I Consiglieri comunali di minoranza (Calcina, Federici, Frapiccini, Caricchio, Luciani e Luchetti) hanno chiesto la diffusione on line anche delle sedute in videoconferenza delle Commissioni consiliari. La partecipazione dei cittadini (senza possibilità di intervento) non è più differibile perché è prevista dal TUEL e dal Regolamento del Consiglio e perché non ci sono impedimenti tecnici dato che già il Consiglio comunale è visibile on line. “Sono previste due importantissime Commissioni – una con l’audizione del Direttore Generale dell’ARPAM e l’altra sui versamenti fognari in mare con l’audizione dei Tecnici di Vivaservizi e del sistema di depurazione MUDS – le quali devono poter essere seguite dai cittadini per conoscere tutte le problematiche e le proposte discusse”. La richiesta è stata rivolta sia ai Presidenti delle Commissioni (tutti in quota maggioranza del Sindaco) sia al Presidente del Consiglio comunale Brandoni che con il proprio Decreto del 21 aprile scorso aveva previsto la possibilità dello streaming anche per le Commissioni!

doppio-simbolo.JPG I Consiglieri comunali di minoranza (Calcina, Federici, Frapiccini, Caricchio, Luciani e Luchetti) componenti delle Commissioni consiliari permanenti e della Commissione Speciale, a seguito dell’immobilismo dell’Amministrazione Signorini hanno ufficializzato con p.e.c. la richiesta – non più differibile – di diffusione on line anche delle sedute in videoconferenza delle Commissioni consiliari.

Le Commissioni consiliari devono essere pubbliche, cioè permettere ai cittadini di seguirne i lavori senza possibilità di intervento: questo è quanto stabilito dell’art. 38 comma 7 del Testo Unico degli Enti Locali e dal Regolamento del Consiglio comunale (art. 46 comma 1).

Non capiamo il perché della resistenza dell’Amministrazione Signorini a rendere pubbliche anche le riunioni delle Commissioni visto che ESISTONO doveri normativi e regolamentari e NON ESISTONO impedimenti tecnici all’estensione della modalità streaming già adottata per il Consiglio Comunale”.

La richiesta è stata rivolta sia ai Presidenti delle Commissioni (tutti in quota maggioranza del Sindaco) sia al Presidente del Consiglio comunale Brandoni che non solo ha il compito di promuovere e coordinare in tempi rapidi la consultazione tra i Presidenti ma, soprattutto, ha il dovere di applicare quanto stabilito con il proprio Decreto n° 1 del 21/4/2020: “Le necessarie disposizioni per la eventuale diffusione on line (streaming o altra modalità) delle sedute in videoconferenza delle Commissioni consiliari sono definite con apposito atto congiunto dei relativi Presidenti, sentiti i componenti”.   

Considerato che nella settimana lavorativa che va dal 26 al 31 ottobre sono previste due importantissime Commissioni – una con l’audizione del Direttore Generale dell’ARPAM e l’altra sui versamenti fognari in mare con l’audizione dei Tecnici di Vivaservizi e del sistema di depurazione MUDS – crediamo che i cittadini debbano poter conoscere tutte le problematiche e le proposte discusse”.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Calcina: NESSUNA SUPERFICIALITA’ NEL COMUNICATO STAMPA di ieri sui versamenti fognari in mare. Il sorprendente errore della Redazione del Corriere Adriatico che non ha tenuto conto della mia rettifica (inviata alle 14,33) all’originario comunicato stampa (inviato alle 13,24) ha scatenato con singolare tempismo l’ex Assessore Giacanella! Sempre di sentinella nella speranza di poter stigmatizzare una mia eventuale inesattezza, prende l’ennesimo granchio. Sarebbero diverse e maliziose le domande da porre sulla tempistica dei fatti e sulla MANCATA VERIFICA di quanto definitivamente scritto di mio pugno sia sul nostro sito sia su fb. Ma chiudiamo quì l’INCIDENTE non senza raccomandare a Marco Giacanella di svagarsi, ogni tanto.

giacanella-2020-4.JPG NESSUNA SUPERFICIALITA’ NEL COMUNICATO STAMPA di ieri sui versamenti fognari in mare.

Il sorprendente errore della Redazione del Corriere Adriatico che non ha tenuto conto della mia rettifica (inviata alle 14,33) all’originario comunicato stampa (inviato alle 13,24) ha scatenato con singolare tempismo l’ex Assessore Giacanella!

Sempre di sentinella nella speranza di poter stigmatizzare una mia eventuale inesattezza, ha preso l’ennesimo granchio. Sarebbero diverse e maliziose le domande da porre sulla tempistica dei fatti e sulla MANCATA VERIFICA di quanto definitivamente scritto di mio pugno sia sul nostro sito sia su fb.

Ma chiudiamo quì, seppur danneggiati, l’INCIDENTE non senza raccomandare a Marco Giacanella di svagarsi, ogni tanto.

Loris Calcina

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Versamenti fognari in mare e Sistema di depurazione marino MUDS: perché Vivaservizi si relaziona con i Tecnici del MUDS e i Consiglieri di minoranza sono tenuti all’oscuro delle rispettive valutazioni? Il Sindaco Signorini è a conoscenza dei risultati di quegli incontri ma li tiene nascosti al Consiglio comunale e alla città? Di sicuro il Sindaco ha ignorato quanto stabilito dalla Commissione consiliare il 30 giugno scorso. Non esiste alcun ostacolo tecnico e amministrativo per valutare in Consiglio comunale se il MUDS può essere complementare all’idea delle vasche di prima pioggia e se può evitare qualche intervento impattante nel centro città (vasche sotterranee in p. Catalani, p. Europa e parco Kennedy). L’inerzia intellettuale e politica e la segretezza sulla gestione delle problematiche pubbliche è ingiustificabile e gravissima per chi amministra la città. Ci associamo alla protesta del collega Consigliere Marco Baldassini. Pubblichiamo il verbale della Commissione consiliare II^ del 30 giugno dolosamente ignorato dal Sindaco e dalla sua maggioranza.

doppio-simbolo.JPG Mi associo alla protesta del collega Consigliere Marco Baldassini riguardo alla mancanza di trasparenza e di democrazia dell’Amministrazione comunale sulla questione delle soluzioni per fronteggiare nel modo più rapido ed efficace la questione dei versamenti in mare dagli scolmatori di Vivaservizi.

commissione-ii-3062020.JPG È dal 30 giugno che, a seguito di una nostra specifica richiesta sostenuta dagli altri gruppi di minoranza, il Presidente della Commissione consiliare II^ – Luca Grilli – ha promesso di “convocare una Commissione congiunta anche con il Comune di Ancona, in quanto interessati allo stesso progetto, e i referenti di Viva Servizi” per valutare se il sistema di depurazione marina denominato MUDS (Marine Underwater Depuration System) possa essere realizzato e giovare alla soluzione del versamento dei liquami di fogna in mare.

Non lo ha fatto neanche dopo la protesta manifestata in occasione della riunione della stessa Commissione del 15 luglio.

La prima domanda è perché, come appreso dalle affermazioni dell’Assessore Barchiesi in Commissione, Vivaservizi si relazione con i Tecnici del MUDS e i Consiglieri di minoranza sono tenuti all’oscuro delle rispettive valutazioni?

Sindaco e Assessore sono a conoscenza delle rispettive valutazioni dei Tecnici?

Non esiste alcun ostacolo tecnico e amministrativo per valutare in Consiglio comunale se il MUDS può essere complementare all’idea licenziata dai Consigli comunali di Falconara e Ancona.

Non esiste alcun ostacolo tecnico e amministrativo per valutare se il MUDS può evitare qualche intervento impattante nel centro città (vasche sotterranee in p. Catalani, p. Europa e parco Kennedy).

L’inerzia intellettuale e politica e la segretezza sulla gestione delle problematiche pubbliche è ingiustificabile e gravissima per chi amministra la città.

Ogni Amministratore saggio ha il dovere di valutare ogni strada percorribile per risolvere i problemi dei cittadini ed ha il dovere di essere trasparente con i cittadini e con i loro rappresentanti in Consiglio comunale.

Pubblichiamo il verbale della Commissione consiliare del 30 giugno che è dolosamente ignorato dalla maggioranza e dal Sindaco di Falconara Marittima.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

ESALAZIONI INDUSTRIALI A FALCONARA: genesi e deficit del PROTOCOLLO OPERATIVO per l’attivazione coordinata in caso di esalazioni moleste, da mesi TENUTO SEGRETO da Comune, ARPAM, ASUR e VVF. In Commissione Ambiente, CiC/FBC/SAF ne evidenziano la nebulosità e l’inconcludenza se, dopo l’acquisizione dei dati ambientali, gli Enti non entreranno nelle aziende responsabili delle esalazioni per verificare il rispetto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sulla correttezza delle lavorazioni in atto e l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) di contenimento e abbattimento delle esalazioni. La Commissione consiliare Ambiente ha accolto la nostra richiesta che impegna l’Assessore Barchiesi a chiedere la modifica del PROTOCOLLO con la specifica che “i sopralluoghi degli Enti coinvolti saranno effettuati dentro le aziende da cui provengono le esalazioni”. Risulta sempre più necessario il controllo dei cittadini per impedire l’inconcludenza degli Enti controllori delle industrie insalubri perché abbiamo intuito che c’è qualcuno tra loro che cavilla sulle parole e sulle virgole del PROTOCOLLO quando i cittadini falconaresi patiscono da anni esalazioni e temono per la propria salute. Pubblichiamo il PROTOCOLLO e la Delibera della Giunta Signorini.

doppio-simbolo.JPG esalazioni.JPG Esiste un PROTOCOLLO OPERATIVO tra il Comune di Falconara, l’ARPAM, l’ASUR e i VVF per “l’attivazione coordinata in caso di esalazioni moleste nel territorio comunale che è stato tenuto nascosto ai cittadini e ai Consiglieri comunali di Falconara (almeno quelli di minoranza). Lo abbiamo tirato in ballo noi di CiC/FBC/SAF nella recente Commissione consiliare Ambiente (riunitasi su nostra richiesta) a proposito delle esalazioni industriali a Castelferretti.

Da mesi e in gran segreto, Sindaco, Direttore dell’ARPAM, l’ASUR e il Comandante dei VVF di Ancona hanno messo a punto il testo del Protocollo Operativo che, l’11 giugno scorso, è stato condiviso nella versione finale al Tavolo di confronto interistituzionale della Regione Marche, quello che ha escluso d’emblée il Comitato Mal’Aria e Ondaverde ODV di Falconara e che non ha mai pensato neanche di consultarli come prevede la DGR 541 del 13/5/2019.

La Giunta Signorini, a sua volta, il 25 Giugno scorso ( DGC n°206 ) ha deliberato di “approvare lo schema del Protocollo Operativo” e “di prendere atto che il Sindaco procederà a sottoscrivere l’Accordo“.

Quel PROTOCOLLO è farraginoso e, soprattutto, non punta all’obiettivo: entrare nelle aziende responsabili delle esalazioni e verificare il rispetto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per quanto riguarda la correttezza delle lavorazioni in atto e l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) di contenimento e abbattimento delle esalazioni.

Ci si aspetterebbe questo passo in avanti nel controllo delle aziende insalubri perché, altrimenti, rimarrà completamente inutile che Comune, ARPAM, ASUR e VVF conoscano in tempo reale il totale delle sostanze esalate e la direzione del vento e abbiano verificato le stesse esalazioni sia nei pressi delle aziende sia nell’abitato.

Per questo motivo ho chiesto esplicitamente come Commissione consiliare Ambiente di impegnare l’Assessore all’Ambiente Barchiesi a modificare il PROTOCOLLO OPERATIVO specificando che “i sopralluoghi dei diversi Enti coinvolti saranno effettuati dentro le aziende da cui provengono le esalazioni, chiaramente dopo aver acquisito dati che giustifichino il controllo.

L’Assessore Barchiesi si è impegnata a sostenere la modifica chiesta dalla Commissione affermando: “spero che lo firmino perché, al di là di questa aggiunta, (ndr: il Protocollo) è stato riletto 15/20 volte e ogni volta veniva messa in discussione una parola e, quindi, è veramente difficile. Comunque, visto che ancora tutti non lo hanno firmato, proverò a modificarlo mettendo quanto chiesto“.

Credo che sulla importante modifica che l’Assessore si è impegnata a proporre e sostenere, ci debba essere la vigilanza sull’esito non soltanto di tutti i Consiglieri della Commissione, ma soprattutto dei cittadini poiché il clima tra gli Enti che abbiamo intuito dalle parole dell’Assessore Barchiesi non è affatto “salubre”: CHI tra ARPAM, ASUR e VVF e per QUALI ASPETTI OPERATIVI cavilla sulle parole e sulle virgole quando i cittadini falconaresi patiscono da anni esalazioni e temono per la propria salute?

Torna a galla la necessità di un reale controllo dal basso dei controllori!

E coinvolgere i cittadini è l’unica garanzia!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF e Vicepresidente Commissione consiliare Ambiente