Bypass ferroviario: Giunta comunale DOPPIOGIOCHISTA! Oggi dichiara che “la sfida più grande è far sì che l’opera sia resa meno impattante, ottenendo da Rfi opere compensative che permettano di mitigare l’impatto del nuovo tracciato”. Due mesi fa si è impegnata in Consiglio comunale a bloccare l’opera! E’ politicamente e amministrativamente insopportabile sentire la BARZELLETTA della maggioranza riguardo al fatto che l’attuale opera del bypass possa essere complementare ad un futuro arretramento della linea ferroviaria dalla costa.
DOPPIOGIOCHISTI!
In quale altro modo si può qualificare una maggioranza e una Giunta comunale che vota e si impegna in Consiglio (29 ottobre 2018) a “consegnare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la richiesta di immediata sospensione della procedura di approvazione del progetto esecutivo” nonché chiedere “la valutazione della possibilità di perseguire il progetto alternativo di arretramento del tracciato ferroviario“ mentre dopo appena 2 mesi dichiara che “la sfida più grande è far sì che l’opera sia resa meno impattante, ottenendo da Rfi opere compensative che permettano di mitigare l’impatto del nuovo tracciato“? (Assessore Rossi in conferenza stampa il 28 dicembre).
Il DOPPIOGIOCHISMO sul bypass ferroviario della Giunta Signorini ci è apparso con tutta evidenza proprio durante il Consiglio comunale del 29 ottobre nel quale ci siamo rifiutati di votare quella mozione di pura facciata, di maquillage politico dopo che gli stessi Consiglieri e Assessori – con il Sindaco Brandoni – avevano dato l’OK al progetto definitivo (marzo 2009) e non avevano fatto seguire alcuna azione concreta all’impegno di bloccare l’opera assunto nel 2015 proprio in Consiglio comunale grazie ad una mozione di Riccardo Borini (CiC/FBC) proposta dal M5S Falconara.
Va ricordato che nel 2015 non c’era il progetto esecutivo e l’appalto non era stato assegnato.
Al contrario, oggi l’appalto è stato assegnato, c’è il progetto esecutivo, si sono conclusi gli espropri e sono iniziate le opere di demolizione.
Questi sono i motivi per i quali – il 29 ottobre scorso – come Consigliere di CiC/FBC e SAF sono uscito dall’aula del Consiglio comunale al momento del voto per la mozione dei DOPPIOGIOCHISTI (Lega e M5S esclusi).
E’ politicamente e amministrativamente insopportabile sentire la BARZELLETTA della maggioranza riguardo alla fatto che l’attuale opera del bypass possa essere complementare ad un futuro arretramento della linea ferroviaria dalla costa.
Ci sono cittadini che, INASCOLTATI, dicono dal 2002 (Comitati Fiumesino e Villanova e Ondaverde) che questo progetto del bypass è e sarà la NEGAZIONE DEFINITIVA DELL’ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA; lo abbiamo ribadito nel 2008 come Cittadini in Comune in Consiglio di fronte all’AD di Trenitalia Mauro Moretti e al Viceministro Mario Baldassarri; lo abbiamo riaffermato a gennaio 2015 alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati (Comitati – Ondaverde e M5S).
C’è stata l’idea progetto dell’arretramento e di una vera metropolitana di superficie fatta elaborare della Provincia di Ancona nel 2004 …
NULLA: l’Amministrazione Brandoni e i suoi Assessori (tra i quali Signorini, Rossi, Mondaini, Giacanella) si sono impegnati solo per la realizzazione dell’attuale progetto del bypass ferroviario.
Questa è la vera faccia amministrativa e politica della Giunta Signorini.
Il resto sono “chiacchiere e distintivo”!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SAF
Il 9 ottobre scorso il committente RFI e la ditta Ricciardello (esecutrice) hanno iniziato le demolizioni per il bypass ferroviario nel cantiere della ex caserma Saracini di Falconara M. senza l’esposizione della cartellonistica richiesta dal Regolamento Edilizio e dalla Legge antimafia 55/1990. Dopo 2 ore dalla segnalazione del Consigliere Calcina, è intervenuta la Polizia Municipale la quale ha trovato esposti 2 fogli A3 e 1 foglio A4 al posto della segnaletica regolamentare. Per il COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI FALCONARA M. è risultato TUTTO IN REGOLA! Ci risulta OSCURO il criterio con il quale il COMANDANTE DELLA PM valuta il rispetto delle norme. Che cosa accadrebbe a un qualsiasi cittadino falconarese, committente dei lavori di demolizione e ristrutturazione della propria casa (e alla ditta esecutrice) se la cartellonistica di cantiere non fosse esposta? Ecco la “fotostoria” di quanto accaduto il 9 e il 10 ottobre 2018 (oggetto di interrogazione al Consiglio comunale del 19 dicembre scorso)
Per inquadrare tutta la vicenda si deve tenere conto della seguente esigenza fondamentale: lo scopo della pubblicità dei cantieri a mezzo cartellonistica di dimensioni standard, è di far conoscere ai cittadini che cosa si sta costruendo, con quali e quanti soldi, a chi sono affidati gli appalti e i subappalti, ecc. E’ una fonte importantissima di informazioni per il pubblico che ne ha diritto per poter capire – e quindi poi criticare, confrontare, approvare o meno – cosa sta capitando sul territorio in cui vive. Nascondere questi dati o, nel nostro caso della ex caserma Saracini, esporli in una zona di “non facile consultazione” determinando, di fatto, difficoltà di conoscenza, equivale a violare platealmente i diritti della popolazione di conoscere e criticare in base a quanto dettato rispettivamente:
1) dalla Legge n. 55 del 19/03/1990 (art. 18 commi 6 e 12) recante “Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di pericolosità sociale” (necessaria per prevenire le infiltrazioni mafiose negli appalti);
2) dal Regolamento Edilizio del Comune di Falconara M. (art. 40) il quale prescrive che “in tutti i cantieri di lavoro deve essere affissa in vista al pubblico una tabella chiaramente leggibile” con tutti i dati necessari.
9 ottobre 2018: alle ore 10, avvertito dal Presidente del Comitato Fiumesino, ho verificato da via del Conventino l’inizio dei lavori di demolizione della ex caserma Saracini interessata dall’opera del bypass ferroviario. Alla presenza del Presidente stesso e di un cronista di un quotidiano locale, ho scattato le seguenti foto e ho informato telefonicamente sia l’Assessore all’Urbanistica che il Dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Falconara.
Alle ore 11 ci siamo spostati prima all’ingresso principale della ex caserma e poi a quello secondario accessibile da via Caserme/via Conventino con una stradina sterrata (lunga 130 metri): in ambedue le entrate non era stato affisso alcun cartello previsto per i cantieri (come da foto).
Alle ore 12,45 invio una p.e.c. di segnalazione ( leggi e guarda foto quì ) al Sindaco, agli Assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici e al Comandante della Polizia Municipale.
Alle 14,45 la PM esegue il sopralluogo ( QUI’ leggi il Verbale), constatando e fotografando la seguente situazione: sull’ingresso secondario, appiccicato con nastro adesivo, ci sono un foglio A4 con i dati richiesti dalla normativa e due fogli A3 di pericolo (vedi foto seguenti). Il verbale della PM riporta anche che “avendo l’opera uno sviluppo complessivo di circa 5,6 Km i cartelli di cantiere non sono posti in ogni singolo tratto di intervento, ma alla sede del cantiere“.
PRIME CONSIDERAZIONI: La situazione trovata dalla Polizia Municipale alle 14,45 del 9 ottobre VIOLAVA ciò che dispone la normativa per i cantieri. I cartelli devono rispettare forme e indicazioni minime che non sono fogli di carta A3 o A4. Al momento del sopralluogo della PM il 9 ottobre, non c’erano quei cartelli regolari! Come si apprenderà dal prosieguo della “fotostoria”, i cartelli regolari all’ingresso secondario della ex caserma sono comparsi il 10 ottobre, ciò che fa risaltare ancora di più il precipitoso intervento riparatore da parte della ditta Ricciardello Costruzioni eseguito nella stessa mattinata del 9 ottobre, DOPO LE NOSTRE TELEFONATE! Infatti …
10 ottobre 2018: alle 10,30 eseguo un altro sopralluogo e scatto foto insieme al Presidente del Comitato Fiumesino, una residente di Villanova e una giornalista di un quotidiano locale. All’ingresso secondario della ex caserma è comparso il cartello regolamentare del cantiere assieme all’A4 con i dati richiesti dalla Legge antimafia (55/1990), ma un cittadino che passa per via delle Caserme/via Conventino non se ne accorgerebbe mai, posti come sono a 130 metri di distanza dalle due vie principali!
Ma c’è di più: sempre la mattina del 10 ottobre nel sopralluogo nei pressi della sede del cantiere posta in via Flaminia (quartiere Villanova) rinveniamo l’esistenza di un regolamentare cartellone di cantiere … ma privo delle indicazioni chieste dalla normativa! (guarda la differenza tra lo stesso cartellone fotografato il 10 ottobre e rifotografato alcune settimane dopo).
Se il 10 ottobre il cartellone era privo di indicazioni, significa che anche il 9 ottobre era nelle stesse condizioni, per cui quanto verbalizzato dalla Polizia Municipale non sollevava RFI e la ditta Ricciardello dalla responsabilità di non aver esposto alla ex caserma le informazioni richieste, semplicemente perché non le aveva esposte neanche alla sede del cantiere. Inoltre sorge il dubbio se la Polizia Municipale si sia recata alla sede del cantiere di Villanova e che cosa abbia constatato! Se avesse riscontrato il cartellone completo dei dati richiesti dalla normativa, avrebbe dovuto fotografarlo e tutto si sarebbe chiarito. MA QUEL CARTELLO ERA VUOTO ANCHE ALLA SEDE DI VILLANOVA!
CONSIDERAZIONI FINALI: nel corso del sopralluogo del 9 ottobre 2018, la PM si è trovata di fronte ad una SITUAZIONE TOTALMENTE ILLEGALE, equiparabile all’assenza di qualsiasi cartellonistica, SIA ALLA EX CASERMA SIA ALLA SEDE DEL CANTIERE!
Perché il Comandante della PM non ha fatto elevare la sanzione quando si è trovato di fronte ad un foglio formato A4 e due fogli formato A3 al posto della cartellonistica?
Come mai il Comandante della PM non ha valutato che quei fogli di carta A3 e A4 posti all’ingresso secondario della ex caserma equivalevano al NULLA rispetto alle disposizioni vigenti?
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara
I Consiglieri che sostengono il Sindaco Signorini sono tutti civicamente coscienti della responsabilità che hanno dichiarato di voler assumere di fronte alla cittadinanza di Falconara? Ieri la protesta compatta delle minoranze (PD – Lega – M5S – CiC/FBC/SAF) che sono uscite dall’aula ha dimostrato per l’ennesima volta che i Consiglieri che sostengono il Sindaco non sono in grado di garantire il numero legale ed i lavori del Consiglio comunale. Da mesi alcuni Consiglieri di maggioranza si comportano come se l’incarico assunto sia un peso, irrispettosi verso la cittadinanza e l’Istituzione!
Per due volte il Consigliere Luchetti aveva già dato voce al fatto che fosse la presenza e i voti garantiti dalle opposizioni a consentire di svolgere i regolari lavori del Consiglio comunale rispetto ad alcuni Consiglieri della maggioranza del Sindaco che a un certo punto del Consiglio comunale se ne andavano o non risultavano più presenti.
Ad esempio nel Consiglio del 29 ottobre scorso mentre i Consiglieri di minoranza garantirono lo svolgimento dei lavori fino all’ultimo minuto utile, 4 di quelli del Sindaco lasciarono l’assemblea. Responsabilmente fu la presenza (ed il voto favorevole) della minoranza che permise di approvare la “Proposta di variazione dell’offerta formativa degli Istituti comprensivi Galileo Ferraris e R. Sanzio per l’attivazione di una sezione ad indirizzo musicale presso la Scuola secondaria di 1° grado G. Ferraris e l’avvio presso la Scuola dell’infanzia l’Aquilone” di una sezione ad indirizzo montessoriano per l’a.s. 2019/2020“.
Anche nel Consiglio comunale del 29 novembre fu la presenza e il voto dei Consiglieri di minoranza a garantire l’esecutività di un Atto riguardante il Regolamento Edilizio. Alcuni Consiglieri del Sindaco se ne erano andati via prima e, se fosse stato per loro, quell’Atto non avrebbe sortito alcun effetto!
La domanda è: i Consiglieri che sostengono il Sindaco Signorini sono tutti civicamente coscienti della responsabilità che hanno dichiarato di voler assumere di fronte alla cittadinanza di Falconara?
Il paradosso si è verificato alla Commissione Bilancio del 18 dicembre: il Presidente che aveva convocato la Commissione (Luca Cappanera), è stato a sua volta “convocato” (con una telefonata) dall’Assessore al Bilancio. Erano trascorsi 40 minuti dall’orario di convocazione e il Presidente di Commissione non c’era! Non solo: i partecipanti sono stati solo i Consiglieri di CiC/FBC/SAF – PD – Lega e M5S. Non c’era neanche un Consigliere di maggioranza!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC e SAF