Piano di Emergenza Esterno (PEE) in caso di incidente alla raffineria API di Falconara M.: ecco le proposte di modifica consegnate da CiC/FBC/SAF al Sindaco di Falconara. Calcina: “Quello che abbiamo elaborato è scaturito dallo studio della documentazione inerente agli incidenti ai serbatoi TK62 (1999) e TK61 (2018) nonché dalla valutazione di altri PEE riguardanti altri siti con raffinerie di petrolio. In Commissione consiliare IV^ il Sindaco si è impegnato a portare le proposte al tavolo in Prefettura ed a proseguire il confronto in Commissione parallelamente ad ogni step in Prefettura”.

doppio-simbolo.JPG Pubblichiamo (clicca QUI’ ) l’intero documento consegnato in Commissione consiliare IV^ il 29 ottobre scorso nel quale è possibile approfondire le motivazioni delle proposte.  Di seguito, evidenziamo in arancione le parti propositive.

pee-2.jpgProposta n° 1

Tra gli INCIDENTI DI RIFERIMENTO PER LA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA aggiungere:

Inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di serbatoio contenente prodotto di categoria A, con fuoriuscita del prodotto sul tetto, con o senza incendio del prodotto infiammabile stesso.

Verificare se questo incidente è contemplato nell’analisi di rischio del Rapporto di Sicurezza di API raffineria e, qualora non lo fosse, chiedere che venga considerato.

Proposta n° 2

Nell’ambito della categorizzazione degli incidenti riportata a pag. II della Premessa dell’attuale PEE, si propone la seguente variazione rispetto alla versione attuale:

Incidenti di categoria 2: eventi che pur non avendo immediati effetti dannosi all’esterno ma che, potenzialmente, possono determinarli in funzione dell’evoluzione e della durata della situazione, offrono una percettibilità fuori dai confini di stabilimento tale da generare allarme nella popolazione nonché tutti quegli eventi per fronteggiare i quali è indispensabile il supporto dei Vigili del Fuoco.

Nel capitolo PARTE OPERATIVA – Gestione dell’Emergenza, a pag. 98 dell’attuale PEE integrare nelle ultime righe il seguente paragrafo << INCIDENTI DI CATEGORIA 2

(…) In situazioni di eccezionali gravità, ossia nel caso in cui l’evento si evolva in forma tale da non consentire indugi nel ricorrere all’impiego del piano di emergenza esterno, l’attivazione dello stato di allarme, che vede coinvolta la Prefettura – U.T.G. di Ancona, sarà direttamente operata dalla Raffineria API (evoluzione negativa improvvisa di un incidente di categoria 2 all’esterno con carattere di pericolo, comprensiva della diffusione nel centro abitato delle esalazioni sprigionate a causa delle caratteristiche chimico – fisiche dei prodotti coinvolti o a causa della combustione degli stessi) >>.

Qualora la Virgin Nafta non sia attualmente prevista tra le sostanze pericolose elencate nel Rapporto di Sicurezza di API raffineria, si propone che sia inserita.

Proposta n° 3

Si sollecita l’Amministrazione comunale ha farsi portatrice presso il tavolo di lavoro della Prefettura della necessità di attivare un PRESIDIO SANITARIO a Falconara Marittima (regolato da un protocollo specifico e attivato dal Sindaco) nel caso di incidenti che determinassero nel centro abitato diffusione delle esalazioni sprigionate a causa delle caratteristiche chimico – fisiche dei prodotti coinvolti o a causa della combustione degli stessi. Il PRESIDIO SANITARIO deve avere la finalità di verificare e certificare le condizioni di salute dei cittadini che avvertissero – nelle ore immediatamente successive all’incidente – bruciori alla gola, agli occhi, senso di nausea, e altri disturbi considerati non gravi.

Proposta n° 4 In relazione alla realizzazione dell’opera del Nodo ferroviario di Falconara Marittima (bypass ferroviario), si propone di valutare il PEE in funzione delle significative modificazioni della viabilità che nel corso della realizzazione dell’opera interesseranno i quartieri di Fiumesino e Villanova.

La motivazione: evitare periodi di tempo in cui la parte operativa del PEE (vie di fuga – evacuazione di portatori di disabilità e anziani soli) risulti inattuabile a causa di possibili interferenze con le necessarie modifiche alla viabilità imposte dall’opera ferroviaria e la pianificazione del PEE.

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF 

ASSEGNI DI CURA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI: durante la Commissione consiliare Servizi Sociali CiC/FBC/SAF hanno chiesto l’impegno dell’Amministrazione comunale per recuperare ed erogare i 10 mesi non distribuiti a causa dei gravi ritardi del precedente assessorato. “Ci auguriamo che il nuovo Assessore ai Servizi Sociali rifugga dalla trascurata programmazione e gestione del suo predecessore. Per non lasciare indietro chi già è immerso nelle difficoltà, occorre una rigorosa programmazione e gestione delle risorse economiche”, ha dichiarato il Consigliere Calcina

doppio-simbolo.JPG Vigileremo affinché i 10 mesi mancanti degli ASSEGNI DI CURA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (200€ al mese) siano recuperati e distribuiti ai destinatari.

image.jpgIl caso è il seguente: a dicembre 2017 la Regione Marche ha stanziato i fondi a beneficio degli Ambiti Territoriali Sociali per la copertura annuale completa degli assegni destinati ai soggetti in possesso degli idonei requisiti (reddito ISEE).

L’Ambito Territoriale Sociale n° 12 (ATS12), di cui il Comune di Falconara Marittima era ed è capofila, ha emesso il bando per sovvenzionare gli utenti solo a ottobre 2018, così che gli assegni saranno erogati non prima di gennaio 2019.

Questo ritardo ha provocato la conseguenza che i soggetti bisognosi di questi sussidi sono rimasti scoperti per ben 10 mesi del 2018 e recuperare quegli assegni non erogati necessiterà dell’impegno immediato del neo Assessore ai Servizi Sociali di Falconara e della Regione Marche.

Costatato che, per esempio, il Comune di Ancona è riuscito a programmare ed emanare il bando nei tempi utili per l’erogazione degli assegni all’inizio del 2018, non possiamo che dedurre che i ritardi a danno degli utenti falconaresi sia imputabile alla trascurata programmazione e gestione dell’ex Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Falconara della Giunta Brandoni.

Le liste CIC/FBC SiAMO Falconara monitoreranno la situazione affinché simili ritardi non si verifichino più, affinché vengano recuperati e distribuiti i 10 mesi di assegni mancanti e affinché l’Amministrazione comunale di Falconara si adoperi, per le proprie competenze, al fine di garantire un’erogazione annuale e continuativa dei sussidi in questione.

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Piano di Emergenza Esterno in caso di incidente alla raffineria API: il Consiglio comunale apprende dalla stampa della riunione in Prefettura per il 30 ottobre 2018. Sindaco, Assessore all’Ambiente, Presidente del Consiglio comunale e Presidente della Commissione consiliare Ambiente tengono all’oscuro i Consiglieri. Nota di protesta del Consigliere Calcina

doppio-simbolo.JPG Sono politicamente e personalmente indignato dal comportamento sprezzante del Sindaco, dell’Assessore all’Ambiente, del Presidente del Consiglio comunale e del Presidente della Commissione consiliare IV^ (Ambiente) nei confronti del Consiglio comunale che è stato tenuto all’oscuro della convocazione della riunione in Prefettura riguardante l’aggiornamento del pee-seveso-incidente.jpgPiano di Emergenza Esterna in caso di incedente alla raffineria API.

Ritengo che il Piano di Emergenza Esterno è e doveva essere argomento (almeno) da Commissione consiliare IV^ poiché i Consiglieri e la città devono sapere quali sono le richieste dell’Amministrazione comunale e poiché anche i Consiglieri (in quanto rappresentanti dei cittadini) possono avere proposte utili per migliorare un Piano così importante per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini.

Ritengo altresì che ci sia stato tutto il tempo per conoscere, valutare e proporre in una Commissione consiliare specifica dato che una convocazione così importante da parte della Prefettura avviene con largo anticipo.

Avere tenuto all’oscuro il Consiglio comunale di Falconara M. sui contenuti che l’Amministrazione proporrà in questa importante riunione in Prefettura è UNA GRAVE NEGLIGENZA DEL SINDACO SIGNORINI che, specularmente al suo predecessore, ha scelto di tenere i cittadini all’oscuro delle decisioni sulle problematiche più importanti che riguardano l’incolumità e la sicurezza. 

Il predecessore Goffredo Brandoni, oggi Presidente del Consiglio Comunale e che, pertanto, è colui che, nel suo ruolo imparziale di tutela delle prerogative del Consiglio comunale e dei diritti dei suoi componenti (…) deve attuare ogni iniziativa utile per consentire ai Consiglieri l’acquisizione di notizie, informazioni e documenti ai fini dell’espletamento del mandato (…) e assume le iniziative necessarie affinché il Consiglio comunale eserciti con efficacia le funzioni ad esso attribuite (…)NON HA FATTO NULLA DI TUTTO QUESTO! Anche lui ha scelto di tenere i cittadini ed il Consiglio comunale all’oscuro.

Lo stesso dicasi dell’Assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi e della Presidente della Commissione Ambiente Giorgia Fiorentini responsabili anche del funzionamento e dell’efficacia di una Commissione consiliare che, in questo caso, hanno retrocessa ad un valore al di sotto di una qualsiasi riunione di condominio!

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Dopo l’operazione del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri: da una parte la incrollabile resistenza dei cittadini che difendono la qualità della propria vita quotidiana e la salute e, dall’altra, l’Amministrazione comunale di Falconara M. che sta molti passi indietro rispetto ai cittadini. Non riesce a DARE NUOVE DISPOSIZIONI ad una Polizia Municipale ingessata in compiti routinari in una realtà come Falconara M. in cui non è normale che una raffineria, un’azienda di rifiuti speciali pericolosi e un’azienda di conglomerati bituminosi siano dentro il tessuto urbano e lambiscano le abitazioni dei cittadini. Non riesce a pretendere dagli Enti di controllo attività approfondite ed efficienti, adeguate alla situazione di Falconara. Dov’è l’autorevolezza e la dignità?

doppio-simbolo.JPG 

milzi.JPGAbbiamo letto della vicenda riportata da un quotidiano on line con il titolo “Esalazioni ed inquinamento del S. Sebastiano: due indagati alla Bufarini“. Alcune considerazioni.

La prima è che la costanza delle segnalazioni dei cittadini alle annose esalazioni diffusesi nel quartiere Castelferretti è servita. I cittadini hanno dalla loro l’infaticabile resistenza di chi sa che sta difendendo la qualità della propria vita quotidiana e la salute; resistenza che si è tradotta in un costante conflitto di bassa intensità che alle segnalazioni inviate ai CONTROLLORI accompagna anche le azioni legali, le proteste in strada, le assemblee, i referti medici, ecc.

E’ un metodo che per funzionare ha bisogno di alcuni ingredienti: l’ascolto (attivo, non solo uditivo) da parte degli Enti locali (Comune ovviamente compreso) l’ascolto (attivo, non solo uditivo) da parte dei controllori, la loro scrupolosa e sinergica valutazione ai fini dell’eventuale (fattivo) intervento.

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Tutto concretamente esistente in uno Stato di Diritto e con una Costituzione Italiana che all’art. 41 recita che “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana (…)”

L’ascolto dei cittadini, la scrupolosa valutazione e l’intervento sono stati totalmente assenti con l’Amministrazione comunale Brandoni (dal 2008 al 2018) di cui l’attuale Sindaco Signorini ha fatto ininterrottamente parte.

Sindaco Signorini che, all’apparenza, sembra voler cambiare registro ma difetta pesantemente di fatti concreti.

Non è sufficiente convocare i cittadini di Castelferretti e ascoltarli soprattutto quando le loro richieste sono quelle invocate da 5 anni nelle Commissioni consiliari a cui sono stati ammessi a parlare ma che da 5 anni non hanno un riscontro pratico, un’azione concreta.

Come non è sufficiente intervenire al presidio di protesta dei cittadini di fronte ad un’azienda.

Si devono DARE NUOVE DISPOSIZIONI ad una Polizia Municipale ingessata in compiti routinari in una realtà come Falconara M. in cui non è normale che una raffineria, un’azienda di rifiuti speciali pericolosi e un’azienda di conglomerati bituminosi siano dentro il tessuto urbano e lambiscano le abitazioni dei cittadini.

Ciò che la Polizia Municipale non deve più fare e che, invece, dovrebbe fare, lo hanno indicato chiaramente i cittadini di Mal’Aria e dell’Ondaverde alcuni giorni fa:

La Polizia Municipale anziché concentrare le energie a ricercare la causa delle esalazioni stesse, si reca al domicilio dei segnalanti, uno dopo l’altro, per recapitare il foglio di segnalazione (… ) Si auspica, per un efficace contrasto ai fenomeni di inquinamento dell’aria, che il personale delle Forze dell’Ordine venga attivamente impegnato per l’accertamento delle cause e delle fonti di esalazione, piuttosto che nella mera raccolta di segnalazioni“.

Proprio la questione delle disposizioni impartite alla Polizia Municipale ci fa dire che non siamo neanche all’anno zero (che implicherebbe la speranza del cambiamento); in realtà il Sindaco Signorini è in continuità con l’Amministrazione Brandoni proprio nella pratica.

Se l’ex Sindaco Brandoni apparecchiò il teatrino della Commissione consiliare Ambiente riunita all’interno della Azienda Bufarini (4 agosto 2014), il Sindaco Signorini si sta vantando della centralina mobile di rilevamento della qualità dell’aria che API raffineria donerà al Comune.

Il Sindaco non si accorge che con le insistenti esalazioni degli ultimi anni e con gli incidenti i cittadini falconaresi hanno capito che il problema delle industrie insalubri li riguarda anche se abitano a 3 chilometri di distanza.

Il Sindaco non si è accorto che i cittadini falconaresi hanno la necessità di vedere l’Amministrazione comunale con le mani COMPLETAMENTE LIBERE per esercitare efficacemente i controlli, un’Amministrazione comunale che NON CHIEDA GLI STRUMENTI PER CONTROLLARE AL CONTROLLATO, ma li pretenda dagli Enti di controllo.

Un’Amministrazione che nel corso di un’emergenza come quella al TK61 pretenda con forza dall’ARPAM di schierare sul territorio anche una delle 2 centraline mobili che possiede, per capire se ad altezza d’uomo la concentrazione delle esalazioni sia maggiore o minore di quella rilevata dalla centralina fissa posta a 13 metri di altezza!

Questa è la DIGNITA’ e l’AUTOREVOLEZZA che i cittadini chiedono.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e Siamo Falconara

Castelferretti: sull’inquinamento del fosso S. Sebastiano del 23 settembre scorso, il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF ha presentato un’interrogazione per conoscere quanto accertato. Loris Calcina ha dichiarato: “Ormai è evidente che chi considera il fosso S. Sebastiano una discarica è convinto di rimanere sconosciuto e impunito: dopo la scomparsa del clamore e dell’attenzione sull’ultima contaminazione, puntualmente se ne verifica un’altra! Se sono sempre i cittadini a scoprirla e a pagarne le conseguenze, significa che i controlli preventivi e repressivi non esistono!”

doppio-simbolo.JPG Presentando un’interrogazione (leggi QUI’ ) sull’ennesimo sversamento di sostanze non ancora identificate x-sito-2.JPGavvenuto il 23 settembre scorso nelle acque del fosso S. Sebastiano che attraversa Castelferretti, il Consigliere comunale delle civiche CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha dichiarato: “Ormai è evidente che chi considera il fosso S. Sebastiano una discarica è convinto di rimanere sconosciuto e impunito: dopo la scomparsa del clamore e dell’attenzione sull’ultima contaminazione, puntualmente se ne verifica un’altra! Se sono sempre i cittadini a scoprirla e a pagarne le conseguenze, ciò significa che i controlli preventivi e repressivi non esistono!“.

L’interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara chiede di conoscere:

1) I risultati delle analisi in seguito al prelievo effettuato dall’ARPA Marche il 24 settembre 2018.
2) Se l’ARPA Marche ha effettuato ulteriori prelievi nel pomeriggio del 25 settembre 2018 ed il risultato delle analisi eventualmente eseguite.
3) I risultati delle analisi in seguito all’intervento dei Vigili del Fuoco nel pomeriggio del 25 settembre 2018.
4) Il resoconto degli accertamenti eseguiti dalla Polizia Municipale e se siano state assunte le testimonianze dei cittadini residenti a Castelferretti.
x-sito-1.JPG5) Quale tipo di azioni intende attivare l’Amministrazione comunale per prevenire e dissuadere versamenti illegali nei fossi che attraversano il territorio comunale.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha anche chiesto di integrare la risposta all’interrogazione con copia della documentazione prodotta nel corso degli accertamenti sull’inquinamento del fosso.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

L’allarme del Presidente del Comitato quartiere Fiumesino: “sono iniziati i lavori del bypass ferroviario con l’abbattimento di alcuni edifici della ex caserma Saracini”. Sopralluogo del Consigliere CiC/FBC/SAF Calcina che richiede un urgente accertamento da parte dell’Amministrazione comunale sul giallo del progetto esecutivo dell’opera: “Dato che sul sito di RFI non risulta ancora approvato a che titolo è stato dato il via alla demolizione? Nessuna cartellonistica indica il nome dell’impresa ed il responsabile del cantiere! E’ far west”!

doppio-simbolo.JPG Nella mattinata odierna, a seguito della segnalazione del Presidente del Comitato Fiumesino, accompagnato dal caserma-lavori-def.JPGPresidente stesso, ho effettuato un sopralluogo all’esterno e lungo il perimetro della ex caserma Saracini riscontrando che nella zona che sarà interessata dall’opera del bypass ferroviario è stato aperto il cantiere e sono iniziati i lavori di demolizione delle palazzine interessate con l’utilizzazione di mezzi meccanici e personale di cantiere. Nel percorso di ricognizione ho rilevato che non esiste cartellonistica indicante l’attività del cantiere, né all’entrata principale della ex caserma né all’entrata secondaria verso il depuratore.
La documentazione fotografica allegata testimonia quanto affermato.
Ho anche verificato nel sito di RFI SpA http://silos.infrastrutturestrategiche.it/admin/scheda.aspx?id=897 caserma-lavori-5.JPGche il progetto esecutivo non pare essere stato ancora validato dal RFI SpA stressa.
In considerazione di quanto sopra ho CHIESTO CON URGENZA al Sindaco, all’Assessore ai LL.PP. e al Comandante della Polizia Municipale Amministrazione l’accertamento riguardo a:
1) Titolo di abilitazione per l’attività di demolizione in atto;
2) Motivo per cui non esiste cartellonistica che segnala l’avvio e la presenza del cantiere;
3) Correttezza dell’attività di demolizione in relazione al PROGETTO caserma-lavori-3.JPGcaserma-lavori1.JPGESECUTIVO dell’opera.

Loris Calcina – Consigliere comunale liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

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