Viva la FESTA DI LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO!

doppio-simbolo.JPGBisogna saper guardare dietro le armi e i combattimenti per scoprire l’umanità e la dignità di chi, agendo collettivamente, ha regalato una stagione di riscatto a questo disgraziato Paese, pronto a rincorrere uomini soli al comando”. Loris Campetti (tratto dalla prefazione a “Ottavo chilometro” di Wilfredo Caimmi e Alfredo Antomarini)

https://www.youtube.com/watch?v=mDHMXAjh9mQ&t=1020s

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Nel 2000, dopo la pubblicazione della prima edizione di “Ottavo chilometro”, i partigiani Wilfredo Caimmi ed Ennio Baldinelli organizzarono una “mosciolata” (cozze) cucinata dal cuoco Ennio. Il filmato riproduce la chiacchierata e le riflessioni scambiate tra Wilfredo, Ennio, Alfredo Antomarini coautore del libro con Wilfredo, Marino e Sandro Severini dei Gang, Luca Micucci e Loris Calcina, appassionati dalla vita raccontata in “Ottavo chilometro”. Da quell’incontro, oltre alla stima e all’affetto reciproco, nacquero le canzoni 4 maggio 1944 in memoria e Ottavo chilometro dei Gang. Racconta Alfredo: Non avevo mai sentito parlare Wilfredo così a lungo, i suoi racconti, le sue riflessioni, in presenza di persone, in fondo appena conosciute. Quella sera si creò una magia. Wilfredo capì immediatamente che di quei compagni poteva ‘fidarsi’, perché appartenevano al suo mondo, al suo modo di pensare, rispettose, curiose, intelligenti, cresciute nelle lotte per i diritti e per la dignità. Ognuno alla sua maniera, ognuno con il suo percorso e la sua provenienza, di quelli che si incontrano per strada, una volta sola e tanto basta per riconoscersi“.

https://www.youtube.com/watch?v=z-X78F6Jteo

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Scoppi e sonore svampate dalla raffineria API: LE 3 CENTRALINE PER IL RILEVAMENTO ACUSTICO POSIZIONATE A FALCONARA M. SONO IN STATO DI ABBANDONO E NON HANNO REGISTRATO NESSUN DATO per gli scoppi e le svampate che hanno impaurito i falconaresi dal 29 marzo all’11 aprile 2020! Dunque IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E L’ISPRA NON SAPRANNO MAI quali VERI livelli di rumore sono stati sparati sui cittadini di Falconara Marittima. Il Consigliere Calcina: “Se i CONTROLLORI del territorio falconarese non informano adeguatamente Ministero dell’Ambiente e ISPRA che stanno a Roma, come si può pretendere che adottino DURE SANZIONI nei confronti di API raffineria? E’ VERGOGNOSO che il rilevamento dei dati dell’inquinamento acustico da parte delle 3 centraline risulti sospeso almeno dal 2013. Lo sapevano e lo sanno tutti: il Sindaco del Comune di Falconara, l’ARPA Marche e la Regione Marche. NESSUNO HA MAI FATTO NULLA PER RECUPERARE LA SITUAZIONE DOPO CHE LA PROVINCIA HA INFORMATO CHE NON AVEVA PIÙ DENARO PER GESTIRLE”.

doppio-simbolo.JPG La richiesta di una GRANDISSIMA ATTENZIONE NEI CONTROLLI E DI SEVERE SANZIONI alla raffineria API di Falconara Marittima che chiedono i cittadini, presuppone che in campo ci siano tutte le strumentazioni necessarie per farlo poiché il Ministero dell’Ambiente e l’ISPRA stanno a Roma ed a loro devono essere inviati puntuali riscontri.

Riguardo agli innumerevoli scoppi ed alle sonore svampate provenienti dalla raffineria nella settimana dal 29 marzo all’11 aprile scorso, ci risulta che gli unici ad avere inviato immagini e audio – grazie ai cittadini impauriti che le hanno registrate – siamo stati soltanto noi delle liste civiche. Quei video sono un documento, ma pur sempre contestabile dalla controparte perché il livello sonoro registrato ed udibile è avvenuto con un microfono dello smartphone, non omologato per un rilevamento.

Ci sembra importante che il Ministero dell’Ambiente e l’ISPRA sappiano quali VERI livelli di rumore sono stati sparati sui cittadini di Falconara Marittima!

CHE COSA HANNO FATTO IN PROPOSITO GLI ENTI DI CONTROLLO?

Sul territorio di Falconara sono collocate tre centraline di rilevamento del rumore attivate nel 2004 perché la strategia per risanare l’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) – in cui Falconara è collocata – necessitava di misurare anche l’inquinamento acustico prodotto da “strade, ferrovie ed aeroporto nonché da agglomerati industriali tra cui in particolare la Raffineria API di Falconara M.ma“. Pertanto 2 centraline furono collocate nel quartiere Villanova per monitorare treni, aerei e raffineria ed una fu installata nel quartiere Fiumesino, davanti alla raffineria API. Gli scopi indicati dalla Provincia di Ancona (IX Settore Tutela dell’Ambiente Area Ecologica) erano: “(…) tenere sotto controllo nel tempo alcuni siti critici; fornire informazioni ai cittadini sui livelli di inquinamento acustico a cui sono esposti. (…)”. Per questo “sono stati assegnati al Servizio Radiazioni/Rumore del Dipartimento Provinciale di Ancona dell’ARPAM i seguenti compiti: verifica e validazione giornaliera, nonché valutazione periodica dei dati rilevati dalle centraline di monitoraggio; redazione di report periodici; supporto tecnico all’Area Ambiente della Provincia di Ancona in merito alle problematiche relative all’inquinamento acustico“.

A sua volta la Regione Marche, con il Piano di Risanamento dell’AERCA, avviava la “definitiva operatività della rete di monitoraggio in continuo e in sede fissa realizzata dalla Provincia con il contributo di Regione e Comune di Falconara e validazione condivisa dei dati e sua implementazione su altre aree critiche (…)”.

Bene, QUALI DATI HANNO FORNITO LE 3 CENTRALINE DA POTER INVIARE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE E ALL’ISPRA?

NESSUNO! Ecco le prove ed ECCO LO STATO DELLE CENTRALINE.

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Che cosa è accaduto?

Lo scrisse il 3 febbraio 2016 l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Falconara M. rispondendo ad un accesso agli atti della nostra Consigliera comunale, Dott.ssa Lara Polita. Ecco il documento.

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Conclusione:Lo stato reale delle 3 centraline è di TOTALE ABBANDONO.

Lo sa la Regione Marche, lo sa l’ARPAM, lo sa il Sindaco di Falconara Marittima.

Quindi NESSUN DATO E’ STATO INVIATO AI MINISTERI, NESSUN DATO VIENE FATTO CONOSCERE AI CITTADINI.

E in questo scenario di ABBANDONO che fa il responsabile dei botti e delle sonore vampate? GODE!

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Dal 21 febbraio al 21 marzo, l’Istituto Cattaneo ha verificato che in 1080 Comuni italiani il numero dei decessi è stato doppio rispetto ai dati forniti dalla Protezione Civile. QUAL E’ IL DATO REALE DI FALCONARA? E’ necessario e possibile verificare il reale numero di decessi a Falconara Marittima attraverso il confronto statistico dei decessi dei mesi di febbraio, marzo e aprile 2020 con gli stessi mesi del 2019, 2018, e 2017 rilevabile dai dati della mortalità comunale che affluiscono all’Ufficiale di stato civile. Le liste civiche CiC/FBC/SAF, con spirito di collaborazione, hanno inviato il loro suggerimento al Sindaco Signorini. “Il Comune lo può fare anche da solo. All’Ufficio Anagrafe ci sono le giuste competenze” ha dichiarato il Consigliere Calcina. “Riteniamo che avvicinandoci alla cosiddetta fase 2 di graduale riapertura delle attività, per adottare provvedimenti improntati alla tutela della salute dei cittadini, l’Amministrazione comunale non può prescindere dall’avere ben chiaro il quadro dei decessi reali sul proprio territorio nel periodo della pandemia da covid-19”.

doppio-simbolo.JPG Abbiamo chiesto al Sindaco di Falconara Marittima di attivare le competenze della struttura comunale per verificare il reale numero di decessi nel nostro comune attraverso il confronto statistico dei decessi dei mesi di febbraio, marzo e aprile 2020 con gli stessi mesi del 2019, 2018, e 2017 rilevabile dai dati della mortalità comunale che affluiscono all’Ufficiale di stato civile.

Riteniamo che avvicinandoci alla cosiddetta fase 2 di graduale riapertura delle attività, per adottare provvedimenti improntati alla tutela della salute dei cittadini, l’Amministrazione comunale non può prescindere dall’avere ben chiaro il quadro dei decessi reali sul proprio territorio nel periodo della pandemia da covid-19.

covid19-decessi.jpg Infatti se, malauguratamente, risultasse che a Falconara Marittima i deceduti sono stati molti di più del dato ufficiale, è ovvio che il Sindaco può e deve adottare provvedimenti di riapertura più conservativi, con lo scopo di non favorire un’eventuale recrudescenza dei contagi.

Riteniamo che la verifica del dato reale della mortalità ed i conseguenti provvedimenti di tutela della salute dei cittadini che dovranno essere adottati nelle prossime settimane, possa salvare vite umane.

La nostra richiesta è motivata anche dal fatto che il Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) del Ministero della Salute è limitato ai capoluoghi di Provincia e, inoltre, su quanto emerso da diversi Studi statistici tra i quali, abbiamo citato quello dell’Istituto Cattaneo di cui riportiamo la dichiarazione del Presidente, Asher Colombo «(…) il numero di decessi riconducibili a Coronavirus in Italia risulta comunque il doppio di quello a cui si arriva sulla base dei numeri relativi ai pazienti deceduti positivi al test per Covid-19, comunicati dalla Protezione Civile. È plausibile, quindi, che i decessi aggiuntivi non attribuiti a Covid-19 riguardino persone decedute in casa, e sulle quali non è stato eseguito il test di positività». https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-studio-dell-istituto-cattaneo-i-morti-sono-almeno-doppio-ADIp4XH

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Aumentano i prezzi dei generi di prima necessità. Le liste civiche CiC/FBC/SAF inviano alcuni suggerimenti al Sindaco Signorini.

doppio-simbolo.JPG spesa.JPG I prezzi dei generi di prima necessità stanno aumentando.

La limitazione nello spostamento a causa dell’emergenza COVID-19 impedisce ai cittadini di scegliere i prezzi più convenienti disponibili sul mercato.

I redditi dei cittadini sono messi a dura prova da mancanza di lavoro o interruzione di lavoro.

La cassa integrazione che tarda ad essere erogata, i vari sussidi disposti dal Governo centrale, gli stessi buoni spesa rischiano di durare meno con l’aumento dei prezzi.

Se continueranno ad aumentare i prezzi dei generi di prima necessità, servirà più denaro e quello disponibile rischia di essere insufficiente.

Temiamo anche questo rilevante impatto economico del COVID-19.

Si dovrebbe intervenire per calmierare i prezzi.

Sappiamo che un Sindaco non ha il potere di intervento per calmierare i prezzi ma, comunque, può fare qualcosa.

Questi i nostri suggerimenti:

1)   Un appello generalizzato al settore del commercio dei beni di prima necessità affinché avvii una concorrenza al ribasso, una concorrenza solidale. Il Comune si impegnerà a dare comunicazione ai cittadini riguardo agli esercizi che aderiranno attraverso il proprio sito e gli organi di informazione.

2)   Anche se non ha compiti sanzionatori rispetto all’aumento dei prezzi, le competenze della Polizia Locale riguardo al commercio potrebbe essere attivata con la finalità di vero e proprio osservatorio dei prezzi dei generi di prima necessità (da relazionare a Sindaco e Consiglio comunale).

3)   Il Sindaco si faccia portavoce presso l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) – coadiuvata dal Presidente del Consiglio comunale Brandoni che è anche vice presidente vicario dell’ANCI Marche – per una pressione verso il Governo centrale affinché adotti provvedimenti per calmierare i prezzi dei prodotti alimentari essenziali.

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Siamo impauriti e indignati. Dopo la settimana di pesanti emissioni sonore e lo scontro tra Sindacati e API raffineria sulla SICUREZZA, le liste civiche scrivono direttamente al Ministro Costa e al Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente. Il Consigliere Calcina: “E’ inqualificabile quello che è accaduto ai danni della popolazione di Falconara già impaurita per l’emergenza sanitaria e costretta al confinamento in casa. Non possiamo fidarci né del Sindaco che non trova nulla da dire sulle giustificazioni fotocopia dell’API del 29 marzo e dell’11 aprile, né di un ectoplasma come l’Assessore all’Ambiente della Regione Marche. Questa gente quando si sveglia ogni mattina, dovrebbe ripetersi quanto dichiarato dal DG del Ministero dell’Ambiente il 26 agosto 1999: se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, la raffineria non potrebbe essere localizzata dove si trova. Ma non lo fanno, e i cittadini devono affidarsi alla buona sorte!”

doppio-simbolo.JPG Non sappiamo quanti falconaresi, residenti a Falconara, siano occupati in raffineria.

immagine.jpg Ma siamo sicuri che la raffineria ha occupato l’esistenza quotidiana di 26.000 falconaresi residenti.

Una raffineria che “se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, non potrebbe essere localizzata dove si trova (Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente 26/8/1999).

Quegli scoppi e quelle sonore svampate che per tutta la settimana dal 29 marzo all’11 aprile sono stati emessi dagli impianti di raffineria sono stati blasfemi, poiché riversati su una popolazione già impaurita per l’emergenza sanitaria, costretta al confinamento in casa o nel proprio giardino (chi ce l’ha).

Siamo impauriti e indignati perché la causa che ha comunicato la Direzione della raffineria al Sindaco è la stessa sia del 29 marzo sia dell’11 aprile: “un malfunzionamento di una valvola di regolazione della pressione del vapor d’acqua“.

Siamo impauriti e indignati perché il Sindaco di Falconara M. pubblica sul sito web del Comune due comunicazioni fotocopia della direzione della raffineria senza domandarsi perché quel problema non è stato risolto in una settimana

Siamo impauriti e indignati perché i Sindacati hanno attaccato l’azienda sulla questione SICUREZZA denunciando “un drastico taglio del numero del personale in turno addetto al presidio delle apparecchiature lasciate ferme, con presenza di prodotto (benzina-gasolio-idrogeno ecc. ) e non bonificate, una azzardata rivisitazione della composizione dei componenti della Squadra di Primo Intervento”.

Siamo impauriti e indignati perché quando i cittadini telefonano ai Vigili del Fuoco percepiscono un certo fastidio per la chiamata.

Siamo impauriti e indignati perché il Sindaco invia una pattuglia della Polizia Locale che non ha voluto formare per intervenire sugli impianti a rischio di incidente rilevante e sulle industrie insalubri e quindi non sa dove andare a guardare, e viene umiliata perché non può fare altro che registrare ciò che dichiara il Tecnico di turno.

Siamo impauriti e indignati perché sulla raffineria di Falconara Marittima l’Assessore all’Ambiente della Regione Marche è un ectoplasma.

Siamo impauriti e indignati perché c’è gente come il Dr. Antonio Ziantoni del Ministero dell’Ambiente, che dichiara che si può tranquillamente affermare che rispetto all’impegno ambientale la raffineria di Falconara può essere annoverata tra le migliori del paese.

Siamo impauriti e indignati, e per questo non ci rimane che scrivere direttamente al Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa, e al Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente.

guarda e ascolta quanto accaduto  https://youtu.be/AaGvClXdJ1c

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Finalizzare le donazioni al Conto Corrente attivato dal Comune specificamente e solo per prolungare l’emissione dei BUONI SPESA. Nelle more di un auspicabile rinnovo da parte del Governo, quelle donazioni potrebbero rappresentare un momentaneo sostituto. Lo propongono le civiche CiC/FBC/SAF al Sindaco Signorini. Il Consigliere Calcina: “Crediamo che i cittadini che possono contribuire siano incentivati dalla chiarezza dell’obiettivo e dalla trasparenza. Per questo ultimo aspetto abbiamo proposto la visualizzazione sul sito web del Comune di un contatore che da un lato evidenzi il calo del Fondo governativo in rapporto al numero dei buoni spesa erogati, e dall’altro l’aumento delle donazioni finalizzate sempre ai buoni spesa”.

doppio-simbolo.JPG Ieri, 8 aprile, attraverso la stanza virtuale hangouts google è ripresa l’attività consiliare con la riunione della Commissione consiliare VI^, alla presenza del Sig. Sindaco con delega ai Servizi Sociali.

Abbiamo appreso con soddisfazione che l’Assessorato sta valutando come mettere in pratica la nostra proposta volta a tutelare l’alimentazione dei minori con famiglie già in difficoltà economica pre-covid19 e cioè di corrispondere alle famiglie di quei bambini che usufruivano dell’esenzione o della riduzione del costo della mensa, la quota pro capite che sarebbe stata spesa dal Comune qualora avessero usufruito del servizio mensa scolastica.

Ringraziamo per questo l’Amministrazione comunale che ha capito lo spirito di collaborazione che muove l’operato della liste civiche CiC/FBC/SAF in questa drammatica e delicatissima pandemia.

Nel corso della Commissione è emerso che sono pervenute 314 domande per i buoni spesa ed altre 100 sono in fase istruttoria. I buoni sono già in erogazione.

buoni-spesa-cc.jpg Proprio il grande numero delle richieste, ci ha suggerito una proposta riguardante il conto corrente attivato dal Comune per le donazioni che, oggi, abbiamo inoltrato al Sindaco a mezzo pec.

LA PROPOSTA

Finalizzare le donazioni al cc attivato specificamente e solo per prolungare l’emissione dei BUONI SPESA la cui richiesta – come è emerso in Commissione – è molto alta ed in aumento e, rispetto ai quali, il Fondo dei 137.342,42 € stanziato dal Governo rischia di essere insufficiente.

Dunque, nelle more di un auspicabile rinnovo da parte del Governo, le donazioni ricevute con il cc dedicato potrebbero rappresentare un momentaneo sostituto.

Come incentivo ulteriore alla donazione, è sicuramente importante la TRASPARENZA, per cui sarebbe utile che di fianco alla finalità ben evidenziata fosse visualizzato nel sito web del Comune un contatore che da un lato evidenzi il calo del Fondo governativo in rapporto al numero dei buoni spesa erogati dal Comune, e dall’altro l’aumento delle donazioni finalizzate sempre ai buoni spesa.    

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