CiC/FBC/SAF alle Commissioni Urbanistica e Cultura: cancelliamo il nome di Arturo Donaggio dalla toponomastica della città. Scrisse e firmò il Manifesto della razza che nel 1938 fu la base della Legge razziale fascista a causa della quale ottomila cittadini italiani (anche falconaresi) furono deportati senza ritorno nei lager nazisti. Il Consigliere Calcina: “Dato che ci troviamo nell’80° anniversario delle leggi razziali, auspico che la procedura del cambio dell’intitolazione venga completata entro il 2018 in modo che l’inaugurazione della nuova via possa avvenire in concomitanza con la prossima giornata della memoria, il 27 gennaio 2019”

Scritto il 22 Novembre 2018 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali

doppio-simbolo.JPG Le liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in comune, hanno d40facb4-927f-11e8-aea1-f82c72af6d97_manifesto-della-razza-giornale-ditalia-k0y-u11101972381687ljh-1024x576lastampait.jpgfatto istanza di riunione ai Presidenti delle Commissioni consiliari Urbanistica e Cultura del Comune di Falconara al fine di discutere la proposta di cancellare dalla toponomastica della città il nome di ARTURO DONAGGIO e intitolare la via a cittadini o figure istituzionali che hanno sofferto le abominevoli leggi razziali del 1938.

Infatti, il medico neuropsichiatra falconarese ARTURO DONAGGIO concorse, insieme ad altri nove scienziati di varie discipline, alla redazione e alla firma del nefando MANIFESTO DELLA RAZZA (pubblicato il 14 luglio 1938 su “Il Giornale d’Italia“, il 5 agosto 1938 sulla rivista “La difesa della razza“) in cui si sostenevano la concezione ‘biologica’ del razzismo, l’esistenza di una pura razza italiana e la corriere_testata_1938.jpgnon assimilabilità degli ebrei e di altre minoranze che, secondo i firmatari, costituivano razze ‘non europee’.

Quell’abominevole Manifesto fu la base della Legge razziale 1020/1938 e relativi decreti esecutivi promulgati dal governo fascista di Benito Mussolini e controfirmati dal re Vittorio Emanuele III.

Il Dott. Donaggio offrendo un avallo pseudoscientifico e accettando – con atto personale e volontario – di figurare quale uno dei dieci firmatari del Manifesto della razza, ha contribuito anche ai suoi concreti sviluppi di carattere politico e legislativo, rendendosi colpevole delle deportazioni senza ritorno nei lager nazisti di ottomila cittadini italiani, tra cui settecento bambini. Scelta per la quale non ha mai pagato un prezzo.

cq5damthumbnailcropped1000563.jpegAlla luce della sensibilità acquisita dai nostri concittadini nel corso degli 80 anni che ci separano dalla vergognosa firma delle leggi razziali e alla luce dell’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana non riteniamo tollerabile che al Dott. Arturo Donaggio sia ancora intitolata una via della nostra città” ha dichiarato il Consigliere Loris Calcina, che ha aggiunto: “Dato che ci troviamo nell’80° anniversario delle leggi razziali, auspico che la procedura del cambio dell’intitolazione venga completata entro il 2018 in modo che l’inaugurazione della nuova via possa avvenire in concomitanza con la prossima giornata della memoria, il 27 gennaio 2019.

Conclude il Consigliere Calcina: “Voglio ringraziare personalmente e a nome delle liste civiche che rappresento il Sig. Graziano Fiordelmondo per le preziose ricerche storiche che sta conducendo da anni e che sono state fondamentali per formulare questa proposta. E’ grazie anche a  Fiordelmondo se oggi sappiamo che a causa delle leggi razziali del 1938 tre famiglie all’epoca residenti a Falconara Marittima furono declassate a “cittadini di serie B”, una delle quali rimpatriata in Ungheria e le altre due perseguitate sino al punto che un componente delle stesse fu catturato e quindi deportato nel febbraio 1944 ad Auschwitz dove venne assassinato nell’ottobre dello stesso anno, e nel nostro Comune abita tuttora una delle pochissime superstiti di Auschwitz“.

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Commenti

Rispondi

You must be logged in to post a comment.