I Consiglieri comunali Calcina, Luchetti, Luciani, Frapiccini, Federici e Caricchio (rispettivamente CiC/FBC/SAF – PD – M5S – I.V. – Lega) che rappresentano oltre 1/5 dei Consiglieri comunali a Falconara Marittima, hanno chiesto all’attuale Presidente del Consiglio Comunale la convocazione dell’assise cittadina per l’applicazione dell’art. 35 c. 6 dello Statuto Comunale: “revoca del Presidente del Consiglio Comunale di Falconara Marittima”. I dialoghi di Goffredo Brandoni con l’AD di API raffineria lo pongono in conflitto con l’art. 54 della Costituzione della Repubblica il quale recita: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (…)”. L’imparzialità di Goffredo Brandoni quale Presidente del Consiglio Comunale è venuta meno anche per la gestione – più volte contestata – del Consiglio Comunale che sta determinando pesanti ritardi nella discussione di mozioni, ordini del giorno ed interrogazioni dei Consiglieri di minoranza nonché, spesso, per i pesanti ritardi nell’inoltro agli stessi Consiglieri di minoranza della documentazione per lo studio dei provvedimenti.

Scritto il 2 Settembre 2020 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali

La richiesta ( LEGGI QUI’  ) è stata protocollata con p.e.c. il 31 Agosto scorso e, in base all’art. 39 c. 2 del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, “il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore ai venti giorni (…)“.

Pertanto il Presidente del Consiglio Goffredo Brandoni entro il 19 Settembre DEVE convocare l’assise che deciderà sulla revoca o meno della carica istituzionale che sta ricoprendo e, dunque, non sia tentato di sforare e violare la tempistica di Legge perché la sua situazione istituzionale si aggraverebbe ulteriormente!

Nella Conferenza Stampa odierna ho evidenziato che quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche – pubblicate da Maria Cristina Fraddosio sul Fatto Quotidiano tra Goffredo Brandoni e l’AD di API raffineria Cogliati – ha gettato un’ombra indelebile sulla rettitudine istituzionale, sulla imparzialità e sull’autorevolezza dell’ex Sindaco e dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale.

Se è vero che forse non c’è rilevanza penale nelle informazioni riferite e che, comunque, Goffredo Brandoni non risulta indagato, è indiscutibile che rivelare all’AD di API raffineria – “sempre tra me e lei” dice l’ex Sindaco all’AD Cogliati – come il Comune gestisce le segnalazioni dei cittadini che si lamentano delle esalazioni della raffineria, indicare i cognomi di chi segnala nonché l’appartenenza politica è tutt’altro che “adempiere con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche assegnategli” (art. 54 della Costituzione).

Etichettare i cittadini che dovrebbero essere difesi da eventuali inadempienze di aziende insalubri di prima categoria con “cretini” e “facce di cazzo” va al di là del “linguaggio colorito (come definito da Brandoni su facebook): mostra che l’ex Sindaco aveva scelto la parte da cui stare, la più forte, piuttosto che svolgere il suo ruolo con equilibrio per tutelare gli interessi collettivi e, principalmente, tutelare la salute.

Questo emerge palesemente anche dai suoi tentativi di difesa su facebook quando scrive: se linguaggio colorito c’è stato da parte mia, questo va indirizzato nei confronti dei miei oppositori politici”. Perché l’ex Sindaco considera oppositori politici chi segnala le esalazioni provenienti dalla raffineria? Eppure sapeva bene Goffredo Brandoni che molti suoi elettori del quartiere Fiumesino – aderenti al locale Comitato – non si erano mai risparmiati a segnalare le esalazioni, fino a costituirsi parte civile contro la raffineria per l’incendio del 25 Agosto 1999!

Ma c’è anche l’aspetto tecnico che disegna Brandoni come non degno di ricoprire l’attuale incarico istituzionale.

Su 88 Commissioni Consiliari svolte dal giorno del suo insediamento a giugno 2018 Egli ne ha partecipata solo una, la Commissione II^ del 29 luglio scorso, contravvenendo all’art. 42 comma 4 del Regolamento del Consiglio Comunale che esplicitamente detta la partecipazione ai lavori del Presidente del Consiglio.

Conseguentemente a questa ASSENZA pari al 99% delle Commissioni il Presidente del Consiglio Brandoni ha REITERATAMENTE violato anche l’art. 6 comma 5 dello stesso Regolamento e l’art. 35 comma 7 dello Statuto Comunale perché NON ha promosso e coordinato l’attività delle Commissioni Consiliari e, dunque, NON ha organizzato una parte dell’attività del Consiglio Comunale.

Ma c’è dell’altro: alla Conferenza dei Capigruppo del 10 luglio scorso, a seguito delle contestazioni per il ritardo nella discussione di interrogazioni mozioni ed ordini del giorno, aveva garantito che prima della pausa di Agosto avrebbe convocato 2 Consigli Comunali per sanare la situazione.

Non solo: anche alla Conferenza dei Capigruppo del 15 maggio ci era stato assicurato che avrebbe convocato un altro Consiglio comunale a Giugno dopo quello monotematico sul Bilancio, promessa ribadita anche alla Conferenza dei Capigruppo del 3 Giugno.

Bugie triplicate, beffe reiterate a danno delle opposizioni che sono le proponenti di interrogazioni e mozioni, ed ennesima prova di mancanza di imparzialità da parte del Presidente Brandoni.

Questa mancanza di imparzialità e di tutela dei diritti dei Consiglieri di minoranza da parte del Presidente Brandoni ha fatto si che, in violazione dell’art. 43 comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali, il Sindaco e gli Assessori NON rispondano, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri.

Solo il gruppo di Cittadini in Comune che rappresento attende la discussione di un ordine del giorno presentato il 23 gennaio (8 mesi), una mozione del 21 febbraio (7 mesi), una del 12 giugno (quasi 3 mesi), una del 22 giugno (2 mese ½), una interrogazione del 5 giugno e una del 12 giugno (3 mesi).

Dunque l’ombra del disonore e dell’indisciplina nell’adempimento della funzione sia di ex Sindaco che di odierno Presidente del Consiglio Comunale è moltiplicata dal comportamento assenteista, omissivo in violazione del Testo Unico degli Enti Locali, dello Statuto comunale e del Regolamento del Consiglio comunale.

Loris Calcina  – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

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