Inquinamento acqua di falda zona Fiumesino di Falconara: la Provincia di Ancona avvia indagine conoscitiva sulle attività produttive esistite ed esistenti nella zona, sui pozzi ubicati nel raggio di 500 metri da quello residenziale trovato inquinato da TETRACLOROETILENE e IDROCARBURI e impone l’analisi dell’acqua su quelli a monte del pozzo! Soltanto una “soffiata” ha permesso a FBC/CiC di conoscere l’esistenza della nota della Provincia che l’Amministrazione comunale teneva nel cassetto!

simboliLa reticenza dell’Amministrazione comunale di Falconara M. su tutto ciò che riguarda l’ambiente e la salute dei cittadini è sbalorditiva e tocca sempre nuove “profondità”!

Neanche la richiesta di FBC/CiC – seduta stante – in Commissione Ambiente del 12 settembre scorso ha permesso ai Consiglieri comunali di ricevere due importanti documenti già in mano dell’Amministrazione rispettivamente dal 10 e dal 28 agosto: il primo contenente i dati elaborati dall’ARPAM sull’inquinamento dell’acqua del pozzo residenziale di Fiumesino a confine con la ex caserma, l’altro riguardante la nota della Provincia di Ancona connessa allo stesso pozzo.

La Consigliera di FBC/CiC Lara Polita ha dovuto fare un’apposita richiesta di accesso agli atti dopo la Commissione!

Cosa c’è da sapere da quei documenti?

L’analisi dell’ARPAM dice che il livello di TETRACLOROETILENE riscontrato nell’acqua del pozzo residenziale di Fiumesino vicino all’ex caserma è 6 volte superiore alla Concentrazione Soglia di Contaminazione e gli IDROCARBURI sono il triplo di quelli consentiti! Una situazione peggiore di quella riscontrata dall’analisi fatta fare da Ondaverde Onlus.

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La nota della Provincia che pubblichiamo integralmente ( leggi quì ) è molto importante poiché, oltre ad indicare la necessità dell’indagine sulle eventuali responsabilità delle attività produttive esistite ed esistenti nella zona, chiede di fornire l’elenco dei pozzi (residenziali e non) ubicati entro 500 metri dal pozzo residenziale inquinato di Fiumesino. Nella nota si chiede di analizzare l’acqua di falda dei pozzi a monte idrogeologico di quello inquinato. Nessuno potrà opporsi a quei prelievi che dovranno essere eseguiti con il supporto della Polizia Municipale. E’ evidente che è importante sapere come si dovranno muovere le indagini, sia per vigilare su un loro rapido svolgimento, sia per valutarne pubblicamente le risultanze.

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L’interrogazione di FBC/CiC costringe l’Amministrazione comunale di Falconara a comunicare l’esclusione dal finanziamento governativo del progetto di riqualificazione dell’ex scuola Lorenzini di Villanova! E’ il risultato della Giunta “MANDRAKISTA” che nel 2015 ha scelto di giocare alla LOTTERIA delle aree urbane degradate contro altri 451 concorrenti piuttosto che concludere la trattativa di concessione con la BLU Pubblica Assistenza che avrebbe riqualificato l’edificio a proprie spese!

simboliChe tipo di reazione può suscitare in seno all’Amministrazione comunale la notizia (appresa nel corso del Consiglio immagine-def.JPGdel 20 settembre solo perché FBC/CiC l’hanno sollecitata con una interrogazione!) che il progetto di riqualificazione delle ex scuole Lorenzini di Villanova è stato escluso dal finanziamento del Bando per le AREE URBANE DEGRADATE (DPCM del 15 ottobre 2015)?(leggi quì la risposta)

Vediamole:
– Che SFORTUNA, il progetto si è classificato 57° mentre sono stati finanziati progetti fino al 46°.
COLPA del Governo centrale che ha ridotto il budget disponibile da 194 a 78 Milioni!
Tutte e due le reazioni scaricano la responsabilità su altri o su altro da se.
Tutte e due indicano una mala gestione di un bene pubblico che, in questo caso, si chiama ex scuola Lorenzini nel quartiere Villanova.
Il 14 febbraio 2016 Lara Polita aveva azzeccato ciò che sarebbe accaduto: “Il bando vedrà l’agguerrita concorrenza di altre centinaia e centinaia di situazioni degradate in giro per l’Italia, riportando nell’incognita il destino di un importante edificio per il quartiere Villanova“.
Quando un’Amministrazione comunale in 9 anni di governo sceglie solo di partecipare ad una vera e propria LOTTERIA per riqualificare un edificio del suo patrimonio a Villanova, significa che ha una pesante corresponsabilità oggettiva nell’aver trasformato il quartiere in un’AREA URBANA DEGRADATA!
L’Amministrazione Brandoni non ha mai messo un soldo delle casse comunali per un intervento di riqualificazione o manutenzione dell’ex scuola: bastavano circa 150Mila Euro, ma ha scelto di imbarcarsi in una LOTTERIA che, se vinta, avrebbe costretto il Comune a mettercene 400Mila, pena la perdita del finanziamento governativo!
Hanno scelto la gallina domani piuttosto che l’uovo oggi, e questa è una scelta da veri scommettitori, non da amministratori del patrimonio pubblico!
La storia che inchioda l’Amministrazione comunale falconarese è scritta sui quotidiani e su un verbale delle Commissioni consiliari II^ e III^ del 27 marzo 2014! leggi quì

Gennaio 2014: l’Assessore Astolfi, pur di cacciare dalle Lorenzini le associazioni Acchiappasogni, Iride, L’Isola, Ambasciata dei Diritti, Ondaverde e Comitato Villanova, estromise prepotentemente l’Assessore alla Cultura Signorini da ogni competenza la quale, con viltà, tacque sui concreti progetti che aveva in cantiere con quelle associazioni!

corriere-a-3-0tt2014.jpgAd Ottobre 2014 si stava concludendo la trattativa tra l’Assessore Astolfi e la BLU Pubblica Assistenza che avrebbe avuto in concessione l’edificio ed in cambio lo avrebbe riqualificato (circa 150Mila Euro di investimento) sia per le sue esigenze che con spazi sociali per il quartiere!
COSTO ZERO PER IL COMUNE, che avrebbe mantenuto proprietà e spazi necessari al Centro del Riuso.
Quella trattativa sulla cui anomala conduzione da parte dell’Assessore al Patrimonio Astolfi (non esiste nemmeno un verbale degli incontri ma solo dichiarazioni e articoli sui quotidiani) avevamo deciso di soprassedere pur di poter vedere un futuro per l’ex scuola, fu improvvisamente buttata all’aria (dicembre 2015) dall’Amministrazione comunale per mano dell’ex Assessore ai Servizi Sociali Marcatili il quale addusse un debito pendente (37.000 Euro) della BLU nei confronti del Comune.
A quest’ora, dopo quasi 3 anni, il progetto della BLU sarebbe arrivato a buon punto, mentre oggi non rimane che sperare che nei prossimi 3 anni il Governo di Roma riapra il portafoglio per far scorrere la graduatoria al 57° posto.
Intanto l’Amministrazione comunale ha reso Villanova ancor più AREA URBANA DEGRADATA!

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La pioggia ha trascinato verso il Fiume Esino ed il mare una quantità imprecisata di liquame ancora presente nel fosso S. Sebastiano, ma non ha lavato le responsabilità dell’Amministrazione comunale che ha voluto risparmiare sulla sua completa rimozione!

simboliLara Polita, Capogruppo consiliare delle liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune, ha ritirato la mozione depositata il 28 agosto scorso che chiedeva al Consiglio comunale di impegnare il Sindaco di Falconara a completare le 19sett2017-x-comunicato-fosso-mozione.jpgoperazioni di totale asportazione del liquame che, da metà luglio, ha inquinato il fosso S. Sebastiano e ammorbato i residenti di Castelferretti. La mozione di FBC/CiC aveva l’obiettivo di far cambiare idea all’Amministrazione comunale che, a leggere gli atti da essa prodotti, non era assolutamente intenzionata a completare l’operazione di bonifica del letto del fosso. Infatti la Delibera di Giunta n° 280 del 1 agosto 2017 che aveva approvato il verbale di somma urgenza e perizia giustificativa per interventi di rimozione inquinanti, al punto 4 del deliberato recitava “di prendere atto che, qualora fosse necessario il completamento delle operazioni di bonifica, è stato stimato un importo ulteriore pari ad € 52.508,80 IVA incl.”. Quel qualora fosse necessario era ed è del tutto INADEGUATO con la situazione che era stata riscontrata sia dal Dirigente del 3° Settore del Comune il quale (28 luglio) relazionò riguardo a una “notevole quantità ancora presente di liquami da rimuovere“, sia dall’ARPA Marche la quale (10 agosto) relazionò che gli interventi eseguiti erano stati sufficienti per la quasi totale rimozione dell’inquinante!

Le piogge dei giorni scorsi hanno indubbiamente trasportato il liquame ancora residuo nel S. Sebastiano verso il fiume Esino e, conseguentemente, verso il mare.

C’è altro da dire su che cosa risparmia questa Amministrazione comunale e su qual è la sua attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini?

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