Dietro la querela nei confronti del Consigliere comunale della Lega – Stefano Caricchio – non c’è soltanto la volontà INTIMIDATORIA nei confronti di tutti i Consiglieri di minoranza. L’Amministrazione Signorini, da mesi, sta facendo pressione nei confronti della Commissaria provinciale di Ancona della Lega per inglobare anche la Lega Falconara all’interno della maggioranza che la sostiene, ma il Consigliere Caricchio rappresenterebbe un grosso incomodo per aver ragionato con la propria testa riguardo alla politica dell’Amministrazione, per aver espresso voti simili a quelli dei Gruppi di opposizione piuttosto che piegare la testa in base al colore politico. La querela, notificata a Caricchio alle 9.20 del 23 dicembre 2020 dai Carabinieri di Falconara e notiziata dallo stesso Consigliere ai Gruppi di opposizione, è un attacco al diritto di critica mai accaduto in decenni di Consiglio comunale a Falconara. Una indecenza che forse non ha ancora toccato il fondo e che ha bisogno di menzogne come quando la nostra protesta viene descritta come una scusa per prendersi un giorno di vacanza mentre Sindaco e Giunta si guardano bene dal confessare che spesso le Commissioni consiliari hanno lavorato solo grazie alla presenza dei Consiglieri di minoranza!

Nei Consigli comunali di Falconara Marittima non è mai accaduto che un Consigliere fosse querelato dalla Giunta per le critiche, anche durissime, rivolte all’operato dell’Amministrazione.

Ogni Amministratore e ogni Giunta hanno sempre risposto politicamente e con argomentazioni alle dure critiche.

Ma dietro la querela nei confronti del Consigliere comunale della Lega – Stefano Caricchio – non c’è soltanto la volontà INTIMIDATORIA nei confronti di tutti i Consiglieri, volontà già espressa dal Presidente del Consiglio comunale Brandoni con la vergognosa vicenda dei suoi dialoghi con l’A.D. della raffineria API.

Per quanto riguarda il collega Consigliere Caricchio è ormai risaputo pubblicamente che l’Amministrazione Signorini, da mesi, sta facendo pressione nei confronti della Commissaria provinciale di Ancona della Lega per inglobare anche la Lega Falconara all’interno della maggioranza che la sostiene, ma il Consigliere Caricchio rappresenterebbe un grosso incomodo. Infatti Caricchio non sarebbe ben visto dalla Giunta falconarese per aver ragionato con la propria testa sulla questione del Vigile di quartiere, sulla vicenda dell’autovelox, sulla questione dei Pini di via Gobetti, sull’operato del Comandante della Polizia Locale, sul Difensore Civico ecc. e per aver espresso voti simili a quelli dei Gruppi di opposizione piuttosto che piegare la testa in base al colore politico.

Tra la querela e le pressioni per cacciarlo la Giunta Signorini sta toccando il fondo della decenza politica.

Una indecenza che si aggrava quando la nostra protesta viene descritta come una scusa per prendersi un giorno di vacanza.

Sia chiaro: il Consigliere Caricchio ha ritirato la querela il 23 dicembre 2020 alle ore 9,20 presso gli Uffici del Comando dei Carabinieri di Falconara M., ce ne ha dato notizia e ci siamo mobilitati per manifestargli la nostra totale solidarietà nel modo, per ora, più concreto.

Il resto sono menzogne che, a differenza della Giunta falconarese, contrastiamo con atti ed argomentazioni politiche come sappiamo fare da Consiglieri comunali.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC e SAF

Franco Federici – Capogruppo consiliare Italia Viva

Bruno Frapiccini – Capogruppo consiliare Movimento 5 Stelle

Laura Luciani – Consigliera comunale Partito Democratico

Marco Luchetti – Capogruppo consiliare Partito Democratico

Stefano Caricchio – Capogruppo consiliare Lega 

Sig. Sindaco Signorini, si rende conto? Parole ed atti del Sindaco di Falconara Marittima attorno al rifiuto di esporre il manifesto simbolo della campagna di Amnesty International riportante la dicitura “Verità per Giulio Regeni”

doppio-simbolo.JPG Nel Consiglio comunale di venerdì 18 Dicembre, abbiamo interrogato il Sindaco per conoscere le motivazioni per cui lei e la sua Giunta hanno posto il veto alla discussione in Consiglio Comunale del nostro Ordine del giorno depositato il 23 gennaio 2020. Con quell’Atto proposto a tutti i Consiglieri, chiedevamo di esporre presso la sede comunale il manifesto simbolo della campagna di Amnesty International riportante la dicitura “Verità per Giulio Regeni“.

2020-12-21_121416.JPG La motivazione unanime del Presidente del Consiglio Comunale Goffredo Brandoni e del Sindaco Signorini è stata la seguente: “Visto che gli ultimi giorni ci sono stati sviluppi giudiziari significativi e quindi potremmo aver potuto lasciato passare dei giorni … Tanto abbiamo lasciato passare tanto tempo, dieci giorni in più non cambia la vita. Anche perché ritengo che ognuno di noi, ogni italiano, voglia avere e sapere la verità di Giulio Regeni compreso il sottoscritto … Quindi aspettiamo questi sviluppi giudiziari dei quali hanno parlato i media, ci hanno reso edotti …”.

È palese che aspettare gli sviluppi giudiziari di un rinvio a giudizio (per il quale le Autorità egiziane non stanno collaborando) significa anni di udienze. Alla Giunta e maggioranza Signorini questo è sembrato il pretesto migliore per continuare ad evitare un gesto simbolico di pressione istituzionale nei confronti del Governo italiano e della Comunità internazionale per smetterla con l’uso del bilancino dove da una parte sono stati messi gli interessi economici (armi e giacimenti di gas) e dall’altra i diritti umani.

Così facendo il Sindaco ha politicizzato la libertà di ricerca e di informazione, l’indipendenza di chi fa ricerca, il diritto di un cittadino italiano ad essere tutelato e difeso in uno Stato amico e tutt’ora considerato amico.

Forse non riguarda tutti i cittadini, anche quelli di Falconara Marittima, la necessità che esista una protezione e un’assistenza per un nostro figlio, fratello o amico che lavori ad un dottorato di ricerca in una Università di un altro Paese?

Forse non ci riguarda sapere i motivi per cui i vari Governi italiani non hanno attivato quella tutela e quella difesa nei confronti di Giulio Regeni, prima studente formatosi in Italia e poi ricercatore presso l’Università di Cambridge?

Il 2 giugno scorso, in occasione della Festa della Repubblica, il Sindaco Signorini nonché Dirigente di un Liceo Scientifico e di un Istituto Tecnico Economico ha letto un messaggio alla città dove si è rivolta ai giovani con queste parole:Ed ora un pensiero ai nostri giovani. Mi rivolgo a loro perché i neo diciottenni della nostra città stanno ricevendo in dono la Costituzione che ho pensato di inviare loro per stimolarli (…) alla riflessione sui temi fondamentali quali la libertà, la responsabilità e l’impegno civile (…) Se tutti faremo la nostra parte seguendo la strada maestra della Costituzione raggiungeremo quel mondo di dignità, uguaglianza e solidarietà che essa ci indica“.

Si rende conto, Sig. Sindaco, che la palese dissociazione tra parole e atti comunica ai suoi studenti che nel fare ricerca e informazione ci si deve autocensurare, non bisogna infastidire chi detiene le leve del potere, che bisogna abbassare la testa di fronte a chi impedisce la libera ricerca e informazione?

Si rende conto che comunica ai giovani che praticare la libertà della ricerca, l’impegno civile, può comportare dei rischi e se decidi di essere un ricercatore libero saranno affari tuoi? Che se ti rapiscono, ti picchiano, ti torturano, te la sarai cercata?

Che senso ha, Sindaco, il suo gesto di regalare la Costituzione della Repubblica ai suoi studenti se poi, di fatto, ne ripudia o sospende l’art. 21Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure“?

Sindaco Signorini, si è mai soffermata a pensare che il percorso di studio di Giulio Regeni è stato e potrà essere simile al percorso di studenti che si sono formati od oggi si stanno formando presso le Scuole di cui lei è Dirigente e di cui è stata insegnante?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

L’ANAS deve realizzare le barriere acustiche sulla SS76 a protezione della Scuola per l’Infanzia Aquilone di Castelferretti. La proposta di CiC/FBC/SAF sarà discussa nel Consiglio comunale del 18 dicembre. L’Università Politecnica delle Marche e il Piano di Risanamento Acustico del Comune valutarono che: “L’edificio scolastico si trova in un’area fortemente compromessa dal punto di vista dell’inquinamento acustico a causa delle elevate emissioni sonore dovute all’intenso traffico presente sulla SS76”. Ma l’ANAS risulta inadempiente dal 2013. Rebus anche sull’asfalto fonoassorbente nel tratto della SS76 che costeggia l’abitato di Castelferretti: è stato utilizzato per ridurre l’impatto del rumore?

doppio-simbolo.JPG Venerdì 19 dicembre, in Consiglio comunale, sarà discussa la proposta di CiC/FBC/SAF di convocare nel più breve tempo possibile l’ANAS in sede di Commissioni congiunte Urbanistica e Ambiente.

Va chiesta la rapida attuazione del Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore nel tratto della SS76 prospiciente la Scuola dell’infanzia Aquilone e l’abitato di Castelferretti, nonché chiedere spiegazioni sul ritardo nell’attuazione.

Fin dal 2009 il Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche verificò che la pressione acustica sulla scuola determinata dalla SS76 era tra i 60 e i 65 dB(A) determinando la valutazione che l’edificio scolastico si trova in un’area fortemente compromessa dal punto di vista dell’inquinamento acustico a causa delle elevate emissioni sonore dovute all’intenso traffico presente sulla SS76!

Pe questo il Piano di Risanamento Acustico del Comune di Falconara (che approvammo anche noi di CiC) fece propria l’indicazione della Politecnica che gli interventi dovessero prevedere barriere acustiche e asfalto fonoassorbente per tutta la lunghezza della SS76 che costeggia Castelferretti.

L’ANAS, obbligata per Legge a redigere il Piano di risanamento acustico volontario, nel 2013 aveva pubblicato il suo Piano di Azione ma non previde le barriere fonoassorbenti lungo il tratto della SS76 che affianca Castelferretti ad eccezione della zona prospiciente la Scuola Aquilone.

Di fatto, dopo 7 anni, ancora non ha realizzato neanche il pezzo a protezione della Scuola.­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­

Ecco il motivo della proposta di CiC/FBC/SAF di chiedere conto all’ANAS del mancato intervento che continua ad esporre soprattutto i bambini ad un tasso di inquinamento acustico che tutta la letteratura scientifica concorda nel ritenere interferente con l’apprendimento ed il comportamento.

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Ex Officina squadra rialzo ferroviaria di Falconara: CiC/FBC/SAF hanno chiesto la convocazione congiunta delle Commissioni Cultura e Urbanistica ed un sopralluogo per verificare stato di manutenzione e conservazione dell’edificio e del materiale conservato!

doppio-simbolo.JPG Cic/Fbc/Saf hanno chiesto la convocazione congiunta delle Commissioni consiliari Cultura e Urbanistica per effettuare un sopralluogo alla ex Officina squadra rialzo ferroviaria e verificare lo stato di conservazione dell’edificio e del materiale conservato.

I Consiglieri comunali devono rendersi conto della situazione reale per poter suggerire o chiedere interventi.

Ricordando che con il Decreto del Soprintendente Regionale per i Beni Architettonici delle Marche del 21 maggio 2003 il vincolo d’interesse culturale riguarda sia l’edificio sia il materiale rotabile conservato all’interno, una nostra richiesta di intervento del 21 giugno 2020 inviata alla Direzione Regionale per i Beni Culturali delle Marche, alla Regione e al Sindaco di Falconara con la quale ho chiesto la verifica sullo stato di conservazione dell’immobile e del materiale ferroviario, NON HA RICEVUTO ALCUNA RISPOSTA!

Avevamo, inutilmente, chiesto alla Soprintendenza per i Beni Culturali di verificare anche la capacita’ e l’interesse da parte dell’attuale proprietario di curare e vigilare efficacemente l’immobile e il materiale conservato.

Loris Calcina  – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Per anni agli Agenti della Polizia Locale di Falconara che hanno effettuato sopralluoghi in raffineria non è stata garantita una adeguata sicurezza con misure di prevenzione e protezione personale! Il Comandante e Dirigente della Polizia Locale di Falconara ha OMESSO di valutare i rischi ai quali i lavoratori della PL erano esposti. Ha TRASGREDITO l’OBBLIGO in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08). Il procedimento penale a suo carico è stato archiviato a seguito dell’adempimento alle prescrizioni dell’ASUR AV2 e al conseguente pagamento della sanzione amministrativa. L’ennesimo esempio di INCOMPETENZA dopo la vicenda dell’autovelox richiederebbe una sua immediata destituzione da parte del Sindaco.

doppio-simbolo.JPG A seguito di una segnalazione del Sindacato UGL, a maggio 2019 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro incaricò l’ASUR Marche Area Vasta 2 (Dipartimento Prevenzione Igiene Industriale negli Ambienti di Lavoro) di verificare se nel corso dei sopralluoghi effettuati presso la raffineria API – industria a rischio di incidente rilevante – gli Agenti della Polizia Locale di Falconara Marittima fossero potenzialmente stati esposti a rischi di natura ambientale.

polizia-municipale-cappello.JPG Le indagini svolte dall’Ufficiale di Polizia Giudiziaria e Tecnico della Prevenzione dell’ASUR hanno accertato che, al di là delle fasi emergenziali affrontate con il Piano di Emergenza Esterno (PEE), gli Agenti della Polizia Locale erano entrati in raffineria anche “nello svolgimento di ordinarie attività istituzionali” ma che, in quei casi, il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) aveva OMESSO di valutare i rischi ai quali i lavoratori della PL erano esposti.

Il Responsabile diretto di quella OMISSIONE, il trasgressore delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08) è il Comandante della Polizia Locale di Falconara Marittima in quanto datore di lavoro OBBLIGATO “a valutare tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto (…) che deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori“.

In sostanza, fino all’intervento dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) e dell’ASUR, quella OMISSIONE del Comandante ha fatto sì che agli Agenti della PL di Falconara che entravano in raffineria non è stata garantita una adeguata sicurezza riguardante le misure di prevenzione e protezione personale, la modalità di comportamento in situazione ordinaria o di improvviso incidente, l’accesso alle aree produttive/impianti muniti degli specifici Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) compresa la formazione/informazione per il loro utilizzo.

Per questo motivo l’ASUR – Dipartimento Prevenzione Igiene Industriale negli Ambienti di Lavoro ha ordinato al Comandante della PL di adempiere alla stringente prescrizione di redigere la procedura di sicurezza allo scopo di evitare possibili rischi per la salute e la sicurezza degli Agenti della PL tramite formazione/informazione mirata sulle corrette modalità di accesso in raffineria.

L’adempimento effettuato dal Comandante della PL di Falconara nei limiti temporali prescritti gli ha permesso di poter accedere al pagamento della sanzione amministrativa prevista per Legge cui è seguita l’estinzione del reato e l’archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Ancona.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune