Bonifiche SIN: oggi il Sindaco pone a CiC/FBC/SAF il quesito se condividiamo la battaglia per sbloccare gli interventi ma dimentica che proprio sul SIN abbiamo offerto e chiesto collaborazione già il 28 agosto 2018, in Commissione Ambiente alla sua presenza. INVANO! L’abbiamo offerta e chiesta anche in Commissione Speciale il 25 giugno scorso: INVANO! Dimostri il Sindaco che gradisce la nostra offerta! Piuttosto abbiamo un sospetto: forse il Sindaco preferisce tenerci il più lontano possibile dai tavoli che contano perché sa che puntiamo sempre il dito su aspetti scomodi della situazione? Ad esempio al tavolo con l’ARPAM e la Regione avremmo chiesto: dal 2016 la Dott.ssa Laura D’Aprile del Ministero dell’Ambiente/Settore bonifiche vi ha chiesto di fornire aggiornamenti in merito alle attività svolte per la verifica dello stato qualitativo delle acque prelevate da pozzi ad uso residenziale nel caso di aree interne alla perimetrazione del SIN. Come mai non avete ancora fornito quelle notizie? Pubblichiamo l’inventario che ci risulta degli interventi eseguiti, non eseguiti ed in itinere nelle aree pubbliche SIN.

doppio-simbolo.JPG È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Ma nel caso del Sindaco Signorini c’è molta furbizia da politicante che andrebbe messa da parte per un argomento così delicato come il SIN di Falconara dove, non è mai superfluo rammentarlo, i cittadini si ammalano e muoiono in una percentuale maggiore rispetto ad altri territori … Non lo dice il Consigliere Calcina, lo scrive l’Istituto Superiore di Sanità nello Studio SENTIERI che il Sindaco farebbe bene a tenere sempre a portata di lettura!

Oggi, a noi di CiC/FBC/SAF, il Sindaco pone il quesito se condividiamo la battaglia dell’Amministrazione comunale per sbloccare interventi che interessano migliaia di ettari di terreno. Il punto è che il Sindaco Signorini e la sua Giunta, in continuità con la Giunta Brandoni, non ci permettono di collaborare! E non ci riferiamo soltanto ai summit esclusivi ed escludenti che convoca con l’Assessore all’Ambiente insieme ad ARPAM e Regione Marche, ma ai seguenti fatti:

1)      Giace ignorata la nostra richiesta verbalizzata nella Commissione Ambiente del 28 agosto 2018 in cui il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente erano presenti ed intervennero attivamente – di informare i Consiglieri sulle problematiche relative al SIN con la possibilità di partecipazione a Commissioni specifiche. E dire che c’era anche l’assenso del Presidente di maggioranza Fiorentini. Ecco lo stralcio del verbale!

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2)      E’ ignorato il piano di lavoro impostato dalla Commissione Speciale Risanamento del territorio del 25 giugno scorso a cui è stata attivamente presente il Sindaco Signorini ma a cui l’Assessorato all’Ambiente – dopo 3 mesi! – non ha ancora dato alcun supporto. Ricordo al Sindaco le competenze di quella Commissione che volle con tanta forza in campagna elettorale:Ricognizione dello stato di attuazione di tutte le iniziative di pianificazione ambientale e dei progetti di recupero  che riguardano il Comune di Falconara Marittima con particolare riguardo alla zona nord; elaborare analisi e studi della situazione ambientale esistente con particolare riguardo all’area circostante la raffineria e la costa; elaborare proposte di mitigazione e/o risanamento e/o bonifica e riconversione dei siti inquinati e delle attività inquinanti, sviluppando studi, analisi e proposte, verificando la validità tecnica delle proposte“.  Allora un sospetto ce l’abbiamo: forse il Sindaco e la sua Giunta preferisce tenerci il più lontano possibile dai tavoli che contano perché sa che puntiamo sempre il dito su aspetti scomodi della situazione?

Ad esempio avremmo chiesto al tavolo con l’ARPAM e la Regione: dal 2016 la Dott.ssa Laura D’Aprile del Ministero dell’Ambiente/Settore bonifiche vi ha chiesto di fornire aggiornamenti in merito alle attività svolte per la verifica dello stato qualitativo delle acque prelevate da pozzi ad uso residenziale nel caso di aree interne alla perimetrazione del SIN. Come mai non avete ancora fornito quelle notizie?

Dichiara il Sindaco:E’ difficile credere che l’impegno di Arpam e Regione per uno spicchio di terreno tanto limitato possa aver impedito a questi enti di occuparsi del ben più importante progetto contemplato dall’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente, la Regione Marche, l’Arpam, l’Ispra e il Comune di Falconara”Invece deve proprio crederci, perché nel momento in cui nel suo comunicato del 20 settembre scrive che il Direttore Generale dell’ARPAM – Giancarlo Marchetti – ha assicurato che potenzierà il personale dedicato alle attività inerenti il Sin, di fatto il Direttore ammette che se il suo personale segue la bonifica dell’area RFI per il bypass ferroviario non riesce a seguire il resto!

Lo ribadiamo: svegliarsi sui ritardi nella bonifica delle aree pubbliche solo all’indomani dell’emersione del problema sulla stampa e televisione nazionale non è indice di sensibilità: è una autodenuncia di trascuratezza.

Constatato questo, CiC/FBC/SAF CI SONO COME SEMPRE A DARE BATTAGLIA PER LE BONIFICHE E UN AMBIENTE SALUBRE PER I FALCONARESI. La nostra collaborazione l’abbiamo offerta in Commissione consiliare Ambiente e in Commissione Speciale. Dimostri il Sindaco che gradisce la nostra offerta!

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Loris Calcina – Capogruppo consiliare  liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

SIN di Falconara Marittima: ecco la prova della PROPAGANDA DEL SINDACO SIGNORINI! Il Consigliere Calcina: “Non è vero che gli Enti non hanno fatto nulla per le bonifiche. La denuncia del Sindaco è farsesca perché sa che ARPAM, Regione Marche e Provincia di Ancona hanno lavorato fino ad agosto 2018 per la bonifica dell’area dove dovrà essere realizzato il BYPASS FERROVIARIO! Il Sindaco era informato di tutto, tanto che ora l’Analisi di Rischio di RFI dovrà essere riportata nel Piano Regolatore di Falconara M.ma. Altro che area pubblica comunale di Villanova: per tutti è stato più importante il BYPASS FERROVIARIO” Pubblichiamo il link del Ministero dell’Ambiente dove poter leggere il Decreto a cui si riferisce il Consigliere Calcina.

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sin-corte-conti.JPGPerché il Sindaco di Falconara M.ma, la Regione Marche, l’ARPAM e la Provincia di Ancona oltre ad essersi destati da un lungo sonno sulla bonifica delle aree pubbliche del SIN di Falconara solo dopo che ne hanno parlato la stampa ed i TG nazionali, scelgono di continuare a disinformare?

Di sicuro, proprio a partire dalla sciatteria palesata nel comunicato dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima è possibile fare luce sulle INFORMAZIONI OMESSE.  

Innanzitutto le date che il Sindaco Signorini continua a manipolare:

NON E’ VERO che lo stanziamento del Ministero dell’Ambiente (3.260.000 Euro) è fermo da 13 anni! L’Accordo di Programma tra Ministero, Regione, Provincia di Ancona, Comune di Falconara M. e Autorità Portuale è stato sottoscritto il 20 luglio 2010 e registrato alla Corte dei Conti il 4 agosto 2010.

NON E’ VERO che l’ultima Conferenza dei Servizi sul S.I.N. di Falconara si è svolta 4 anni fa: c’è stata quella del 24 giugno 2016 (gli anni sono 3).

Ma risale al 2018 un risultato raggiunto per il SIN di Falconara che svela QUELLO CHE INTERESSA REALMENTE A REGIONE, COMUNE, PROVINCIA e MINISTERO – e cioè il BYPASS FERROVIARIO API!

Il 21 settembre 2018 il Ministero dell’Ambiente (Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque) ha emanato il Decreto nr. 440 che sancisce la “conclusione positiva della conferenza dei servizi decisoria relativa al SIN di Falconara M.ma, indetta con nota del 23 aprile 2018 relativa all’Analisi di Rischio e al progetto di bonifica connesso alla realizzazione dell’opera ferroviaria di RFI SpA“! In tanti recentemente hanno lavorato per questa bonifica: ARPAM che il 17 aprile 2018 ha trasmesso il suo parere sia sull’Analisi di Rischio che sul Progetto di Bonifica, la stessa Regione Marche che ha inviato il suo parere il 31 maggio 2018 e la Provincia di Ancona che lo ha inviato il 6 giugno 2018; ancora la Regione il 2 agosto 2018 che ha escluso l’assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale.

E il Comune di Falconara Marittima? È stato messo puntualmente a conoscenza di questo lavoro dal Ministero stesso, poiché l’elaborato di Analisi di Rischio di RFI dovrà essere riportato nel Piano Regolatore di Falconara M.ma! Leggete tutto su

https://www.minambiente.it/bonifiche/conferenze-dei-serviz-contenuti/10165

Ecco perché la presunta inerzia che il Sindaco Signorini ha inteso denunciare è TUTTA PROPAGANDA: Lei sapeva perfettamente che Regione, ARPAM, Provincia e Ministero (tramite ISPRA) stavano alacremente lavorando per far marciare il progetto del BYPASS FERROVIARIO! è quello che interessa, non l’area pubblica di Villanova!

Quindi quando Regione e ARPA Marche hanno seraficamente garantito la ripresa delle attività di loro competenza al Sindaco in realtà Le hanno detto che prima hanno dovuto pensare al BYPASS ferroviario.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SAF

Bonifica delle aree pubbliche a Falconara M.: lo schiamazzo condito di omissioni del Sindaco Signorini è PROPAGANDA dalle gambe corte ed è servito solo per recuperare visibilità locale su un argomento che ha sempre trascurato e che ha visto finire sulle pagine de LA STAMPA per merito dei falconaresi che si ostina ad ignorare. Pubblichiamo il Verbale dell’ultima Conferenza dei Servizi sul Sito di Interesse Nazionale di Falconara (SIN) in cui si palesa la DISINFORMAZIONE e l’OCCULTAMENTO DI INFORMAZIONE da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente. Per esempio: come risponderanno alle contestazioni dei Carabinieri del NOE per aver fatto utilizzare l’area pubblica di Villanova alle maestranze per deporvi una grande quantità e cumuli di rifiuti di vario genere contravvenendo alla richiesta del Ministero dell’Ambiente di interdire l’area inquinata? Ancora: come spiega il Sindaco l’essersi tanto impegnata per la bonifica dalle scorie Enichem del campo di calcio di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve (al confine con Montemarciano) mentre non ha messo lo stesso impegno per la propria area nel quartiere Villanova? Come mai la GIUSTA sollecitudine nell’indagare le aree esterne al SIN di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve e dell’Azienda Agricola del Poggio non è stata usata anche per indagare le aree esterne all’area pubblica di Villanova dopo che l’acqua di un pozzo privato distante 20 metri dal confine del SIN è stata trovata contaminata da MANGANESE, lo stesso metallo pesante trovato nell’acqua di falda interna al SIN e all’area pubblica? Come mai il Comune di Falconara non ha mai alzato un dito contro i ritardi delle bonifiche nel “Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell’Accordo” di Programma per la Bonifica di cui fa parte dal 2010?

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Il comunicato del Sindaco Stefania Signorini del 13 settembre scorso contro l’immobilismo degli Enti competenti per il mancato utilizzo dei fondi per le bonifiche che riguardano il SIN di Falconara Marittima è stato un tuono oppure si è trattato di un improvvisato schiamazzo condito di bugie? Il Consigliere comunale Loris Calcina lo analizza confrontandolo con il Verbale della Conferenza dei Servizi sul SIN di Falconara M.ma e valutando la tempistica di quel comunicato rispetto all’inchiesta sulle bonifiche dei SIN da parte del quotidiano LA STAMPA. (leggi l’articolo QUI’)

IL DOCUMENTO ( VERBALE CONFERENZA SERVIZI SIN FALCONARA 24/6/2016 )

SULL’IMMOBILISMO DEGLI ENTI COMPETENTI

Il ricordato Accordo di Programma del 2010 che mise a disposizione 3 milioni e 272mila euro per caratterizzare e bonificare le aree inquinate pubbliche del SIN di Falconara è stato firmato anche dal Comune di Falconara Marittima di cui l’attuale Sindaco Signorini è stato sempre Assessore e se è vero che i SOGGETTI ATTUATORI sono l’ISPRA, la Regione Marche e l’ARPA Marche, l’art. 10 istituì il “Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell’Accordo” di cui fa parte – dal 2010 – anche il Comune di Falconara.

Vediamo che cosa poteva fare e NON HA MAI FATTO il Comune in quel Comitato!

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LA PROPAGANDA

Sindaco e Assessore all’Ambiente, “tuonando” all’unisono, hanno detto che “Nel 2016 il Comune ha chiesto ulteriori indagini e ad aprile dello stesso anno è stato predisposto il Piano di indagini integrative, che a giugno ha ottenuto il parere favorevole del Ministero, ma da allora tutto si è bloccato“.

I FATTI

Il 24 giugno 2016 si è svolta l’ultima Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente sul SIN di Falconara e, a proposito dell’area pubblica contaminata di Villanova, dal dettagliato verbale apprendiamo a pag. 7 che è stata ARPA Marche a proporre nuove e corpose INDAGINI INTEGRATIVE:

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Il Comune di Falconara, dopo tutte le indagini di caratterizzazione svolte dall’ARPAM, ebbe un ripensamento sulla utilizzabilità della vecchia palazzina centrale dell’area che, per la finalità pubblico/espositivo ipotizzata, chiese di elaborare l’analisi del rischio anche per la palazzina, come si legge nel verbale:

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Il Ministero dell’Ambiente e l’ARPAM fecero alcune precisazioni sul ripensamento del Comune:

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… ma alla fine il Dirigente del Ministero acconsentì alla richiesta del Comune

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Se questa è la giusta portata dell’azione del Comune di Falconara, la domanda rispetto alla lamentela del Sindaco che “da allora tutto si è bloccato” è la seguente: MA CHE CI STATE A FARE NEL COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO PER LA GESTIONE DELL’ACCORDO?

Più si scava nel Verbale di quella Conferenza dei Servizi, più emergono altre cose: per esempio la GRAVE INADEMPIENZA SULLA SICUREZZA proprio da parte del Sindaco Signorini e della sua Giunta. Infatti il Ministero dell’Ambiente chiese al Comune:

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… e ribadì:

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Invece accadde che il 16 novembre 2018 i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Ancona accertarono che l’Amministrazione Signorini/Barchiesi aveva fatto utilizzare quell’area pubblica alle maestranze della ditta affidataria del servizio di manutenzione del verde pubblico comunale e ad altri per deporvi una grande quantità e cumuli di rifiuti di vario genere. Il NOE procedette al sequestro ed è tutt’ora pendente un procedimento giudiziario. (leggi a tale proposito

https://www.cittadiniincomune.net/2018/11/12/l%e2%80%99area-pubblica-di-via-monti-e-tognetti-villanova-usata-come-discarica-delle-potature-ma-c%e2%80%99e-dell%e2%80%99altro-ecco-le-foto-di-una-ditta-che-ha-scaricato-le-potature-nell%e2%80%99/

Ma c’è dell’altro: il Sindaco Signorini che si è svegliata sul ritardo della bonifica dell’area pubblica di Villanova solo dopo che ha visto finire sui quotidiani nazionali (LA STAMPA) l’ennesima protesta dei falconaresi che continua ad ignorare, deve spiegare come mai la Giunta Brandoni di cui era Assessore è riuscita a spendersi tanto (di concerto con agli Enti del Comitato di Indirizzo e Controllo per la gestione dell’Accordo) per la bonifica dalle scorie Enichem del campo di calcio di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve (al confine con Montemarciano) mentre non ha messo lo stesso impegno per la propria area nel quartiere Villanova!

Non inventiamo nulla, è tutto scritto nel verbale della Conferenza dei Servizi del 24 giugno 2016 che ci dice anche che

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Allora la domanda che facciamo al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di Falconara Marittima è la seguente: come mai la GIUSTA sollecitudine nell’indagare le aree esterne al SIN di proprietà della Parrocchia di Santa Maria della Neve e dell’Azienda Agricola del Poggio non è stata usata anche per indagare le aree esterne all’area pubblica di Villanova dopo che l’acqua di un pozzo privato distante 20 metri dal confine del SIN è stata trovata contaminata da MANGANESE, lo stesso metallo pesante trovato nell’acqua di falda interna al SIN e all’area pubblica?

TEMPISTICA E TEMPISMO DEL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO E DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE

Il comunicato stampa del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente del 13 settembre è stato diffuso dopo che il 12 settembre il quotidiano nazionale LA STAMPA aveva rilanciato il problema delle mancate bonifiche nei SIN con annessa intervista di una attivista di Ondaverde Onlus e Comitato Mal’Aria Falconara. Lo stesso articolo de LA STAMPA aveva anche annunciato il flash mob nazionale delle magliette bianche del 14 settembre (3 ORE PER LA VITA) promosso dai cittadini di Falconara M.ma, Augusta, Gela, Livorno, Taranto e Manfredonia. Ciò che il Sindaco e la sua Giunta avevano ignorato nonostante una settimana di pubblicità sui siti social, si stava fragorosamente materializzando mentre il Sindaco aveva scelto di aderire alla inaugurazione della Corporate Academy del Gruppo petrolifero API. Così, il Sindaco ha tentato di “mettere una pezza” alla sua scelta palesemente sbilanciata verso il Gruppo API e, dato che il pomeriggio del 12 settembre doveva incontrare il Direttore dell’ARPAM Marchetti per altri argomenti, ha preso la palla al balzo per DENUNCIARE che «È il momento che gli enti competenti escano dall’immobilismo e utilizzino i fondi già stanziati per bonificare il nostro territorio, che attende da troppo tempo” e ANNUNCIARE “un incontro con i tecnici di Arpam che si occupano di bonifiche e i tecnici della Regione Marche” che un minuto prima aveva attaccato!

È istituzionalmente molto singolare che un Sindaco CHE HA GIÀ CONVOCATO Regione ed ARPAM sulla questione bonifiche, li attacchi pubblicamente accusandoli di annoso immobilismo prima di confrontarsi e, soprattutto, sapendo di sedere insieme nel COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO PER LA GESTIONE DELL’ACCORDO! Ovviamente la necessità del Sindaco Signorini di recuperare credibilità sul tema delle bonifiche mancate sulle quali i cittadini sono due passi avanti a lei, l’ha portata a quell’improvvisato schiamazzo … Comunque, con la Regione si saranno sicuramente capiti e chiariti al light lunch del Gruppo API!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF

Raffineria aperta – Corporate Academy: i motivi del rifiuto all’invito del Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF. Calcina: “Ci sono almeno quattro motivi maturati negli ultimi 18 mesi che riguardano senza dubbio anche il Sindaco di Falconara Marittima, il Presidente della Regione Marche e il Direttore Generale dell’ARPA Marche. Purtroppo, loro che sono i CONTROLLORI e i TUTORI DELLA SALUTE DEI CITTADINI fanno spallucce a quei reiterati e sprezzanti comportamenti del CONTROLLATO – API raffineria – e si avvieranno ad un inutile tour esclusivo in raffineria e al tavolo del light lunch. La loro ignavia è la forza di API raffineria”

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lucisano.JPGAPI raffineria, per il tramite della Segreteria Generale del Comune di Falconara Marittima, ha rinnovato l’invito e sollecitato un riscontro da parte dei Consiglieri Comunali a partecipare all’evento Raffineria Aperta | Corporate Academy. Anche con messaggi personali.

Quelle che seguono sono le motivazioni del rifiuto del nostro Consigliere comunale inviate alla R.S.V.P. segreteria.eventi@gruppoapi.com

Il sottoscritto Loris Calcina, Capogruppo e Consigliere comunale delle liste civiche CiC/FBC/SAF, non parteciperà a Raffineria Aperta – Corporate Academy, per i seguenti motivi.

1)      Non accettiamo l’invito da chi, il 12 aprile 2018, ha comunicato l’emergenza del tetto flottante del serbatoio TK61 iniziata l’11 aprile soltanto dopo che per ore e ore i cittadini segnalarono le ammorbanti esalazioni di benzene e composti organici volatili (COV). ISPRA e Ministero dell’Ambiente hanno accertato il “ritardo nella comunicazione dell’evento” in violazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale!

2)      Non accettiamo l’invito da chi mentì scrivendo (Vostro Prot. 329/2018) che “entro la giornata di domani 13 aprile, la situazione verrà ripristinata. Nel transitorio, seppur improbabili, potrebbero verificarsi fenomeni di odore percepibili nelle aree limitrofe alla raffineria“. Le esalazioni si protrassero in tutta Falconara fino al 18 aprile 2018 con picchi orari di benzene oltre i 100µg/mc e continuarono per settimane a seconda della direzione dei venti.

3)      Non accettiamo l’invito da chi, ancora il 20 aprile 2018 sul proprio blog aziendale, scrisse di “un trafilamento di petrolio dal tettodel Tk61 evitando di dire che invece si trattava di VIRGIN NAFTA (benzina semilavorata) che per sua natura aveva generato esalazioni di benzene ed idrocarburi ben più intense del petrolio grezzo!  https://blograffineria.gruppoapi.com/eventi-odorigini-dal-serbatoio-tk61-episodio-chiuso/

4)      Non accettiamo l’invito da chi soltanto il 16 novembre 2018 e soltanto per assolvere alla diffida del Ministero dell’Ambiente verificò e programmò la manutenzione delle tenute secondarie ammalorate di 3 serbatoi di benzina e 3 serbatoi di grezzo che, da anni, stavano generando esalazioni di benzene e COV segnalate da migliaia di cittadini falconaresi.

5)      Non accettiamo l’invito da chi – l’Ing. Bartolini e l’Ing. Cogliati –  nel corso delle audizioni presso la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, ha infondatamente attribuito a me personalmente e ad Ondaverde Onlusche gli idrocarburi totali trovati nell’acqua di falda del pozzo privato adiacente alla ex caserma Saracini provengono o potrebbero provenire per migrazione dalle acque di falda sottostanti la raffineria API“. La stessa Relazione di Ondaverde firmata da me e consegnata ai Commissari della Commissione Bicamerale confermano l’infondatezza di quanto attribuitoci e testimonia il solo ed unico scopo denigratorio delle affermazioni degli Ingegneri Bartolini e Cogliati ancora più gravi, se possibile, perché consegnate a Parlamentari della Repubblica con cui i cittadini cercano di interloquire con competenza. Il 13 dicembre 2018 in Regione, ho consegnato anche a mano (con tre testimoni presenti) la richiesta di rettifica all’Ing. Bartolini, ma l’onestà intellettuale e la buona educazione sono merce rara. Per cui ora, di fronte a quei Parlamentari, il sottoscritto e Ondaverde Onlus saremo ricordati come quelli che, pur di incolpare la raffineria, hanno tentato di dimostrare che l’acqua va in salita (cit. dal verbale dell’Ing. Bartolini).

Questi sono i motivi – soltanto dell’ultimo anno – che ci fanno dire NO al Vostro invito.

Ma a ben guardare, ad eccezione del numero 5), gli altri quattro motivi riguardano inequivocabilmente anche il Sindaco di Falconara Marittima, il Presidente della Regione Marche e il Direttore Generale dell’ARPA Marche.

Purtroppo, loro che sono i CONTROLLORI e i TUTORI DELLA SALUTE DEI CITTADINI fanno spallucce a quei reiterati e sprezzanti comportamenti del CONTROLLATO – API raffineria – e si avvieranno ad un inutile tour esclusivo in raffineria e al tavolo del light lunch.

La loro ignavia è la Vostra forza!

Distinti saluti

Loris Calcina

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Ma ENAC ed AERDORICA sono state informate del progetto del nuovo appostamento fisso da caccia per uccelli acquatici distante poco più di 1000 metri dalla pista dell’Aeroporto delle Marche a Falconara M.? Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha inviato una informativa e una richiesta di valutazione alla Direzione centrale dell’ENAC, all’AERDORICA, alla Direzione Aeroportuale Regioni Centro e alla Direzione Operazioni Centro di ENAC. “Lette le Linee guida dell’ENAC relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli aeroporti, ritengo che questo appostamento fisso da caccia debba innanzitutto essere valutato dall’Ente poiché potrebbe esistere il rischio di un impatto tra un aeromobile e i volatili attratti dal laghetto artificiale” ha dichiarato il Consigliere Calcina.

doppio-simbolo.JPG Le zone umide come i laghetti costruiti per uso ricreazionale rappresentano una potente fonte attrattiva per tutti i generi di fauna selvatica potenzialmente pericolosa per la navigazione aerea”!

E’ quanto scritto nelle Linee guida dell’ENAC relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli aeroporti che continua: “Non si dovrebbero realizzare bacini artificiali, laghetti e qualsiasi altro impianto (…) nelle vicinanze di un aeroporto (…) Popolazioni di uccelli con abitudini acquatiche sono concentrate lungo zone acquose e laghetti che possono essere regolarmente usate come rifugi notturni da decine di migliaia di gabbiani ed altre specie. Per i suddetti motivi la realizzazione di queste zone umide a distanze inferiori a 13 km dagli aeroporti dovrebbe essere valutata da esperti caso per caso”.

Ho misurato con google earth la distanza tra la pista dell’aeroporto R. Sanzio e la zona in località Vallata del Molino dove si vorrebbe realizzare l’appostamento fisso da caccia per uccelli acquaticiha dichiarato Loris Calcina,ed ho verificato che li separano poco più di 1250 metri. Se ho ben interpretato il Regolamento dell’ENAC, 1250 metri mi sembrano pochi per escludere il rischio di un impatto tra un aeromobile e i volatili attratti dal laghetto artificiale dell’appostamento (Wildlife strike)”.

Il Consigliere delle civiche CiC/FBC/SAF ha inviato una nota informativa all’ENAC e alla Società AERDORICA ed ha chiesto un’attenta e competente valutazione dei rischi connessi all’attività dell’appostamento di caccia, a salvaguardia della popolazione residente e a tutela dell’aviazione civile nel suo insieme.

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Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

Perché Prefettura e CTR Marche continuano ad escludere l’inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di un serbatoio contenente benzina, grezzo o virgin nafta dagli incidenti rilevanti che devono far attivare il Piano di Emergenza Esterno a tutela della popolazione? Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF ha inviato una nota al Prefetto, ai vertici dei Vigili del Fuoco (CTR Marche) e al Sindaco Signorini chiedendo di sanare questa mancanza poiché quell’incidente si è verificato 2 volte in 19 anni ed ha ammorbato la città con esalazioni di sostanze pericolose per la salute. Calcina: “Non si può continuare ad ignorare che quell’incidente dell’11 aprile 2018 è prefigurato dall’art. 3 del Decreto Seveso e che già con il primo, verificatosi il 28 giugno 1999, gli stessi VVF lo avevano catalogato di categoria 2 con necessaria attivazione del PEE! L’ho già documentato al Sindaco di Falconara M.ma in sede di Commissione il 29/10/2018 ma non ho notizia di azioni incisive a tale riguardo!”.

doppio-simbolo.JPGIl Piano di Emergenza Esterno per incidenti che possono accadere in raffineria API rischia di sottovalutare la parte relativa alle emissioni chiaramente indicata dall’art. 3 comma 1 lett. o) del Decreto Seveso (D.lgs. 105/2015) il quale recita: “è incidente rilevante un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento soggetto al presente decreto e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose.

uscita-di-emergenza.JPGPer questo motivo il Consigliere comunale delle liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e Siamo Falconara Sinistra in Comune – Loris Calcina – ha invitato il Prefetto di Ancona, il Presidente e i Componenti del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche e il Sig. Sindaco di Falconara M. a:

1)      prescrivere ad API raffineria di aggiungere tra gli INCIDENTI DI RIFERIMENTO PER LA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA del proprio Rapporto di Sicurezza quello dell’inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di serbatoio contenente prodotto di categoria A, con fuoriuscita del prodotto sul tetto, con o senza incendio del prodotto infiammabile stesso.

2)      Come conseguenza del punto 1) di inserire nel Piano di Emergenza Esterno (SEZIONE 2. SCENARI INCIDENTALI – allegato 2.1 “Eventi incidentali con impatto verso l’esterno”) l’incidente sopraccitato con le valutazioni relative anche agli scenari di “rilascio in fase di gas, vapore o liquido” di sostanze pericolose contenute nei serbatoi.

Il Consigliere Calcina ha dichiarato:

Ho appurato con sorpresa che quell’incidente verificatosi per due volte nel giro 19 anni – il 28 giugno 1999 al TK62 e l’11 aprile 2018 al TK61 – non è compreso tra quelli che devono far scattare il PEE. Ho dedotto che la non previsione del PEE dipende dal fatto che quell’incidente rilevante non è contemplato tra quelli individuati dall’API nel suo Rapporto di Sicurezza.

Ma l’inclinazione del tetto galleggiante di un serbatoio È UN INCIDENTE RILEVANTE inerente l’attività di stoccaggio e di movimentazione della raffineria che sia a giugno 1999 sia ad aprile 2018 ha avuto origine da sviluppi incontrollati dell’attività stessa della raffineria e hanno determinato un’emissione di sostanze pericolose (grezzo nel 1999 e virgin nafta nel 2018) dando luogo ad un pericolo grave, immediato e differito per la salute umana“.

Continua il Consigliere di FBC/CiC/SAF:

Che quello scenario incidentale sia rilevante e necessiti l’attivazione del PEE è confermato da due documenti incontrovertibili:

A)    la Relazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona – Ufficio Prevenzione Incendi (Prot. 13541) del 12 luglio 1999, che a seguito dell’inclinazione del tetto flottante del serbatoio TK62 con fuoriuscita di petrolio grezzo scrisse:

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B)    La dichiarazione del Direttore della Protezione Civile Marche – Dott. David Piccinini – nel corso della Commissione consiliare IV^ di Falconara M. del 18 aprile 2018: ERA OGGETTIVAMENTE UN INTERVENTO DA PIANO DI EMERGENZA ESTERNO“!

Aggiungo che il lasso di tempo di 19 anni nel verificarsi dello stesso incidente indica una frequenza alta che non può essere sottovalutata, soprattutto se sia nel 1999 sia nel 2018 si sono diffuse forti esalazioni di idrocarburi e benzene che – in particolare nel 2018 – ha interessato tutta la città per 6 giorni consecutivi”.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF aveva già consegnato al Sindaco Signorini  in sede di Commissione consiliare IV^ del 29 ottobre 2018 la Relazione dei VVF del 1999 con preghiera di intervenire – in quanto componente del Comitato Tecnico Regionale delle Marche Prevenzione Incendi – affinché quello scenario incidentale fosse inserito tra quelli previsti nel RdS del Gestore e, conseguentemente, nel PEE.

leggi la pee-lettera-aperta-con-osservazioni-e-richieste-del-consigliere-comunale-di-falconara-cic-fbc-saf.pdf

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