Ecco fin dove arriva l’attenzione del Sindaco di Falconara Marittima per la salute dei cittadini e le attività economiche messe in ginocchio dagli scarichi fognari in mare! Ad aprile 2014 nessuno della sua Amministrazione partecipò all’assemblea AATO che tagliò le opere programmate … Fu delegato a rappresentare Falconara un Assessore del Comune di Jesi!

Scritto il 3 Settembre 2015 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Energia e Ambiente, Infrastrutture e Territorio, Salute e sicurezza

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Ecco fin dove arriva l’attenzione del Sindaco di Falconara Marittima per la salute dei cittadini e le attività economiche messe in ginocchio dagli scarichi fognari in mare!

All’assemblea dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO) del 23 aprile 2014 non vi si recò Lui stesso, né delegò a rappresentare il Comune di Falconara M. un tecnico o un amministratore della Giunta. Delegò a rappresentare il Comune di Falconara l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Jesi – Geom. Sergio Garofalo – il quale approvò la delibera che ridimensionò le Strategie di Intervento e il Cronoprogramma degli Investimenti rispetto al 2013. Ecco la copia con i delegati:

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In particolare con la Delibera del 23 aprile 2014 scomparvero (e le riproduciamo fedelmente):

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Chissà se nella Delega firmata dal Sindaco c’era scritto di votare ogni provvedimento che peggiorasse la situazione degli scarichi fognari in mare a Falconara M.!

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

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Commenti

2 Commenti a “Ecco fin dove arriva l’attenzione del Sindaco di Falconara Marittima per la salute dei cittadini e le attività economiche messe in ginocchio dagli scarichi fognari in mare! Ad aprile 2014 nessuno della sua Amministrazione partecipò all’assemblea AATO che tagliò le opere programmate … Fu delegato a rappresentare Falconara un Assessore del Comune di Jesi!”

  1. Marco Giacanella il 10 Settembre 2015 20:15

    Ecco l’ennesimo attacco al nostro Sindaco. Come al solito un attacco pretestuoso e senza fondamento. Mi piacerebbe che quanto Vi scrivo venisse pubblicato sul vostro sito.

    Come previsto dalla metodologia AEEG il Piano degli Interventi doveva individuare 2 distinte strategie di intervento: una di medio periodo (fino al 2017) con definizione puntuale del cronoprogramma degli interventi ed una di lungo periodo (fino al 2030, anno di fine affidamento).

    Per il periodo 2014-2017 il cronoprogramma degli interventi è stato elaborato in accordo con il gestore tenendo conto dei seguenti vincoli :

    – i vincoli derivanti dalla normativa ambientale “sovraordinata” (Comunitaria, Nazionale e Regionale): in particolare per quanto riguarda quelli riguardanti i servizi di fognatura e depurazione in relazione alla procedura di infrazione n. 2014/2059 aperta da parte della Commissione Europea verso lo Stato Italiano, inerenti la raccolta ed il trattamento dei reflui provenienti da agglomerati con oltre 2.000 AE;
    – i vincoli legati alla “capacità produttiva” dell’azienda, in termini di capacità di realizzazione degli investimenti, legati alla propria struttura organizzativa;
    – i vincoli legati al rispetto dell’equilibrio economico – finanziario, considerando gli impegni già in corso con gli istituti di credito finanziatori, e una ipotesi ragionevole di ulteriori fonti finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o rinegoziazione delle attuali condizioni di rientro del debito pregresso), nessun nuovo finanziamento pubblico a fondo perduto.

    il percorso metodologico seguito è il seguente :
    – individuazione delle criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel ATO2 (fra le quali c’è ovviamente anche quello inerente gli sversamenti)
    – per ciascuna criticità viene individuato un indicatore misurabile, il livello di servizio attuale ed il livello obiettivo che si prevede di raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi;
    – la strategia di intervento di breve e medio lungo periodo e le relative priorità di intervento;
    – infine il cronoprogramma degli interventi associato alla strategia d’intervento prescelta, per il periodo 2014-2017.

    E’ evidente pertanto che tenuto conto di tutti i vincoli di cui sopra le scelte effettuate in termini di programmazione degli interventi (quali e quando) sono state di natura prettamente tecnica e pertanto non soggette a discrezionalità di natura politico-amministrativa se non quella relativa al loro ammontare complessivo.

    Detto questo va ribadito con fermezza che le decisioni scaturite dall’Assemblea Consortile dell’AATO del 23 aprile 2014 riguardante il punto 4, DELIBERA AEEG 643/2013/R/IDR – APPLICAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER GLI ANNI 2014 E 2015, PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI – deliberazione per Assemblea Consortile, non possono certo essere collegate alla mancata presenza del Sindaco di Falconara.
    Non si trattava di un’assemblea decisoria: ecco perché il Sindaco, o chi per Lui dell’Amministrazione comunale non ha partecipato, delegando un terzo a rappresentare il Comune.
    In ogni caso leggendo con un minimo di attenzione, ed onestà intellettuale (nel caso di specie non utilizzate entrambe), la delibera n° 4 del 27/03/2013 e nello specifico il documento istruttorio, che potete scaricare dal sito web dell’AATO, ed in particolare nella Premessa (Cap.1 ,) si evince che analogamente all’ultimo Piano di cui alla delibera del 23/04/2014, anche questo Piano è strutturato in due parti: una programmazione di breve periodo (2012-2014) molto puntuale come tempi, importi ed obiettivi da raggiungere, ed in Linee Guida per la pianificazione 2015-2030 (illustrata al Cap.5 nella quale si elencano le criticità e gli interventi da fare nel periodo 2015-203 in modo più sommario). In tale Linee Guida sono inseriti anche gli interventi di cui alle tabelle 5 e 6 (riportate nel comunicato) senza che ne siano indicate le tempistiche di realizzazione ma solo gli importi stimati. Pertanto in sintesi: in entrambi i piani gli interventi che riguardano gli sversamenti NON sono nella pianificazione di medio periodo né nel primo piano (2012-2014) né in quello 2014-2017 per i motivi che ho illustrato prima. L’unica differenza fra i due piani “di lungo” è puramente formale e di rappresentazione : in quello del 2013 sono stati inseriti per i diversi interventi post 2015 anche una stima degli importi, nel piano 2014 per gli interventi post 2017 sono stati descritti (come richiesto da AEEGSI) solo la strategia di intervento senza inserire gli importi dei singoli interventi. La sostanza non cambia: sono interventi che non sono e non erano pianificati per il medio periodo in entrambi i piani.

    Indipendentemente da quanto dichiarato dal sottoscritto, qualora riteniate parziale la mia ricostruzione Vi invito a chiedere, senza indugio, direttamente all’AATO se è vero che l’assenza del Sindaco o di un suo delegato falconarese (perché comunque una persona era stata delegata) abbia comportato un effettivo taglio delle opere programmate nella ns. Città.
    Rimango in fiducioso attesa di vedere la risposta del AATO pubblicata nel sito e qualora sia confermata la mia versione mi aspetto le Vs. pronte scuse al Sindaco ( o le mie nei Vs. confronti in caso contrario).
    Cordiali saluti
    Marco Giacenella

  2. Loris il 12 Settembre 2015 08:55

    Gentile Presidente Giacanella, rispondo in quanto responsabile della comunicazione da questo sito che, come Lei vede e TUTTI vedono, non censura mai nulla e nessuno!
    Sul fatto che quella del 2014 “non era un’assemblea decisoria”, non può negare che approvare una Delibera significhi decidere e votare! Infatti è quello che c’è scritto nella Delibera stessa del 23/4/2014: <>! Ora, non ho alcun dubbio che il Sindaco e tutta la Giunta conoscessero ogni virgola di quell’atto. Il punto è che Lei conferisce uno scarso valore a quell’atto; noi gli conferiamo un valore superiore in forza di quello che è stato fatto precedentemente. Ciò che NON E’ STATO FATTO dentro l’AATO è NON AVER EVITATO CON FORZA (o, almeno, tentato di evitare) che gli interventi per mitigare il problema degli scolmatori a Falconara fossero derubricati a (cito le Sue parole)”interventi che non sono e non erano pianificati per il medio periodo in entrambi i piani”! Il punto che fa finta di non cogliere il Sindaco, la Giunta e Lei è proprio questo: cosa ci sta a fare (quando partecipa) il Comune di Falconara M. se non chiede con forza di inserire nella pianificazione di breve periodo interventi urgenti come quelli dei punti 5 e 6 della Delibera del 2013? Quando dico/diciamo “con forza”, significa trarre la forza dal coinvolgimento della città (operatori e cittadini) prima delle Assemblee consortili AATO. Significa recarsi a quelle Assemblee con un mandato del Consiglio comunale e della Commissione consiliare che abbia previsto la PARTECIPAZIONE e la PAROLA degli operatori e dei cittadini. Ma questa prassi partecipativa non mi sembra far parte della Vostra/Sua cultura politica che preferisce le porte chiuse a cui far seguire Consigli pretenziosamente chiamati APERTI ma che di fatto cominciano e finiscono con le posizioni già definite! Questo, Presidente del Consiglio Comunale, svilisce il ruolo del Consiglio comunale in cui, dal confronto delle idee, deve formarsi l’indirizzo politico amministrativo della città. Pertanto capisco che nella Sua/Vostra logica politica e amministrativa la decisione del Sindaco e della Giunta di NON partecipare all’Assemblea AATO del 23/4/2014 sia stata NORMALE ed ininfluente … Non lo è per me e per FBC/CiC!

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