Quello che mi preoccupa delle dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente: se Lei e la Giunta avvertono le esalazioni, perché non sollecitano l’ARPAM e gli Enti preposti senza aspettare che segnalino i cittadini? L’Amministrazione comunale cambi le modalità di intervento presso ARPAM ed Enti di controllo evitando di demandare solo ai Falconaresi, GLI AGGREDITI, la responsabilità di testimoniare l’esistenza o meno delle esalazioni!

doppio-simbolo.JPG Non voglio polemizzare se per un Amministratore la priorità debba essere la comunicazione sui social oppure 22ago2018-assess-barchiesi-segnalazioni.jpgamministrare, operare e poi comunicare. Come è noto, già alla prima Commissione consiliare Ambiente, ho agito in maniera collaborativa con il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente perché, personalmente e chi rappresento, vogliamo contribuire a vederci chiaro  nell’affrontare e risolvere le problematiche ambientali e sanitarie dei Falconaresi.

Però, quello che mi preoccupa delle dichiarazioni  dell’Assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi, è che sia sui social sia sui quotidiani sostenga (rivolgendosi ai cittadini falconaresi ammorbati dalle esalazioni) che Solo grazie alle vostre segnalazioni potremmo continuare a sollecitare l’ARPAM e gli enti preposti per richiedere controlli ed ispezioni urgenti“!

Ma l’Assessore e la Giunta le avvertono o non le avvertono le quotidiane esalazioni sia che ci si trovi in spiaggia, in strada e, talvolta, anche dentro le proprie abitazioni? Perché delle due, l’una: se l’Assessore e la Giunta non avvertono le esalazioni allora soggiornano molto poco a Falconara (e dire che a Falconara Alta si avvertono bene con il vento di tramontana di questi giorni) e, dunque, sono indispensabili le segnalazioni dei cittadini esasperati! Se invece, come supponiamo, avvertono le esalazioni come tutti gli altri falconaresi, questo è già sufficiente per “sollecitare l’ARPAM e gli enti preposti per richiedere controlli ed ispezioni urgenti“.

Amministrare è anche questo: l’Assessore Barchiesi e la sua Giunta possono procedere anche autonomamente se avvertono le esalazioni, senza aspettare che segnalino i cittadini, talvolta sfiduciati e stanchi proprio dalla lettura di quei messaggi che scaricano su di loro, GLI AGGREDITI, la responsabilità di testimoniare l’esistenza o meno delle esalazioni.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara

Il Consigliere di CIC/FBC/SAF, Loris Calcina consegna alla Commissione Ambiente del Comune di Falconara M. e al Sindaco importanti documenti inerenti l’incidente dell’aprile scorso al serbatoio TK61 della raffineria API. Il Sindaco si è impegnato a portare al tavolo odierno con il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi domande e osservazioni del Consigliere CiC/FBC/SAF scaturite dalla documentazione: 1) risulterebbe che nel TK61 non ci fosse solo petrolio grezzo ma anche Virgin Nafta (benzina semilavorata). Le alte e persistenti esalazioni di BENZENE sono state causate dalla Virgin Nafta? Come mai il 12 aprile non è stato fatto il prelievo e l’analisi del prodotto presente sul tetto del TK61? Da quale impianto proveniva la Virgin Nafta? E’ stata una immissione prevista dalle procedure dato che il serbatoio era fuori servizio da febbraio 2017? 2) Da una Relazione del 1999 dell’API risulta che il TK61 era stato bonificato nel 1996. Il periodo di 22 anni trascorso è congruo con le disposizioni di sicurezza vigenti? 3) Come mai il ritardo di almeno 24 ore della comunicazione dell’incidente in atto da parte di API raffineria non è stato considerato dai VV.F. una violazione di quanto stabilito dalla Prefettura di Ancona nel Piano di Emergenza Esterna?

doppio-simbolo.JPG La Commissione consiliare IV^ (Ambiente) riuntasi ieri (22 agosto) ha eletto il suo Presidente (Giorgia Fiorentini) e il Vicepresidente (Loris Calcina) ed ha ascoltato l’informativa del Sindaco sull’esito dei sopralluoghi effettuati in raffineria API. Il Sindaco non è entrata nel dettaglio delle “situazioni critiche notate” nel corso del sopralluogo del 6 agosto scorso né di quanto riscontrato dall’esame dei documenti della manutenzione e della conduzione degli impianti da parte di API raffineria. Un riserbo che sembra essere stato chiesto dai vertici del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi (CTR).

Il Consigliere comunale CiC/FBC/SAF, Loris Calcina, ha prodotto alcuni documenti riguardanti l’incidente al serbatoio TK61 e ha formulato alcune domande ed osservazioni  La Commissione ha accolto all’unanimità le osservazioni di Calcina ed il Sindaco si è impegnato a portarle al tavolo con il CTR che si svolgerà oggi 23 agosto.

Ecco le osservazioni e i documenti nel dettaglio

Dato che a tutt’oggi risulta che sia le Autorità che gli Enti di controllo ritengono che il prodotto contenuto nel serbatoio TK 61 e trafilato sul tetto sia stato petrolio grezzo, Calcina ha prodotto il verbale dell’intervento che il Consigliere regionale Gianni Maggi ha pronunciato nell’Assemblea del 24 aprile 2018. Maggi ha dichiarato che, a seguito di colloqui intercorsi con personale dell’API, ha appreso che all’interno del TK61 c’era anche Virgin Nafta mescolata a petrolio grezzo. A parere del Consigliere Calcina, dato che la Virgin Nafta è una benzina grezza non stabilizzata, essa potrebbe essere la causa delle elevate esalazioni di BENZENE che ha ammorbato l’aria di Falconara M. Il solo petrolio grezzo non avrebbe determinato quelle elevate esalazioni di benzene.

Ciò è possibile dedurlo anche comparando quanto avvenuto dal 28 giugno al 5 luglio 1999.  A quella data accadde l’incidente al tetto galleggiante del serbatoio TK62 della raffineria (adiacente e gemello del TK61), il quale si inclinò e parte del petrolio grezzo contenuto fuoriuscì sul tetto. Le forti esalazioni si diffusero prevalentemente nei quartieri Villanova e Fiumesino. I documenti riguardanti quell’incidente che Calcina ha fatto mettere agli atti della Commissione Ambiente e consegnato al Sindaco, hanno indotto alcune osservazioni che sono state verbalizzate in Commissione e proposte al Sindaco per il tavolo odierno con il CTR.

1)      L’analisi e la speciazione degli idrocarburi non metanici (HCNM) effettuata in quei giorni del 1999 dal Servizio Multizonale di Sanità Pubblica (oggi ARPAM) con il proprio laboratorio mobile (a supporto delle centraline fisse di Fiumesino e Villanova) mostrano che i livelli di benzene non raggiunsero mai quei livelli medi giornalieri registrati ad aprile 2018. Infatti, mentre nel 1999 si registrarono non più di 12,8 e 9,5 µg/mc di benzene il 1 e 2 luglio 1999, al contrario nelle giornate del 14-15-16-17 aprile 2018 a Villanova si sono registrati valori medi rispettivamente di 19,4 – 11 – 37,5 e 14 µg/mc di benzene.

A riprova che il solo petrolio grezzo non determina esalazioni di benzene del livello registrato ad aprile 2018 con il TK61, riproduciamo una delle conclusioni della Relazione del 1999 del Servizio Multizonale

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Questa comparazione ci può dire: A) che il petrolio grezzo non esala alte concentrazioni di benzene; B) che le alte concentrazioni di benzene ad aprile 2018 possono essere state determinate da altri prodotti presenti; C) che in virtù dei punti A) e B) le informazioni assunte e dichiarate dal Consigliere regionale Maggi meritano di essere vagliate con indagini precise sulla movimentazione dei prodotti verso il TK61, acquisendo dall’API i registri di marcia di tutti gli impianti, della movimentazione prodotti e del Capo fabbrica. Da tutto ciò ne è derivata anche una domanda che il Consigliere Calcina ha chiesto di rivolgere sia ai VV.F. sia all’ARPAM: perché non è stato prelevato un campione del prodotto presente sul tetto del TK61 per analizzarne la composizione e capire se c’era solo petrolio grezzo? 

2)      Sia nell’incidente del 1999 sia in quello del 2018, API raffineria ha informato le Autorità soltanto dopo che dai cittadini sono iniziate le segnalazioni delle forti esalazioni. Vale la pena ricordare che nel pomeriggio del 12 aprile 2018 (solo dopo che i cittadini avevano iniziato a segnalare le forti esalazioni) API informò i VV.F., il Comune e l’ARPAM che “il trafilamento di prodotto idrocarburico sul tetto del serbatoio” era avvenuto “nella giornata dell’11 aprile“. Dato che a tutt’oggi nessun Ente di controllo o le Autorità sembra avere evidenziato il ritardo della comunicazione di API raffineria, vale la pena ricordare come nel 1999 i VV.F. di Ancona valutarono lo stesso comportamento della Dirigenza dell’API:

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Come mai questa differenza di valutazione per lo stesso comportamento di API raffineria?

Ma dalla Relazione dei VV.F. emerge il quesito anche in merito alla classificazione dell’incidente e un ulteriore quesito rispetto al fatto che API raffineria doveva attivare la Prefettura a causa delle esalazioni percepite dalla popolazione. API raffineria non lo fece nel 1999 e non lo ha fatto nel 2018. Nel 1999 i VV.F. svolsero le seguenti valutazioni riguardo alla classificazione dell’incidente:

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L’analisi dei documenti dell’incidente del 1999 permette di fare chiarezza anche su un altro aspetto che sembra aver ingenerato dubbi tra gli Enti di controllo: che cosa significa in termini di operatività che il TK61 era “fuori servizio dal mese di febbraio 2017” come ha comunicato API raffineria? E’ proprio la Relazione di API raffineria del 5 luglio 1999 che trattando delle cause dell’incidente di allora, a pagina 4 ne spiega il significato:

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Incrociando quanto API raffineria ha scritto nel 1999 con quanto lei stessa ha comunicato il 12 aprile 2018, la “traduzione” per lo stato in cui si trovava il TK61 potrebbe essere la seguente: dato che sul TK61 erano in corso attività di bonifica per la manutenzione generale, FUORI SERVIZIO significa che il serbatoio doveva essere stato vuotato fino al limite di estraibilità (4 m. di prodotto di fondo) e doveva essere stato ISOLATO DAL CICLO DI LAVORAZIONE. “La società esterna specializzata” per “la fase finale della bonifica programmata per la fine di aprile” 2018 su cui API raffineria ha informato, sarebbe intervenuta per la eliminazione di tutti gli idrocarburi ancora presenti nel TK61 così da poter procedere in sicurezza alla sua manutenzione.

Inoltre c’è una domanda che il Consigliere Calcina ha chiesto che il Sindaco rivolga al CTR Marche: appreso dalla Relazione API del 1999 che il TK61 era stato bonificato nel 1996, il periodo di 22 anni trascorso è congruo con le disposizioni di sicurezza vigenti?

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara

“SITUAZIONI CRITICHE” in raffineria API: Loris Calcina chiede la immediata convocazione della Commissione Ambiente ed un primo resoconto del Sindaco in attesa del tavolo tecnico a cui parteciperà il 23 agosto. “Ho dei suggerimenti tecnici per il Sindaco che parteciperà al tavolo con i VV.F. e l’unica sede deputata per comunicarli è la Commissione consiliare” ha dichiarato Loris Calcina

doppio-simbolo.JPG  Sono trascorsi 10 giorni dalla Delibera consiliare che ha istituito la Commissione consiliare IV^ (Ambiente) e, da Regolamento e come Consigliere comunale componente della Commissione, ho chiesto al Presidente del Consiglio di convocarne la prima riunione nel più breve tempo possibile al fine non solo di nominare il Presidente e Vicepresidente della stessa, ma anche di essere informati direttamente dal Sindaco sui sopralluoghi effettuati in raffineria API.

Quello che a tutt’oggi sappiamo su quei sopralluoghi è ciò che hanno scritto gli Organi di informazione. Non ci basta.

Ricoprire efficacemente la carica di Consigliere comunale ed essere propositivi necessita di informazioni dettagliate e dirette dall’Amministrazione comunale ed i luoghi istituzionali in cui riceverle sono il Consiglio comunale e le apposite Commissioni consiliari. Pertanto la notizia a mezzo stampa che nel sopralluogo del 7 agosto presso la raffineria API sono stati “passati in rassegna 8 serbatoi“, sono “state notate alcune situazioni critiche” e sono stati “esaminati i documenti sulla manutenzione” necessita dell’approfondimento che solo il Sig. Sindaco è in grado di fornire ai Consiglieri nelle sedi deputate dell’Amministrazione comunale.

Questo al di là del tavolo tecnico presso il Comitati Tecnico Regionale del VV.F. a cui parteciperà il Sindaco il 23 agosto prossimo.

Forse, sentito il primo resoconto sui sopralluoghi effettuati, anche dai Consiglieri della Commissione Ambiente potrebbero venire suggerimenti tecnici al Sindaco.

Noi di CiC/FBC/SiAMO Falconara ne avremmo alcuni.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SiAMO Falconara

GLI ASSESSORI AL DIRY e BARCHIESI PASSEGGIANO PER OSTENTARE SENSIBILITÀ, MA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE FANNO INCIAMPARE LORO E LA GIUNTA COMUNALE! Pubblichiamo i voti contrari di Al Diry e Barchiesi all’adozione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e all’eliminazione degli scalini al centro commerciale le Ville. Se il 27 ottobre 2017 l’Assessore Rossi ha affermato che esiste un Piano di Interventi per la rimozione delle barriere, a che cosa è servita la “passeggiata” di Al Diry e Barchiesi?

doppio-simbolo.JPG Non ci si capacita dell’operato della Giunta Signorini che, dai comportamenti e dal tipo di comunicazione che sta adottando, sembra ancora in campagna elettorale piuttosto che allo studio di interventi e soluzioni.

Il timore è che ci si trovi a che fare con una Giunta di “facciata” e il dubbio sorge spontaneo dopo uno degli ultimi slogan che raccontano l’opportunistico tour cittadino alla ricerca delle barriere architettoniche da rimuovere, effettuato dall’attuale Assessore ai servizi sociali Al Diry e dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Barchiesi.

Al Diry e Barchiesi fanno finta di non ricordare che, mentre erano rispettivamente Presidente del Consiglio Comunale e Consigliere comunale dell’Amministrazione Brandoni, hanno contribuito alla bocciatura della mozione presentata in data 27 ottobre 2017 dall’allora Consigliera di Cic/Fbc, Lara Polita, che chiedeva la rimozione delle barriere architettoniche nelle aree parcheggio di proprietà comunale di fronte al centro commerciale Le Ville, nonché alla bocciatura della mozione del Consigliere Giacchetta che chiedeva la realizzazione del PEBA, Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. E’ interessante leggere QUI’ il dibattito ed i motivi della CONTRARIETA’ dell’Assessore Clemente Rossi, dei Consiglieri di maggioranza (tra cui figurava Valentina Barchiesi) e della Presidente del Consiglio comunale Al Diry! Era soltanto il 27 ottobre 2017, cioè 9 mesi fa, ma dato che i due neo Assessori Al Diry e Barchiesi sperano che le loro IRRESPONSABILITA’amministrative e politiche siano dimenticate, ci pensiamo noi a ricordarli ai cittadini falconaresi. Quì sotto trovate pubblicati gli esiti delle votazioni delle due mozioni ed i rispettivi voti di Al Diry e Barchiesi.

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La bocciatura della mozione di CiC/FBC fu motivata sostenendo che essa mancava di un riferimento alla sostenibilità dei costi per la realizzazione di 3 piccoli scivoli al posto di 3 gradini, quando ci si poteva avvalere delle maestranze comunali, a costo zero per l’Amministrazione. A distanza di mesi, dopo il nostro ennesimo accesso agli atti che chiedeva aggiornamenti a riguardo, abbiamo scoperto che era stato fatto uno studio di fattibilità. Uno studio di fattibilità per la realizzazione di 3 rampe per noi è solo spreco di tempo e burocrazia inutile a danno di misure che necessitano invece di interventi urgenti.

Sottolineiamo che la mozione sull’adozione del PEBA fu bocciata in quanto l’allora Assessore Rossi asserì che un Piano di interventi era già presente.

Quindi, se l’Assessore Rossi (ancora oggi Assessore) ad ottobre 2017 ha detto che il Piano di interventi c’è, che motivo hanno gli odierni Assessori Al Diry e Barchiesi di passeggiare alla ricerca di barriere architettoniche?

Dobbiamo pensare che l’Assessore Rossi (ancora oggi Assessore e collega di Giunta di Al Diry e Barchiesi) abbia detto il falso nel 2017?

Oppure dobbiamo pensare che, oggi, l’Assessore Al Diry e l’Assessore Barchiesi non ritengono del tutto attendibile ciò che disse l’Assessore Rossi nel 2017 ma che Al Diry e Barchiesi stesse ritennero vero tanto da votare contro la mozione che chiedeva l’adozione del PEBA?

Piuttosto che perdere tempo in iniziative di facciata, l’Amministrazione doveva dare l’avvio ai lavori di rimozione delle barriere piuttosto che perdere tempo e ingannare la cittadinanza con pomposi proclami e opportunistiche apparizioni.

Più che l’Amministrazione del fare questa ci pare l’Amministrazione dell’apparire.

Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SiAMO Falconara