CAMBIARE IL NOME A VIA ARTURO DONAGGIO NON COMPORTERA’ ALCUN DISAGIO E COSTO A CITTADINI, IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI residenti. Pubblichiamo un documento della Regione Emilia Romagna, uno dei tanti degli Enti pubblici, che dimostra la disinformazione e l’impreparazione con la quale i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti Grilli e De Luca cercano di influenzare negativamente i residenti e gli imprenditori falconaresi. Calcina: “E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito. E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento. Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative”.

doppio-simbolo.JPG NON È ASSOLUTAMENTE VERO CHE MODIFICARE IL NOME DI VIA ARTURO DONAGGIO COMPORTEREBBE ENORMI DISAGI PER I RESIDENTI. I Presidenti delle Commissioni Grilli e De Luca sono disinformati e con le loro lacune spaventano i residenti della attuale via Arturo Donaggio. Una scorrettezza inaudita che poteva essere evitata semplicemente consultando ciò che fanno altri Enti e i Comuni italiani.

x-sito.jpg Uno su tutti è il Vademecum degli adempimenti fondamentali di un comune nato da fusione in Emilia-Romagna (leggi pp.gg 20 21 ) che alle pagine 20 e 21 affronta lo speculare problema che si verificherebbe a Falconara qualora si cambiasse il nome a via Artuto Donaggio: gli eventuali oneri per il cittadino derivante da un cambiamento di toponomastica decisa dall’Amministrazione.

A pag. 20 del Vademecum al paragrafo Conseguenze per i cittadini e le imprese è scritto:

Dunque, l’Amministrazione comunale di Falconara fa allarmismo, spaventa i cittadini residenti e chiede di decidere a cittadini spaventati.

E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito.

E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento.

Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Anche per il Giorno della Memoria del 27 gennaio 2020 SILENZIO ASSOLUTO del Sindaco Signorini, dei suoi Presidenti delle Commissioni consiliari Grilli e De Luca nonché del Presidente del Consiglio comunale Brandoni, sulla nostra richiesta di discutere la proposta di cambiamento del nome alla via intitolata al Dr. Arturo Donaggio, neuropsichiatra falconarese firmatario nel 1938 del Manifesto degli scienziati razzisti che costituì la base dei decreti esecutivi con i quali Mussolini e il re Vittorio Emanuele III fecero deportare e morire nei lager nazisti migliaia di cittadini italiani. Il Consigliere Calcina: “Che risposta potremmo dare ad un giovane che a scuola si documenta sulle leggi razziali in Italia e poi ritrova, a Falconara M.ma, uno degli artefici di quella nefandezza premiato alla memoria? E’ dal 5 novembre 2018 che va in scena questo comportamento dilatorio ed indifferente del Sindaco, della Giunta e dei suo Consiglieri”

doppio-simbolo.JPG La cronistoria che Vi raccontiamo oggi, abbiamo evitato di farlo ieri, 27 gennaio.

difesa-razza-min-244x300.jpg Ieri era il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Oggi va raccontata l’indifferenza del Sindaco Signorini, della sua Giunta e dei suoi Consiglieri di maggioranza nei confronti del Dr. Arturo Donaggio che si rese responsabile delle leggi razziali che mandarono a morte migliaia di cittadini italiani ed al quale è dedicata una via di Falconara Marittima.

Il Dr. Arturo Donaggio (nato a Falconara Marittima il 11 ottobre 1868 e morto in data 8 ottobre 1942 a Bologna, dove era stato direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell’Università) firmò, insieme a nove altri scienziati di varie discipline, la dichiarazione Il fascismo e i problemi della razza (pubblicata il 14 luglio 1938 su Il Giornale d’Italia) meglio nota come Manifesto degli scienziati razzisti. Nel Manifesto della razza si sosteneva la concezione biologica del razzismo, l’esistenza di una pura razza italiana e la non assimilabilità degli ebrei e di altre minoranze, che secondo i firmatari costituivano razze non europee. Quel Manifesto costituì la base su cui si sostenne la Legge 1020/1938 e i relativi decreti esecutivi promulgati dal governo Mussolini e controfirmati dal re Vittorio Emanuele III.

Così il 5 novembre 2018, in vista del Giorno della Memoria del 2019, inviammo una richiesta al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale, ai Presidenti delle Commissioni consiliari Urbanistica/Toponomastica e Cultura e ai rispettivi Assessori per discutere in Commissione la proposta di cambiare il nome alla via intitolata ad Arturo Donaggio.

L’8 novembre 2018 ricevemmo una mail di risposta dall’allora Presidente della Commissione Urbanistica/Toponomastica – Raimondo Baia – che scrisse: “magari convochiamo la Commissione quando ci sono altri punti all’Odg“.

Attesi invano, e così il il 30 novembre 2018 rinnovammo la richiesta del 5 novembre, indirizzandola ai medesimi destinatari.

SILENZIO ASSOLUTO

Il 14 gennaio 2018 inviammo a mezzo pec una lettera al Sindaco Signorini nella quale – dopo aver esposto la situazione determinatasi – scrissi: Stante la situazione descritta, con spirito di collaborazione, ci appelliamo alla Sua cultura, alla Sua sensibilità oltre che al Suo impegno giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana, affinché prenda in mano la situazione descritta e apra il confronto sulla proposta“.

SILENZIO ASSOLUTO

Il 27 gennaio 2019, il Museo della Resistenza di Falconara M. ospitò l’iniziativa La memoria e il dialogo contro l’indifferenza, a cui partecipò il Presidente della Comunità ebraica di Ancona Marco Ascoli Marchetti. Il Vicesindaco Yasmin Al Diry che portò il saluto dell’Amministrazione comunale, sollecitata su via A. Donaggio dallo storico Graziano Fiordelmondo, di fronte ai cittadini presenti disse di essere a conoscenza del problema e che se ne sarebbe discusso in Giunta.

Il 5 febbraio 2019 il Presidente dimissionario della Commissione Urbanistica/Toponomastica polemizzò così con me dalle pagine di un quotidiano locale: “le Commissioni hanno un costo per la comunità, quindi in un’ottica di risparmio si cerca di massimizzarne le convocazioni.  Spiace che il Consigliere Calcina non capisca questo concetto: il cambio di denominazione di via Donaggio proposto a novembre costituisce una questione indifferente a tutti non essendo un’emergenza cittadina. Probabilmente il Consigliere è rimasto ancorato agli anni ’40 del secolo scorso“.

Dato che tutto taceva, il 29 aprile 2019 protocollammo una mozione consiliare riguardante la modificazione della toponomastica della via Donaggio.

Il 18 giugno 2019, su invito del Segretario Generale e del Presidente del Consiglio comunale ho acconsentito al momentaneo rinvio della nostra mozione per dar modo al Consiglio comunale di deliberare la Soppressione della Commissione comunale per la Toponomastica, istituita con Delibere di Consiglio comunale nn. 126/2005 e 90/2006 e, contestualmente, “di dare atto che le relative funzioni della Commissione comunale per la Toponomastica sono attribuite alle Commissioni consiliari permanenti II^ e III^ che rivestono preminenti competenze in materia“.

Così il 20 settembre 2019 ho rinnovato la richiesta di convocazione congiunta delle Commissioni II^ e III^ per la valutazione della modificazione della toponomastica, via Arturo Donaggio.

SILENZIO ASSOLUTO

Il 12 dicembre 2019, nella riunione di Capigruppo il Presidente del Consiglio comunale e il Segretario Generale si sono impegnati a far discuterne nelle apposite Commissioni consiliari II^ e III^ la nostra richiesta, per cui ho acconsentito ad un nuovo rinvio nella calendarizzazione in Consiglio comunale della nostra mozione del 29 aprile 2019!

Dopo un mese di ASSOLUTO SILENZIO il 13 gennaio 2020, a mezzo pec, ho chiesto l’URGENTE convocazione congiunta delle Commissioni consiliari permanenti II^ e III^ per discutere della proposta di modificazione della toponomastica del Comune di Falconara Marittima, via Arturo Donaggio.

SILENZIO ASSOLUTO!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

A Falconara Marittima dove dall’inizio dell’anno sono state rilevate alte concentrazioni delle PM2.5, Sindaco, Assessore all’Ambiente e Direttore Generale dell’ARPA Marche sembrano ignorare “l’incidenza delle PM2.5 sugli eccessi di abortività spontanea nelle donne fertili residenti a Falconara” nonostante la problematica sia stata sottolineata con forza dal Ministero della Salute e dallo stesso servizio Epidemiologia Ambientale dell’ARPAM. Il Consigliere Calcina: “Come noto, le PM2.5, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue. Per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc. Dal 1 gennaio nell’unica centralina della città dotata di analizzatore delle PM2.5 sono stati registrati 19 giorni con valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc!”

doppio-simbolo.JPG Dice il Direttore Generale dell’ARPA Marche Giancarlo Marchetti: quando cambieranno le “condizioni meteo-climatiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti” le concentrazioni di PM10 diminuiranno.

def-gennaio-2020.jpg Certo, ma è un auspicio che i cittadini si aspettano dal Direttore dell’ARPAM?

Crediamo di no e cerchiamo di mettere ordine sulla questione.

1)      Dall’inizio dell’anno a Falconara i superamenti del valore limite per la protezione della salute umana (50 µg/mc sulle 24 ore) per le PM10 sono stati 8: 5 rilevati dalla stazione di Falconara Alta e 3 rilevati dalla centralina di Falconara Scuola (Villanova). Della terza centralina – Falconara Acquedotto/Fiumesino – non si sa nulla perché NON ESISTE un campionatore di PM10!

2)      Il Direttore Marchetti, riguardo a Falconara, parla soltanto delle PM10 e non sembra essere preoccupato del livello delle PM2.5 che, come noto, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue. Per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc (fino al 31 dicembre era 25 µg/mc). Su 23 giorni di gennaio la centralina posta nel quartiere Villanova ne ha rilevati 19 con valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc (la media di tutte le giornate è stata di oltre 36 µg/mc).

Capiamo che per il Direttore dell’ARPA Marche è arduo affrontare il tema PM2.5 a Falconara Marittima, città dove le PM2.5 sono misurate soltanto a Villanova (centralina Falconara Scuola), mentre le centraline di Falconara Alta e Falconara Acquedotto sono sprovviste dello specifico analizzatore!

Eppure l’associazione delle PM2.5 con l’aumento degli aborti spontanei nelle donne fertili falconaresi (15 – 49 anni) da tempo è stato evidenziato in uno Studio epidemiologico descrittivo del Settore di Epidemiologia Ambientale dell’ARPA Marche https://www.arpa.marche.it/index.php/temi-ambientali/epidemiologia-ambientale/item/650

Studio inserito – il 14 giugno 2016 – tra le tante motivazioni sanitarie che il Ministero della Salute espresse a sostegno della propria opposizione al nuovo impianto di desolforazione di API raffineria!

Riteniamo che in un’area come Falconara M., molto critica dal punto di vista sanitario e ambientale, gli Enti di controllo non possono permettersi buchi di conoscenza simili, non possono ignorare quali livelli di PM2.5 si respirino a Falconara Alta, Fiumesino, Castelferretti, Palombina.

Il Direttore Generale dell’ARPA Marche non può rassicurare i falconaresi con le previsioni meteoclimatiche che, prima o poi, dovranno pur cambiare!

Il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente di Falconara, nonché il Direttore Generale dell’ARPA Marche, non possono continuare a far finta che il Ministero della Salute non esista!

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Mentre il Sindaco di Falconara e il Direttore dell’ARPAM fanno propaganda le 3 centraline fisse posizionate a Villanova, Fiumesino e Falconara Alta non rilevano tutte gli stessi inquinanti poiché ognuna non è dotata degli stessi specifici campionatori e nessuna delle 3 rileva il monossido di carbonio. Pertanto, al cambiare dei venti sul territorio non corrisponde la rilevazione della ricaduta di alcuni inquinanti da parte di determinate centraline e, giocoforza, in alcune zone residenziali di Falconara Marittima. Situazione ancora più critica a Castelferretti: non c’è una centralina di rilevamento fissa! Il Consigliere comunale Calcina: “Ci domandiamo: se il Ministero dell’Ambiente e la Provincia di Ancona non hanno una conoscenza adeguata del livello di inquinamento atmosferico che grava sulle aree abitate in cui insistono le due aziende classificate insalubri su quale base hanno stabilito nelle Autorizzazioni (AIA) i limiti di emissione degli inquinanti della raffineria API, della Ditta Eredi Raimondo Bufarini e della Casali? Stiamo parlando di sostanze che potrebbero nuocere alla salute umana! Perché il Sindaco Signorini e il Dott. Marchetti non si preoccupano di risolvere queste annose ed inammissibili deficienze?”

doppio-simbolo.JPG Negli ultimi mesi ho firmato ed inviato agli Enti competenti osservazioni riguardanti procedimenti di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di API raffineria Spa (la quale ha chiesto la modifica di alcune prescrizioni) e della Ditta Eredi Raimondo Bufarini srl.

2020-centraline-def.jpg Limitandoci solo alle emissioni in aria, l’AIA deve – comunque e sempre – prevenire l’inquinamento inteso anche come “l’introduzione diretta o indiretta (…) di sostanze (…) o di agenti fisici o chimici, nell’aria (…) che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, causare il deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi“.

Ma a Falconara Marittima sia il Ministero dell’Ambiente (per la raffineria) sia la Provincia di Ancona (per l’impianto di trattamento dei rifiuti speciali pericolosi) non hanno una conoscenza adeguata del livello di inquinamento atmosferico che grava sulle aree abitate in cui insistono le due aziende classificate insalubri.

Motivo?

LE 3 CENTRALINE FISSE gestite dall’ARPA Marche (posizionate a Villanova, Fiumesino e Falconara Alta) NON RILEVANO TUTTE GLI STESSI INQUINANTI POICHÉ OGNUNA NON È DOTATA DEGLI STESSI SPECIFICI CAMPIONATORI e NESSUNA DELLE 3 RILEVA IL MONOSSIDO DI CARBONIO.

Pertanto, al cambiare dei venti sul territorio non corrisponde la rilevazione della ricaduta di alcuni inquinanti da parte di determinate centraline e, giocoforza, in alcune zone residenziali di Falconara Marittima.

Nella fattispecie: quando il vento spira da EST (durante le ore di brezza di mare) la stazione di Falconara Acquedotto non rileva mai le ricadute di PM10 – PM2,5 – NH3 della raffineria e centrale termoelettrica; quando il vento è da NORD (Tramontana) le ricadute degli inquinanti di raffineria e centrale termoelettrica vanno ad interessare prevalentemente la stazione di Falconara Alta la quale, però, è sprovvista di analizzatori per H2S – PM2,5 – NH3. Infine, quando il vento spira da SUD e le ricadute interessano il quartiere di Rocca Mare (114 residenti stabili), non viene mai rilevato nulla poiché quella zona è sprovvista di centralina di rilevamento.

Riguardo a Castelferretti la situazione è ancora più critica: non c’è una centralina di rilevamento fissa e, dunque, non si ha alcuna contezza dei livelli di sostanze chimiche con cui sono costretti a convivere i residenti.

Completa il quadro il rendimento strumentale delle 3 centraline fisse di Villanova, Falconara Alta e Fiumesino che, spesso, è inferiore rispetto alla soglia minima di funzionamento prevista dal D.Lgs. 155/10 per ciascun inquinante.

La domanda è lecita: se il Ministero dell’Ambiente e la Provincia di Ancona non hanno un quadro certo delle ricadute delle sostanze nocive sui cittadini falconaresi, a partire da quale dato base hanno stabilito sin dal 2010 i limiti di emissione di sostanze che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, che potrebbero causare il deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi?

Quanto sono conservative le decisioni che hanno preso e prenderanno a tutela della salute dei cittadini?

Perché il Direttore dell’ARPA Marche – Giancarlo Marchetti – responsabile della gestione delle centraline fisse, non interviene per eliminare il divario tecnico tra le centraline e non posiziona una nuova centralina a Castelferretti per rilevare anche le sostanze emesse dalle aziende che trattano i rifiuti speciali pericolosi?

Perché non è interessato agli inquinanti che si diffondo verso il quartiere Rocca?

Perché il Sindaco Signorini non lo ha MAI chiesto?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Perché si producono mozioni così ambigue come quella proposta da Luchetti sulla “politica ambientale” di Falconara? Perché una mozione che è confusissima sull’obiettivo della tutela di salute e ambiente dei falconaresi trova la convergenza tra la maggioranza del Sindaco Signorini e il PD di Luchetti? Una sola risposta: perché ambedue non ascoltano e non sono vicini ai cittadini, ai medici, ai ricercatori che da anni si battono con competenza su salute e ambiente a Falconara Marittima. Il Consigliere Calcina: “I falconaresi non vogliono sapere se, tramite gli screening, si sono ammalati nell’ultimo anno. I falconaresi hanno diritto a non ammalarsi e a non morire più degli altri marchigiani”!

doppio-simbolo.JPG Perché si producono mozioni così ambigue come quella proposta da Luchetti sulla “politica ambientale” di Falconara?

mozione-pd-x-sito.JPG Perché una mozione che è confusissima sull’obiettivo della tutela di salute e ambiente dei falconaresi trova la convergenza tra la maggioranza del Sindaco Signorini e il PD di Luchetti?

Due domande, una sola risposta: perché ambedue non ascoltano e non sono vicini ai cittadini, ai medici, ai ricercatori che da anni si battono con competenza su salute e ambiente a Falconara Marittima.

Esattamente come hanno fatto Prefetto di Ancona, Regione Marche, ARS, ARPAM e Sindaco di Falconara defenestrando i cittadini (Comitato Mal’Aria e Ondaverde) dal tavolo regionale, con il risultato di un assoluto immobilismo di fronte a malattie e decessi per i falconaresi superiori alla media regionale. 

Da quell’unica risposta genera anche quella alle risibili preoccupazioni della Presidente della Commissione consiliare Ambiente, Giorgia Fiorentini: se avessimo amministrato Falconara con il PD avremmo costretto Luchetti a mettersi in ascolto dei cittadini, dei medici e dei ricercatori competenti cosa che molta parte dei militanti del PD di Falconara già fanno e hanno fatto. Avremmo avuto i numeri per farlo, convincentemente!

I seguenti sono i motivi per cui abbiamo votato sfavorevolmente alla mozione di Luchetti.

Se, come premette la mozione, “fino ad oggi i Ministeri non hanno mai preso in considerazione di dover intervenire a sostegno delle condizioni di obiettivo svantaggio in cui versano i Comuni che ospitano gli impianti di raffinazioneal Governo non si devono chiederestanziamenti per investimenti finalizzati alla mitigazione delle esalazione degli impianti di raffinazione“!

Noi diciamo che i soldi per mitigare le esalazioni, per legge, li devono investire le industrie che inquinano in base alle prescrizioni della Autorizzazioni Integrate Ambientali, senza sconti! Se non lo fanno vanno sanzionate fino alle estreme conseguenze perché non facendolo mettono ancora più a rischio la salute dei cittadini e la sicurezza dei lavoratori.

Piuttosto, al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (che noi di CiC/FBC/SAF apprezziamo) va chiesta la sostituzione di controllori del suo ministero che HANNO FALLITO con la raffineria di Falconara, a partire dal Direttore Antonio Ziantoni, argomento che l’attuale Amministrazione Signorini (e la stessa Presidente Fiorentini) si è rifiutata perfino di affrontare!

Allora cosa chiedere al Governo? Canali prioritari per lo stanziamento di denaro a fondo perduto per opere che innalzino il livello di vivibilità di Falconara in termini di opere pubbliche per la cultura, il sociale, lo sport, ecc.

Poi la mozione di Luchetti si pone l’obiettivo di “richiedere al Ministero della Sanità ed alla Regione Marche azioni di prevenzione e di screening degli abitanti dei Comuni in questione“.

Un obiettivo generico ed ambiguo stante la pesante situazione di mortalità e malattia a Falconara certificata dall’Istituto Superiore di Sanità e dallo stesso Ministero della Salute con lo Studio SENTIERI. E’ dallo Studio SENTIERI che bisogna partire, ma la mozione di Luchetti non lo fa e neanche lo nomina!

Insomma, I FALCONARESI NON VOGLIONO SAPERE SE, TRAMITE GLI SCREENING, SI SONO AMMALATI NELL’ULTIMO ANNO. I FALCONARESI HANNO DIRITTO A NON AMMALARSI E A NON MORIRE PIÙ DEGLI ALTRI MARCHIGIANI!

Allora le azioni di prevenzione non possono essere vaghe, ma devono puntano ad eliminare le cause di malattia e morte!

Se Luchetti avesse ascoltato l’appello del Consigliere Calcina a rinviare e riscrivere in Commissione, insieme, quella mozione, gli obiettivi sarebbero stati mirati e scommettiamo che la maggioranza del Sindaco l’avrebbe bocciata!

Loris Calcina e Staff comunicazione Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Nel Consiglio comunale di oggi 7 gennaio 2020 (ore 17,30) si discuteranno interrogazioni e mozioni … TUTTE DELLE OPPOSIZIONI! A DIFFERENZA DI QUANTO E’ SEMPRE AVVENUTO IN OCCASIONE DI TUTTI GLI ALTRI CONSIGLI, sul portale istituzionale del Comune di Falconara Marittima non c’è una riga che informi i cittadini sulla seduta odierna, tantomeno un link dove i cittadini possano informarsi sugli argomenti che verranno affrontati. Il Consigliere Calcina: “Il 2020 dell’Amministrazione Signorini comincia come si è concluso il 2019: disprezzo per gli argomenti e le proposte delle opposizioni”! Pubblichiamo l’Ordine del giorno del Consiglio odierno per informare i falconaresi anche sulle proposte di CiC/FBC/SAF e per invitarli a partecipare.

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L’Ordine del Giorno dell’odierno Consiglio comunale

1. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE CIPOLLETTI ROMOLO

2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

3. INTERROGAZIONI

3.1 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE IN MERITO AL S.I.N. FALCONARA MARITTIMA – ATTIVITÀ SVOLTE PER LA VERIFICA DELLO STATO QUALITATIVO DELLE ACQUE PRELEVATE DA POZZI AD USO RESIDENZIALE DELLE AREE INTERNE ALLA PERIMETRAZIONE DEL S.I.N. RIFERIMENTO ALLA NOTA DELLA DIVISIONE III^ DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE PROT. 0023288/STA DEL 05/12/2016 – PRESENTATA DA CALCINA (CICFBC/SF)

3.2 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE IN MERITO ALL’ INTENZIONE DI PROGRAMMARE INTERVENTI DI RIFACIMENTO MANTO STRADALE E CADITOIE IN VIA N. BIXIO TRA LE TRAVERSE VIA TRENTO – VIA TRIESTE – PRESENTATA DA FEDERICI (IV)

4. MOZIONE IN MERITO ALL’ INDIVIDUAZIONE DI UN’AREA DA ADIBIRE A CIMITERO PER ANIMALI DI AFFEZIONE – PRESENTATA DA FRAPICCINI (M5S)

5. MOZIONE IN MERITO ALLA COMPARTECIPAZIONE AI COSTI DELLE OPERE DI REGIMAZIONE DEL FOSSO RIGATTA DA PARTE DELLE AZIENDE BENEFICIARIE DELL’OPERA – PRESENTATA DA CALCINA (CICFBC/SF)

6. MOZIONE CONSILIARE: RICHIESTA DI REPORT MENSILI DELLA CENTRALINA DI MONITORAGGIO DI VIVA SERVIZI SPA RIGUARDO ALLE ACQUE MONITORATE IN VIA SALINE – PRESENTATA DA CALCINA (CICFBC/SF)

7. MOZIONE SULLA POLITICA AMBIENTALE DI FALCONARA – PRESENTATA DAL PARTITO DEMOCRATICO (PD)

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Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune