L’Assessore Barchiesi tutela l’ambiente come chi cura una malattia cronica con l’aspirina!
Recentemente l’Assessore Barchiesi ha scomodato addirittura Greta Thunberg per dimostrare che anche l’Amministrazione comunale di Falconara Marittima sta facendo la sua intensa battaglia per la tutela dell’ambiente.
Il riferimento fa alquanto sorridere visto che le sole azioni di cui la citata Amministrazione è stata capace in 12 anni, in continuità col decennio Brandoni, sono state:
– Montare le lampade al led per l’illuminazione pubblica
– Realizzare la pista ciclabile: si riferisce al tratto lungo appena 500 metri in via Bixio rimasto monco del tragitto di ritorno
– Il potenziamento del piedibus (che in vero è stato possibile grazie al volontariato di tanti genitori)
In un Comune come quello di Falconara Marittima, dove i tassi di malattia e morte da inquinamento ambientale sono superiori alla media nazionale, come ormai certificato da 4 indagini epidemiologiche, l’Assessore pensa davvero di servire il bene della comunità con interventi marginali?
L’inadeguatezza e la leggerezza con cui si sta affrontando la questione sarebbero disarmanti se non fossero allarmanti.
Ci troviamo pertanto, di nuovo, a dover ricordare all’Assessore Barchiesi che è ora scossa di pretendere dai soggetti che costituiscono la fonte principale di danno ambientale nel nostro territorio, interventi primari per la rimozione delle cause dell’inquinamento.
Nel contesto Falconarese, la problematica ambientale versa in condizioni tragiche ed è inammissibile che le sole azioni intraprese si limitino alle lampade al led o a 500 metri di pista ciclabile. Ci sembra quasi una presa in giro. Che impatto possono avere queste minime misure sui livelli di inquinamento dell’aria, del suolo e delle falde acquifere falconaresi?
Nessuno.
Come sempre, come ormai da un decennio abbondante, la popolazione è sacrificata sull’altare dell’incapacità e della remissività con i poteri forti.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune
BYPASS FERROVIARIO: pubblichiamo l’intervento di accusa del Consigliere comunale Loris Calcina in Consiglio Comunale del 20 marzo 2019 che, documenti alla mano, ha inchiodato Sindaco, Assessore Rossi, Brandoni, Giunta e maggioranza alle proprie RESPONSABILITA’ NELL’AVER SOSTENUTO L’OPERA SIN DAL 2008. “Tutti possono rimettere in discussione il progetto” disse in Consiglio comunale l’Ing. Luciano Frittelli di RFI (25/7/2008)! Per tutta risposta, il 25 marzo 2009 l’allora Sindaco Brandoni e l’intera Giunta (Signorini compresa) consegnarono al Ministero delle Infrastrutture il parere favorevole al progetto definitivo del bypass. Solo questa è la verità, scritta nei documenti! Il resto sono BUGIE!
Quando parliamo di arretramento della line ferroviaria parliamo di tutto il territorio, di un altro futuro, di benessere collettivo e interesse pubblico. Quando parliamo del bypass ferroviario parliamo di soffocamento del futuro, di interesse privato su territorio pubblico.
Quello che fin dal Consiglio Comunale del 25 luglio 2008 il Viceministro Sen. Mario Baldassarri, l’Amministratore Delegato Mauro Moretti e Voi tutti – compreso l’attuale Assessore Rossi – avete sostenuto è stata la politica dei due tempi: prima il bypass (o bypassino come lo chiamava il Viceministro) poi l’arretramento!
E siccome non siete degli sprovveduti, pertanto siete in malafede quando l’avete sostenuta e quando, ancora oggi, continuate a sostenerla.
Perché tutti sapete che è progettualmente ed economicamente impensabile, improponibile, ridicolo dire ai cittadini di spendere 174Milioni di Euro per fare il bypass ora e poi, dopo qualche anno, buttarne all’aria un pezzo per realizzare l’arretramento con altro denaro! Come è impensabile, improponibile, ridicolo buttare via pezzi di linea ferroviaria dopo pochi anni dalla loro realizzazione!
Quando in quel CC l’allora capogruppo consiliare Clemente Rossi disse:
aveva già abbracciato la linea governativa calata dal Viceministro e, nello stesso tempo, si era costruito l’alibi per assecondare il progetto del bypass.
Rossi come tutta la Giunta di allora e di oggi.
La bugia che oggi andate ripetendo come un mantra del “io sono stato sempre contro il bypass” ve la siete costruita da quel 2008 e si basa sullo scaltro assunto che il Viceministro Sen. Baldassarri vi impose come ordine di scuderia (Viceministro e Amministrazione Brandoni erano sotto la bandiera governativa del Popolo della Libertà ) ufficialmente in quel CC del 25 luglio 2008: il bypass come propedeutico all’arretramento della ferrovia adriatica che il Viceministro vi fece credere di poter infilare sotto la collina di Falconara Alta per farla sbucare all’Aspio. Dico ufficialmente, perché il Viceministro aveva già tracciato la linea di difesa governativa dell’attuale bypass molto prima e la ribadì in un’intervista al Messaggero il 25 aprile 2008 e poi in Consiglio Comunale.
Nell’intervista al Messaggero del 25 aprile 2008 il Senatore e Viceministro mescolava sapientemente alcune verità (tipo lo sblocco dello sviluppo urbanistico e turistico della costa oppure i miliardi di euro sprecati per continui i lavori ferroviari nella zona in frana di Ancona) con l’enorme bugia “intanto costruiamo il bypass, poi verrà l’arretramento!”
Una pozione magica che Voi tutti avete bevuto e che ancora oggi riproponete ad un’opinione pubblica a cui – dal 2008 – non avete mai dato uno straccio di strumento per capire la logica dell’opera, in che punto rischioso si farà, con quali conseguenze per il futuro. Riportava il Messaggero del 25 maggio 2008: “Arretramento della ferrovia tra Marina di Montemarciano e l’Aspio, Ferrovie pronte a rilanciare il progetto. Il progetto preliminare presentato da Rfi agli enti locali prevede l’arretramento della vecchia linea ferroviaria costruita un secolo fa lungo la spiaggia. «La società Ferrovie – ha concluso il senatore – partirà dal tratto Marina di Montemarciano-Castelferretti, in coerenza con il progetto dell’arretramento»“.
Rendetevi conto che cosa vi ha raccontato il Sen. Baldassarri: RFI che aveva fatto il progetto preliminare del bypass (il quale aveva avuto il primo OK del CIPE nel 2005), secondo il Viceministro aveva anche fatto un altro progetto preliminare per l’arretramento della stessa tratta ferroviaria.
Qualcuno si è posto la domanda di quale fosse il senso di far elaborare alla stessa RFI due progetti preliminari distinti sulla stessa tratta ferroviaria?
Qualcuno si è posto il problema che il progetto preliminare dell’arretramento del Sen. Baldassarri non è mai arrivato al CIPE?
E per il fatto che quel progetto preliminare dell’arretramento del Viceministro non è mai arrivato al CIPE, qualcuno si è chiesto se esisteva realmente?
NON ESISTEVA, perché il Viceministro portò qui in Consiglio un’idea – progetto (che anche io e gli amici del Comitato Fiumesino abbiamo visto su carta), MA che è MOLTO MA MOLTO DISTANTE dall’essere un progetto preliminare! E il Viceministro Mario Baldassarri aggiunse in Consiglio Comunale a proposito dell’arretramento:
Vi chiedo perché non avete mai preso le decisioni che vi aveva suggerito il Viceministro?
Perché non avete sollecitato con FORZA il Comune di Ancona, la Regione, la Provincia e il Ministero?
NON AVETE FATTO NULLA, a partire da quel Consiglio Comunale che faceste concludere senza una presa di posizione ufficiale del Consiglio stesso, senza una votazione che dicesse OK, vogliamo l’arretramento di Baldassarri o quello del Presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli.
NULLA, perché tutto era già pianificato! Eravate già d’accordo con la linea governativa del Viceministro.
E allora, guardandolo da distante, quello snodo che fu il Consiglio Comunale del 25 luglio 2008 è servito solo per usare l’alibi del futuro arretramento al fine di poter approvare il bypass altrimenti impresentabile.
E infatti lo approvaste alla Conferenza dei Servizi presso il Ministero delle Infrastrutture il 25 marzo 2009 con le seguenti parole dell’allora Sindaco Brandoni che vi rappresentava tutti:
E quando dite che non potevate fare altrimenti, MENTITE. L’Ing. Frittelli di RFI – sempre nel famoso Consiglio Comunale del 25 luglio 2008 – disse chiaramente:
AVETE AVUTO LA CONCRETA POSSIBILITA’ DI DIRE NO, DI FERMARE IL PROGETTO DEFINITIVO DEL BYPASS MA AVETE SCELTO DI NON FARLO!
Anzi, la vostra approvazione del progetto definitivo aveva la sua bella foglia di fico scritta nella Delibera di Giunta n° 45 del 10 marzo 2009 citata dal Sindaco che recitava
L’AUSPICIO, appunto!
L’AUSPICIO o la SPERANZA in politica e nell’amministrazione della cosa pubblica non sono categorie ammesse!
O si lotta con le possibilità date affinché si realizzi la migliore opzione per i cittadini e il territorio, oppure il resto sono chiacchiere.
Ed infatti la differenza tra chi pronuncia AUSPICI e chi lotta realmente si è palesata niente meno che in Parlamento. I cittadini dei comitati e Ondaverde e del M5S andarono in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, DA SOLI! guarda su https://www.youtube.com/watch?v=C-pUAisAYsY
Rossi e Signorini e le Giunte in cui siete stati sempre presenti non hanno mai neanche chiesto di esprimere la loro presunta contrarietà al bypass nonostante che avessero schierati tutti i loro padrini politici del Popolo delle Libertà in maggioranza di Governo, in Senato e in Parlamento!
Una prova ulteriore di quanto deliberatamente fuorviante e ingannevole sia stato il vostro comportamento amministrativo e politico su bypass e arretramento ferroviario, si palesò il 7 maggio 2014. Rispondendo all’interrogazione di Cittadini in Comune che chiedeva conto dell’arretramento, il Sindaco Brandoni a nome dell’intera Giunta di cui facevano parte Rossi e Signorini confermò implicitamente con le seguenti parole la bufala dell’arretramento del Viceministro Sen. Mario Baldassarri che tutti voi avevate abbracciato e che ancora oggi continuate evocare:
E, sempre in quella risposta, Brandoni giustificò con le seguenti parole l’accettazione del bypass ferroviario:
La realtà è nei documenti!
DOPPIOGIOCHISMO, BUGIE, DISINFORMAZIONI in 10 anni di Amministrazione Brandoni continuano con l’Amministrazione Signorini!
NESSUNO tra voi Amministratori, tantomeno Rossi, ha MAI fatto una mossa autorevole contro l’opera del bypass ferroviario.
Ecco dove sta la contradditorietà, la mancanza di lealtà dell’Assessore Rossi e della Giunta.
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SAF
Villanova e demolizioni per il bypass ferroviario: di fronte alla cancellazione di una ottantina di parcheggi, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha scritto e suggerito al Sindaco di accordarsi con ITALFERR per far parcheggiare i residenti nell’area che ha acquistato dal Comune nel 2017! “Almeno si attenui ai residenti 2 mesi di disagio per non avere più un posto dove parcheggiare la propria auto!”.
Dato che l’Ordinanza Dirigenziale N° 42 del 15/03/2019 del Comune di Falconara M. ha stabilito l’eliminazione di una ottantina di parcheggi e il cambio della viabilità nella zona del quartiere Villanova che sarà interessata dalle demolizioni di decine di appartamenti per far posto al bypass ferroviario, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha inviato una p.e.c. urgente al Sindaco con la quale chiede di evitare ai residenti almeno il disagio della mancanza di parcheggio per le proprie auto. Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato: “Ho scritto al Sindaco che il disagio per la mancanza dei parcheggi che si estenderà dal 21 marzo prossimo fino al 25 maggio può essere attenuato se l’Amministrazione tenterà un accordo con ITALFERR per la disponibilità come parcheggio residenti dell’area acquistata dalla Società ferroviaria nel 2017. A tale proposito voglio ricordare che quella era l’area della ex Nord Legno che alla fine degli anni ’80 fu donata dalla Famiglia Angeloni di Villanova al Comune di Falconara, area che NON FU MAI VALORIZZATA PER LA CITTADINANZA! Nel 2017, infine, a causa del tracciato del bypass ferroviario, l’Amministrazione comunale Brandoni l’ha ceduta ad ITALFERR, la quale l’ha acquisita con Decreto di esproprio per la somma di circa 40.000 €. In questa triste parabola di un’area che un privato donò generosamente al pubblico, si legge la sciatteria e l’attitudine servile di tutte le Amministrazioni comunali“.
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF
Sgangherato tentativo della Presidente di Commissione Giorgia Fiorentini di difendere il NON OPERATO di Brandoni! La protesta dei Consiglieri di minoranza nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale non ha nulla a che vedere con il PEE API a cui abbiamo concretamente collaborato con 4 pagine di suggerimenti nella Commissione del 29 ottobre 2018. Siamo amareggiati dalla scorrettezza della Presidente Fiorentini alla quale nessuno dei componenti della Commissione aveva contestato nulla quando ci informò che sarebbe stata assente dal 3 al 10 marzo per la settimana bianca quando TUTTI SAPEVANO CHE IL PEE ERA GIÀ ARRIVATO IN COMUNE DALLA PREFETTURA IL 27 FEBBRAIO. “L’abbronzatura con cui ci ha accolto nella Commissione del 12 marzo ci aveva fatto sperare in una valutazione più distesa e obiettiva dello scandaloso operato di Brandoni!” ha dichiarato il Consigliere Calcina. Pubblichiamo il documento che attesta che il PEE API è arrivato in Comune il 27 febbraio.
Sgangherato tentativo della Presidente di Commissione Giorgia Fiorentini di difendere il NON OPERATO del Presidente Brandoni!
La protesta dei Consiglieri di minoranza nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale non ha nulla a che vedere con il PEE API a cui abbiamo concretamente collaborato con 4 pagine di suggerimenti nella Commissione del 29 ottobre 2018, di cui ancora non è stato pubblicato il verbale! ( leggi quì le proposte di modifica del PEE di CiC/FBC/SAF )
Siamo amareggiati dalla scorrettezza della Presidente Fiorentini alla quale nessuno dei componenti della Commissione aveva contestato nulla quando ci informò che sarebbe stata assente dal 3 al 10 marzo per la settimana bianca quando TUTTI (Sindaco, Assessori e Dirigenti) SAPEVANO CHE IL PEE ERA GIÀ ARRIVATO IN COMUNE DALLA PREFETTURA IL 27 FEBBRAIO.
“L’abbronzatura con cui ci ha accolto nella Commissione del 12 marzo ci aveva fatto sperare in una valutazione più distesa e obiettiva dello scandaloso operato di Brandoni!” ha dichiarato il Consigliere Calcina.
Nel frattempo, dopo la nostra contestazione, in 24 ore sono stati pubblicati un verbale della Commissione III^ (del 15/1/2019), un verbale della Commissione VI^ (del 22/1/2019) e un verbale in Commissione II^ del 12/2/2019 (che però è la copia di quello già pubblicato per la Commissione IV^ in quanto le riunioni delle Commissioni erano congiunte). Quindi, rispetto al totale di 29 Commissioni svolte fino al 12 marzo 2019, i verbali pubblicati sono saliti da 6 a 8!
Pubblichiamo il documento che attesta che il PEE API è arrivato in Comune il 27 febbraio.
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF
I Consiglieri comunali di minoranza di Falconara M. (CiC/FBC/SAF – PD – LEGA – M5S) hanno formalmente contestato al Presidente del Consiglio Goffredo Brandoni la violazione di Regolamento, dello Statuto comunale e del Testo Unico degli Enti Locali. La nota inviata anche al Prefetto, prefigura la mozione di revoca prevista dall’art. 35 comma 6 della Statuto comunale. Calcina: “Brandoni ha sistematicamente disertato tutte le Commissioni consiliari nonostante il Regolamento preveda la sua partecipazione. In questo modo NON HA RISPETTATO E NON HA FATTO RISPETTARE anzitutto le norme per il funzionamento degli organismi del Consiglio e, così facendo, non ha garantito che la componente di maggioranza non prevaricasse quella di minoranza! Brandoni non ha svolto il suo compito con NEUTRALITA’ che è la garanzia del corretto funzionamento del Consiglio nel suo insieme, senza distinzione tra maggioranza e opposizione”
I Consiglieri comunali della minoranza (CiC/FBC/SAF – PD – LEGA e M5S) hanno formalmente contestato al Presidente del Consiglio comunale di Falconara Marittima – Sig. Goffredo Brandoni – la violazione dei compiti indicati dalla normativa e delle regole comportamentali connaturate alla carica di garante della corretta dinamica politico-amministrativa dell’Ente. ( leggi quì documento con i fatti contestati )
La contestazione formale è avvenuta nel corso della Conferenza dei Capigruppo consiliari del 13 marzo con un documento scritto che è stato inviato anche al Prefetto di Ancona.
La contestazione del Presidente Brandoni si basa su fatti documentati che concretamente fanno riferimento a violazioni del Regolamento del Consiglio comunale, dello Statuto Comunale e del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000).
Brandoni ha sistematicamente disertato tutte le Commissioni consiliari nonostante il Regolamento preveda all’art. 42 comma 4 che “Il Sindaco e il Presidente del Consiglio partecipano ai lavori delle Commissioni Consiliari permanenti senza diritto di voto“!
Con questo comportamento Brandoni non può rendersi conto dell’ostruzionismo che alcuni Presidenti di Commissione hanno adottato pur di non approfondire e discutere problematiche suggerite dai Consiglieri di minoranza.
Con la sua assenza Egli non si è reso conto della mancanza di verbalizzazioni in alcune Commissioni oppure del notevole ritardo (di mesi!) nell’affrontare in Commissione alcune problematiche importanti per la città (rischio idrogeologico – barriere fonoassorbenti di RFI) nonché nella trasmissione di documentazione utile per capire ed approfondire le problematiche.
In questo modo il Presidente Brandoni non ha preso alcuna iniziativa necessaria affinché il Consiglio Comunale sia messo in grado di esercitare con efficacia le funzioni ad esso attribuite dalla Legge; non ha adottato alcuna iniziativa utile per consentire ai Consiglieri l’acquisizione di notizie, informazioni e documenti ai fini dell’espletamento del mandato!
Né, essendo costantemente assente, ha promosso e coordinato l’attività delle Commissioni Consiliari, anche mediante la consultazione dei Presidenti delle Commissioni, cosa che gli avrebbe permesso di evitare che alcuni Presidenti evitassero di convocare Commissioni su argomenti scomodi per la maggioranza.
Brandoni è venuto meno al compito di direzione della generale attività consiliare che si esplica non solo in aula ma anche fuori dei lavori in aula (Commissioni).
Brandoni NON HA RISPETTATO E NON HA FATTO RISPETTARE anzitutto le norme statutarie, il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e, così facendo, non ha garantito che la componente di maggioranza non prevaricasse quella di minoranza!
Brandoni ha fatto venir meno quella direzione competente e neutrale che sta a garanzia del corretto funzionamento del Consiglio nel suo insieme, senza distinzione tra maggioranza e opposizione.
Infine, l’ultimo fatto che riguarda il prossimo Consiglio comunale – deciso nel ristretto ambito dei Consiglieri di maggioranza e annunciato via whatsapp saltando a piè pari i compiti della Conferenza dei Capigruppo consiliari – ha evidenziato non solo l’ennesima violazione del Regolamento del Consiglio (art. 3), ma ha mostrato la NON NEUTRALITA’ del Presidente del Consiglio.
Brandoni ha assunto un comportamento incompatibile con il RUOLO ISTITUZIONALE SUPER PARTES attribuito al proprio ruolo da tutta la giurisprudenza, “comportamento che pone in luce la effettiva violazione di regole comportamentali connaturate alla carica di garante della corretta dinamica politico amministrativa dell’Ente comunale“.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in comune
RISCHIO ALLUVIONE CASTELFERRETTI: Entro il 2019 il Consorzio di Bonifica inizierà “l’ampliamento delle sezioni idrauliche” dei fossi San Sebastiano, Cannettacci, Rigatta e Liscia” MA E’ STATA MESSA IN DISCUSSIONE LA REALIZZAZIONE DELLE “CASSE DI ESPANSIONE DELLE PIENE” PER RALLENTARE L’ACQUA PROVENIENTE ALLE SPALLE DI Castelferretti! La contestazione del Consigliere Calcina in Commissione consiliare: “A tutt’oggi non esistono progetti ALTERNATIVI a quello delle casse di espansione. Pertanto la messa in sicurezza idraulica della zona compresa tra Castelferretti e Fiumesino può essere efficace ed efficiente solo garantendo sia il deflusso delle acque a valle dell’abitato, sia regimando le acque a monte con le casse!” Infine le opere sul fosso Rigatta: “I costi dell’opera progettata dal Consorzio devono essere a carico dei responsabili del restringimento del fosso, cioè API raffineria e ANAS. E’ scandaloso e inaccettabile usare denaro pubblico!”. Un’Amministrazione comunale sbandata, si adegua al progetto del Consorzio di Bonifica e dimentica l’importanza delle casse d’espansione!
RISCHIO ALLUVIONE: è stata messa in discussione la realizzazione delle “casse di espansione delle piene” per rallentare l’acqua proveniente alle spalle di Castelferretti!
Dal 2013 c’è il progetto definitivo, ma i 3.100.000 € stanziati sono fermi non si sa dove.
Entro il 2019, su incarico del Commissario Straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico Luca Ceriscioli, il Consorzio di Bonifica inizierà a realizzare opere di “ampliamento delle sezioni idrauliche, regolazione delle portate e sistemazione dei nodi di immissione tra i fossi San Sebastiano, Cannettacci, Rigatta e Liscia” che dovrebbero garantire il deflusso delle acque a valle dell’abitato di Castelferretti.
Ma con quelle opere, il problema dalle acque provenienti da monte – concausa delle alluvioni patite dai Castelfrettesi – rimane irrisolto!
In Commissione consiliare II^ (12/2/2019), le sole civiche CiC/FBC/SAF lo hanno contestato al Presidente e all’Ingegnere del Consorzio di Bonifica.
Il Consigliere Calcina ha fatto verbalizzare che a parere di CiC/FBC/SAF “senza la protezione dell’abitato di Castelferretti dalle acque provenienti da monte tramite le “casse di espansione delle piene” (con lo scopo di rallentare l’acqua proveniente da quel versante), il solo miglioramento del deflusso delle acque a valle dell’abitato rischia di non essere sufficiente per Castelferretti“, e ha aggiunto che “i due progetti (casse di espansione e regimazione idraulica) non sono alternativi MA COMPLEMENTARI E AMBEDUE NECESSARI. Non esiste un primo e un secondo tempo di intervento“.
Ambigua e autolesionista la posizione dell’Amministrazione comunale che con DGC Nr. 338 dell’11/10/2018 ha preso atto del progetto del Consorzio di Bonifica e contemporaneamente ha dichiarato che “viene completamente rimessa in discussione la realizzazione delle casse d’espansione previste nel progetto definitivo redatto dall’Autorità di Bacino Regionale e dalla Provincia di Ancona“.
Ambigua perché, da sempre, ha sostenuto la realizzazione delle casse di espansione addirittura con Delibera del Consiglio comunale n. 74 del 28 novembre 2014 che approvò la “la proposta di “Variante al PRG per la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idraulico”.
Autolesionista perché non esiste alcun Atto né della Provincia, né della Regione né del Comune che dichiara superato il progetto della casse di espansione per le piene per cui, se dovesse verificarsi un’alluvione determinata dalla massa d’acqua affluente alle spalle di Castelferretti, la mancata realizzazione delle opere di rallentamento (casse) indicherebbe immediatamente la responsabilità di tutti gli Enti che non le hanno fatte realizzare o ne hanno ritardata la realizzazione (a tutt’oggi 6 anni!!).
Sarebbe una magra consolazione per i cittadini che dovessero essere danneggiati.
FOSSO RIGATTA: con il progetto del Consorzio di Bonifica le criticità di smaltimento delle situazioni di eccessiva portata di acqua causate dai privati (ANAS e API raffineria), verranno sanate con i soldi pubblici!
CiC/FBC/SAF sostengono, al contrario, che o i responsabili elimineranno definitivamente con un loro progetto e a loro spese le criticità causate, oppure dovranno pagare il progetto risolutivo del Consorzio di Bonifica! In totale parliamo di circa 1.600.000 €; il primo stralcio previsto dal Consorzio di Bonifica ammonta a 453.700 €! Con quei soldi pubblici risparmiati, si potrebbe mettere in sicurezza anche la rete dei fossi minori a Castelferretti e Fiumesino.
Da molti anni la situazione critica del fosso Rigatta è stata descritta con chiarezza dall’AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE e, oggi, anche dallo stesso Consorzio di Bonifica (luglio 2018) il quale scrive nella Relazione Illustrativa del progetto che “l’esondazione del fosso Rigatta è da ascrivere alla insufficienza delle sezioni soggette nel tratto terminale ad ulteriori restringimenti di origine antropica (…) Dalla SS16 a mare il tratto terminale del fosso che attraversa la raffineria è completamente intubato con sezioni del tutto insufficienti“.
Quindi, stante la chiara situazione di responsabilità, qualsiasi opera che modifichi il fosso Rigatta al fine di evitarne l’esondazione deve essere a carico dei responsabili del restringimento della sezione che va dalla SS16 al mare attraverso la raffineria API!
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara