Con 9 voti del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza (meno Baldassini) è stata bocciata la mozione di revoca di Brandoni a Presidente del Consiglio comunale di Falconara M. HANNO DIFESO POLITICAMENTE BRANDONI ELUDENDO CHE NESSUNO, TANTO MENO UN SINDACO, PUÒ RIVELARE DATI SENSIBILI AD UNA TERZA PERSONA SENZA IL CONSENSO DEGLI INTERESSATI. Eludendo che un Sindaco, nei rapporti istituzionali con qualsiasi azienda del suo territorio, non può fare i nomi di chi si lamenta per le esalazioni all’AD dell’azienda responsabile, NÉ PUÒ RIVELARE COME IL COMUNE DA LUI GOVERNATO GESTISCE LE SEGNALAZIONI CHE RIGUARDANO ANCHE QUELLA AZIENDA. Eludendo che un Presidente del Consiglio comunale che non garantisce i diritti dei Consiglieri di minoranza (risposte a interrogazioni, possibilità di discutere le proprie proposte, informazioni puntuali) nega la possibilità di controllo che la Legge conferisce a quei Consiglieri e, dunque, non è imparziale. PER IL SINDACO SIGNORINI, che sembra non ricordare l’art. 3 della Costituzione Italiana, IL COMPORTAMENTO MESSO IN ATTO DAL SUO PREDECESSORE E MENTORE È ETICAMENTE CORRETTO POICHÉ I TERMINI USATI NON ERANO RIFERITI A TUTTI I CITTADINI CHE HANNO FATTO SEGNALAZIONI, MA SOLO AD ALCUNI! Di quanti chili di nomi e cognomi ha bisogno Signorini per pesare adeguatamente la gravità del comportamento dell’ex Sindaco e, oggi, Presidente del Consiglio? Brandoni, dal canto suo, si è difeso continuando a MINACCIARE E INTIMIDIRE I CONSIGLIERI PROPONENTI LA MOZIONE! Infine per l’Assessore Rossi l’AD di API raffineria è un “chicchessia”, il Sindaco di Falconara è uno “di noi”, uno qualunque che non si sa da quale problema fosse tanto oppresso da essere spinto a comunicare all’AD Cogliati i dati sensibili di cittadini che segnalavano esalazioni provenienti dalla raffineria che dirigeva nonché l’organizzazione della gestione delle segnalazioni dei cittadini stessi.

doppio-simbolo.JPG Il Sindaco Signorini, i suoi Assessori e i suoi Consiglieri di maggioranza hanno fatto quadrato nella difesa di Goffredo Brandoni e hanno bocciato la mozione che ne chiedeva la revoca da Presidente del Consiglio con 9 voti contro sette. L’esito del voto non doveva essere scontato perché il nocciolo della questione su cui si dovevano esprimere il Sindaco (il quale giura di osservare lealmente la Costituzione) e i Consiglieri comunali (pubblici ufficiali rappresentanti della comunità falconarese) si incentrava sul rispetto o meno di due articoli della Costituzione italiana (Legge fondamentale dello Stato italiano): l’art. 54 “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (…)” e l’art. 15 “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili“.

Invece dal Sindaco all’ultimo Consigliere di maggioranza passando per l’Assessore Rossi, hanno chiuso gli occhi di fronte a fatti gravi e documentati portati a motivazione dalla mozione di revoca:

1)      Nessuno, tanto meno un Sindaco, può rivelare dati sensibili (nomi e appartenenza politica) ad una terza persona senza il consenso degli interessati.

2)      Un Sindaco, nei rapporti istituzionali con qualsiasi azienda del suo territorio, non può fare i nomi di chi si lamenta per le esalazioni all’Amministratore Delegato dell’azienda responsabile, né può rivelare come il Comune da lui governato gestisce le segnalazioni che riguardano anche quella azienda.

3)      Un Presidente del Consiglio comunale che non garantisce i diritti dei Consiglieri di minoranza (risposte a interrogazioni, possibilità di discutere le proprie proposte, informazioni puntuali) nega la possibilità di controllo che la Legge conferisce a quei Consiglieri e, dunque, non è imparziale.

Proponiamo, per chi non avrà tempo di ascoltarsi la registrazione del Consiglio comunale, alcuni passaggi significativi delle dichiarazioni del Presidente Brandoni, del Sindaco, dell’Assessore Rossi.

Brandoni ha continuato sullo stesso registro della Conferenza dei Capigruppo consiliari di qualche giorno prima: LA MINACCIA E L’INTIMIDAZIONE NEI CONFRONTI DEI CONSIGLIERI PROPONENTI LA MOZIONE! << In relazione a quanto contenuto sia nella mozione consiliare (…) nonché sul volantino distribuito in città ho ugualmente dato mandato al mio legale di fiducia di verificare ed accertare se vi siano elementi che giustificano azioni giudiziarie anche di natura risarcitoria>>.

Poi è passato alla sua difesa con le seguenti parole: <<Mi preme sottolineare che nella mia vita personale e politica ho sempre avuto come obiettivo di assoluta rilevanza quello di tutelare gli interessi ed i diritti dei cittadini, in modo particolare la sicurezza della salute pubblica>>.

E sul ruolo di Presidente del Consiglio comunale: <<Ricordo che il Regolamento del Consiglio comunale all’art. 42 comma 4 recita: “Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio partecipano ai lavori delle Commissioni Consiliari permanenti senza diritto di voti”. Pertanto ho ritenuto e ritengo che tale formulazione sia da interpretare come facoltà e non come obbligo. Nei miei anni da Sindaco ma ancora prima da Consiglieri comunale di minoranza non ho mai visto la presenza in Commissione del Presidente del Consiglio salvo rare occasioni di particolare rilevanza. E sono stato all’opposizione ben sei anni e mezzo. Non ho mai visto un Presidente del Consiglio partecipare alle Commissioni consiliari. In ogni caso ritengo che i lavori delle Commissioni consiliari in questi ultimi due anni siano stati intensi e proficui stante l’alto numero di sedute svolte e la rilevanza dei temi trattati>>.

Dunque Brandoni ha confermato che la contestazione di violazione del Regolamento del Consiglio comunale che gli abbiamo mosso è fondata ma ha giustificato la sua violazione con quelle (presunte) dei suoi predecessori i quali, avrebbero ignorato quel dovere. Così fan tutti! Dunque, deduciamo che a Falconara vige la prassi della consuetudine, non del rispetto dei doveri prescritti nei Regolamenti! Lo scivolone di Brandoni si completa con la evidente contraddizione del riconoscimento che le Commissioni, negli ultimi 2 anni hanno trattato temi rilevanti ma Brandoni non vi ha partecipato lo stesso mentre i suoi predecessori vi hanno partecipato!  

Sindaco SIGNORINI: <<Il punto di partenza è stata una telefonata intercettata che però è stata assolutamente generalizzata. Il messaggio che si è voluto far passare – e non è questo quello che ha detto il Presidente del Consiglio – è che i termini che ha utilizzato fossero rivolti a tutti i cittadini che hanno fatto segnalazioni. Questo non è assolutamente vero. Questo è stato fatto circolare e questo è gravissimo. Io credo che se Goffredo Brandoni non si fosse candidato alle elezioni regionali chiaramente questo attacco così strumentale non ci sarebbe stato. È stato un attacco finalizzato a screditarlo in ogni modo proprio per questa situazione particolare delle elezioni regionali>>.

Quindi, secondo il Sindaco, le offese di Brandoni non erano riferite a tutti i cittadini che hanno fatto segnalazioni, ma solo ad alcuni. Questo, per il Sindaco Signorini, ha reso accettabile il comportamento di Brandoni. Il Sindaco, che ha giurato sulla Costituzione, avrà letto l’art. 3 per il quale “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“? Nel dubbio deduciamo che, secondo il Sindaco Signorini, il comportamento eticamente corretto di un primo cittadino dipende dalla quantità dei propri cittadini che si ritiene di poter esporre – SENZA IL LORO CONSENSO – con nome e cognome e appartenenza politica all’AD della raffineria API verso la quale quei cittadini lamentavano i disagi per le esalazioni. Se il Sindaco Signorini leggesse attentamente il testo delle conversazioni vedrebbe chiaramente che Brandoni RIFERI’ all’AD Cogliati che quella mattina del 5 Gennaio 2018 ci furono 3 segnalazioni per le esalazioni e gli sfugge che se quella mattina i segnalanti fossero stati 10 o 30, tutti sarebbero stati cretini e faccia di cazzo! Di quanti chili di nomi e cognomi ha bisogno per pesare adeguatamente la gravità del comportamento dell’ex Sindaco e, oggi, Presidente del Consiglio? Nascondersi dietro al numero dei segnalanti è un espediente puerile per evitare di affrontare il nodo del rapporto tra l’allora Sindaco Brandoni e l’AD di API raffineria: la scelta di campo a favore di quest’ultima che si manifesta chiaramente nelle parole. La scelta di considerare fastidiosi cretini e faccia di cazzo quelli che segnalano le esalazioni.

Infine l’Assessore Clemente Rossi che, per fare scudo all’indifendibile operato di Brandoni come Presidente del Consiglio comunale, mostra finalmente il suo genuino pensiero sui compiti dei Consiglieri comunali e, in definitiva, su quanto prevede a tutela del loro lavoro per la città il Testo Unico delle leggi degli Enti Locali.

ROSSI: <<Lo tsunami di interrogazioni, ordini del giorno, mozioni, accesso agli atti a cui tutte le forze di opposizione assoggettano l’Amministrazione da un po’ di tempo a questa parte hanno in verità l’unico scopo di bloccare l’attività dell’Amministrazione. Quindi non fanno un favore né alla loro attività di gestire l’attività di Consigliere né tantomeno ai cittadini e alla città. Con questo modo di fare sono contro la città>>.

Clemente Rossi dimentica che l’unico che sta inondando di richieste, mozioni e interrogazioni l’Amministrazione è il suo Consigliere Marco Baldassini, eletto nelle fila della maggioranza con la lista Falconara in Movimento (ancorché dissenziente in quanto sostenitore della defenestrata Al Diry) e dimenticando anche che IL TUEL TUTELA LA MINORANZA la quale, a Falconara, non ha inondato l’Amministrazione con interrogazioni, ordini del giorno, mozioni, accesso agli atti. Il Baldassini, Consigliere di maggioranza dell’Assessore Rossi, ha presentato da solo tante richieste, interrogazioni e mozioni quanto i 5 gruppi di opposizione.

Poi Rossi completa la sua difesa di Brandoni: <<Chi di noi non ha mai pronunciato frasi correnti, per di più colloquiale, a volte anche sopra le righe, in occasione di fasi concitate della nostra vita quotidiana con chicchessia? Alzi la mano se qualcuno non è incorso in questa situazione. Non per questo dovremmo essere considerati rei di chissà quali colpe. Colpevole è, invece, chi utilizza ad arte parole, modi correnti di dire, non di rado liberatori rispetto ad una situazione o ad un problema che ci preoccupa e che ci opprime, estrapolandoli da un contesto ben più ampio per affermare in definitiva il falso o il fuorviante (…) Tutto nella norma di una strumentalizzazione squallida e deprimente>>.

Quindi per l’Assessore Rossi l’AD di API raffineria è un “chicchessia”, il Sindaco di Falconara è uno “di noi”, uno qualunque che non si sa da quale problema fosse tanto oppresso da essere spinto a comunicare all’AD Cogliati i dati sensibili di cittadini che segnalavano esalazioni provenienti dalla raffineria che dirigeva nonché l’organizzazione della gestione delle segnalazioni dei cittadini stessi. Forse il grave problema che preoccupava l’ex Sindaco Brandoni era, anche allora, elettorale e cioè l’incontro che l’AD di API raffineria aveva avuto con il candidato Sindaco del PD?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

Esalazioni industriali a Castelferretti: Calcina (Vice Presidente della Commissione Ambiente) ha chiesto l’urgente convocazione della Commissione alla Presidente Fiorentini. Invitati a partecipare anche l’Assessore all’Ambiente e il Sindaco.

doppio-simbolo.JPG Come Vice Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Falconara Marittima, ho inoltrato la richiesta di una URGENTE convocazione della Commissione al Presidente Fiorentini e ai Consiglieri componenti con l’invito a partecipare all’Assessore all’Ambiente, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale. Il tema urgente sono le ripetute esalazioni industriali che da mesi si sono intensificate a Castelferretti soprattutto in via Saline, via G. Bruno, via Allende, via O. Palme, via O. Romero, via Che Guevara. La zona è dal 2012 sottoposta a periodiche ed insopportabili esalazioni che costringono i residenti a rimanere con le finestre chiuse anche d’estate, con la preoccupazione che la cronicità di quelle esalazioni – a volte di idrogeno solforato, altre volte di solventi aromatici – possano produrre l’insorgere di malattie nel corso degli anni.

Per un proficuo e speditivo svolgimento dei lavori della Commissione ho anche chiesto che ai Commissari componenti siano inviati:

La/e Relazione/i dell’ARPAM riguardo ai risultati delle analisi effettuate con tutti i campionatori dislocati nella zona interessata dalle esalazioni.

Loris Calcina – Vice Presidente Commissione Ambiente e Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF 

Il Presidente del Consiglio comunale di Falconara Marittima Goffredo Brandoni, con una PRASSI RETICENTE imposta anche al Segretario Generale e perfino con OSCURE MINACCE, ha convocato il Consiglio comunale (per il 21 settembre alle ore 18,30) in cui si discuterà la mozione sulla sua revoca. In Conferenza dei Capigruppo consiliari (lunedì 14/9) la minoranza ha espresso parere contrario; muta, senza espressione di parere, la maggioranza! La minoranza ha chiesto giustificazioni sulla violazione del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali che impone al Presidente di convocare il Consiglio chiesto con p.e.c. (31/8/2020) nel TERMINE NON SUPERIORE AI VENTI GIORNI. Presidente e Segretario Generale, in spregio all’art. 3 c. 2 del Regolamento del Consiglio, si sono rifiutati di esprimere il parere seduta stante PRETENDENDO una richiesta scritta dai Consiglieri di minoranza. Pubblichiamo il testo sintetico delle dichiarazioni espresse in sede di Conferenza dei Capigruppo frutto della ricostruzione mnemonica. Solo da quanto detto si capisce quanto Goffredo Brandoni si senta padre/padrone del Comune di Falconara Marittima e quanto l’interesse privato della sua campagna elettorale sia prevalso e sia stato fatto prevalere (da pilateschi comportamenti superiori) sulla Legge dello Stato e lo Statuto comunale.

Leggi QUI’ tutta la trascrizione mnemonica della Conferenza dei Capigruppo del 14 Settembre 2020.

Questo uno stralcio della trascrizione mnemonica.

BRANDONI: vi comunico che alla luce delle richieste di convocazione del consiglio comunale d’urgenza avanzata da 6 consiglieri si è deciso di concerto con l’Ufficio Segreteria che lo stesso si terrà il 21 settembre 2020 alle 18,30 con il seguente ordine del giorno: primo punto “Mozione per la revoca del Presidente del Consiglio (…)

LUCHETTI (PD): se il Presidente avesse avuto il coraggio civile, politico, morale di affrontare a viso aperto le proprie responsabilità non si sarebbe convocato il Consiglio il 21, poi il Presidente ci dirà perché a norma di legge non venerdì prossimo, il 18 settembre. C’è una chiara volontà politica del Presidente del Consiglio di scavalcare le elezioni regionali.

FRAPICCINI (M5S): Questo rinvio è un segnale. Di mettere in primo piano la poltrona, gli interessi personali davanti a tutto?

CALCINA (CiC/FBC/SAF): allora gradirei, dato che c’è il problema del rispetto del TUEL, vorrei sapere il parere del Segretario Generale dott. Nocelli anche perché lui è il responsabile della trasparenza dell’Ente, del rispetto dei regolamenti e del rispetto delle leggi. A me non interessano le elezioni regionali. A me interessa che sia rispettata la Legge. La Legge dice una cosa chiara: un termine per la convocazione del Consiglio comunale non superiore ai 20 giorni. Quindi esigo che il Segretario Nocelli si esprima da questo punto di vista.

BRANDONI: forse non sono stato capito. Adesso vi rileggo quello che ho letto prima. Vi comunico che alla luce delle richieste di convocazione del consiglio comunale d’urgenza avanzata da 6 consiglieri si è deciso di concerto con l’Ufficio Segreteria … di concerto con l’Ufficio Segreteria che lo stesso si terrà il 21 settembre 2020 alle 18,30 con il seguente ordine del giorno: primo punto “la revoca”; secondo punto “Modifica Programma Triennale OO.PP. 2020/2022 ed elenco annuale 2020” per il quale ci sarà una commissione giovedì. Pongo solamente due cose: ho fatto le mie verifiche e vi assicuro che la procedura è corretta. La seconda cosa è che vi anticipo che il mio avvocato entro venerdì presenterà una denuncia querela. A chi gli interessa … e poi chiudo. Non ho altre cose da dire. Se volete rivolgervi al Segretario che è qui … se volete si collega.

SEGRETARIO GENERALE: Essendo una questione tecnico/procedurale preferisco argomentare per iscritto in modo che sia chiaro quello che io espongo. Però, vi dico fin d’ora che quello che ha detto il Presidente del Consiglio comunale io lo condivido, ci siamo anche confrontati su questo. Quindi, a mio avviso, la procedura dal punto di vista formale fino al 21 è corretta e regolare. Da primo al ventesimo giorno, come diceva anche Calcina, è corretto. Probabilmente gli aspetti divergenti stanno in altre modalità ed altri aspetti che posso formalizzare e chiarire per quello che è possibile.

CALCINA: Segretario, mi scusi. Se la pec che è stata ricevuta dalla pec del Comune il 31 di agosto alle 15,59. La pec è stata consegnata alle 15,59, il che significa che l’Amministrazione comunale l’ha ricevuta il 31 agosto. Quindi, facendo il conteggio, il ventesimo giorno scade il 19 di settembre. Io voglio capire se il TUEL è rispettato o meno. Non c’è bisogno di un parere o di cose particolarmente articolate. Il TUEL è rispettato o no? La domanda è semplice, secca.

BRANDONI: Consigliere questa richiesta la faccia per iscritto e il Segretario le risponderà

CALCINA: No no, non faccio per iscritto. Capigruppo funziona per dirimere queste cose, Presidente. Qui siamo di fronte ad una questione di Legge, non siamo di fronte ad un regolamento comunale. Qui si parla di una Legge, perché il TUEL è una Legge e chiunque viola una Legge poi ne risponde in base a quelle che sono sanzioni amministrative od altro. Siccome discutiamo del rispetto della Legge e siccome non mi interessa nulla se lei sta partecipando alla competizione elettorale regionale, le faccio presente che nella nostra mozione ci sono dei riferimenti molto precisi alle sue mancanze come Presidente del Consiglio comunale. Non c’è solo ciò che è emerso dalle intercettazioni telefoniche.

BRANDONI: ripeto. Ho fatto le mie verifiche e vi assicuro che la procedura è corretta. Il Segretario poco fa ha confermato che la procedura è corretta. Non ho niente altro da dire e niente altro da aggiungere. Okei? Oppure devo rileggervela per la quarta volta?

LUCHETTI: non è il problema della domanda al Segretario. È qui, perché non può parlare?

BRANDONI: Il Segretario ha già detto quello che deve dire

LUCHETTI: Prendiamo atto di questa sua posizione. Il mio gruppo non è d’accordo su questa sua posizione. Anzi, questa posizione odierna dimostra non solo la paura. Ha minacciato che ci saranno querele … Occhio eh … perché poi andiamo fino in fondo. Attenzione!

BRANDONI: chi fa le minacce? Chi ha fatto le minacce Luchetti?

LUCHETTI: Tu!

BRANDONI: Io? Quando?

LUCHETTI: Hai detto “io venerdì darò notizia ecc”. Siccome fai le minacce …

BRANDONI: entro venerdì non querelo voi, querelo altri che hanno fatto altre cose

LUCHETTI: Allora perché ce lo dici a noi? Ma che sistema è?

BRANDONI: ve lo comunico

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FALCONARA M. GOFFREDO BRANDONI E’ STATO DIFFIDATO AD ADEMPIERE ALLA CONVOCAZIONE DELL’ASSISE FALCONARESE DAI CONSIGLIERI DI MINORANZA. CHIAMATO IN CAUSA ANCHE IL PREFETTO DI ANCONA il quale, qualora Brandoni continuasse ad ignorare gli obblighi impostigli dal Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, PROVVEDEREBBE ALLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO in sostituzione del Presidente. Lunedì 14 LA RESA DEI CONTI con Brandoni e i suoi Consiglieri in sede di Conferenza dei Capigruppo consiliari.

doppio-simbolo.JPG Si sta consumando il tempo utile a disposizione del Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M. – Goffredo Brandoni – per convocare l’assise falconarese e permettere ai Consiglieri di esprimersi sulla richiesta della sua revoca a seguito del gravissimo comportamento e delle parole offensive nei confronti dei cittadini emersi dalle intercettazioni telefoniche pubblicate dal Fatto Quotidiano. LEGGI INTERCETTAZIONI

Per questo motivo i Consiglieri Calcina, Luciani, Luchetti, Frapiccini, Federici e Caricchio (CiC/FBC/SAF – PD – M5S – IV – Lega) firmatari sia della richiesta di convocazione del Consiglio sia della MOZIONE di revoca, hanno DIFFIDATO il Presidente ad adempiere.

La DIFFIDA è un ulteriore Atto necessario poiché se Goffredo Brandoni continuasse deliberatamente ad ignorare l’obbligo impostogli dal Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (TUEL) a quel punto deve intervenire il Prefetto di Ancona il quale, sostituendosi al Presidente del Consiglio comunale inadempiente, convocherà l’assise cittadina (art. 39 c. 5 del TUEL).

I Consiglieri firmatari della MOZIONE, da giorni, hanno informato il Prefetto di Ancona di quanto sta avvenendo a Falconara Marittima e hanno inoltrato le richieste e la diffida rispettando pedissequamente quanto previsto dal Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali.

Per il pomeriggio di lunedì 14 il Presidente del Consiglio Comunale ha convocato una Conferenza dei Capigruppo che, da Regolamento, deve concordate l’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. Si prevede una resa dei conti.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) di Falconara Marittima: il Sindaco Signorini tiene nascosto ai Consiglieri comunali di minoranza che il Ministero dell’Ambiente ha convocato per il prossimo 9 Settembre (ore 11) il Tavolo Tecnico dell’Accordo di Programma (2010) per rideterminarne la data di scadenza per la bonifica delle aree pubbliche. Un anno fa si era impegnata a portare il problema in Commissione consiliare. Nonostante abbia ricevuto la convocazione del Ministero il 23 Luglio scorso, non ha informato e non ha fatto convocare la Commissione Ambiente con la complicità della Presidente Fiorentini che, 2 anni fa, si era impegnata per valutazioni congiunte consiliari come il Sindaco. I Sindaci Brandoni e Signorini sono corresponsabili insieme a Regione, Provincia, ARPAM e Autorità Portuale della mancata bonifica che doveva essere fatta in 2 anni con 3.272.000 Euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente!

doppio-simbolo.JPG Il Ministero dell’Ambiente ha convocato per il prossimo 9 Settembre (ore 11) il Tavolo Tecnico dell’Accordo di Programma per rideterminarne la data di scadenza per la bonifica delle aree pubbliche inquinate di Falconara M. L’Accordo, stipulato nel 2010 con Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Falconara, ARPAM e Autorità Portuale, prevedeva che entro il 2013, con 3.272.000 Euro ministeriali, dovevano essere bonificate l’area pubblica di Villanova, l’area della Parrocchia di Santa Maria della Neve e S. Rocco, l’area marina costiera del perimetro di 3 Km dalla costa nonché le acque contaminate della falda acquifera. Invece il 31 dicembre 2019 è scaduta anche una prima proroga concessa dal Ministero perché la bonifica non era stata fatta.

Nessuno, né l’ex Sindaco Brandoni né il Sindaco Signorini aveva mai informato il Consiglio Comunale e i falconaresi sull’esistenza e sulle motivazioni di una prima proroga.

Ora ce ne sarà bisogno di un’altra e il Sindaco non ci ha informato neanche di questo tavolo né di quali motivazioni porterà la sua Amministrazione comunale.

Nonostante abbia ricevuto la convocazione del Ministero il 23 Luglio scorso, ha avuto oltre un mese di tempo per informare e far convocare la Commissione Ambiente presieduta da Giorgia Fiorentini.

TUTTO SEGRETO, nonostante il formale impegno del Sindaco Signorini in Consiglio Comunale (30/9/2019) e della Presidente della Commissione Ambiente Fiorentini (22/8/2018) di discutere il problema in Commissione.

NON CI HANNO MAI COMUNICATO NULLA!

I falconaresi e i Consiglieri di minoranza hanno appreso dell’imminente Tavolo Tecnico convocato dal Ministero dell’Ambiente il 20 Agosto solo grazie alla giornalista del Fatto Quotidiano M.C. Fraddosio. Oggi pubblichiamo la CONVOCAZIONE ministeriale scovata sul sito del Ministero dell’Ambiente

https://www.minambiente.it/bonifiche/riunioni-tecniche

Pubblichiamo anche gli impegni formali – TRADITI – presi nelle sedi consiliari dal Sindaco Signorini e dal Presidente di Commissione Fiorentini.

La SEGRETEZZA mostrata dai Sindaci Brandoni e Signorini, l’ELUSIONE di ogni forma di valutazione nelle sedi consiliari della questione delle bonifiche hanno dato come risultato l’INCONCLUDENZA nella bonifica di aree pubbliche del territorio di Falconara di cui sono corresponsabili insieme a Regione, Provincia, ARPAM e Autorità Portuale.

calcina-fiorentini-22ago2018-commiss-iv.JPG

loris-sindaco-cc.JPG

 Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

Pubblichiamo il testo della MOZIONE di revoca del Presidente del Consiglio Comunale Goffredo Brandoni. Stamane una delegazione dei Consiglieri di minoranza ha consegnato al Sindaco Signorini la richiesta per un suo intervento che, a norma dello Statuto e del Regolamento del Consiglio, le permettono di chiedere al Presidente del Consiglio la convocazione dell’assise cittadina in 48 ore.

Ascolta le dichiarazioni dei Consiglieri di minoranza https://youtu.be/UsSkNtLnri0

MOZIONE CONSILIARE

REVOCA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ai sensi dell’art. 35 comma 6 dello Statuto del Comune di Falconara Marittima

Viste le notizie di Stampa (Il Fatto Quotidiano) riguardanti le conversazioni intercettate tra l’ex Sindaco Goffredo Brandoni nonché attuale Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M. e l’A.D. di API raffineria S.p.A. risalenti ai primi mesi del 2018, come da allegato alla presente.

Vista la gravità del contenuto delle intercettazioni telefoniche a carico dell’ex Sindaco Goffredo Brandoni ed attuale Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M. il quale:

Ø  Ha abusato dei dati sensibili che sono pervenuti ad Uffici preposti a raccogliere le segnalazioni dei cittadini falconaresi comunicandoli – senza il consenso degli stessi cittadini – all’A.D. dell’azienda a cui le segnalazioni di esalazioni erano riferite;

Ø  Ha divulgato senza il consenso dei cittadini e, quindi, indebitamente i dati sensibili (cognome e appartenenze politiche) di alcuni cittadini falconaresi;

Ø  Ha palesato la consuetudine di informare l’A.D. di API raffineria anche sull’organizzazione interna al Comune per la gestione delle segnalazioni riguardanti le esalazioni da parte dei cittadini falconaresi;

Ø  la violazione dell’art. 43 del T.U.E.L. e dell’art. 34 c. 8 dello Statuto Comunale il quale recita che “Il Consigliere Comunale ha l’obbligo, nei casi specificatamente previsti dalla legge, di osservare il segreto sulle notizie ed atti ricevuti“.

Ø  Ha offeso alcuni dei cittadini falconaresi che avevano segnalato telefonicamente le esalazioni aggettivandoli con “una cretina” e con “tre faccia di cazzo“.

Viste anche le esternazioni dei giorni scorsi del Presidente del Consiglio a propria giustificazione che si riproducono dal profilo facebook di Goffredo Brandoni:

<<Tutto ciò non vieta al sottoscritto di pensare ed esprimere in una

CONVERSAZIONE PRIVATA considerazioni dure nei confronti di questi avversari politici. A LORO e solo a loro, e non ai cittadini falconaresi, vanno riferite le mie parole>>, le quali mostrano la catalogazione dei cittadini che segnalavano disagi a causa delle esalazioni industriali come “avversari politici” piuttosto che cittadini preoccupati per la propria salute.

Constatato che nel corso della presente consiliatura avviata a giugno 2018, il Presidente del Consiglio Comunale su 88 Commissioni Consiliari svolte ne ha partecipata solo una (Commissione II^ del 29 luglio scorso), contravvenendo in tal modo all’art. 42 comma 4 del Regolamento del Consiglio Comunale che esplicitamente detta la partecipazione ai lavori delle Commissioni del Presidente del Consiglio e contravvenendo altresì all’art. 6 comma 5 dello stesso Regolamento e all’art. 35 comma 7 dello Statuto Comunale che lo incaricano di promuovere e coordinare l’attività delle Commissioni Consiliari e, dunque, di una parte importante dell’attività del Consiglio Comunale.

Constatato altresì che, a seguito delle contestazioni dei Consiglieri di minoranza riguardo al reiterato ritardo (anche di 8 mesi!) nella programmazione e discussione di interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno, il Presidente del Consiglio Comunale aveva garantito in sede di Conferenza dei Capigruppo consiliari

MA NON HA TENUTO FEDE ALL’IMPEGNO

ostacolando il diritto di indirizzo e di controllo politico-amministrativo nonché il diritto di iniziativa (art. 42 e art. 43 del T.U.E.L.) dei Gruppi consiliari di minoranza che sono, al 99%, i soli proponenti di interrogazioni, mozioni e ordini del giorno.

Valutato che le parole e le azioni sopra esposte dell’ex Sindaco Goffredo Brandoni ed attuale Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M.

SI CHIEDE al CONSIGLIO COMUNALE

Di revocare l’incarico di Presidente del Consiglio Comunale al Sig. Goffredo Brandoni in applicazione dell’art. 35 c. 6 dello Statuto Comunale.

Pagina Successiva >>