Il Consigliere comunale Calcina sul bypass ferroviario: Il Sindaco Signorini deve far convocare al più presto un Consiglio comunale straordinario chiedendo la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture, della Regione Marche, dei Parlamentari e Senatori marchigiani, di RFI/ITALFERR. Non c’è più tempo per preparare mozioni, votarle e attendere che arrivino sul tavolo del Ministero. LEGA e M5Stelle portino a Falconara il Governo. Il 12 settembre scorso l’Assessore Rossi ha risposto ad una nostra interrogazione consiliare riferendo che RFI e ITALFERR hanno comunicato che “Il progetto esecutivo dell’opera è in fase di validazione”.

doppio-simbolo.JPG Se l’incontro svoltosi tra il Sindaco di Falconara M. e la LEGA il martedì 2 ottobre significa un interessamento del Governo centrale e del Ministero delle Infrastrutture allo sciagurato progetto del bypass ferroviario, riteniamo che aspettare i tempi di elaborazione e approvazione di una mozione del Consiglio comunale, il suo invio e il recepimento da parte lucky-luke-ferrovia1.jpgministeriale non sia sicuramente l’azione più tempestiva per provare a contrastare l’imminente avvio dei lavori.

Infatti nella risposta alla nostra interrogazione consiliare del 12 settembre scorso, l’Amministrazione comunale ci ha informato che “Da quanto comunicato dai rappresentanti di RFI e di ITALFERR nella riunione tenutasi in data 2 agosto 2018 presso la sede comunale di p.zza Carducci il progetto esecutivo dell’opera in questione è in fase di validazione ed una volta validato verrà trasmesso all’Ente negli elaborati essenziali e si procederà con la consegna dei lavori“.

Dunque i tempi per agire efficacemente sono strettissimi.

Pertanto riteniamo che – se realmente si è determinati a bloccare il progetto del bypass ferroviario – è INDISPENSABILE che il Sindaco di Falconara M. chieda l’urgente convocazione del Consiglio comunale al Presidente Brandoni (art. 2 commi 2 – 3 e 4 del Regolamento del Consiglio) invitando il Ministero delle Infrastrutture, i Parlamentari e Senatori marchigiani, la Regione Marche, RFI e ITALFERR.

Riteniamo che entro venerdì 12 o, al massimo sabato mattina 13 ottobre, deve essere convocato il Consiglio comunale e deve essere chiaro che cosa si può o non si può fare per dare modo al Ministero delle Infrastrutture di poter intervenire tempestivamente.

La convocazione del Consiglio comunale straordinario sarebbe una Atto speculare a quello del 2008 dell’Amministrazione Brandoni, quando il 25 luglio fu convocato e partecipato dall’AD delle Ferrovie dello Stato Ing. Mauro Moretti, dal Sen. Mario Baldassarri (Presidente della VI^ Commissione permanente del Senato Finanza e Tesoro), dalla Regione e dai Consiglieri. In quell’occasione l’oggetto era la giustificazione del bypass il cui progetto definitivo fu approvato ad aprile 2009 con l’OK del Sindaco Brandoni in Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture.

Oggi, lo scopo sarebbe quello di capire se quel progetto può essere ancora bloccato e come fare a bloccarlo.

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La variante urbanistica Montedomini/Castelferretti sarà annullata! CiC/FBC SAF – gli unici che ne avevano stabilito la cancellazione nel programma elettorale annunciato pubblicamente a maggio – hanno votano a favore della mozione della maggioranza del Sindaco. Il Consigliere Calcina: “Se non avessimo resistito per 10 anni con il ricorso al TAR delle Marche che firmai per Ondaverde Onlus e tirato per le lunghe il ricorso al Consiglio di Stato, oggi l’area agricola di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia e sotto la collina di Montedomini sarebbe stata deturpata da decine di condomini. Ringraziamo tutti i Castelfrettesi che ci hanno aiutato e tutti i Consiglieri comunali di CiC e FBC che si sono dati il cambio nei Consigli comunali degli ultimi 10 anni e con caparbietà e trasparenza hanno difeso quella scelta: Carlo Brunelli, Fabio Talevi, Dante De Fanis, Riccardo Borini e Lara Polita”.

doppio-simbolo.JPG Le motivazioni che i Consiglieri di maggioranza hanno scritto nella mozione (leggi QUI’ ) che ieri sera ha dato il via alla cancellazione della Variante Montedomini, sono le stesse che sostenemmo nel 2008 nella battaglia consiliare di opposizione con la neonata lista civica CiC e che scrivemmo nel ricorso al TAR Marche presentato da Ondaverde Onlus: evitare il consumo di suolo e l’inesistenza della necessità di nuove abitazioni.

2018-montedomini-variante.jpgNel 2008 – 2009, Ondaverde Onlus e Cittadini in Comune sostenevano l’opposizione alla Variante anche con altre importanti motivazioni:

1)      Deturpamento di un territorio che la nostra comunità ha giudicato di grande valore paesaggistico apponendo un vincolo di inedificabilità;

2)      Mancanza di garanzie di risoluzione del problema idraulico della zona, che anzi si aggravava;

3)      Costi di gestione aggiuntivi per la collettività determinati dalla massa di nuove residenze;

4)      Progetto che derivava da una trattativa tutta privata, senza riferirsi ad un progetto di città condiviso dai cittadini.

Ci sono voluti 10 anni affinché queste ragioni prevalessero sulla miopia urbanistico/politica di un’Amministrazione comunale ininterrottamente al governo della città dal 2008.

10 anni fa Ondaverde Onlus e Cittadini in Comune (e, oggi, FBC e SAF) dovettero contrastare e contrastarono con ogni mezzo legittimo e lecito lo scempio di Montedomini anche per due ulteriori ragioni fondamentali:

A)     Perché avevamo colto l’IDENTITA’ DI QUEL LUOGO che è nell’anima dei Castelfrettesi: il mondo di Villa Montedomini e la Chiesa dei Ferretti rappresentano gli ingressi alla campagna. Essere indifferenti a quel contesto significava uccidere l’anima del Castelfrettesi!

B)      Se avessimo evitato di usare anche lo strumento LEGALE E DI DIRITTO del ricorso al TAR Marche per contrastare quella nefandezza, saremmo stati OMERTOSI e COMPLICI di quell’operazione. Saremmo stati come quei politicanti che non danno seguito alle parole.

E’ per questa coerenza e fermezza che fummo attaccati con veemenza dall’Amministrazione comunale del Popolo delle Libertà (e soprattutto dal Sindaco Brandoni): la Giunta Brandoni non si aspettava di trovare di fronte chi fa seguire i fatti alle parole!

Il Consigliere CiC/FBC/SAF Loris Calcina ha dichiarato: “Per porre fine a questo incubo ci sono voluti 9.916,43 euro messi di tasca propria dai cittadini e dalla piccola associazione Ondaverde Onlus che ancora rappresento. Ma soprattutto c’è voluta l’unità, la caparbietà e la trasparenza di tutti i Consiglieri comunali di CiC e FBC che si sono dati il cambio nei Consigli comunali degli ultimi 10 anni: Carlo Brunelli, Fabio Talevi, Dante De Fanis, Riccardo Borini e Lara Polita. Grazie a tutti loro“.

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