Grumi di MORCHIA di idrocarburi sulla spiaggia di Falconara M.: il Consigliere CiC/FBC e SAF, Loris Calcina si reca dal Comandante della Capitaneria di Porto di Falconara e ipotizza si possa trattare di residui melmosi che si formano sul fondo e sulle pareti delle cisterne delle petroliere che hanno trasportato gasoli pesanti, o grezzo, oppure olio combustibile. Lavaggi illeciti a poca distanza dalla costa? L’Amministrazione comunale si attivi con decisione poichè lo spiaggiamento di quella morchia di idrocarburi nuoce all’immagine della città, perché deve sostenere costi per la pulizia ed il conferimento in impianti di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e perché siamo di fronte al versamento di sostanze tossiche e nocive in mare e, conseguentemente, sulla spiaggia!

catrame-1.JPGdoppio-simbolo.JPG A seguito di segnalazioni ricevute già il 26 settembre scorso circa la presenza di grumi di catrame (in apparenza) presenti sulla spiaggia di Falconara Marittima (dall’altezza della Stazione FS a via dei Mille e in zona Villanova), il Consigliere comunale delle liste civiche CiC/FBC e SAF, Loris Calcina, ha effettuato un sopralluogo, scattato foto di quanto rinvenuto e prelevato alcuni campioni del materiale. Si è poi recato presso gli uffici della Capitaneria di Porto nel quartiere Villanova e ha segnalato il tutto al Comandante il quale ha assicurato di aver già fotografato e prelevato alcuni grumi del materiale spiaggiato che è stato consegnato all’ARPA Marche per essere analizzato. Il Comandante ha informato il Consigliere di aver avvertito il Comune. Il catrame-2.JPGConsigliere Calcina ha dichiarato:Il materiale catramoso ha una consistenza simile ad una pasta morbida e, all’olfatto, emana inequivocabilmente puzza di idrocarburi. Nella stessa mattinata del 28 settembre ho chiamato anche l’Ufficio Ambiente del Comune di Falconara M. informandolo della mia segnalazione alla Capitaneria di Porto e chiedendo come si fosse attivata l’Amministrazione. Mi è stato risposto che sono stati informati della situazione e che sono al corrente che la Capitaneria ha inviato il materiale all’ARPAM affinché sia analizzato e che, come catrame-3.JPGComune, stavano organizzando la pulizia. Dall’esperienza avuta con il bitume sversato in mare in seguito all’incendio dell’8 settembre 2004 in raffineria API“, continua il Consigliere Calcina, “la consistenza e l’olezzo dei grumi odierni sono diversi dai grumi di bitume che, fino a febbraio 2006, rinvenimmo (e segnalammo alla Procura della Repubblica) sulla spiaggia di Falconara dopo ogni mareggiata. Ipotizzo che il materiale odierno sia riconducibile ad uno o più scarichi di morchie, ovvero residui melmosi che si formano sul fondo e sulle pareti delle cisterne delle petroliere che hanno trasportato gasoli pesanti, o grezzo, oppure olio combustibile. Questi tocchi di morchia sono pesanti e si depositano sui fondali, salvo poi essere sollevati e sbattuti a riva da una mareggiata. Se la mareggiata non certo eccezionale dei giorni scorsi ha portato in spiaggia quei grumi di morchia, suppongo che un eventuale lavaggio illecito della cisterna di una petroliera possa essere stato fatto non molto distante dalla costa. Mi aspetto che l’Amministrazione comunale“, conclude il Consigliere di CiC/FBC e SAF, “sia parte attiva nel cercare i colpevoli poiché lo spiaggiamento di quella morchia di idrocarburi nuoce all’immagine della città, perché deve sostenere costi per la pulizia ed il conferimento in impianti di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e perché siamo di fronte al versamento di sostanze tossiche e nocive in mare e, conseguentemente, sulla spiaggia“.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in comune

Commissione Speciale risanamento del territorio di Falconara: il Consiglio comunale accoglie la proposta pregiudiziale del Consigliere CiC/FBC/SAF Calcina e rinvia la riformulazione degli obiettivi e modalità di funzionamento alla Conferenza dei Capigruppo consiliari. Calcina ha dichiarato: “Lo Statuto comunale non è la raccolta delle frasi dei Baci Perugina: se l’art. 39 stabilisce che è il Consiglio a nominare, ad individuare obiettivi e metodi della Commissione speciale, così si deve procedere. La delibera che ci era stata sottoposta era una pappa pronta decisa da ignoti della maggioranza politica del Sindaco Signorini. Sospetto che ci sia stata la mano dell’Assessore Giacanella. Una cosa inaccettabile”.

doppio-simbolo.JPG La Commissione Speciale per il risanamento del territorio di Falconara, promessa al ballottaggio dal Sindaco Signorini al M5Stelle di Falconara, dovrà attendere ancora qualche settimana.

statuto.jpgIntanto, per trasparenza, pubblichiamo la DELIBERA che ci è stata proposta nel Consiglio comunale di ieri, 14 settembre, in modo che i cittadini possano capire quali sono stati i motivi della PROPOSTA PREGIUDIZIALE con la quale CiC/FBC/SAF hanno indotto tutto il Consiglio comunale a rinviare l’Atto per riformularlo.

La PROPOSTA PREGIUDIZIALE si è basata sul vero significato dell’art. 39 comma 7 dello Statuto comunale che recita: “Il Consiglio comunale può nominare, nel suo seno, commissioni speciali per lo studio, la valutazione e l’impostazione di interventi, progetti e piani di particolare rilevanza, che non rientrano nella competenza ordinaria delle commissioni permanenti. (…)“.

Al contrario, la Delibera che intendeva istituire la Commissione Speciale non era proposta dal Consiglio comunale ma è stata proposta al Consiglio.

In sostanza, i Gruppi consiliari della maggioranza e, sospettiamo, l’Assessore Giacanella hanno tentato di imporre una Commissione Speciale pre-confezionata, impedendo il confronto tra tutte le differenti componenti del Consiglio comunale da cui DOVEVANO scaturire obiettivi e modalità di funzionamento della Commissione.

Un vero e proprio aggiramento del dettato dello Statuto comunale.

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara

La Commissione consiliare V^ (viabilità) approva la proposta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, Loris Calcina, di modifica del percorso del bus urbano al fine di evitare i disagi per l’utenza manifestatisi negli ultimi mesi a causa di ritardi e conseguente soppressione di alcune corse. Sarà istituita anche una nuova fermata alla ASL di via Rosselli.

doppio-simbolo.JPG Si è svolta ieri – 11 settembre – la Commissione consiliare V^ (sicurezza, viabilità, Protezione civile, ecc.) alla presenza dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Falconara. Nel corso della Commissione è stata approvata all’unanimità la proposta del Consigliere comunale Calcina (CiC/FBC/SAF) riguardante una piccola modifica del percorso del bus urbano (circolare destra). Si tratta della modifica del solo percorso iniziale che raggiunge la utilizzatissima fermata di via Marsala (a ridosso di piazza F.lli Bandiera) che, attualmente (transitando per via Roma, via Flaminia e via Manara) determina un aggravio della percorrenza che, da mesi, è causa di ritardi, soppressione di corse e, dunque, disagi per l’utenza ed i lavoratori stessi.

bus-circolare-propostadef.jpg

Nella proposta approvata il bus raggiungerà la fermata di via Marsala transitando per via Rosselli, via Leopardi e scendendo per via Cairoli; in questo modo è stato calcolato un risparmio di circa 3 – 4 minuti sulla percorrenza, minuti che permetteranno agli autisti di effettuare l’intero giro della circolare nei tempi previsti ed evitare ritardi o soppressioni di corse.

La proposta è stata discussa anche con i Tecnici della Conerobus SpA invitati appositamente dall’Assessore Clemente Rossi i quali si sono detti d’accordo con la proposta ed hanno suggerito di istituire una fermata a servizio della ASL, in via F.lli Rosselli. Anche questa proposta è stata approvata dalla Commissione V^.

L’iter amministrativo prevede che l’Assessore all’Urbanistica porti in Giunta la proposta licenziata dalla Commissione V^ (che non dovrebbe trovare ostacoli) a cui seguiranno gli indispensabili interventi organizzativi concordati con Conerobus per attuare la modifica.

Nel corso della riunione sono anche stati eletti il Presidente della Commissione V^ (il Consigliere Romolo Cipolletti) ed il Vicepresidente (il Consigliere Stefano Caricchio).

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara 

Il Consigliere Calcina ha parlato con un Consigliere regionale che gli ha riferito che l’inceneritore nel sito API a Falconara M. “è un chiacchiericcio nei corridoi della Regione Marche”. Inoltre ha aggiunto: “Purtroppo, pur non essendo una logica giusta, quando si deve andare ad individuare il sito dove mettere una attività insalubre si è portati a fare il ragionamento di individuare il sito che per certi versi già accoglie o ha accolto un’attività insalubre”. Sono allarmato dal “chiacchiericcio” e da ciò che si pensa sulla situazione sanitaria e ambientale di Falconara, ha dichiarato Calcina, e pertanto ha presentato una mozione affinché il Consiglio comunale si pronunci contro la possibilità che nel territorio di Falconara Marittima e all’interno di qualsiasi area industriale ivi esistente si realizzi un impianto di incenerimento dei rifiuti

doppio-simbolo.JPG Dopo gli articoli pubblicati sulla pagina regionale del Corriere Adriatico nei quali la raffineria API di Falconara è stata indicata tra i 3 siti ipotizzati per un nuovo inceneritore dei rifiuti (gli altri sono l’ex cementificio di Castelraimondo e la Cosmari di Piane del Chienti), ho svolto una piccola indagine e sono riuscito a parlare con un Consigliere regionale di cui tacerò il 2018-incenenritore.jpgnome vista la informalità del contatto. Il succo della conversazione, però, è allarmante.

Alla mia richiesta di che cosa ci sia di vero in ciò che è stato scritto nell’articolo del quotidiano mi ha risposto: Diciamo che è un chiacchiericcio. I posti su cui si discute è Tolentino, Castelraimondo e Falconara, però a livello di chiacchiere, nei corridoi. Non è che c’è un sito ufficiale.

Allora gli ho ribadito che proprio perché c’era il chiacchiericcio, la faccenda mi preoccupava non poco vista la ben nota situazione sanitaria della popolazione di Falconara e le ben note pressioni ambientali che gravano sul territorio in termini di infrastrutture ed industrie insalubri. Al che il Consigliere mi dice: “Purtroppo, pur non essendo una logica giusta, quando si deve andare ad individuare il sito dove mettere una attività insalubre si è portati a fare il ragionamento di individuare il sito che per certi versi già accoglie o ha accolto un’attività insalubre. Non la vado a mettere dentro un parco o una riserva naturale … per capirci! E’ chiaro che il ragionamento corretto sarebbe esattamente l’opposto: chi ha già avuto una pressione ambientale considerevole è bene riqualificarlo e non caricare più sul territorio e sugli abitanti. Però se questo sarebbe il ragionamento corretto in realtà succede l’opposto, purtroppo. Però, ripeto, per ora sono più chiacchiere di corridoio che sostanza …“.

Eppure la sostanza c’è, è terribile, è schifosamente sprezzante nei confronti dei Falconaresi ed è la seguente: se nei corridoi dei decisori politici della Regione Marche si ritiene che Falconara Marittima possa accogliere anche un inceneritore di rifiuti ciò è dovuto ad una delle due convinzioni (che serpeggiano come il chiacchiericcio), ambedue inqualificabili:

1)      Non ritengono vero quanto è finora emerso dalle indagini epidemiologiche e dalle note epidemiologiche descrittive (Istituto Nazionale Tumori – Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute – ARPA Marche) condotte sulla popolazione di Falconara da cui risultano una maggiore quantità di leucemie, linfomi, aborti spontanei, malformazioni congenite, tumori del polmone, trachea, colon, mammella, ecc., cardiopatie, asma tra i bambini, e quindi ritengono che Falconara e i Falconaresi possono ben sopportare anche un inceneritore di rifiuti.

2)      Oppure ritengono irreversibile la compromissione della salute dei Falconaresi e le sue molteplici cause infrastrutturali ed industriali per cui ritengono “corretto” aggiungere anche un inceneritore di rifiuti!

Qualsiasi delle due convinzioni guidi i decisori politici della Regione Marche, ambedue sono maturate nell’humus della NEGLIGENZA: la NEGLIGENZA di aver attivato il Registro Tumori con un ritardo di 9 anni, la NEGLIGENZA di non aver ancora attivato il Registro delle Malformazioni congenite, la NEGLIGENZA di aver ritardato di due anni la trasmissione dell’Indagine Epidemiologica al Ministero della Salute, la NEGLIGENZA dei malfunzionamenti decennali e la scarsità delle centraline di rilevamento, la NEGLIGENZA di una insufficiente conoscenza dei livelli di immissione e diffusione dei vari inquinanti sia contemplati dalla normativa di settore sulla qualità dell’aria sia riferibili alle altre reali emissioni delle industrie insalubri, la NEGLIGENZA di non aver nemmeno avviato (in 13 anni!) il risanamento dell’AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale). Queste NEGLIGENZE sono l’humus che sta alimentato anche il pericoloso chiacchiericcio sull’inceneritore.   

Su questo abbiamo presentato una MOZIONE affinché il Consiglio comunale si pronunci contro la possibilità che nel territorio di Falconara Marittima e all’interno di qualsiasi area industriale ivi esistente si realizzi un impianto di incenerimento dei rifiuti.

Loris Calcina (Capogruppo consiliare lista civiche CiC/FBCSAF)

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene ComuneSiAMO Falconara