con i quali il Comandante della Polizia Locale dirige i servizi a cui è preposto. È competente il dirigente che non ha sanzionato la Ditta Ricciardello (bypass ferroviario) per non aver esposto i regolari cartelli nel cantiere? È competente nell’aver assecondato la consegna delle chiavi a persone che avevano abusivamente occupato un immobile comunale? È competenza il non avere capito le disposizioni di Legge sul “pre-segnalamento dei dispositivi di controllo elettronico della velocità” come motivato dai Giudici di Pace nelle centinaia di sentenze avverse al Comune? È competente se non ha previsto la procedura di sicurezza per evitare possibili rischi per la salute e la sicurezza degli Agenti della PL che entravano in raffineria? È competente quando, tramite mail, diffonde a tutto il personale del Corpo della Polizia Locale dati personali di un suo Agente oggetto di una segnalazione anonima?

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leggi la MOZIONE SENZA CENSURE PER LO SPOSTAMENTO AD ALTRO INCARICO DEL DIRIGENTE E COMANDANTE DELLA PL DI FALCONARA MARITTIMA

L’impegno chiesto con mozione consiliare al Sindaco Signorini di spostare ad altro incarico il Comandante della Polizia Locale di Falconara Marittima è faccenda che interessa ogni cittadino falconarese. Infatti ogni cittadino falconarese deve essere rassicurato che il Comandante stesso o gli Agenti a cui impartisce le disposizioni di servizio, sia imparziale qualora risultino trasgredite Leggi o Regolamenti comunali.

polizia-municipale-cappello.JPG È il compito di ogni dirigente come il Comandate della PL poiché egli è “direttamente responsabile (…) del buon andamento degli uffici e dei servizi a cui è preposto” (art. 58 c.1 dello Statuo Comunale).

La mozione di CiC/FBC/SAF bocciata dalla maggioranza durante il Consiglio comunale che il neo Presidente Cappanera ha – con abuso di potere – deciso di secretare alla vista e all’udito dei cittadini, descriveva dettagliatamente, tra i casi di negligenza ed imperizia del Comandante di PL, anche quello di UNA SANZIONE INSPIEGABILMENTE NON ELEVATA alla Ditta Ricciardello, ditta che ha l’appalto per realizzare il bypass ferroviario.

Con prove fotografiche, p.e.c., segnalazioni telefoniche e 3 testimoni oculari, CiC/FBC/SAF aveva informato l’Amministrazione comunale e il Comandante della PL che la Ditta Ricciardello non aveva esposto la cartellonistica del cantiere alla ex caserma Saracini necessaria per prevenire le infiltrazioni mafiose negli appalti (come da art. 18 della Legge 55/1990)  e contravvenendo all’art. 40 del Regolamento Edilizio del Comune il quale prescrive che “in tutti i cantieri di lavoro deve essere affissa in vista al pubblico una tabella chiaramente leggibile” con tutti i dati richiesti dalle norme.

PERCHÉ NON CI SONO STATE SANZIONI PER LA DITTA RICCIARDELLO?

Le domande che ogni cittadino, legittimamente, si fa:

–  La disposizione del Comandante della PL di non elevare sanzione in questi casi vale per tutti i cittadini, indistintamente?

–  Che cosa ci stanno a fare le Leggi e i Regolamenti?

–  La decisione del Comandante della PL di non elevare la sanzione è stata autorizzata dal Sindaco?

Come si vede, questo caso è molto, molto pubblico proprio per le implicazioni molto pubbliche che comporta ma la discussione, come è noto, è stata impedita in forma pubblica dal Presidente del Consiglio comunale – TUTT’ALTRO CHE SUPER PARTES bensì alle dipendenze della Giunta Signorini e del sindaco ombra Brandoni – che ha chiuso telecamere e microfoni del Consiglio comunale impedendo ai cittadini di sapere.

Se ancora oggi si può dire “IL COMANDANTE DELLA PL DI FALCONARA MARITTIMA” senza violare la privacy dello stesso, bastava vincolare i Consiglieri comunali ad osservare, nella discussione della mozione, il segreto sui dati sensibili del Comandante della PL e rendere pubblica la seduta del Consiglio comunale.

Ma dava fastidio alla Giunta Signorini che i cittadini sapessero!

Anche gli altri casi sollevati dalla mozione di CiC/FBC/SAF secretata sono molto, molto pubblici. E siccome non c’era nulla di segreto da non sapere o qualcosa che riguardasse i dati sensibili del Comandante, pubblichiamo per intero la mozione consiliare.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Sarà “Pantalone” a pagare la deviazione del fosso Rigatta perchè disfunzionale al deflusso dell’acqua verso il mare e a rischio esondazione? EPPURE I RESPONSABILI E LE CAUSE SONO NOTI A TUTTI: le “sezioni non adeguate e le intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api”! Hanno pagato i cittadini falconaresi e marchigiani un’opera che “porta benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica”? La Commissione Urbanistica del 12/2/2019 aveva espresso alla Giunta Signorini il parere di “aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese”! Come e quando ha agito il Sindaco Signorini nei confronti della Regione Marche? Che cosa ha risposto e fatto la Regione Marche per non caricare sui cittadini marchigiani i costi degli errori dell’API e dell’ANAS? CiC/FBC/SAF lo hanno chiesto con una pec al Presidente della Regione e al Sindaco di Falconara M.

doppio-simbolo.JPG Invece di esaltare «l’impegno per cercare di risolvere in modo definitivo la questione del pericolo di esondazione nella zona raffineria», il Sindaco Signorini e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi (difesa del suolo), dovrebbero anche dire ai cittadini marchigiani chi paga i costi della deviazione del Fosso Rigatta progettata e in fase di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica.

I responsabili dei precedenti, pessimi interventi sul Rigatta saranno chiamati a contribuire ai costi?

Perchè sia chiaro, quei RESPONSABILI SONO NOTI A TUTTI! 

Eccoli!

Prendendo a prestito le parole di valutazione dell’Autorità di Bacino regionale a marzo 2016 (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) la difficoltà a smaltire le situazioni di eccessiva portata da parte del fosso Rigatta era direttamente connessa «con gli attraversamenti stradali presenti nell’ultimo tratto e la parte tombata che attraversa la raffineria API di Falconara Marittima».

A quella valutazione fece eco RFI nel 2017 quando nel Progetto Esecutivo del bypass ferroviario scrisse (pag. 44) che «I problemi del Riqatta nascono dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api».

Questa situazione era ed è talmente chiara e condivisa che nel corso della Commissione consiliare Urbanistica del 12/2/2019 il Presidente del Consorzio – Avv. Claudio Netti – disse a proposito del progetto di deviazione del Rigatta: «Il progetto redatto porterebbe benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica, pertanto sarebbe opportuno che tutte queste parti venissero interessate e contribuissero al finanziamento dell’opera».

In quella stessa Commissione CiC/FBC/SAF non solo si trovò d’accordo con quanto suggerito dal Presidente Netti, ma indicammo quella contribuzione come discriminante alla realizzazione dell’opera e al nostro parere positivo!

Anche il Consigliere del PD ribadì «che Multiservizi, RFI, API e ANAS devono collaborare contribuendo economicamente per la realizzazione di tutto il progetto».

rendering-3.JPG A sua volta il Presidente di Commissione Grilli espresse «parere favorevole al progetto del Consorzio ma ritiene opportuno aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese».

Dunque, con il Presidente di Commissione e due esponenti di opposizione favorevoli, il parere della Commissione fu quello che la Giunta doveva chiedere ai soggetti beneficiari dell’opera la contribuzione all’opera!

Domande:

la Giunta Signorini – per altro presente in quella occasione con l’Assessore all’Urbanistica Rossi e l’Assessore all’Ambiente Barchiesi – diede seguito al quel parere di Commissione?

Il Sindaco Signorini si è mossa nei confronti della Regione Marche?

È stato mai aperto il confronto con i soggetti responsabili e quelli beneficiari dell’opera affinché contribuissero proporzionalmente alle proprie responsabilità ed ai benefici che ne avrebbero tratto?

Nell’ipotesi che il Sindaco fosse intervenuta presso la Regione Marche – MA VOGLIAMO VEDERE LE CARTE – che cosa ha fatto la Regione Marche a tale proposito?

Ed anche qui vogliamo vedere le carte, perché è forte il dubbio che per l’ennesima volta abbia pagato Pantalone!

Abbiamo scritto una pec a Sindaco e Presidente della Regione Marche ed abbiamo depositato una interpellanza.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

L’ultima “perla” dell’ineffabile Goffredo Brandoni, il peggior Presidente del Consiglio comunale che abbia avuto Falconara Marittima. Non agevola la partecipazione di due Consiglieri comunali (giustificati) alla elezione del nuovo Presidente piuttosto che adottare la modalità del voto segreto con whatsapp che garantirebbe la presenza di TUTTI i Consiglieri!

doppio-simbolo.JPG Lunedì 10 maggio ci è stato inviato il seguente messaggio whatsapp dal dimissionario Presidente del Consiglio comunale di Falconara M.

brando-whatsapp.jpg Con una lettera inviata a tutti i Consiglieri, al Sindaco e al Segretario Generale ho manifestato il mio disappunto tecnico e politico riguardo alla seguente situazione paradossale.

La seduta del Consiglio comunale per la elezione del nuovo Presidente del Consiglio comunale a causa del necessario voto segreto dei Consiglieri deve essere in presenza e, vista sia l’importanza della carica da eleggere sia l’art. 39 del Regolamento del Consiglio comunale il quale recita che “i Consiglieri regolarmente convocati sono tenuti ad intervenire alle sedute del Consiglio o a giustificare le assenze“, sarebbe stato più che opportuno favorire in qualsiasi modo la presenza di TUTTI i Consiglieri.

Di fatto, non uno ma due Consiglieri non potranno partecipare IN PRESENZA alla seduta per giustificati motivi MA QUEI DUE CONSIGLIERI NON AVREBBERO IMPEDIMENTI A PARTECIPARE SE IL CONSIGLIO COMUNALE FOSSE IN STREAMING come avvenuto dall’inizio della pandemia.

Ci sarebbe un solo modo per garantire anche la presenza di quei due Consiglieri alla elezione del nuovo Presidente del Consiglio comunale: convocarlo in streaming e votare in forma segreta con whatsapp e con il Sig. Segretario Generale garante della segretezza.

Procedura legittima già adottata dai Presidenti dei Consigli comunali di Bergamo e di Cassina (MI).

Ritengo che il motivo per cui il Presidente Brandoni non voglia adottare la procedura con whatsapp sia soltanto frutto di pregiudizio politico e faziosità.

Brandoni fa finta di ignorare quella possibilità soltanto perché frutto dell’osservazione di CiC/FBC/SAF.

Ricordo che la possibilità del voto segreto a mezzo whatsapp era emersa nel corso dell’acceso dibattito sulla scottante mozione rifiutata da Brandoni riguardante lo spostamento ad altro incarico dell’attuale Dirigente e Comandante della Polizia Locale il quale non ha assicurato il rispetto delle norme vigenti in materia di protezione dagli infortuni e sicurezza sul lavoro (subendo per questo una sanzione di 600 euro per l’estinzione del reato) e per aver violato il Regolamento relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

L’Amministrazione comunale di Falconara Marittima è l’unica, tra quelle che hanno aderito alla campagna di Amnesty International, a non esporre lo striscione della campagna VERITÀ PER GIULIO REGENI e a relegare il manifesto nell’atrio della sede comunale, nascosto alla vista dei cittadini. Una scelta che, nella forma e nella sostanza, non fa circolare con la forza necessaria il messaggio stesso e, in definitiva, lo depotenzia! Rifiutato dal Sindaco lo striscione che i cittadini sostenitori della campagna le volevano donare.

doppio-simbolo.JPG Venerdì 8 maggio abbiamo provato a donare lo striscione della campagna di Amnesty International “VERITA’ PER GIULIO REGENI” al Sindaco di Falconara M. con la speranza che lo esponesse all’esterno del Comune.

2-atrio.jpg 3-nulla.jpg Non l’ha accettato perché – ci ha detto – l’indirizzo alla Giunta deliberato dal Consiglio comunale parla di “manifesto” e non di striscione.

Così l’Amministrazione ha esposto un manifesto 70×100 su un treppiedi ben all’interno del Castello e non alla vista di ogni passante, perché l’Atto di indirizzo – dice il Sindaco – indica genericamente di “esporre presso la sede comunale“.

Non capiamo, se non come ostruzionismo quale è, il formalismo interpretativo per una vicenda umana nazionale ed internazionale così importante, per una campagna nazionale ed internazionale altrettanto importante!

Tra l’altro, formalmente, la delibera approvata dal Consigliorichiama la campagna promossa da Amnesty International Italia Verità per Giulio Regeni,(…) che in 5 anni ha ricevuto numerosissime adesioni da parte di Regioni e Comuni italiani tanto che è stato apposto lo striscione in centinaia di edifici pubblici, scuole e piazze“.

È palese che la campagna di sensibilizzazione di Amnesty International si completa – come avvenuto ovunque in Italia tra chi ha aderito – con l’esposizione chiara e visibile del manifesto/striscione, affinché tutti coloro che transitano davanti al Comune siano informati del messaggio.

È altrettanto evidente che la scelta della Giunta Signorini, nella forma e nella sostanza, significa non far circolare con la forza necessaria il messaggio stesso e, in definitiva, lo depotenzia!

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Staff comunicazione Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

Falconara e scarichi fognari in mare: ci prendiamo la responsabilità di pubblicare e inviare al Comitato Non Sversiamo in Città e al Consorzio Falcomar la NOTA TECNICA del progetto di bio filtrazione che potrebbe essere complementare al Progetto scolmatori. Dal 14 dicembre la NOTA è stata inviata a tutti i Consiglieri, al Sindaco e alla Giunta Signorini MA i Presidenti delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Speciale non ne vogliono discutere nonostante la richiesta di CiC/FBC/SAF del 13 gennaio scorso! Stanno impedendo di verificare l’importanza dell’abbattimento dell’inquinamento organico nel mare di Falconara, di quanto si ridurrebbe il volume delle vasche con l’eventuale inserimento di un sistema di bio filtrazione sulle condotte a mare e se il risparmio ottenuto da quella riduzione può permettere l’adozione del sistema di bio filtrazione all’interno del “Progetto Scolmatori”, senza aggravio dei costi.

Premesso che i sottoscritti Consiglieri comunali Loris Calcina e Marco Baldassini non sponsorizziamo alcuna Società bensì intendiamo, per il bene di Falconara M., approfondire la eventuale utilità dell’applicazione di tecnologie di depurazione biologica delle acque scaricate in mare a seguito della realizzazione del “Progetto Scolmatori” e, pertanto, auspichiamo una eventuale gara di appalto per individuarne la migliore.

Sottolineiamo la scelta disinformativa dell’Amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza riguardo al possibile inserimento di sistemi di bio filtrazione applicati alle condotte di scarico a mare previste nel “Progetto Scolmatori” tutt’ora in fase di progettazione preliminare.

Infatti la Società MUDS – invitata dai Presidenti in sede di Commissioni congiunte Urbanistica, Ambiente e Speciale (21/11/2020) ad esporre le caratteristiche tecniche della bio filtrazione – ha successivamente inviato a tutti i Consiglieri comunali, Sindaco e Giunta una NOTA TECNICA (14/12/2020) redatta sulla base del confronto con i Tecnici di Viva Servizi.

Ma quella NOTA TECNICA non è stata oggetto di valutazione né consiliare né cittadina perché i Presidenti delle Commissioni consiliari Urbanistica, Ambiente e Speciale stanno ignorando la prosecuzione del confronto riguardo alla possibilità ed utilità della bio filtrazione nonostante la richiesta di convocazione del 13/1/2021 protocollata da CiC/FBC/SAF.

Pertanto i sottoscritti Consiglieri comunali Loris Calcina e Marco Baldassini si assumono la responsabilità di informare e rendere partecipi gli Organi di Informazione, la cittadinanza e le categorie economiche attraverso la divulgazione completa della suddetta NOTA TECNICA riguardo il sistema di bio filtrazione applicato al “Progetto Scolmatori”.

NOTA TECNICA BIO FILTRAZIONE DEL 14 DICEMBRE 2020

Pubblichiamo la nota su facebook, sul sito delle liste CiC/FBC/SAF, la inviamo al Comitato dei cittadini falconaresi Non sversiamo in Città e agli Operatori balneari del Consorzio Falcomar affinché ogni falconarese, singolo od associato, utente od operatore della spiaggia e del mare, possa prenderne visione.

Infine, evidenziamo ciò che nella NOTA TECNICA ha catturato la nostra attenzione.

Considerato che 2 condotte sottomarine (Palombina Vecchia e Centro) sono parte integrante e fondamentale della soluzione progettuale di Viva Servizi votata dal Consiglio comunale di Falconara MA NON È CONTEMPLATA LA DEPURAZIONE DI QUEI REFLUI sversati dalle condotte, è quindi fondamentale una depurazione almeno sulla parte organica!

Pertanto il sistema di bio filtrazione non è una alternativa al Progetto Scolmatori ma:

1)       ridurrebbe l’impatto ambientale del refluo sversato, altrimenti lasciato inalterato;

2)      renderebbe possibile una revisione dei volumi delle vasche a terra a favore delle stesse condotte sottomarine.

Dunque, il rifiuto dell’Amministrazione Signorini di affrontare l’argomento sta impedendo di verificare di quanto si ridurrebbe il volume delle vasche con l’eventuale inserimento di un sistema di bio filtrazione sulle condotte a mare e se il risparmio ottenuto da quella riduzione può permettere l’adozione del sistema di bio filtrazione all’interno del “Progetto Scolmatori”, senza aggravio dei costi.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Marco Baldassini – Consigliere comunale FIM (in autonomia decisionale)